28 gennaio, 2006

Napoli può riscattarsi


Questo è il testo del comunicato che ho consegnato ai giornali.

Sulla base di un breve appello, dal titolo “decidere insieme”, 674 cittadini di Napoli mi hanno voluto sostenere. Le firme continuano ad aggiungersi.
Ma non si tratta solo di firme. C’è qualcosa di più, continuano ad arrivare proposte serie, realistiche, e cose pensate e avviate bene dieci anni orsono. Cresce un coro di voci, ricco per toni, indicazioni metodologiche e priorità. E’ qualcosa che evidenzia la ripresa della reattività di fronte al degrado, l’assenza di demagogia, l’attenzione al mondo possibile e alla sua valorizzazione.
Si sta rafforzando la tensione partecipativa, la voglia di “decidere insieme” ed è qualcosa di assai prezioso, che già sta servendo alla città e anche agli stessi partiti.
Nell’appello mi si parlava di una Napoli in ginocchio. Non sono d’accordo. In queste settimane ho visto una Napoli in piedi.
E’ innanzitutto a questa Napoli che oggi intendo dare una prima risposta: continuerò sulla strada iniziata, mi proporrò come sindaco, e l’impegno andrà oltre la prova elettorale.
Non è semplice ricominciare. Viviamo in una città in crisi profonda.
Negare o sminuire questo semplice dato di fatto, che sta sotto gli occhi di ciascun napoletano quotidianamente, è una offesa alla intelligenza dei cittadini.
E’ evidente, innanzitutto, il carattere estremo del ristagno economico e la forma severa della crisi occupazionale. E’, in particolare, impressionante il fatto che la partecipazione delle donne napoletane al mercato del lavoro raggiunga i valori più bassi d’Europa e che il 60% dei nostri giovani non abbia lavoro. E’ evidente per chiunque viva e operi a Napoli - da imprenditore piccolo o grande, da formatore, da lavoratore dipendente, da consumatore - che siamo ai margini dei grandi flussi di mercato, che proporre innovazione, investimenti e sviluppo locale è molto più difficile qui che altrove. E che qui più che altrove questi sono i terreni su cui è indispensabile porre la sfida.
Dire che ciò non dipende dal Comune è un’altra offesa alla nostra intelligenza. Siamo tutti consapevoli che intorno a un sindaco di una grande città, ovunque in Europa, si può e si deve coagulare una classe dirigente che sia capace di promuovere e facilitare sviluppo costruendo grandi patti tra sindacati, imprese, banche, privato sociale, cittadini organizzati intorno a interessi, diritti, proposte che sorgono in modo autenticamente partecipato.
Non farò mai attacchi immotivati alle persone che hanno governato. Governare questa città è cosa davvero difficile e la complessità delle questioni va riconosciuta. Ma è certo che a Napoli non vi è stata significativa integrazione tra le grandi componenti della città e che cresce ancora il divario tra una città più protetta eppure priva di sviluppo e sicurezza e una città esclusa in modo drammatico tanto che tutti noi viviamo ogni giorno in mezzo a due città separate, che non si parlano, si temono e hanno ambedue paura.
E’ evidente, poi, che aumenta il divario – nelle condizioni del credito, nei servizi, nella cultura amministrativa, nell’offerta di opportunità civili - con le altre città europee e italiane.
Anche in una visione moderata di cosa funziona o non funziona, che sappia, doverosamente, riconoscere i meriti a chi amministra una città difficile, è evidente che se sono migliorati i trasporti o è cresciuto lo spazio sottratto al traffico, tuttavia l’insieme della viabilità è ancora molto critica e il tasso di gas e di polveri nell’aria è davvero altissimo. E ancora si pensi alle vicende dello smaltimento dei rifiuti urbani, della privatizzazione dell’acqua, del mancato ammodernamento dei servizi amministrativi, dell’abbandono di opportunità stabili e diffuse ovunque per i bambini e i ragazzi, tante volte annunciate, alla gestione del sottosuolo, ai cimiteri, alla trasformazione delle regole urbanistiche in buona proposta di sviluppo partecipato.
Ci si stava avvicinando al voto in un quadro così deprimente che non pochi elettori sono stati tentati dall’astensione. Una strada legittima in democrazia, ma che rappresenta una forma di rassegnazione. E i nostri giovani, in particolare, sono distanti dalla politica così come viene proposta anche perché sono davanti a un bivio terribile: o essere travolti dalla mancanza di speranza o lasciare la loro città.
E invece, noi non vogliamo rassegnarci.
Napoli ha grandi risorse e può riscattarsi. E possono ancora crescere la responsabilità collettiva, un programma realistico di azione per uscire dalla crisi, la formazione di una amministrazione di alto profilo. Ma a una condizione: la città si governa con l’attivazione della città stessa, che deve avere parola in causa e poter decidere insieme; che deve e può ripartire dalle forme di partecipazione che servono non già per indebolire, ma per rafforzare i legami tra chi assume compiti di amministrazione e i cittadini che rappresenta.
La mia campagna sarà sulle cose, per cercare risposte ai problemi. Troverà forma insieme ai cittadini, nei luoghi in cui vivono e lavorano. La mia campagna non potrà che essere povera e le spese saranno pubbliche e controllate da organismi indipendenti.
Sono convinto che sarà una bella stagione di confronto corretto e di partecipazione.

Marco Rossi-Doria

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Marco, la prima espressione che mi è venuta in mente leggendo il tuo ultimo post è stata: "Finalmente!". Sì perché negli ultimi tempi mi assaliva il dubbio che stessi per fare marcia indietro, che tutte le osservazioni fatte dai tanti amici che esprimevano la sacrosanta voglia di nuovo per un buon funzionamento della macchina comunale ti avesse spaventato. Ma adesso, rileggendo tra le priorità che tu ravvisi quelle che erano state espresse un pò da tutti e leggendo della tua volontà di candidarti e, quindi, di metterti in discussione sono sicuro che non ti mancherà l'appoggio di noi tutti. Avanti Marco, che ce la possiamo fare. E anche se andasse male sarebbe solo l'inizio perchè in questi giorni è emersa una volontà, un entusisasmo e una voglia di "pensare" che a questa città mancava da tempo, appiattita com'è dietro falsi e illusori rinascimenti. Da parte mia la disponibilità a discutere e proporre, come ho già fatto, i punti che ritengo prioritari per il riscatto di Napoli.

Anonimo ha detto...

splendido adesso inizia la cosa più difficile organizzare una massa enorme di idee,che ci sono e sono forti ed importanti,di persone ...sono a tua completa disposizione nei modi e nei tempi che crederai opportuni
ciro amante ciroamante2@tiscali.it

Anonimo ha detto...

ho letto il tuo testo, incomincio a farmi coinvolgere persino io.auguri, vai avanti...avanti c'è posto.
l'amica che vota rifondazione

Anonimo ha detto...

Allora capisco che un passo avanti e' stato fatto. Non sono nessuno e non so che aiuto possa dare se non continuando a battagliare sul posto di lavoro. Io credo che molti degli appoggi "debbano" (si ne parlo come di un "dovere" morale e materiale) venire dagli organizzati di sinistra. Quelli che finalmente han capito che anche i partiti, sindacati e associazioni di sinistra son stati infettati dal virus della cristallizzazione, quando non lo son stati da quello dell'infantilismo. Forse non hanno il coraggio di esporsi, forse a furia di essere "responsabili" han perso la strada della critica. Forse davvero ormai credono al "si salvi chi puo". Se finalmente una persona seria e di buon senso ha la forza di farli uscire allo scoperto... io gliene sarò davvero grato e l'ammirero'.

Anonimo ha detto...

ne ero sicura! Solo chi non ti conosce ha pensato che non saresti andato fino in fondo, grazie così mi dai la possibilità di non annullare la scheda o peggio a 40 anni di votare a destra!vedrai che l'onestà e la buona fede è così disarmante che vuoi vedere che veramente arrivi al famoso chance/change?!

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
semplicemente grazie per aver deciso di assumere questa responsabilità.
Congratulazioni anche a tutti coloro che hanno sostenuto questo "scossone" alla politica "tradizionale".

Anonimo ha detto...

Benissimo Prof,
ora la palla passa ai cittadini desiderosi di un tangibile cambiamento.
Pietro Ferrara Mirenzi

Anonimo ha detto...

A proposito di organizzazione. Se posso permettermi, ora serve subito un bravo addetto stampa: uno che sappia contattare le redazioni, passare il materiale appropriato, convincere a seguire le notizie (e aggiornare la rassegna online...). Dico sul serio, e' essenziale.

Anonimo ha detto...

Voglio essere nella città che si governa con l’attivazione della città stessa...
voglio essere nella campagna povera di spese e ricca di parole...
voglio essere in questa bella stagione....
C'è posto?!?

Anonimo ha detto...

sono contenta...
Ho passato tutta la giornata a San Giovanni, per partecipare come "osservatore" a una iniziativa partecipata sul quartiere, in cui 150 persone hanno prima stabilito i temi cruciali e poi li hanno discussi in modo concretissimo, avanzando proposte e idee che finivano in un report finale, scritto da loro e "stampato" subito, da consegnare all'amministrazione.
Poi ho cenato con degli amici di Torino, parlando (anche) di Marco e di quello che sta succedendo a Napoli.
Perciò sono tornata a casa tardi e ho perso tutti i TG. Ma non ho resistito alla tentazione di accendere il computer e fare l'ormai abituale controllo serale del blog, nel caso ci fossero novità. C'erano.
Ottime.
Per cui auguri a tutti noi, alla Napoli in piedi e alla campagna a costo controllato (e quasi zero), piena di tutto quello che saremo capaci di metterci dentro e di fare.

ps. se qualcuno fosse curioso, domani pomeriggio l'esperimento di San Giovanni continua. Si tirano le fila del lavoro fatto oggi. Alle 15.30, istituto Cavalcanti di via Taverna del Ferro. E' prevista una registrazione preventiva (un segno del fatto che partecipare è un impegno serio), ma - considerata la novità - stamattina sono state ammesse anche iscrizioni estemporanee.

Anonimo ha detto...

Finalmente!!! BRAVISSIMO!!
Sono iscritto ad un partito del centro-sinistra ma non ti mancherà il mio voto, il mio sostegno anche finanziario.Ci hanno rubato le primarie adesso vediamo di cosa è capace Rosetta.

Anonimo ha detto...

Dopo l'attesissima accettazione della tua candidatura la speran-
za in un cambiamento, persa da tempo da molti, sta tornando a crescere. L'effetto moltiplicato- re dell' entusiasmo collettivo sta producendo voglia di partecipazio- ne e le adesioni stanno lievitan
do.Questa è la dimostrazione con-
creta dell'ulteriore errore di valutazione della Iervolino che ritiene semplicisticamente e superficialmente che il movimento Decidere Insieme sia quello degli scontenti in genere, ma sicuramen-
te nei confronti dell'attuale gestione fallimentare che non può succedere a se stessa interpretando il nuovo e che si arroga la supponenza di restituire
la speranza ai napoletani.

Anonimo ha detto...

La strada ora si fa in salita, ma tu ci sei abituato, torni sempre a casa a piedi.Tanti auguri Marco e di riflesso ai napoletani

Anonimo ha detto...

Sono con voi.Veramente non se ne può più.Speriamo solo di non fare un piacere ai vari Martusciello e compagni.
Andrea Punzo

Anonimo ha detto...

caro andrea punzo....sai che ti dico?...meglio 5 anni di Martusciello se Marco non vince!
Antonio Mazzei

Anonimo ha detto...

l'importante non è la vittoria.
la vittoria alle elezioni sarebbe una cosa meravigliosa. ma ciò che conta è dare un segnale.
quand'anche marco non dovesse vincere (facciamo le corna) confido in una grande adesione alla sua proposta che faccia riflettere chiunque altro dovesse andare al governo, e faccia capire che i napoletani sono stanchi.

detto questo ragazzi diffondete la notizia di marco, iniziamo a far sapere in giro che non ci sono solo la iervolino e martusciello.

Anonimo ha detto...

Caro Marco sono contento della tua candidatura finalmente una persona nuova svicolata dai partiti, ti aspetta un'impresa titanica xkè purtroppo molti nostri concittadini nn sono abituati a pensare con la loro testa e aspettano ke i partiti gli dicano cosa fare, ma ci sono tanti giovani come me ke nn aspettano altro ke qualkuno ke li faccia sentire una persona e nn un numero.....mi permetto di darti solo un consiglio resta sempre svincolato dai partiti nn ascoltare le sirene vai x la tua strada e vinci x tutti i napoletani onesti e se hai bisogno conta su di me

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
sono felicissimo della Tua scelta di candidarTi a Sindaco della nostra amatissima Napoli, di dare una nuova speranza a noi giovani: è un atto di straordinario coraggio e di grandissima visione...
Un atto che deve servire a sciogliere la foresta pietrificata della nostra politica napoletana e portare al centro della vita cittadina le donne e gli uomini che, con coraggio, vogliono cambiare questa, pur nelle sue mille contraddizioni e problematiche, meravigliosa e nobilissima città...
La gioventù e le diverse anime di questa città...Il pensiero dei grandi filosofi che sono nati in questa magica terra ...il coraggio dei grandi uomini che hanno illuminato la nostra storia....da Francesco Caracciolo a Giambattista Vico....da Matilde Serao...a Totò...ad Eduardo...ad Enrico Caruso...a tutti quelli che sono oggi ed a tutti quanti saranno....ti accompagnino in questa straordinaria avventura..

Un figlio ribelle

Anonimo ha detto...

Carissimo marco sono molto contento della decisone che hai preso, nel mio piccolo tutto il mio anzi il nostro appoggio.
Un fraterno abbraccio
achille & famiglia

Anonimo ha detto...

Ne abbiamo bisogno...questa città ne ha bisogno. Noi cittadini abbiamo il diritto di scegliere, di proporre, di alzarci in piedi, di sperare, di credere.
Avanti così!
Francesca Cuomo
Assunta Valentino

Anonimo ha detto...

Gentile Marco Rossi Doria,avrei piacere di incontrarla per testimoniare e,se riterrà opportuno,offrire il sostegno mio e quello delle persone con cui da un pò di tempo mi confronto, e che non aspettavano altro che un appello di speranza e concretezza per un impegno civile serio e costante.Per dirla alla Kennedy: siamo pronti a lavorare per una "Nuova Frontiera".Spero di sentirLa presto.
Pier Paolo Prisco

Anonimo ha detto...

Basta con la Iervolino!!!
Marco vai avanti!!!

Anonimo ha detto...

caro Marco, vorrei renderti nota la questione Sanità a Napoli... almeno dal mio punto di vista....

molto vicino alla realtà.. in quanto sono un'operatore della sanità da almeno 14 anni...

...e chi più di noi... può darti dei "flash" sulla questione "SANITA' A NAPOLI... ma perchè è viva?"...

...aspetto di conoscere le modalità di partecipazione ai tuoi incontri...

forza Marco!!!

PIER PAOLO PIZZANO
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pierpaolo.pizzano@tin.it
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