24 luglio, 2009

Lo stesso ci provo

Ieri l’Unità ha pubblicato un mio appello ai candidati segretari del PD.
Confesso candidamente che temo che non funzionerà. Perché sono pessimista sulla competenza e sulla volontà del PD a dedicarsi a una relazione vera con il Paese fuori dal ceto politico e a fare, dunque, i conti con problemi e con soluzioni da elaborare insieme ai tanti che ci si dedicano, da rendere credibili, realistiche, sostenute ecc.
Ma c’ho provato lo stesso…

Aggiornamento: Oggi mi rispondono in tre (sull'Unità a pp.12 e 13), Mimmo Lucà, Pina Picierno e Rosa Villecco Calipari.

21 luglio, 2009

Emigranti, vermi… e tessere

Quando si cerca di chiudere con il lavoro per poi prendersi dei giorni… il blog viene abbandonato, come si è visto.
Ma forse è anche la stanchezza vera per le cattive sorti dei luoghi che si amano che fa passare la voglia di commentare

Mentre la Svimez ci racconta quel che già sapevamo sul fiume di cittadini e di giovani che partono da questi luoghi senza speranza, i vermi e altro invadono il nostro bel golfo tanto che, in pieno luglio, la gente con scende più a mare e la stagione turistica è duramente colpita.
Eppure, imperterriti come statue cieche, sorde e mute - in perfetta continuità con il comportamento lungamente tenuto durante la persistente stagione delle discariche tossiche, del degrado e della sistematica distruzione ambientale della Campania felix - il nostro prode governatore (e chi con lui ricopre responsabilità di governo locale e di indirizzo politico) non parla.
Davanti alle evidenze, costoro (assessori, segretari cittadini, sindaci, governatore) non si recano certo a Cuma a vedere cosa è successo alla grande cloaca senza più depurazione, si limitano a generiche rassicurazioni (mai documentate a dovere) e comunque non dicono ai cittadini la situazione reale di un impianto che sta vomitando a mare, senza sosta, una impressionante quantità di melma non trattata e esiziale per la salute, non sanno indicare responsabilità e tanto meno rimedi, non intervengono.
In generale la salute, il lavoro, la scuola, la povertà che cresce, la ripresa massiccia dell’emigrazione: tutto questo non pare mai riguardare costoro. Perché mai ne rispondono; mai sanno dire la loro.
Ma, per magia - come d’incanto - la loro paralisi e afasia si interrompono sulla soglia delle tessere… Sì, le tessere per il futuro congresso del PD – che in Campania sono addirittura un terzo (!!!) di tutte le tessere d’Italia. Su ciò – unicamente su ciò! – le statue immobili che non vedono e non sentono divengono agili animali predatori in poderosa operosità. E ascoltano, rispondono, si attivano, corrono, dicono, fanno. Perché esse – tessere – sono la sola e unica garanzia del futuro politico (e non) di costoro.
Il resto? Costoro pensano che “il resto” sia robetta che riguarda le miserie di chi va a lavorare (o non trova lavoro) e paga le tasse; o di chi porta i figli al mare sulle spiagge dove si reca il volgo. O che riguarda quei “cretini” che pensano che ci si debba indignare per le cose che non vanno e proporre soluzioni – quelli che ancora credono che la politica sia l’arte di organizzare il bene comune o - come dicevano i padri fondatori – “l’intérét général”. Degli ingenui, “impolitici”…

Beh, sia pure in pochi è ancora il caso di restare fieramente tra questi ultimi. E chi vivrà, vedrà.