Da tempo lavoro insieme al dipartimento per migliorare l'offerta a bimbi e genitori e la situazione di chi lavora nelle scuole d'infanzia e nei nidi del comune di Roma. Ieri la Giunta capitolina ha approvato il decreto d'indirizzo da me preparato, d'accordo con il vice-sindaco Causi - assessore al personale e al bilancio.
INDIRIZZI
OPERATIVI DELLA GIUNTA CAPITOLINA
PER
IL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI
EDUCATIVI
E SCOLASTICI DI ROMA CAPITALE
A
GESTIONE DIRETTA PUBBLICA
Per
garantire il funzionamento delle proprie strutture educative e scolastiche a
gestione diretta, i Comuni, annualmente,
impiegano a livello nazionale, oltre al proprio personale di ruolo, alcune
migliaia di lavoratori, previa instaurazione di rapporti a tempo determinato
con personale incluso in graduatorie di concorso o in graduatorie
specificatamente costituite per le supplenze (lunga e breve durata).
I
limiti fissati nell’ultimo quinquennio, dal complessivo quadro normativo di
riferimento, non hanno tuttavia consentito di sviluppare politiche assunzionali
a tempo indeterminato coerenti con il mantenimento dei livelli quantitativi dei
servizi educativi e scolastici erogati, con la conseguente necessità di
reiterare contratti a tempo determinato a personale che ha, in molti casi,
superato il limite dei 36 mesi previsto dal D.Lgs. n. 368/2001 e confermato dal
D.Lgs. n.81/2015.
Il
problema, già da qualche anno sollevato ad ogni livello dall’ANCI ed anche
direttamente da Roma Capitale, interessa parallelamente l’Amministrazione
statale e, in maniera più o meno consistente, tutti i Comuni italiani. Esso è
stato di conseguenza affrontato dal legislatore con l’introduzione di norme
derogatorie, talvolta specificamente
rivolte agli Enti Locali (cfr., da ultimo, le disposizioni relative agli anni
scolastici 2013/2014 e 2014/2015, recate dal comma 4 bis della legge n. 85/2013, nel testo modificato dalla legge n.
78/2014).
A
seguito della recente sentenza della Corte di Giustizia europea, con la quale
l’Italia è stata condannata per la reiterazione degli incarichi nel settore
scolastico e del conseguente obbligo di risarcimento del danno, lo Stato, nelle
more di una definitiva sistematizzazione della criticità, con la L. n. 107/2015
“Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”, all’art. 1, comma 131, ha invece introdotto un periodo di
transizione coincidente con l’anno scolastico 2015/2016, inserendo un apposito
meccanismo di salvaguardia solo in favore dell’Amministrazione statale
medesima, che prevede il differimento del divieto di reiterazione dei contratti
oltre i 36 mesi all’anno scolastico 2016/2017.
Ciò
sebbene, in particolare per la scuola dell’infanzia, l’attività svolta dalle
municipalità si ponga in via sussidiaria all’azione istituzionalmente
attribuita allo Stato ma da questo esercitata in modo del tutto insufficiente a
soddisfare il fabbisogno.
E’
apparso quindi evidente come il limitato ambito applicativo della norma, oltre
a determinare forti criticità per il regolare avvio delle attività didattiche
svolte dagli Enti Locali, potesse comportare l’insorgere di numerosi
contenziosi volti ad ottenere il risarcimento del danno non solo per la
reiterazione degli incarichi ricoperti in precedenza ma anche per la mancata
riconferma degli stessi dovuta all’impossibilità per le amministrazioni locali,
diversamente da quella statale, di reincaricare coloro che hanno superato il
limite dei trentasei mesi.
Tale
evidente disparità avrebbe peraltro configurato una violazione dell’articolo 3
della Costituzione, comportando, per situazioni del tutto analoghe (insegnante
infanzia statale e insegnante infanzia comunale), conseguenze giuridiche
ingiustificatamente diverse (riconferma per l’insegnante statale e mancato
rinnovo dell’incarico per l’insegnante comunale).
Dati
tali presupposti, la problematica è stata portata dall’ANCI direttamente
all’attenzione dei massimi livelli istituzionali e, sulla base di
approfondimenti svolti con il Dipartimento per gli affari giuridici e
legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri, con il Ministero
dell’economia e delle finanze, con il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali e con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il
Ministro per la semplificazione e la pubblicazione amministrazione ha emanato
la Circolare n. 3/2015 recante la “Disciplina
applicabile ai rapporti di lavoro a tempo determinato del personale delle
scuole comunali, con particolare riferimento ai limiti di durata”.
Il
documento, nel riepilogare le peculiari caratteristiche del servizio erogato,
in termini di obbligo di continuità e di precipue esigenze di flessibilità,
ribadisce le note disposizioni in materia di apposizione del termine del
contratto di lavoro e ricorda quanto già rilevato dall’ANCI e più sopra
riepilogato, confermando, in tal senso, quanto era già chiaro alle
Amministrazioni locali richiedenti circa la mancata applicabilità “diretta” del
richiamato art. 1, comma 131 della L. n. 107/2015.
Al
contempo, tuttavia, la circolare afferma tre principi di sostanziale e fondante
rilevanza per il conferimento degli incarichi:
1)
l’applicabilità
al personale docente delle istituzioni educative e scolastiche comunali
dell’esclusione dalla disciplina generale del lavoro a tempo determinato posta
dal D.Lgs. n. 81 del 2015;
2)
la
necessità, mutuando la ratio di
quanto già posto in essere dallo Stato, di coniugare l’esercizio di una ultima
deroga – limitata all’anno scolastico 2015/2016 – al generale principio della
invalicabilità dei trentasei mesi, ad un piano straordinario di azioni volto a
garantire prospetticamente l’ampliamento degli organici a tempo indeterminato e
la progressiva limitazione del ricorso ai rapporti di lavoro a tempo
determinato, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e nei limiti della
sostenibilità finanziaria;
3)
la
facoltà per i Comuni di valutare la sussistenza delle ragioni oggettive che,
nel rispetto dei principi e delle condizioni di cui al superiore punto 2),
consentano di reiterare i contratti di lavoro a tempo determinato al fine di
corrispondere alle esigenze improcrastinabili correlate alla erogazione del
servizio.
Considerato
che
Il 14/15 maggio 2015,
dopo oltre un anno di trattative con le parti sociali, Roma Capitale è
pervenuta ad una condivisione del “Nuovo
modello organizzativo del settore educativo e scolastico”.
I nuovi istituti
contrattuali rappresentano strumenti strategici per il rilancio del settore e
per il riconoscimento della professionalità e delle competenze del personale
che in esso ogni giorno opera, con lo scopo di migliorare la qualità educativa
ed organizzativa dei servizi dell’infanzia capitolini.
Muovendo da tali
presupposti, occorre ore coniugare la piena tutela dei diritti dei bambini e
delle loro famiglie, nonché la valorizzazione delle risorse umane impiegate,
con l’obiettivo di recepire e soddisfare le mutate esigenze della società,
attraverso la costruzione di un sistema dei servizi integrati per la prima
infanzia organico, coerente, flessibile, efficiente ed al contempo orientato al
mantenimento dei livelli occupazionali.
Per assicurare l’effettiva
attuazione dei diritti di ogni cittadino fin dalla nascita, la promozione delle
pari opportunità e dell’inclusione sociale, l’educazione prescolare deve
infatti ricevere un’attenzione particolare e l’investimento per un’offerta di
servizi educativi di qualità deve essere riconosciuto come interesse generale
della Città.
I
Nidi e le Scuole dell’infanzia vanno intesi oggi come servizi che concorrono al
sano e completo sviluppo dei bambini, i futuri cittadini, attraverso un sistema
integrato con la rete sociale territoriale, caratterizzato da qualità ed
accoglienza e capace di coniugare eccellenze, buone prassi e pari opportunità,
nel rispetto dei seguenti principi:
-
la
centralità del bambino nella
progettazione dei percorsi educativo-didattici,
-
il
legame con la famiglia ed il territorio,
-
la
piena ed adeguata realizzazione del Progetto Educativo e del Piano dell’Offerta
Formativa,
-
la
promozione di contesti educativi, di attività di ricerca e di sviluppo
dell’innovazione didattica,
-
la documentazione e il monitoraggio dei processi
attivati,
-
la
valorizzazione della stabilità del rapporto tra Educatrici/Insegnanti e
bambini.
In tale quadro
di riferimento, è necessario garantire la presenza di servizi educativi di
qualità e affidabilità per i bambini da 0 a 6 anni in tutto il territorio
cittadino, coordinando le offerte esistenti, per contrastare le diseguaglianze
socio-culturali e territoriali ed offrendo ai piccoli utenti e alle loro
famiglie uguali condizioni di accesso e standard di servizio efficaci e misurabili.
Dato atto che
Sulla
base dei sopraillustrati principi, Roma Capitale ha proceduto al conferimento
degli incarichi per l’anno educativo e scolastico 2015/2016 ed intende ora
attuare – in linea con gli indirizzi dettati dalla riforma recata dalla citata
L. n. 107/2015 – le ulteriori azioni volte alla sistematizzazione del settore,
in una logica di tendenziale superamento del precariato.
Più
nel dettaglio, come ampiamente illustrato nell’ambito del Tavolo permanente di confronto attivato con
le OO.SS. per il presidio della criticità di cui trattasi, appare necessario
disporre, sin da subito, il potenziamento delle misure previste per lo
specifico settore dal Piano assunzionale di Ente approvato con Deliberazione
della Giunta Capitolina n. 350/2014, in attuazione del quale si è già
provveduto, nella prima settimana di settembre 2015, all’assunzione a tempo
indeterminato di 326 insegnanti di scuola dell’infanzia.
Tale
potenziamento risulta complementare ed imprescindibilmente conseguente a quanto
già attuato per l’anno educativo e scolastico 2015/2016 nonché indifferibile,
al fine di consentire l’operatività dei servizi in coincidenza con l’avvio
dell’anno 2016/2017.
In
concreto, alla luce dei richiamato ed ormai consolidato divieto di reiterazione
degli incarichi a tempo determinato oltre i trentasei mesi, risulta
indispensabile programmare ed attuare l’assunzione in ruolo di un numero di
educatori ed insegnanti tale da consentire il corretto funzionamento
dell’attuale rete dei servizi educativi e scolastici, nei limiti della sua
consolidata configurazione quantitativa nel territorio cittadino.
Rilevato che
L’attuale
dimensionamento della rete dei servizi educativi e scolastici risulta essere il
seguente:
Servizio Nido
La rete dei servizi educativi (0-3 anni) di Roma
Capitale è oggi strutturata attraverso un mix delle seguenti formule
gestionali:
Anno
educativo 2015/2016
Tipologia gestionale
del servizio nido
|
N° strutture
|
Ricettività
|
N° iscritti*
|
Costo annuo per unità di prodotto
|
A gestione diretta pubblica
|
209
|
13.239
|
12.066
|
€ 13.486,75
|
In convenzione
|
221
|
7.415
|
6.535
|
€ 7.865,00
|
In concessione
|
7
|
581
|
563
|
€ 5.500,00
|
Totale
|
437
|
21.235
|
19.164
|
|
La rete è completata con l’offerta di n. 640 posti
presso 30 Sezioni “Ponte” (bambini di età compresa fra i 24 ed i 36 mesi)
attivate presso altrettante Scuole dell’Infanzia capitoline.
* Alla data odierna sono in corso le attività di
scorrimento della lista d’attesa
La distribuzione territoriale risulta la seguente:
Anno Educativo: 2015/2016
|
||||||||||||||||||
Municipio
|
Nidi comunali
|
Nidi in concessione
|
Nidi in convenzione
|
Sezioni Ponte
|
Ricettività comunali
|
Ricettività concessioni
|
Ricettività convenzioni
|
Ricettività Ponte
|
Ricettività totale
|
Totale iscritti
|
Totale iscritti
comunali
|
Totale iscritti
concessione
|
Totale iscritti
convenzione
|
Totale iscritti ponte
|
Riconferme
|
Totale iscritti stranieri
|
Lista d'attesa al 22/10/2015
|
|
1
|
11
|
0
|
6
|
2
|
688
|
|
90
|
40
|
812
|
768
|
654
|
0
|
76
|
38
|
329
|
71
|
108
|
|
2
|
13
|
0
|
8
|
2
|
827
|
|
222
|
40
|
1.089
|
1.019
|
772
|
0
|
214
|
33
|
433
|
94
|
49
|
|
3
|
15
|
0
|
11
|
3
|
963
|
|
462
|
60
|
1.485
|
1.404
|
909
|
0
|
437
|
58
|
590
|
91
|
178
|
|
4
|
18
|
1
|
17
|
2
|
1.147
|
77
|
588
|
40
|
1.852
|
1.457
|
789
|
77
|
561
|
30
|
786
|
101
|
119
|
|
5
|
21
|
0
|
10
|
4
|
1.429
|
|
284
|
80
|
1.793
|
1.716
|
1.371
|
0
|
278
|
67
|
717
|
245
|
211
|
|
6
|
13
|
1
|
22
|
2
|
837
|
72
|
887
|
60
|
1.856
|
1.815
|
798
|
72
|
885
|
60
|
740
|
334
|
92
|
|
7
|
23
|
0
|
24
|
3
|
1.522
|
|
892
|
60
|
2.474
|
2.232
|
1.434
|
0
|
743
|
55
|
1.044
|
185
|
166
|
|
8
|
13
|
0
|
8
|
2
|
856
|
|
176
|
40
|
1.072
|
967
|
760
|
0
|
172
|
35
|
384
|
69
|
16
|
|
9
|
11
|
2
|
20
|
4
|
716
|
202
|
597
|
80
|
1.595
|
1.445
|
667
|
193
|
516
|
69
|
666
|
85
|
81
|
|
10
|
12
|
0
|
47
|
2
|
717
|
|
1.600
|
40
|
2.357
|
2.000
|
661
|
0
|
1.303
|
36
|
915
|
211
|
22
|
|
11
|
17
|
0
|
6
|
2
|
998
|
|
180
|
60
|
1.238
|
1.164
|
939
|
0
|
172
|
53
|
503
|
106
|
55
|
|
12
|
11
|
1
|
10
|
0
|
671
|
58
|
305
|
0
|
1.034
|
906
|
609
|
56
|
241
|
0
|
406
|
84
|
55
|
|
13
|
10
|
1
|
14
|
0
|
666
|
98
|
483
|
0
|
1.247
|
1.064
|
561
|
91
|
412
|
0
|
536
|
136
|
26
|
|
14
|
11
|
1
|
13
|
0
|
668
|
74
|
550
|
0
|
1.292
|
1.148
|
634
|
74
|
440
|
0
|
450
|
138
|
125
|
|
15
|
10
|
0
|
5
|
2
|
534
|
|
99
|
40
|
673
|
631
|
508
|
0
|
85
|
38
|
238
|
107
|
191
|
|
TOT.
|
209
|
7
|
221
|
30
|
13.239
|
581
|
7.415
|
640
|
21.875
|
19.736
|
12.066
|
563
|
6.535
|
572
|
8.737
|
2.057
|
1.494
|
con questa articolazione della lista d’attesa:
Distribuzione lista d’attesa per Municipio
L’attuale
assetto è frutto delle politiche perseguite nell’ultimo quindicennio per il
potenziamento dell’offerta formativa, anche al fine di assicurare il
raggiungimento degli obiettivi di soddisfazione della domanda fissati
dall’Unione Europea.
In proposito
deve essere in particolare considerato il c.d. “Indice di Lisbona” (un posto al
nido per almeno il 33% dei bambini potenzialmente aventi diritto), rispetto al
quale il posizionamento di Roma Capitale, calcolando solo i posti resi
disponibili con gestione diretta ed indiretta (ed escludendo quindi l’offerta esclusivamente
privata), si può considerare positivo nel ranking nazionale, attestandosi in
media al 28%, con territori che superano abbondantemente il parametro (45,17%
in Municipio IV).
Mix gestionale dei
posti offerti
(anni 2008/2014)
Scuola dell’Infanzia
L’offerta del
servizio nel segmento 3-6 anni, oggi completamente erogato a gestione diretta,
risulta così strutturata:
Anno
scolastico 2015/2016
Municipio
|
Strutture
|
sezioni
TP
|
sezioni ANT
|
Capienza
|
Iscritti
|
Riconferme
|
Lista d’attesa
|
Iscritti stranieri
|
I (ex Municipio I)
|
17
|
50
|
2
|
1.224
|
1.160
|
738
|
79
|
182
|
II (ex Municipio II)
|
12
|
55
|
11
|
1.523
|
1.472
|
924
|
143
|
149
|
II (ex Municipio III)
|
3
|
18
|
3
|
481
|
447
|
253
|
0
|
68
|
III (ex Municipio IV)
|
23
|
85
|
14
|
2.295
|
2.246
|
1.464
|
285
|
175
|
IV (ex Municipio V)
|
26
|
111
|
6
|
2.605
|
2.509
|
1.613
|
119
|
223
|
V (ex Municipio VI)
|
13
|
69
|
13
|
1.808
|
1.719
|
1.071
|
110
|
428
|
V (ex Municipio VII)
|
10
|
54
|
9
|
1.492
|
1.444
|
938
|
0
|
270
|
VI (ex Municipio VIII)
|
18
|
62
|
8
|
1.712
|
1.692
|
1.046
|
734
|
261
|
VII (ex Municipio IX)
|
12
|
70
|
13
|
1.810
|
1.733
|
1.137
|
107
|
137
|
VII (ex Municipio X)
|
19
|
83
|
10
|
2.187
|
2.153
|
1.416
|
0
|
259
|
VIII (ex Municipio XI)
|
18
|
77
|
7
|
1.921
|
1.185
|
1.207
|
120
|
160
|
IX (ex Municipio XII)
|
32
|
100
|
6
|
2.505
|
2.384
|
1.503
|
136
|
234
|
X (ex Municipio XIII)
|
27
|
90
|
27
|
2.728
|
2.725
|
1.564
|
1.030
|
230
|
XI (ex Municipio XV)
|
19
|
75
|
16
|
2.061
|
2.000
|
1.320
|
120
|
293
|
XII (ex Municipio XVI)
|
12
|
50
|
6
|
1.343
|
1.330
|
787
|
171
|
150
|
I (ex Municipio XVII)
|
7
|
47
|
3
|
1.194
|
1.115
|
709
|
0
|
102
|
XIII (ex Municipio XVIII)
|
19
|
82
|
0
|
2.017
|
1.965
|
1.246
|
126
|
197
|
XIV (ex Municipio XIX)
|
17
|
86
|
5
|
2.020
|
1.986
|
1.258
|
109
|
320
|
XV (ex Municipio XX)
|
18
|
68
|
9
|
1.791
|
1.787
|
1.067
|
181
|
301
|
Totali
|
322
|
1.332
|
168
|
34.717
|
33.752
|
21.262
|
3.570
|
4.139
|
Il
funzionamento dei sopraelencati servizi nido e scuola infanzia a gestione
diretta, ivi inclusa l’erogazione delle attività di sostegno in favore dei
bambini disabili, è stato assicurato, per l’anno 2015/2016, mediante l’impiego
delle seguenti risorse umane:
PROFILO PROFESSIONALE
|
N° unità a tempo indeterminato
|
N° unità a tempo determinato
|
TOT.
|
Educatore
Nido
|
2.233
|
440
|
2.673
|
Insegnante
Scuola Infanzia
|
2.835
|
794
|
3.629
|
Insegnante
Religione Cattolica
|
0
|
100
|
100
|
Considerato altresì che
La richiamata L. n. 107/2015, nel
disciplinare la riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ha
introdotto e/o ribadito i seguenti principi fondanti:
-
è obiettivo primario la
realizzazione di una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione ed educazione alla
cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità
di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini;
-
l’offerta formativa si sviluppa nel
quadro di una programmazione triennale,
da predisporsi entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al
triennio di riferimento, con successiva revisione nel mese di ottobre di
ciascun anno, per il potenziamento dei saperi e delle competenze e per
l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento
delle istituzioni e delle realtà locali;
-
è istituito l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche,
organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal
piano triennale dell’offerta formativa. I docenti dell’organico dell’autonomia
concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con
attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di
progettazione e di coordinamento;
-
costituiscono altresì obiettivi
prioritari:
a) la
prevenzione ed il contrasto della
dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione;
b) il potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali (BES), attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi
socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
c) la
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e
in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
-
il piano triennale dell’offerta
formativa definisce il fabbisogno di posti
comuni e per il sostegno ed il potenziamento dell’offerta formativa, ferma
restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti
delle risorse previste a legislazione vigente;
-
le attività e i progetti di
orientamento scolastico sono sviluppati con modalità idonee a sostenere anche
le eventuali difficoltà e problematiche
proprie degli studenti di origine straniera;
-
per l’anno scolastico 2015/2016, il
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato ad
attuare un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale
docente per la copertura di tutti i posti comuni e di sostegno dell’organico di
diritto;
-
il Governo è delegato ad adottare,
entro 18 mesi dall’entrata in vigore della L. n. 107/2015, uno o più decreti
legislativi al fine di provvedere, tra l’altro:
a)
all’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla
nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e
dalle scuole dell’infanzia, al fine di garantire ai bambini e alle bambine pari
opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando
diseguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché
ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei
genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della
continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle
famiglie;
b)
alla definizione di livelli essenziali delle prestazioni della scuola
dell’infanzia e dei servizi educativi;
c)
alla previsione di tempi di compresenza del personale dei servizi
educativi per l’infanzia e dei docenti di scuola dell’infanzia, nonché il coordinamento pedagogico territoriale;
Preso atto che
Dalla
delineata definizione del sistema integrato di educazione e di istruzione discende
l’esigenza di avviare tempestivamente il necessario raccordo metodologico ed
operativo dei servizi educativi e scolastici capitolini con il nuovo impianto
statale.
Tale
raccordo muove dall’indispensabile strutturazione, rispetto alla rete dei
servizi educativi e scolastici a gestione diretta pubblica di Roma Capitale, dell’organico
funzionale e dell’organico potenziato, mediante l’attuazione di un piano
assunzionale straordinario che coniughi obiettivi e metodi di lavoro con il
superamento delle criticità legate al divieto di reiterazione degli incarichi a
tempo determinato oltre il limite dei trentasei mesi.
TUTTO
CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO
LA
GIUNTA CAPITOLINA
esprime
l’indirizzo di avviare l’attuazione dei principi guida che ispirano la Riforma del sistema nazionale di istruzione
e formazione introdotta con L. n. 107/2015, così come meglio illustrati in
premessa, procedendo alla modifica del
Piano Assunzionale approvato con Deliberazione della Giunta Capitolina n.
350/2014, in modo da assicurare la disponibilità, a partire dall’anno educativo
e scolastico 2016/2017, dei seguenti contingenti di personale:
NIDO
|
FABBISOGNO
|
ORGANICO
DI FATTO
|
Organico in sezione (Nido e
Ponte)
|
|
|
§ Educatori
full-time
|
2.439
|
|
§ Educatori
part-time 75%
|
48
|
|
Sostegno alla disabilità
|
|
|
§ Educatori
full-time
|
103
|
|
§ Educatori
part-time 75%
|
22
|
|
§ Educatori
part-time 50%
|
1
|
|
Sostituzione assenze di lunga
durata
|
130
|
|
Organico potenziato
|
270
|
|
Totale Educatori di Nido
|
3.013
|
2.223
|
Necessità assunzionale
|
790
|
|
SCUOLA
INFANZIA
|
FABBISOGNO
|
ORGANICO
DI FATTO
|
Organico in sezione
|
|
|
§ Insegnanti
full-time
|
2.863
|
|
Sostegno alla disabilità
|
|
|
§ Insegnanti
full-time
|
850
|
|
§ Insegnanti
part-time 75%
|
127
|
|
§ Insegnanti
part-time 50%
|
193
|
|
Sostituzione assenze di lunga
durata
|
200
|
|
Organico potenziato
|
420
|
|
Totale Insegnanti
|
4.653
|
3.273
|
Necessità assunzionale
|
1.380
|
|
Insegnanti
di religione cattolica
|
100
|
0
|
Necessità assunzionale
|
100
|
Tale quantificazione del
fabbisogno risponde all’esigenza di assicurare la piena funzionalità dei
servizi e di realizzare il potenziamento territoriale permanente degli
organici, con distribuzione municipale, per la tempestiva copertura delle
assenze brevi del personale educativo e scolastico, in linea con l’obiettivo di
garantire la continuità dell’azione didattica nonché il soddisfacimento dei
diversi bisogni educativi speciali.
Ciò consentirà di garantire ai
bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura,
relazione e gioco, superando diseguaglianze e barriere territoriali,
economiche, etniche e culturali, e contribuirà alla migliore conciliazione tra
tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, nonché alla promozione della qualità
dell’offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e
scolastici e la partecipazione delle famiglie.
Le assunzioni di cui sopra
potranno essere assicurate mediante:
a) il
progressivo scorrimento delle vigenti graduatorie concorsuali pubbliche per
educatore nido ed insegnante scuola infanzia;
b) il
progressivo scorrimento della vigente graduatoria permanente degli educatori di
nido (D.D. Dipartimento Risorse Umane n. 2461/2011);
c) l’indizione
di un corso-concorso riservato agli insegnanti inseriti nelle graduatorie per
le supplenze brevi municipali (D.D. Dipartimento Risorse Umane n. 1454/2007),
valorizzando il servizio prestato a tempo determinato per un periodo
continuativo non inferiore a centottanta giorni nelle scuole dell’infanzia
capitoline.
In relazione agli Insegnanti di
Religione Cattolica occorrerà procedere alla creazione in Dotazione Organica
del relativo profilo professionale ed all’indizione, in attuazione delle norme
concordatarie e di concerto con l’Autorità ecclesiastica, di un’idonea
procedura selettiva pubblica.
Ai maggiori oneri finanziari
conseguenti all’attuazione delle misure sopra specificate si farà fronte
mediante sistematica destinazione di quota parte, stimata in complessivi 8,2
milioni di euro/anno, dei trasferimenti vincolati disposti in relazione al
servizio nido ed alla scuola comunale dell’infanzia, rispettivamente, dalla
Regione Lazio ai sensi della L. n. 59/80 e ss.mm.ii. e dal Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca ai sensi della L. n. 62/2000.
|
L’Assessore alle Politiche del
Lavoro
e della Formazione Professionale,
Politiche Educative, Scolastiche e
Giovanili
e Politiche di sviluppo nelle Periferie
Marco Rossi-Doria
|
1 commento:
Non mi congratulerò con lei, per questo semplice e chiaro lavoro di analisi che poteva essere fatto da chiunque dentro il dipartimento, ma mi congratulo con lei per averlo chiesto voluto e utilizzato per compiere un gesto concreto di buona politica.
Mi rammarico dell'opportunità che probabilmente perderemo, anche se si può sperare....di trasformare finalmente Roma in una "città educante".
Silvia gruppo Ge.Ro.Ni.Ma.
Posta un commento