"I bambini pensano grande. Cronaca di un'avventura pedagogica." (Sellerio editore, Palermo, 2014). Il maestro elementare Franco Lorenzoni spiega in un libro come insegnare “dando il tempo di perdere tempo”. La mia recensione apparsa il 7 Novembre 2014 sul quotidiano La Stampa.
C’è un frammento di Senofane. Gli dei non svelarono agli uomini tutti i segreti:
sono migliori gli esiti di una ricerca lunga. E’ a questo frammento che ho pensato dopo avere letto e riletto il libro del mio amico Franco Lorenzoni.
Un gruppo di alunni di V elementare vogliono misurare l’altezza del castello del loro antico borgo. Il maestro li aiuta a viaggiare nel tempo, all’origine del nostro comune sapere. Scoprono che Talete, duemilaseicento anni fa, durante un viaggio in Egitto, aveva trovato il modo di misurare l’altezza della piramide di Cheope usando l’ombra. Così - mentre studiano l’Egitto antico e il perché era così importante misurare la terra lungo il Nilo e anche come si calcola il passaggio del tempo da allora ad oggi – misurano a gruppi le loro altezze e quelle delle loro ombre alle diverse ore del giorno. Trovano l’ora esatta nella quale le loro ombre sono la metà dell’altezza di ognuno. Poi misurano l’ombra del castello all’ora giusta stabilendone l’altezza. Imparano la geometria così. Come fu originata, sulle orme di una grande maestra della scuola pubblica italiana, Emma Castelnuovo, “dando il tempo di perdere tempo”.
C’è un frammento di Senofane. Gli dei non svelarono agli uomini tutti i segreti:
sono migliori gli esiti di una ricerca lunga. E’ a questo frammento che ho pensato dopo avere letto e riletto il libro del mio amico Franco Lorenzoni.
Un gruppo di alunni di V elementare vogliono misurare l’altezza del castello del loro antico borgo. Il maestro li aiuta a viaggiare nel tempo, all’origine del nostro comune sapere. Scoprono che Talete, duemilaseicento anni fa, durante un viaggio in Egitto, aveva trovato il modo di misurare l’altezza della piramide di Cheope usando l’ombra. Così - mentre studiano l’Egitto antico e il perché era così importante misurare la terra lungo il Nilo e anche come si calcola il passaggio del tempo da allora ad oggi – misurano a gruppi le loro altezze e quelle delle loro ombre alle diverse ore del giorno. Trovano l’ora esatta nella quale le loro ombre sono la metà dell’altezza di ognuno. Poi misurano l’ombra del castello all’ora giusta stabilendone l’altezza. Imparano la geometria così. Come fu originata, sulle orme di una grande maestra della scuola pubblica italiana, Emma Castelnuovo, “dando il tempo di perdere tempo”.