17 gennaio, 2018

Ragazzini e violenza a Napoli

Settimane terribili, sana mobilitazione, strategie complesse da costruire tutti insieme 

Sono molti giorni che mi confronto con colleghi docenti nelle aree di massima crisi e con educatori impegnati in quartieri difficili, del centro e delle periferie di Napoli, spesso molto più giovani di me e che guardano le cose senza i troppi condizionamenti di altre stagioni educative. Raccolgo indizi, ascolto, provo a capire se e come avvengono cose analoghe altrove, nelle metropoli del mondo, nelle aree dell'estrema marginalità dove i bambini appena diventati ragazzi sono lasciati a se stessi nelle lande diseducate delle parti più affaticate dalla crisi multi-dimensionale (non solo povertà) delle città.  Sono molto contento che - a fronte di cose terribili - vi sia una forte mobilitazione dei ragazzi della mia città. Tantissimi ragazzi innanzitutto proprio dei quartieri più difficili. In tanti sentiamo che bisogna far vivere insieme il sano presidio del limite e della legge e l'offerta educativa ricca, che si deve consolidare il molto di buono che già si fa, rendendo costante l'azione delle buone comunità educanti, tra scuola e altre agenzie educative; e che, al contempo, bisogna pensare a nuove azioni, capaci di ri-creare prossimità con giovanissimi oggi lontani da ogni presenza adulta propositiva e autorevole. In questi giorni provo a dare il mio contributo per costruire un'azione corale: mettere insieme strategie già in campo e possibili ulteriori dispositivi, dispositivi del Ministero dell'Interno e del Miur, azioni delle istituzioni locali e nazionali. Facciamo fatica a parlare perché dobbiamo, appunto, agire tutti insieme in modo costante e credibile e, al tempo stesso, studiare davvero, con molta umiltà mentre operiamo. Perché non tutto ci è chiaro ed è pericoloso credere di capire tutto e, al contempo, azione e riflessione devono andare insieme, mai come adesso. Troviamo parole ancora molto provvisorie. Negli ultimi due giorni ho detto alcune cose, provvisorie appunto, e che cercano confronto.
Tra le altre, qui sono le cose dette a Vita e al Sole24ore
E alcuni pensieri li ha riportati Ottavio Ragone su Repubblica

2 commenti:

daniela lepore ha detto...

Quelle su Vita sono tra delle poche cose articolate e intelligenti scritte sul tema. Spero che tu riesca a cooperare utilmente con chi deve mettere in campo politiche sensate (e difficili)

College Station Electricians ha detto...

Good readding