In questi mesi mi è rivenuto in mente tante volte l’articolo 54 della nostra Costituzione: «Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge».
Ho interpretato la parola “disciplina” come l’impegno a svolgere un artigianato fattivo, attento e onesto. E ora arriva il tempo di portare a compimento le cose messe in cantiere. E di darne conto, in modo pubblico, documentato.
Sono in giro per i seminari con tutte le scuole vincitrici del bando per i prototipi contro la dispersione scolastica, nelle quattro Regioni coinvolte (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). E’ importante che una misura così innovativa di politiche pubbliche riesca. Le scuole vincitrici vanno sostenute nel fare una buona progettazione e nel consolidare l’alleanza con il privato sociale di ogni territorio. Le 130 reti devono essere indirizzate nell’organizzazione e nel metodo di lavoro al fine di consolidare le proprie pratiche migliori e provarne di nuove, per essere davvero capaci di seguire ogni bambino e ragazzo in difficoltà, registrarne i progressi, favorirne i processi di apprendimento. Vanno spesi bene i 25 milioni già in cantiere per le azioni contro la dispersione e gli altri 75 per le strutture sportive e ricreative nelle stesse aree. L’autovalutazione dei risultati è altrettanto importante e va preparata. Ci aiuterà a capire cosa va e cosa deve migliorare. Nei prossimi 21 mesi dobbiamo consolidare questo modello di intervento nelle zone più difficili del Paese per poi continuare con un’azione consolidata la lotta alla dispersione con i fondi già garantiti dal 2014 al 2020 nelle stesse aree e anche i nuove aree nel Centro e nel Nord.
Giovedì scorso la Conferenza Stato Regioni ha dato il via libera definitivo all´accordo sui DSA (disturbi specifici dell´apprendimento), che mira a garantire l´individuazione precoce e l´uniformità degli interventi in tutta Italia. E’ un vero passo in avanti, cercato con cura da tanti docenti e poi dalle istituzioni locali e dal Ministero, insieme. Un passo in avanti per tanti bambini e per le loro famiglie.
Ho cominciato a mettere insieme tutte le cose su cui ho lavorato quest´anno in un bilancio di mandato. Ci sarà modo di tenerlo aggiornato con le ultime novità. Ma ho deciso di dare conto in modo trasparente su come ho impiegato questo tempo. Penso sia parte dei doveri delle istituzioni e di chi ricopre funzioni pubbliche, appunto.
Ci vogliono, poi, un tempo e uno spazio per discuterne liberamente. Sì, penso che avremo bisogno di tornare, anche a mente più fredda, su questi mesi, per ragionare su cosa ha significato questa stagione per il Paese. Su cosa si è riusciti a fare e cosa, invece, ha funzionato meno. E per discutere in modo documentato sulla scuola oggi e sulla scuola in una stagione futura.
Il web ci aiuta a creare questo tempo e questo spazio per il confronto e la riflessione. Permette immediatezza e circolarità.
Ecco il mio bilancio di mandato, si può scaricare da qui sopra.