Continua il lavoro di ordinaria
amministrazione. C’è davvero molto da fare per portare a compimento bene le
cose iniziate.
In questi giorni partono le
iscrizioni scolastiche e qualche preoccupazione si è creata per l’introduzione
delle procedure on line. Ho voluto rassicurare tutti (qui e qui): le iscrizioni
on line servono per semplificare, non certo per ostacolare un diritto – che
fino ai 16 anni è anche un obbligo – dei ragazzi e delle famiglie. Le FAQ sul sito del Ministero chiariscono che le segreterie scolastiche sono a disposizione per risolvere eventuali problemi.
Poi ci sono delle buone notizie
(che ho raccontato anche a Repubblica.it): abbiamo reperito 54,4 milioni di
euro da destinare alle scuole in maggiore sofferenza finanziaria. Abbiamo fatto
un lavoro approfondito, per individuare le situazioni di maggiore indebitamento
nei pagamenti delle supplenze e dei fornitori. Con questo monitoraggio è stato
predisposto un elenco di 1076 scuole in tutta Italia, che riceveranno in media
50.000 euro ciascuna in base alle necessità.
E’ qualcosa di importante, che
chiedevano da tempo tantissimi dirigenti scolastici per avere un po’ di
ossigeno in più. Un buon risultato al quale ho lavorato anche in prima persona
in questi mesi.
E il 15 Gennaio usciranno in
Gazzetta Ufficiale le date delle prove scritte del concorso per i docenti. Per
la prima volta la prova scritta non consisterà nel solito tema, con relativi
tempi biblici per la correzione, ma in domande a risposta aperta. Chi supera lo
scritto arriva all'ultima prova prevista: la lezione simulata.
Per le Indicazioni nazionali della scuola di base stiamo lavorando alle “misure di accompagnamento”: un
comitato scientifico avrà il compito di dialogare con le scuole e raccogliere
nel tempo pareri e considerazioni sull'applicazione dei traguardi indicati.
Anche in questo caso rivendico un pizzico di innovazione di metodo, perché mi
sembra importante che un testo così importante possa evolvere nel tempo
valutando risultati e criticità sul campo. Niente più programmi nazionali
rigidi come le tavole della legge. Di questo sono contento.
3 commenti:
insomma buone notizie...finalmente; sperando di continuare nella prossima legislatura!
Complimenti per il lavoro fatto!
Caro Rossi Doria, che ne dici della scandalosa età dei docenti italiani? Tu lo sai: cosa si fa a 65 anni in classe, soprattutto se non si sta bene?
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