Nel fine settimana ho letto quello che in tanti mi hanno scritto. Quando sono diventato Sottosegretario, ho scelto di tenere aperto questo spazio di confronto. Leggo sempre, mi è utile scambiare punti di vista. Credo che tutti i contributi potranno esserci utili in futuro, quando- speriamo presto- si potrà avviare una grande discussione nazionale sulla professione dell’insegnante. Una discussione necessaria ed auspicabile, nel primario interesse degli insegnanti e della qualità della scuola.
Non serve pensare ad aumenti del carico di lavoro, ma dobbiamo ridiscutere cosa significhi oggi svolgere questo complesso mestiere. So bene che il lavoro dell’insegnante continua anche dopo il termine delle lezioni. Questo lavoro in più - che spesso avviene a casa- deve diventare esplicito e riconoscibile.
Ma non si possono prendere decisioni che riguardano il cuore pulsante della scuola all’interno delle norme sui conti pubblici e senza alcun dibattito preliminare. Serve un tempo lungo e un’ampia partecipazione.
10 commenti:
I suoi vuoti giri di parole ci hanno stufato. Invece di presentare un provvedimento e poi ritirarlo (sempre ammesso che poi venga ritirato: non ci fidiamo più di nessuno), perché una buona volta non ci offre un bel gesto e si dimette?
Complimenti per lo spot fasullo che, da qualche giorno, vediamo sulle reti televisive. So bene che non dipende certo da lei, ma la scelta di una scola paritaria, per di più privata, suona come una sonora pernacchia per chi lavora in scuola scalcinate e prive pure della carta igienica...Un po' di dignità, poche chiacchiere e dimissioni: è l'unica parola che mi aspetto.
Saluti,
Antonio
Ma perché una proposta simile è stata presentata, come hanno potuto i vertici anche solo pensarla, e Lei non ne sapeva nulla? L'hanno scavalcata, quindi?
Se sì, immagino sia umiliante, ma se davvero crede in quello che scrive qui, allora non mi unisco a quelli che chiedono le dimissioni, Le chiedo invece di imporre a chi non conosce e non capisce il nostro lavoro il rispetto e la cautela. Rispetto e cautela prima di toccare la Scuola. E proposte in primis didattiche, solo dopo di natura oraria ed economica ( e, ovviamente, se c'è un riconoscimento ufficiale di un orario a 35/40 ore tale orario deve rimanere a 18 per le ore di lezione frontale, perché più di 18 non ne può fare un essere umano; il resto, per le attività funzionali, ma retribuite adeguatamente).
Francesca
RITIRATE LA NORMA INDECENTE SULLE 24 ORE!!!
BASTA CON LE STUPIDAGGINI! SE TUTTO IL GOVERNO DEI TECNICI E' AL LIVELLO DI POLILLO, RIVOGLIO BERLUSCONI!!!
ROSSI DORIA, SI DIMETTA E SALGA IN CATTEDRA PER 24 ORE! LE CEDO IL MIO POSTO, IN CAMBIO LEI MI DIA IL SUO!
Le bugie e l'ipocrisia hanno le gambe corte.
Mi sembra che gli interventi al precedente post glielo abbiano ampiamente dimostrato.
Dopo quelo che ha scritto in questo blog ha avuto il coraggio di dire che i compensi per i commissari dei concorsi sono congrui? io sono allibito. Si vergogni e si dimetta.
Caro Rossi Doria lei ragionava da insegnante quando lo era. Oggi ragiona in modo completamente diverso perché ha conosciuto il "piacere economico e lo status sociale" dello stare al governo.
Angelo
signor viceministro,
perfettamente d'accordo con la diffidenza espressa dai nei precedenti commenti,
perché questi interventi dopo che il provvedimento era già stato inserito nella legge di stabilità?
in caso lei, come credo, stia svolgendo (quanto consapevolmente lo sa lei, ma "di fatto" è così) il ruolo dello "specchietto per le allodole" per condurre meglio e con più tranquillità i futuri sovrannumerari alla mattanza,
ebbene SI VERGOGNI
Salvatore Murgia
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