11 settembre, 2008

Maestre (parte 2)


Questi maestri – che oggi sono quasi solo maestre – e che si vuol far ri-diventare unici per ogni classe, in Italia lo sono stati unici, quasi sempre. Dal 1859 al 1990.
Prima c’erano i precettori presso i ricchi. E i preti. Sì, erano i preti delle parrocchie che insegnavano a leggere e scrivere in scuole strettamente confessionali. Ed è merito del Regno sabaudo e della Destra storica – quella di Cavour, che merita la D maiuscola a differenza di quella attuale di destra – se la scuola divenne scuola, se fu resa pubblica e obbligatoria, istituita dai comuni ma con il sostegno dello Stato. E’ il regio decreto legislativo 13 novembre 1859, n. 3725 del Regno di Sardegna - noto come legge Casati - entrato in vigore nel 1860 e successivamente esteso, con l'unificazione, a tutta l'Italia. Sempre sia lodato. Sì, perché è merito del regno Sabaudo (e mi spiace dirlo ma i Borboni mai tentarono niente di simile) se nacquero le scuole vere, con spirito radicalmente laico e risorgimentale e se i maestri (allora erano quasi tutti uomini, con l’eccezione di donne straordinarie, che spesso furono le prime femministe italiane) iniziarono a popolare la vita civile e sociale dei quartieri delle città come dei borghi più isolati e a “fare gli italiani” insegnando a tutti a leggere, a scrivere e a far di conto, lontani dalla dottrina di santa madre chiesa, con i soldi dei contribuenti e dello Stato e non più grazie alla pia carità dei fedeli e senza più l’imprimatur sui libri siglati dal pontefice. Ed erano altri tempi. E non solo perché la classe dirigente del paese lo era. L'analfabetismo maschile era del 74% e quello femminile del 84%, con punte del 95% nell'Italia Meridionale. E’ in questo mare di analfabetismo - fatto di uomini e donne al lavoro, forti di identità legate alla cultura materiale, lontani dalla lingua nazionale ma pur immersi nella ricchezza delle lingue - che migliaia di maestri e maestre, spesso giovanissimi, hanno esercitato l’arte e il mestiere di insegnare dal 1859 fino alla prima guerra mondiale. Un lavoro duro e entusiasmante. Che ha segnato la storia sociale e anche politica dell’Italia tanto che maestri furono molti dei diffusori del socialismo e dell’anarchismo e i quadri del liberalismo risorgimentale che ha fatto il paese. E tanto che queste figure entrarono nella letteratura nazionale, quella colta e quella popolare.
Mi piacerebbe che quando si evoca il maestro unico – stimolando nell’immaginario collettivo un sapore antico con l’uso del maschile (il maestro, il maestro!), contro ogni evidenza che ci viene dalla situazione reale presente, che è fatta, appunto, da maestre - si ricordassero almeno queste cose. Almeno. E se ne dibattesse anche, guardando al modello di scuola da cui veniamo e riflettendo sui legami conservati e quelli recisi. E, invece, sento che non sono queste le cose che oggi si vogliono evocare ma un’idea generica e un po' fasulla di rigore e disciplina, più fascista che risorgimentale. Ma sul tema della disciplina – quella legata alla relazione, alle grammatiche necessarie ad apprendere e all’autorevolezza della presenza del maestro e della maestra e quella legata all’idea astratta di ordine o ubbidienza - tornerò.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e mi sa che ti tocca pure "tornare" (o andare) sul tema del tempo.
Che le novità non erano finite...

Anonimo ha detto...

sempre mi, questa volta per un avviso a chi avesse voglia di "fare": due esperimenti di doposcuola che necessitano di volontari.

I dettagli sono qui

trajenta 5mg price ha detto...

Glynase Xl 10mg Tablet is a compelling oral antidiabetic medicine having a place with the sulfonylurea gathering of drugs. It is utilized to bring down blood glucose levels in patients with type II diabetes mellitus. It is now used alongside insulin or other antidiabetic medicines to control the high blood sugar levels better. A controlled eating routine and standard exercise alongside antidiabetic drugs may give better outcomes.