Ieri Claudio Velardi ha fatto una proposta. Articolata. Che si conclude col rifare le primarie. Che mostra senso politico. Finalmente qualcuno che lo mostra, aggiungo. Non sono sospettabile di essere un fan di C. V. Ma egli prova a tenere insieme alcune cose: 45 mila persone che sono andate a votare e vanno rispettate (che facciamo li raggiungiamo al telefono per restituire loro l’euro, dopo aver chiesto tardivamente scusa?), i due contendenti che si devono riconoscere in quanto parti di un tutto, l’assenza del famoso papa straniero o locale, il quale, poi, annulla quanto fatto ecc., la necessità di un’attivazione per coinvolgere, dato che comunque a maggio si vota.
Difficile da fare. Certo. E le alternative, però, sono più facili?
Dopo di che c’è dell’altro. Ed è sostanziale. Ed è che – insieme a ciò – il centro sinistra dovrebbe davvero interrogarsi su
1 – cosa è successo per arrivare a tanto disastro in quasi venti anni di gestione del potere locale: colpe, sbagli metodologici, legami tra economia e politica, rapporto tra malaffare e rappresentanza, scelte fatte, idea di democrazia e di macchina amministrativa, insomma un vero bilancio pubblico, serrato, serio, sulle cose fatte; quando, come, da chi, perché.
2 – le condizioni per rinascere in quanto città; a partire dalla produzione, dal fabbricare cose qui.
Sì, rifacciamo pure le primarie. Ma parliamo davvero di ciò che è stato e misuriamoci col compito. E che la nuova tenzone tratti di ciò.
Questo è politica. Altrimenti c’è la lagna tra le squadre: colpa tua, no tua. Auguri…
2 commenti:
caro mio,
intanto che noi ragioniamo (insomma, ci proviamo), "quelli là" vanno avanti per sentieri sempre più ardui. E non solo i boss tradizionali, anche qualche insospettabile (fin qui), e "garante".
Leggere per credere: www.napolionline.org/new/cananzi-%c2%abil-candidato-spetta-al-pd-e-sancito-dalle-primarie%c2%bb
(ho tolto http due punti slah slash per evitare di finire nello spam)
Loved reading this thannk you
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