30 maggio, 2007

Risposte e proposte

Caro Eduardo,
anche io spesso sento un ritmo rap che dalla pancia sale e fa: fujmmuncenne... E confesso che se un giovane mi chiede se deve andarsene rispondo, mio malgrado, di sì. Perché fa bene stare lontano da qui e fa male crescere nutrendo cinismo per poter sopravvivere e abbandonando speranze. Ma io me ne sono fuggito già una volta, in epoca pre-tangentopoli e mi sono recato in giro per otto anni. Per ora non riesco a rifarlo.

Caro Roberto Vallefuoco,
sono d’accordo con il compito che ci affidi: fare opposizione. L’ho gridato insieme a te nel megafono nel mercato di Secondigliano. Teniamo fede all’impegno. E mi pare che, per la mia piccola parte, sto esattamente assolvendo al lavoro di “dimostrare e rendere evidente il fallimento di chi governa”. Non ho cambiato idea. Per non mettere la testa nella sabbia, ho solo posto il problema delle prospettive. Dunque ripeto quel che ho risposto a Norberto Gallo: “O si lavora per una vittoria della opposizione di centro-destra a Napoli o per un Guazzaloca o mini-Sarkozi partenopeo ma a) bisogna essere di centro-destra e b) è un compito comunque gravoso viste le estese e solide consociazioni destra-sinistra e vista la pochezza culturale degli interlocutori di quel campo, con poche eccezioni. Oppure ci si confronta con ogni possibile contraddizione interna al campo di centro-sinistra e ogni spiraglio, compreso il PD, e senza farsi troppe illusioni. Ma – sia chiaro – questo lavoro non annulla la prioritaria funzione di opposizione. Anzi, semmai la rafforza. Quando dico questo qualcuno scrive, su taluni blog, di mission impossible di Rossi-Doria. Ed è più che possible che così sia, intendiamoci. Ma convengo con te: non è un falso problema. E’ il problema politico. L’unico punto su cui forse dissento è che sembri chiedere che la sua soluzione ti deve essere “spiegata”. Francamente: gradiresti davvero che qualche capuzziello te la spiegasse o preferiamo tutti misurarci e confrontarci con questo grattacapo reale?

Caro Daniele Coppin,
concordo; e il programma di Decidiamo Insieme di un anno fa è stato un esempio – credo molto dignitoso - proprio di quel “fare proposte concrete, reali, non sulla politica ma sui problemi veri”. Continuare significa per ciascuno battere un colpo.

A me piacerebbe una cosa semplice che semplice non è e cioè dare seguito ordinato (magari ci si riuscisse!) a quanto andiamo faticosamente proponendo da allora:
  • un incontro “casta e municipalità a Napoli” sulla scia del grande lavoro che su ciò ha fatto Norberto Gallo;
  • un incontro su Bagnoli su cui abbiamo fatto un appello firmato da molti;
  • un osservatorio sulla trasparenza nei processi decisionali in Campania su cui alcuni di noi hanno risposto ieri a Demarco;
  • … e mi piacerebbe anche una ”assemblea informata” sui rifiuti, dato che, insieme ad altri (come Fraba), ho proposto di impegnarsi su una iniziativa ad hoc.
Quanti battono colpi su queste cose?
La manna dal cielo – si stia tutti certi – non arriverà.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

". . . quel che ho risposto a Norberto Gallo: “O si lavora per una vittoria della opposizione di centro-destra a Napoli o per un Guazzaloca o mini-Sarkozi partenopeo ma a) bisogna essere di centro-destra e b) è un compito comunque gravoso viste le estese e solide consociazioni destra-sinistra e vista la pochezza culturale degli interlocutori di quel campo, con poche eccezioni. Oppure ci si confronta con ogni possibile contraddizione interna al campo di centro-sinistra e ogni spiraglio. . . "

Su questo concordo.
buon lavoro

Danilo

Anonimo ha detto...

Penso che bisognerebbe puntare un po' più in alto. Incontrare chi e per cosa ? Osservare dove ?
Così si rischia di legittimare la casta, non di combatterla.
Un lavoro di divulgazione, un'opera serrata di (contro)informazione, ecco cosa vedrei.
Inutile dialogare con cadaveri putrefatti. Piuttosto informare meglio gli elettori su quello che accade. Ormai si vota per inerzia, perchè tanto sarà sempre lo stesso, bah, stavolta proviamo questo che quell'altro mi ha deluso e così via.
Però pochi sanno cosa c'è "dietro" questo o quell'altro.

Ho avuto il "piacere" di parlare con un uomo politico napoletano, alcuni giorni fa. Non faccio nomi e luoghi nemmeno sotto tortura.
Ecco il sunto del suo discorso :
"Massì mi hanno proposto la candidatura a sindaco di XYZ, forse accetto. Sai sono cinquemila euro al mese e sono coperto da rischi. Tanto per me tratta il partito, prima delle elezioni. L'importante è che quando arrivo io trovo già tutto sistemato, ognuno si prende la sua parte e non succede niente di strano. Sì, lo so i clan, ma ti ripeto, con quelli non tratto io in prima persona, c'è chi ci pensa. E poi in quel comune, anche se sto fermo, senza fare un cazzo, le cose non possono che migliorare, hanno davvero toccato il fondo."

Potete non credermi ( ma so che mi credete ) ma è andata proprio così. Ecco, non c'è bisogno di fare nomi, ma qualcuno dovrebbe comincire col dire cosa c'è oggi, in Campania e forse in tutta Italia, dietro al "fare politica".

Anonimo ha detto...

Marco se c'è una cosa che mi appartiene, e che mi ha creato non pochi problemi materiali, è che non so stare sotto nessun capuzziello...proprio questo no...non mi piace...il riferimento allo "spiegare" era un modo di dire che si usa comunemente, una specie di intercalare..se ci impicchiamo alle parole..
i capuzzielli non servono...qualche intellettuale non allineato che rompe le palle e che ha più visibilità e maggior ascolto di un'anonimo scafesso come me magari si...sarebbe utile alla causa...

fiacot ha detto...

Caro Marco vorrei farti una domanda e contemporaneamente una proposta:
cosa state facendo per la prima municipalità? So che la vostra esclusione dalle elezioni lì vi ha intiepidito in quella zona ma penso che ci sia tanto da fare, e qui scatta la proposta! Abbiamo costituito un comitato civico della Prima Municipalità (comitatoprimamunicipalita.wordpress.com)
e ci riuniremo in assemblea venerdì 8 giugno alle 18 presso la sala santa Maria delle grazie alle rampe di S.Antonio 16 sul tema "Un anno di municipalità cosa è stato fatto, cosa si farà e cosa si potrebbe fare". che ne pensi?
Francesco Iacotucci

Anonimo ha detto...

Francescoi, grazie per l’invito; provo ad esserci il giorno 8 (lavoro permettendo) e lo dico anche a Norberto Gallo che da mesi dà battaglia sulle municipalità.

Anonimo ha detto...

ma voi ci credete ancora alle municipalità?
sono una struttura decentrata, non una struttura autonoma. sono l'ultimo tentacolo del centro...è come quando mio marito mi diceva "vai vai perchè non esci con le tue amiche? e poi mi voleva per fora dire che cosa dovevamo fare di intelligente e poi mi chiedeva sempre e che hai fatto qua e che hai fatto là e con chi stavi? a con quello stronzo? ma fa attenzione te lo dico per il tuo bene quello è uno che...insomma, io potevo uscire ma solo se ero controllata.
io non ricordo chi di voi lo diceva, ma credo che veramente parlare di municipalità che sono belle solo perchè sono più vicine ai cittadini mi pare una stronzata...se non si ridiscute che cos'è il ceto politico oggi. bisogna distruggere le prospettive di cui parla bruno...ma ti ricordi di me? roma...manifestazione ...allegria...se la politica viene considerata come il posto stiamo a posto.