31 marzo, 2006

Un bel film

Ieri sera sono andato al Gridas di Scampia, un vero luogo di aggregazione da tanti anni, certamente un luogo vivo.
Per un quartiere in crisi, avere luoghi vivi diventa un salvagente, in senso letterale: salva le persone. A Scampia ce ne sono di luoghi vivi, è da qui che si può ripartire.
Abbiamo visto il film “Sotto la stessa luna” di Carlo Luglio. E’ un film molto bello, che descrive la vita nel campo Rom di Scampia all’inizio della terribile faida di camorra dell’anno scorso. Ha i due ingredienti che servono oggi: spietatezza di analisi e insieme la speranza.
Il dibattito era molto diverso da quello che l’altra sera c’è stato al Modernissimo, dopo il film di Moretti. Non c’era conformismo, non erano solo complimenti al film. Enrico Ghezzi, Mario Martone, Alessandro Fucito, l’autore, gli attori, il pubblico e io eravamo stati presi dalla storia e dal contesto. Volevamo capire cosa ci dice sulla Napoli di adesso. Abbiamo pensato alle vie d’uscita. Una bella atmosfera.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Be quali sono ste vie di uscita ?
Possibile che non si riesce a sapere proprio nulla sul dibattito in corso ?
O si e' costretti a frequentare tutte le riunioni di decidere insieme o nisba ?
O forse meglio parlare dopo le elezioni politiche ?
O semplicemente non si sa che pesci pigliare ?
Letto l'articolo su La Repubblica di Umberto De Gregorio su Zone Franche... altro tabu' della sinistra che terrorizzata al pensiero di non riuscire a controllarne il giusto funzianamento dicono solo no ? (tipo TAV e Termovalor..)
Io penso che delle belle Zone Franche metropolitane, magari sotto sorveglianza dei Caschi Blu, darebbero un bel po fastidio alla camorra. Se no dite la vostra, forza, fatemi leggere qualcosa qui, sul sito dove volete, abbasta che rompete questo silenzio asfissiante.

Anonimo ha detto...

La camorra basa il suo potere sul controllo "militare" del territorio e sul facile guadagno che i suoi accoliti minori (nel senso di piccoli delinquenti) ottengono mediante lo spaccio, i furti, ecc. I pesci grossi manovrano dietro le quinte ed operano in prima persona solo in settori puliti (commercio, edilizia). Pertanto la risposta deve essere articolata in tre differenti azioni, diverse quanto complementari tra loro: 1)il controllo "militare" può essere contrastato solo con un'azione uguale e contraria, cioé con la repressione ed il presidio di polizia, perché chi conosce solo il linguaggio della forza può essere contrastato solo con la forza; 2)le opportunità per i giovani, per evitare che cadano nelle maglie della camorra senza poterne più uscire (stipendi minimi garantiti, formazione retribuita, stage in altre regioni); 3)pressione economica sulle imprese in odore di camorra, con continui ed asfissianti controlli della finanza, verifica delle procedure di appalto nelle aree e nei comparti a maggior presenza camorristica, messa all'asta dei beni sequestrati alla camorra, con priorità di aggiudicazione a soggetti provenienti da fuori (per evitare pressioni e minacce).
Per quanto riguarda TAV, Termovalorizzatori & C. credo si dovrebbe lascair decidere ai tecnici, lasciando perdere leggende metropolitane che fanno solo il gioco di chi vuol fare facili guadagni sostenendo apparentemente posizioni ambientaliste.

Anonimo ha detto...

E' la posizione di "Decidere insieme" ?

Anonimo ha detto...

Le posizioni di "decidere insieme" si decidono insieme. Credo che, però, sia importante, se si pone un problema non attendersi che siano gli altri a risolverlo ma proporre le possibili soluzioni che, poi, potranno essere discusse, contestate, modificate, cambiate. Ma l'importante è partecipare alle scelte.

Anonimo ha detto...

il film di Moretti al di là dei meriti artistici iniscutibili,mi ha fatto paura per il finale che io temo effettivamente.Sono convinto che Berlusconi non mollerà la preda facilmente cioè democraticamente ma farà di tutto per mantenere il potere perchè teme moltissimo le reazioni dei vincitori.
Perciò bisogna vigilare perchè l'esperimento del voto elettronico in alcune regioni non offre condizioni di sicurezza ed è facilmente manipolabile come sostiene anche di Pietro.

Anonimo ha detto...

NO CARO MARCO COSI' NON VA!

Io purtroppo ieri sera ero al "Pierrot".
Era il mio primo incontro con "Decidiamo Insieme", a parte il piacere di aver incontrato qualche "vecchio" amico/a enorme è stata la mia delusione.
Quello che mi chiedo è...sono di questo tipo le riunioni programmate?
Se sì...meglio chiudere subito.
Con i miei più sinceri Auguri...
Alver

Anonimo ha detto...

Certamente il film di Carlo Luglio è un bel film, e il dibattito che ne è seguito sarà stato interessante. Ciò però non ti autorizza, caro Rossi Doria, a dire che il dibattito organizzato qualche sera fa al Modernissimo dopo la visione del Caimano di Moretti è stato conformista e solo di complimenti al film (le due opere sono due pianeti diversi, perchè le metti a confronto?). Quella sera al Modernissimo c'ero anch'io, e non è assolutamente vero che sono stati fatti solo complimenti (posso testimoniarlo), nè che il pubblico era "conformista": c'erano, è ovvio, in stragrande maggioranza persone che amano i film di Moretti, amano il regista per il suo coraggio, per la sua coerenza e il suo impegno politico. Così com'è ovvio che Moretti sia amato dal popolo della sinistra e da tutta una larga generazione che con lui è diventata grande e ha assistito a tante trasformazioni troppo spesso subite (in questa generazione dovresti esserci anche tu se non sbaglio). Non per questo questi spettatori devono ritrovarsi etichettati come conformisti. In tanti, Rossi Doria, ti posso assicurare che amano Nanni Moretti senza condividerne il modo di fare film. Senza contare che tu citi una serata particolare, quella che ha visto in sala lo stesso autore e tutto il cast: il pubblico, quindi, era formato in gran parte da veri e propri fan.
Piuttosto, se a te il film "Il Caimano" non è piaciuto, nè ti piace Moretti, come lasci trasparire cautamente in modo molto molto molto indiretto - direi anzi che da parte tua c'è addirittura un maldestro tentativo subliminale di influenzare chi ti legge - se il film non ti ha emozionato (strano), non ti ha colpito positivamente neanche un po' (strano), perchè non lo dici direttamente? C'è forse qualcosa di male a dire che un film non è piaciuto? Chi te lo vieta? O è perchè vuoi fare sempre la parte del politico equilibrato a tutti i costi, pur non perdendo occasione di affermare che ti collochi nel centrosinistra? Forse il tuo essere sempre estremamente cauto ti viene dal fatto che ti rendi conto, in questa "avventura", di dover avanzare sulle punte in una cristalliera e non vuoi rischiare di rompere alcun pezzo? Caro Marco Rossi Doria, mi sa che il vero conformista della politica sei tu, non diverso dagli altri. E non è certo solo questo tuo post che me lo dà a pensare. Ebbene, concludo dicendo: viva Mastella! Anche lui si colloca nel centrosinistra ma il coraggio di dire le cose, anche se rischiano di essere impopolari, bisogna dire che ce l'ha sempre. Se si dovesse candidare a sindaco Mastella, sia Mastella forever, e non Rossi Doria! (preferiremmo però qualcuno diverso, sia dall'uno che dall'altro). Ora mi auguro solo di non scatenare una serie di commenti pro o contro Moretti, perchè il senso del mio intervento è ben altro). Scusate e arrivederci.

Anonimo ha detto...

se e' vero che:
...Le posizioni di "decidere insieme" si decidono insieme...
e' pur vero che il 99,99% di chi deve decidere lo fa alle elezioni con una semplice crocetta.
Quindi da qualche parte "decidere insieme" deve pur dire una volta e per tutte cosa ha deciso e farlo sapere. Altrimenti e' ovvio che si trasforma in una setta ancor prima di cominciare.
Pertanto rimando per intero al primo post.
Coerentemente con la logica del "chi c'e' decide e non lo dice agli altri" nessuno puo giudicare ne' TAV ne Inceneritori, ne gasificatori etc.

Anonimo ha detto...

per rispondere ad alvermann,a costanza e a tutti gli pseudonimi e anonimi:con la critica irrazionale e rabbiosa che si scatena sempre in questa città quando c'è un qualcosa di nuovo e di utile che tenta di esprimere una voglia di crescere,non si va avanti.Anzi è l'espressione inconscia di un desiderio di non voler diventare grandi e responsabili e quindi di restare bambini.E' meglio prenderne atto e fare un'autocritica serena:il movimento di Rossi Doria parte senza poteri forti alle spalle,è sinceramente popolare perchè esprime trasversalmente tutte le anime e le classi sociali della città,da quella aristocratica,a quella borghese,a quella operaia ma tutte animate dalla volontà seria ed altruistica di fare e costruire per la città e non per se stessi.Allora armamioci tutti di ottima volontà e di voglia di collaborare e non di sparare a zero su eventuali errori di percorso o di procedure che nelle sedi assembleari possono essere denunciati e rivisti e perciò invito a considerare questa Associazione come l'ultima spiaggia per un bel discorso corale: dopo c'è il nulla!

Anonimo ha detto...

Caro Francesco,
ma tu c'eri al "Pierrot"?
Io ero armato di un'enorme buona volontà, ma sono bastati cinque minuti per distruggermela, e con essa ogni speranza di cambiamento...se questo è l'inizio...
Saluti
Alver

Anonimo ha detto...

La posizione di "decidiamo insieme" non è ancora definita del tutto. Si lavora al tavolo "sicurezza e opportunità", chiunque voglia partecipare non può che farci piacere.
Giusto tra parentesi: i meriti artistici del Caimano sono tutt'altro che indiscutibili.

Anonimo ha detto...

io ero uno dei 123 presenti alla manifestazione al cinema pierrot, e ti assicuro che vista da giù e non dal palco era ancora di più sconsolante ,ma non voglio infierire voglio solo farti notare due cose paradossali:1)la banda era prevista per una festa perchè costringere quei poveri cristi a suonare nel vuoto allucinante del cinema? forse per sottolineare ancora di più il fallimento?
2)dire come ha fatto l'organizzatore del comitato di ponticelli che lui se voleva poteva riempire il cinema con le truppe cammellate ma ha preferito un modo di far politica diverso...
è una grande bugia,primo perchè le truppe cammellate erano state convocate ma non sono venute, tranne quei pochi fessi come me,secondo perchè non cisi può riempire la bocca continuamente della nostra supposta diversità e poi alla prima difficoltà utilizzare i mezzucci retorici di un qualsiasi militante di un a qualsiasi sezione del pci, ds, o come cazzo si chiamano adesso.
ovviamente il mio non è solo uno sfogo, ma il tentativo modesto di dire a tutti quanti diamoci una calmata: se si vuole costruire una partecipazione alla politica rispettiamo i tempi di tutti edecidiamo insieme sul serio anche a costo di rinunciare ad un pò di visibilità, se invece si deve occupare uno spazio politico offrendo un nuovo prodotto"MARCO SINDACO" va bene lo stesso , ma perlomeno ditelo apertamente così tutti quanti possiamo decidere con serenità se pubblicizzare o meno questo prodotto.
qui non è in discussione la buona fede di nessuno ,ma come si dice a napoli "CCA NISCIUN E' FESS"

Anonimo ha detto...

la manifestazione al cinema pierrot era della massima importanza , tutti gli iscritti erano invitati a sospendere le riunioni ed intervenire ,bene come mai allora oltre la metàdei membri del comitato d'indirizzo o forse sarebbe meglio dire del comitato centrale non erano affata presenti? era un manifesto dissenso verso il capo o semplicemente menefreghismo verso gli altri semplici iscritti?

Anonimo ha detto...

caro marco domandati un pò perchè le critiche le facciamo quasi tutti come anonimi

Anonimo ha detto...

può un movimento ambizioso ed innovativo nelle forme e nei contenuti politici affidarsi alle norme di uno statutio preso a prestito da qualche associazione di tempo libero per regolare la vita interna ?

Anonimo ha detto...

Bravo Marco la forza del movimento che hai creato parte oggi con l'obiettivo di coinvolgere con il tempo l'intera popolazione napoletana vittima, a volte per ignoranza e più spesso temo per indolenza, di questo blocco di potere che ci rende vittime e carnefici al tempo stesso. Vivrò nella speranza di un recupero di civiltà e intanto nella vita di tutti i giorni mi addormenterò pensando all'ennesima occasione di sviluppo persa.