06 febbraio, 2006

Voglio emigrare a Napoli


E’ difficile andarsene dal proprio lavoro. Però per un insegnante è anche divertente riprendere a studiare. Adesso per me studiare vuol dire pensare a questa città come a uno spazio pubblico. Perché non lo è più. Lo può diventare: io voglio emigrare a Napoli.
E’ per questo che sto prendendo questa candidatura molto seriamente.
Mi sto dedicando a un’organizzazione forte, flessibile e trasparente. Intanto alcuni dei gruppi tematici si stanno organizzando. Mi fa piacere che le persone che hanno firmato l’appello stiano trovando modalità di incontro e di lavoro. E’ un buon segno.
Oggi ho girato per due quartieri, a piedi. Dietro a un parabrezza è un’altra cosa, per fortuna cammino molto.
Per quelli che qui scrivono: ho lasciato due righe in coda al gran parlare del post precedente.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Non disturbare il manovratore.
Ok capita l'antifona.

Anonimo ha detto...

se verrà la guerra..markondirondero..se verrà la guerra markondirondà..sul mare e sulla terra..markondirondero..sul mare e sulla terra..ki ci salverà?!
..un maestro ke rikomincia a studiare?..markondirondero..un maestro non dovrebbe mai smettere di studiare!..markondirondà.
Questa città non è più uno spazio pubbliko?..markondirondero..tutto si può dire di questa città tranne questo!..markondirondà
..Napoli è uno spazio pubbliko come nessuno al mondo..markondirondero..purtroppo dico io..markondirondà.
Organizzazione forte flessibile e trasparente?..markondirondero..se ci riesci vengo ank'io..markondirondà.Un konsiglio?..markondirondero..non vergognarti di chiamarla "partito"..markondirondà.

Anonimo ha detto...

partecipare tanto nell’uso politico che in quello comune:

da un lato significa "prendere parte" ad un determinato atto o processo,
dall’altro "essere parte" di un organismo, di un gruppo, di una comunità.
Quindi la partecipazione consiste in azioni determinate, in un coinvolgimento di tipo decisionale, sia nel senso stretto di decisione su temi che di scelta di persone destinate ad occupare cariche politiche.

Anonimo ha detto...

caro nicola campoli perchè, senza voler interferire con il tuo desiderio di incontrare la sig.ra edvige nastri,.... perchè non incontrarci tutti?

sergio nardò
narser@tin.it

Anonimo ha detto...

attraversare i quartieri a piedi è ottima cosa. parlare con la gente, ASCOLTARE la gente, per strada. insieme al blog credo che siano le modalità migliori per la tua campagna elettorale. anche se oggi si dice che non c'è "realtà" se non passa per la televisione. ma se non siamo per un modello diverso, se non siamo per superare la dittatura della televisione nell'universo delle relazioni tra le persone, se non siamo per l'affermazione di una modalità mediatica diversa che ci stiamo a fare? chi si propone per un compito instaura un dialogo con i committenti, un dialogo in cui c'è interattività.
personalmente ti auguro di parlare con tantissima gente anche se ti dovesse costare rinunciare a "dieci minuti su raitre".
dal un piccolo spiraglio aperto nel mio profondo disincanto guardo con attenzione e qualche speranza a questa esperienza.
quando scegli di farti la passeggiata a secondigliano mi offro di accompagnarti se può servire.
in bocca al lupo.

la mia mail: rvallefuoco@katamail.com

Anonimo ha detto...

Qui a milano gli emigranti, per il REGIME TELEVISIVO vigente, non sanno assolutamente un accidente di cosa succede a napoli.
Penso che ci sta anche il farsi vedere in TV oltre giustamente girare per i vicoli,
che ne pensate?
cordialmente

Anonimo ha detto...

Per Edvige Nastri,
una cosa è amare una città con tutte le sue contraddizioni e un'altra è guardare una città per quello che è. Dobbiamo affrontare i problemi e per affrontarli occorre riconoscerli.
saluti
Pietro Ferrara Mirenzi

Anonimo ha detto...

marco, una sciocchezza: a meno che l'intestazione della homepage marcorossidoria.it - "Candidato Sindaco di Napoli. Abbiate pazienza!" - non sia uno slogan la cui efficacia mi sfugge, falla correggere, dev'essere saltato qualcosa

Anonimo ha detto...

"abbiate pazienza!" era riferito fino a ieri ad un potemziamento del sito.
cordialmente

Anonimo ha detto...

Per lavoro sono stata via... ogni volta che tornavo ero felice... Quando ripartivo, notavo quanto le cose all'estero funzionasserò meglio e il sol fatto di notarlo mi dispiaceva... Mi dispiaceva notare che da noi lo spazio pubblico non è visto come nostro, e che siamo "ben abituati" a trattarlo come spazio altrui...
Per recuperare la città, bisogna rendere i napoletani orgogliosi della loro città, attivi e partecipi cittadini del dialogo e dello spazio pubblico. NOI napoletani dobbiamo innamorarci della nostra città, al punto di sentirla nostra.
Forza Marco e forza tutti. C'a Putimm' Fà!!!

Anonimo ha detto...

Marckondironda ti posso dire una casa? mi stai sulle pa..e, i girotondi che narri mi sembrano rappresentativi dei neuroni del tuo cervello che girano in tondo in uno spazio vuoto ;se però mi sbaglio firmati e ne parliamo Tonino Leone

Anonimo ha detto...

Sono un attento lettore di questo blog e, tranne un commento sulla Tavernini, non ho mai portato contributi alla discussione. Oggi abbandono il mio riserbo per portare alla vostra attenzione una questione che a me sembra cruciale.
Sapete che Napoli non ha un Difensore Civico.
Date uno sguardo ai siti internet dei principali comuni italiani, scoprirete che il D.Civ. è attivo non solo nella difesa dei cittadini, con servizi degni di lode, ma che svolge una funzione di controllo sull'operato di giunta e consiglio. Relazione periodicamente alla città e fa da notizie di disservizi e scheletri nell'armadio.
Sarebbe troppo chiedere che anche la terza città d'italia si dotasse di un simile strumento?
Volete un consiglio? Visitate il sito internet del nostro difensore, se riuscite a trovarlo!

Anonimo ha detto...

e il maestro scese dall cattedra, girò per i banchi carezzando sul capo tutti i suoi discepoli, quelli buoni e quelli cattivi, poi, risalito sulla cattedra,col capo appoggiato alle mani pensò, pensò per due giorni e due notti ed alla fine disse "voglio emigrare a napoli" e i discepoli si guardarono attoniti davanti a tanto coraggio e quelli cattivi che avevano posto domande capirono che dovevano accontentarsi della carezza e che non avrebbero avuto risposte.
poi pensò e pensò quindi disse " è difficile andarsene dal proprio lavoro" e tutti piansero commossi, poi pensò ancora e disse: napoli non è più uno spazio pubblico, e tutti piansero nascondendo il viso tra le mani.
poi disse che si stava dedicando ad una organizzazione forte, flessibile e trasparente ed ancora tutti pianserò.
pensò ancora per qualche ora prima di dire che camminare a piedi non è lo stesso che andare in auto.
a quel punto nessuno riuscì più a contenere il pianto dei discepoli.
A VOLTE IL RISO ED IL PIANTO SONO LA STESSA COSA.
quella di rif.

Anonimo ha detto...

Facciamo finta che io non conosca molto del candidato Rossi Doria, come si fa a convincermi a votarlo ? Sicuramente l'organizzazione, il confronto di idee sono fondamentali per la riuscita di un progetto politico, però siamo in una città (in una nazione...) che crede ancora troppo alle apparenze e allo slogan facile. Non vorrei che la tua impresa venga circoscritta a un gruppo di persone attivamente impegnate, quando poi l'elezioni si vincono anche girando per i mercatini rionali. Chi scrive è un altro che vota di solito Rifondazione, ma che questa volta è incuriosito dalla tua avventura. Nel caso di una sconfitta, sarai presente in Consiglio Comunale ? Le battaglie possono continuare anche al suo interno.
Leonardo

Anonimo ha detto...

cara edvige nastri, perchè non ti vedi con nicorosa che sono giorni che cerca di adescarti,magari così hai meno tempo da dedicare alle scemenze che scrivi.

Anonimo ha detto...

edvige nastri, cammini per napoli come cammineresti in un giardino zoologico?se ti avessero scippato dalla moto e fatta nuova nuova mi avrebbe fatto proprio piacere!

Anonimo ha detto...

La mamma degli imbecilli è sempre incinta

Anonimo ha detto...

Non ti firmi ma la puzza delle str.....e che scrivi ti identifica comunque ciao markondirondà Tonino L

Pietro Spina ha detto...

una domanda per "quella che vota rifondazione": sei mai stata iscritta a rifondazione? hai mai fatto militanza in quel Partito?
mi permetto il "tu" perchè così si usa tra compagni...

Anonimo ha detto...

Un fantasma si aggira per Napoli: il voto disgiunto! Marco si stanno c... sotto. Vai avanti così!

Anonimo ha detto...

tonino ma che ti ha fatto marcondino marcondero? perche ti incazzi tanto?io lo trovo tanto simpatico.anzi marcondino mi ha ispirato, mi ha , e tu mi hai provocato. beccati questa tanto io non ti sceglierei mai come medico, neanche se tu fossi l'unico medico al mondo.

LA BALLATA DEL MAESTRO DI STRADA

Questa qui è la vera storia
del mestro Rossi Doria
che or ora è sceso in campo
e,veloce come un lampo
fa promesse a tutto campo.
già lavora nella scuola,
si riscalda la poltrona
coi ragazzi, si borbotta,
ci fa pure la ricotta.
in politica il maestro
mette fuori tutto l'estro
ed anche con veemenza
dà lezion di coerenza.
Con la furfaro a braccetto
fa cofecchia il gran furbetto
mentre tecce da lontano,
guarda, schiatta e sputa invano.
Con la incostante alla regione
anche qui a gran ragione,
pone pure la questione
della diso..ccupazione:
"basterà la formazione?"
ed intanto con la mente
pensa pur costantemente
con la sua candidatura
di fregar la creatura,
e portarsi in un bel pacco
tutto quanto bello e fatto.
Sarà ver che si racconta
sia pur con molta onta
che i mariuol di giorno
fanno un gran baccano intorno
mentre a notte tutti quanti
stanno insieme con i guanti
...e, senza urlare troppo
si spartiscono il malloppo???

Anonimo ha detto...

C'è gente che va in giro a dire che vota Iervolino perchè è un voto comunista....Ma vi rendete conto...La verità è che Rifondazione Comunista Napoletanista è aggrappata alla sua fettina di potere,la grande torta di bassolino prevede soldi e privilegi anche per i "compagni".
QUESTO è SEMPLICEMENTE CLIENTELISMO CARI COMPAGNI BECERO e SPORCO CLIENTELISMO .OGNUNO VUOLE CONSERVARE LA SUA FATTINA DI TORTA MENTRE LA CITTà SI COPRE DI MONNEZZA....

Anonimo ha detto...

piu ch eun blog mi sembra di chat - line; da ragazzini botta e risposta si dovrebbero approfondire temi che il professore mette sul bolg
sempre cordialmente

Anonimo ha detto...

Sostenete quelli che cercano di farvi sentire qualcosa di diverso e conservate i loro pensieri: riponeteli in cassapanca come le mele cotogne, così i vostri panni odoreranno d'intelligenza tutto l'anno"
Aristofane, Le Vespe, 442 a.C
sempre assai cordialmente

Anonimo ha detto...

Ma chi sei la coscenza sporca della gente? non sono medico ma non occorrerebbe la laurea per praticarti l'eutanasia Tonino l

Anonimo ha detto...

per favore, lasciamo parlare tutti. la rabbia e il nichilismo sono di quelli che si sentono irrimediablmente esclusi da un qualsivoglia potere. Esiste, o no, nella nostra regione, un problema di camarille di governo, di caste, di esclusioni? Determinato anche dalla gestione “di sinistra“ dei governi locali? Guardare dentro questo sistema chiuso (ragione non piccola della apatia civile di tante persone) è doveroso. PArliamo anche di questo?

Anonimo ha detto...

Questo blog si è finora distinto per la sostanziale correttezza dei partecipanti e la possbilità a tutti di dire la propria. Leggere certi commenti avvilisce e dimostra quanto in basso si possa scendere. Criticare Marco o chi si vuole è legittimo, offendere no. I casi sono due: o con il passare del tempo si sta diffondendo la conoscenza del blog e, di conseguenza, si fanno avanti i soliti esibizionisti che trovano sfogo su internet alle loro frustrazioni; oppure Marco comincia a far paura e, quindi, da destra o da sinistra c'è chi sta compiendo "azioni di disturbo". Fortunatamente la maggior parte di chi scrive, anche se può muovere critiche a Marco, è costituita da persone perbene.

Anonimo ha detto...

per favore,non esageriamo.Che ci sia chi irrida alla candidatura di marco, e vi veda (o tema) nient'altro che l'ultima, ennesima mistificazione: vi pare tanto strano? In una città che ha visto succedersi, da cento e cento anni, tanti governi, e pure non pochi uomini di buona volontà: e nessuno, nessuno che sia stato capace, davvero, di andare al cuore del problema? E di guardarlo in faccia? Mondi che non si parlano. E che diffidano l'uno dell'altro.
La domanda, miei cari, oggi è: perché la camorra vince? Perché essa è capace, qui e ora, di esercitare un fascino e una presa su tanta parte della popolazione?
C'è un mondo a parte. Che si sente a parte.Che non ha, letteralmente, visibilità. Né, dunque, legittimità.
Tutto questo, naturalmente, non c'entra nulla con il fatto che ci sia una persona rispettabile come Rossi Doria che abbia messo la sua persona e il suo nome a disposizione per una candidatura, purtroppo, a oggi, molto improbabile.
Il suo merito, tuttavia, è di aver aiutato una parte della città a porsi delle domande sulla propria identità, sul proprio ruolo, sulle proprie responsabilità.
Per favore, però, non prendetevela con i signori kappa.

Anonimo ha detto...

La camorra affonda le sue radici nella mentalità dei Napoletani, per questo è importante cambiare la mentalità guardando avanti e proponendo invece di nascondersi dietro la kappa. I signori con la kappa molto spesso più che disillusi sono frustrati per aver fallito dove altri sono riusciti o sono dei pavidi che trovano più comodo stare su un ramo a guardare il mondo circostante, criticando questo e quello, senza avere il coraggio di prendere l'iniziativa, di rischiare e magari finendo a fare i piccoli borghesi o, peggio, a passare a più comodi e "favorevoli" apparentamenti politici. Io mi firmo con nom e cognome sia quando approvo che quando critico. Sarebbe il caso che la gente si firmasse quando ha qualche rilievo da muovere.

Anonimo ha detto...

Sono di destra, dico laicamente e liberalmente di destra.Credo nel libero mercato ,, nell'economia libera,sono contro la tassazione elevata e confido nelle privatizzazioni.Non voterò mai Berlusconi perchè è il nulla politico, il "pagnottismo".Credo nei valori,nell'uomo,nella solidarietà.Contesto la Bossi-Fini sulle droghe e sarei per la liberalizzazione delle stesse,da destra dico questo, per toglire potere al malaffare.Perchè voi di sinistra non cercate dialogo con la destra su alcuni punti fondamenteli e state aa arrovellarvi il cervello su chi di voi è più santo. Forse Non voterò nè Rossi Doria ,troppo moderato, Nè Iervolino, espressione peggiore del pagnottismo centro sinistroide,nè Malvano perchè ci vuole ordine non polizia,nè Mussolini perchè non ho il suo mito piuttosto voteri allora qualcuno che si chiamasse De Gaulle.Convincetemi se non vi fa schifo il fatto che vi ho sinceramente detto da quale parte sto , ripeto non voterò mai questo centro destra qui anche perchè è uguale al centro sinistra, a Votare il vostro maestro di strada,mi piace per ora solo che è fuori dai partiti, veramente è e sarà cosi?argomentatemi....valerio dai camaldoli

Anonimo ha detto...

Caro Marco
Ora, con l’aiuto di chi ti stima, bisogna passare all’azione.Molti punti li hai già enunciati. Combattere i mali atavici radicati nella nostra città richiedono tempi lunghi e l’azione che tu ed altri svolgete nelle scuole è fondamentale: c’è poco da fare, è da lì che è bene iniziare. Ti chiederei, però, di enumerare pochi punti di ciò che è fattibile nell’immediato. Questi punti che dovrebbero attenere a ciò che si dice, con un’espressione che trovo felice, “manutenzione della città”. Alcuni esempi: imporre con la massima intransigenza il rispetto degli accordi da parte della ditta cui è appaltato il servizio dello smaltimento dei rifiuti urbani, massima severità nei confronti dei cittadini che trasgrediscono le norme sull’igiene pubblica a cominciare dai commercianti che non dovrebbero esporre la loro merce occupando i marciapiedi (ricordo che, alcuni anni fa, un’ordinanza sindacale in tal senso durò tre giorni). E, ancora: punizioni esemplari per i vigili urbani inerti o addirittura conniventi e corrotti, eliminazione di buche enormi in strade di massimo scorrimento. Si potrebbe continuare a lungo ma è assolutamente necessario evidenziare cose concrete da fare e, comunque, insistere nel denunciarle, qualunque sia la prossima amministrazione comunale. Io mi auguro la tua elezione ma tu sai che sarà molto difficile: una tua instancabile sorveglianza sui mali della città è invece possibile e, direi, doverosa.

Anonimo ha detto...

Voglio darti fiducia,voglio essere l'835esimo a firmare e sostenere la tua candidatura.

Anonimo ha detto...

Siamo sicure che un uomo come il signor Marco abbia una notevole cultura della differenza, ripetto per le donne, rispetto per la laicità dello stato e per le libertà civili. Arci Lesbica Napoli chiede attenzione e,se possibile, un contatto per un confronto. L'amore incondizionato è l'essenza della società e va raccontato e riconosciuto. Ciò non toglie nulla a nessuno!
Noi siamo per la solidarietà totale e il riconoscimento di ogni libertà civile.
Noi siamo per il riconoscimento di tutti i diritti umani,inconfutabili per tutti. Siamo a Napoli e con Napoli. VIviamo Napoli e amiamo la nostra città.

Speriamo di avere presto un confronto con tutti voi.

Grazie e W MArco!!!

Anonimo ha detto...

Cara Monica,sono stato tentato di rispondere al tuo invito, ma per farlo dovrei rivelare la mia identità e la cosa potrebbe essere causa di imbarazzo - non con te - nel mio ambiente lavorativo.
Ad ogni modo, apprendo con piacere della tua candidatura a difensore civico, mi meraviglio che nel mio ambiente non se né sia parlato, lavoro a Piazza San Giacomo, e spero di poterti vedere nuovamente frequentare la sala Consiliare.
Da oggi ritorno nell'anonimato, ma non farò mancare il mio supporto alla candidatura di Marco.

Anonimo ha detto...

Ho saputo molto recentemente della tua candidatura! Come si fa ad avere la cittadinanza napoletana per votarti? Io risolverei due problemi: saprei per una volta chi voto, non mi vedrei costretta a votare il candidato di Torino tappandomi il naso per l'ennesima volta...
Bacioni, Barbara

Anonimo ha detto...

Accellerare la costituzione di gruppi di lavoro e dare riferimenti a chi vuole offrire il proprio contributo mi sembra a questo punto fondamentale. Per cui consiglierei di affrettarsi prima che gli entusiasmi si raffreddino. Io sono malpensante e ho un dubbio...non è che si vuole far raffreddare il soufflé per non fare troppo male al centro-sinistra?

Anonimo ha detto...

Solo per chiosare, e per dire che continuo a leggere/pensare.

La camorra è una forma organizzata di delinquenza. Affermare che faccia parte della mentalità napoletana è un po' retrò se non retrivio.

La camorra, come la 'ndrangheta, la mafia ecc., è alimentata ESCLUSIVAMENTE dalla possibilità di arricchirsi facilmente o, almeno, di procurarsi reddito quando mancano altre possibilità.

Per ricchi delinquenti e per poveri disgraziati, quindi. Ormai di spaccio di droga e traffici vari, tutti basati sul proibizionismo, e' stracolmo il mondo intero. Il problema napoletano è solo legato alle recrudescenze omicida a cui assistiamo quando si rompe qualche equilibrio tra poteri forti, istituzionali compresi, e il territorio. Tutto il resto è leggenda o ipocrisia.

E' certo però che l'arma dello sdegno e la luce del "fare" possono ricondurre i malavitosi nei liquami a cui sono sempre stati destinati. Così non appare quando girano in vetture che nessuno ferma, per paura, o quando posseggono patrimoni mobiliari e immobialiari tali da farli invidiare dai disgraziati e tali da permettergli accesso a tavoli imprenditoriali da cui andrebbero cassati.

A parte il ruolo dell'autorità giudiziaria, unica a detenere mezzi e responsabilità in materia, il nostro può essere quello nonviolento di decidere insieme, senza rabbie e accidie inutili, ma con la forza del coraggio, della partecipazione, della tolleranza.

(Subchiosa: i posti come questo, i commenti ai blog, sono belli perché così: incensurabili)

Anonimo ha detto...

Al di là di ciò che si scrive su questo blog, motli di noi si stanno attivando per sostenere Marco, portando idee, contributi vari, in una sorta di sereno e costruttivo brain storming poco frequente nei soliti apparati. Non è per spirito polemico, ma perché ho sempre ritenuto che le idee vadano valutate senza seguire le mode, per cui anche ciò che può sembrare retrò o retrivo può essere valido (e sottolineo può, perché non credo che le affermazioni categoriche "di destra" o "di sinistra") che vorrei precisare un solo punto. La mentalità cammorristica non è solo quella dei deliquenti ma anche quella che si respira in certi ambienti culturali, in certe università, in certi uffici, in certi ambienti professionali dove si ragiona per clan, si ricorre a vendette trasversali, si minaccia. Certo, si dirà che questo accade anche altrove. Eppure, anche confrontandomi con persone di altre città, qui da noi è una mentalità assai presente, contro la quale in molti abbiamo dovuto e continuiamo a lottare. In questa lotta alcuni "cadono" ma riescono a rialzarsi, come ho avuto la fortuna di fare, altri, pur dotati di talento, non si rilazano più. In fondo è anche per questo che molti hanno deciso di sostenere Marco, perché stufi di una certa mentalità che, con il buonismo e con analisi sociologiche sbrigative, liquidano le voci fuori dal coro senza perché temono il pensiero "altro". E adesso perché invece di metterci a dare lezioni agli altri non ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo a lavorare affinché qualcosa cambi in meglio in questa città?