02 febbraio, 2006

Due o tre cose che so di me


Da qualche giorno la lettura dei giornali la mattina mi fa scoprire cose che non sapevo e che invece credevo di sapere su di me.
Eccone alcune:

Uno) Ho saputo che per sostenermi bisogna versare mille euro.
Sarebbe bello, ma Napoli non è Montecarlo. La politica costa, e per fare questa campagna elettorale avrò bisogno di finanziamenti. La sfida che ho lanciato è che una campagna può costare di meno e che può essere finanziata in modo trasparente e soprattutto non può avere azionisti di riferimento. I mille euro sono un tetto massimo, quello oltre il quale chi finanzia può attendersi un peso nelle decisioni. E’ meglio che un limite ci sia. Ma chiunque può dare qualsiasi cifra sotto quel limite.

Due) Ho letto che si ripropongono le primarie.
Non ci credo, ma in ogni caso a chi aveva chiesto le primarie mesi addietro è stato già risposto di no. E’ in seguito a questo rifiuto che mi sono candidato. La questione non è all’ordine del giorno. Punto.

Tre) La sera, ma anche il pomeriggio e la mattina, incontro persone e organizzo l’avvio della mia campagna. Però poi leggo che le persone con cui mi sono visto e con le quali ho parlato dei problemi della città sono in conflitto con me quando, invece, siamo stati tranquilli insieme. Di fronte all’ennesimo caso, ho chiamato Elena Coccia dopo la cronaca inventata di sana pianta dal Mattino di oggi. Ci conosciamo da quasi 35 anni. Sappiamo parlare, noi insieme ad altri, della nostra città, con amabile schiettezza e trovandosi d’accordo o in disaccordo ma all’interno di un modo condiviso di essere, parlare, ascoltare. Dunque: per fortuna c’è il telefono e al telefono quelle stesse persone si fanno una bella risata quando vengono a sapere i rendiconti immaginari dei giornali.

E per fortuna c’è anche questo blog, che è ancora un mezzo un po’ elitario, ma è meglio che non averlo. Molto meglio.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per aver chiarito a tutti certe cose apparse sui giornali: purtroppo, come ho scritto qualche giorno fa su questo blog, i media cominciano a fare... il gioco dei potenti. Marco, finora hai avuto appoggio da tante persone sinceramente preoccupate, arrabiate, deluse per come vanno le cose a Napoli. Persone che si sono messe in discussione per un progetto innovativo, che sembrava voler affrontare in modo nuovo, moderno, autentico i problemi di questa città. Poi, però, queste stesse persone, che credono nel dialogo e nel confronto al di fuori di certe logiche e di certi interessi, apprendono dai giornali una serie di fatti che tu smentisci. Non so, mi sento un pò disorientato. C'è qualcosa di già visto in tutto ciò. Spero di sbagliarmi.

Anonimo ha detto...

Caro Marco
Organizziamo un bell'incontro con docenti e studenti del Complesso Universitario di Monte S.Angelo. Ci sono Economisti, Matematici,Fisici,Chimici,Biologi.. una bella fetta della futura classe dirigente, sempre che furbizia e malaffare non sbarrino la strada. Invitiamo all'incontro anche la stampa e vediamo cosa ne riferisce!
Una calorosa stretta di mano
Franco di Liberto

Anonimo ha detto...

Bella idea quella dell'incontro con docenti e studenti universitari. Spero che venga accettata. Così come credo che sarebbe il caso di incontrare i professionisti, magari con incontri ad hoc con i vari ordini professionali. Il contatto con le associazioni di categoria (penso a commercianti, artigiani, lavoratori in genere) può essere particolarmente efficace per definire i contorni di problemi di cui si percepisce l'esistenza ma la cui effettiva portata è spesso banalizzata dalle cronache giornalistiche, con i "fraintendimenti" che Marco ha potuto sperimentare di persona negli ultimi giorni.

Anonimo ha detto...

il blog è un po' elitario e soprattutto crea una *comunità*. Tutto ciò è bello, divertente ed è certamente meglio di niente, a patto che prima o poi capiamo come si parla a una realtà metropolitana e frammentata.
Alcuni dei post di ieri ponevano un problema vero: quello dei *single* rivegliatisi alla politica e del modo-luogo in cui possono dare un contributo. Dobbiamo inventarci soluzioni, anche varie.

Sulla vicenda Elena Coccia, e per verificare il grado di non rispondenza fra articolo del Mattino e cose avvenute, si può andare a vedere il commento di ieri da Norberto Gallo (visto che questa volta non ha segnalato il link, lo faccio io, nel caso che alcuni dei frequentatori di questo blog siano meno maniaci di me e non facciano ogni volta il giro dei siti a vario titolo interessanti/ati...)
l'articolo

Anonimo ha detto...

Bè é davvero strano dover ritrovare qualcuno di caro attraverso internet ma mi é già successo e sono felice che mi capiti ancora!
Caro Mestro Marco sono una tua ex allieva della scuola di Parigi.
Sono davvero felice che qualcuno come te si interessi alle sorti di Napoli in quante ne abbiamo davvero bisogno.
Vorrei rispondere a Federico:
é molto facile riversare tutto sulla mancanza di senso civico dei napoletani,certo non si può negare che Napoli e la Campania siano situate negli ultimi posti tra le regioni italiane per presenza del cosìddetto "capitale sociale", ma é proprio a causa di questo atteggiamento di "scaricabarile" che la situazione non cambia e tutto ricade nel medesimo circolo vizioso.
Io penso che effettivamente lavoro da fare ce n é, e molto, ma la chiave di tutto sta nel partire dal basso:dalla scuola che é rimasta praticamente l ultimo centro di formazione della società dopo il disgregamento della famiglia.E solo partendo da qui che si può arrivare a smuovere qualcosa in superfice:il senso civico non nasce con l uomo ma é dato da un complesso di esperienze,processi cognitivi e formativi personali che si basano sulla fiducia e il rispetto,caratteristiche di cui il popolo napoletano purtroppo scarseggia.Ma é proprio qui che si deve intervenire:insegnando ai napoletani a cooperare tra loro,fidarsi gli uni degli altri ma soprattutto delle istituzioni.Bisogna riavvicinare i giovani,ma non solo, alla politica,far rendere conto ai cittadini che possono se vogliono avere mezzi per incidere sulla politica.Il senso di inefficacia verso la politica é una grande piaga della nostra città,e questo proviene dalla mancanza di interesse e di informazione che a loro volta derivano dalla mancanza di strumenti per CAPIRE e intervenire nel mondo politico...e tutto ci riconduce nuovamente alla base:la formazione scolastica gioca un dunque un ruolo molto più importante di quello che si crede!E credo che poche persone siano qualificate come il Maestro Marco in questo campo.
Per quanto riguarda poi il piano economico credo che la nostra città sia dotata di un grande potenziale che va in gran parte sprecato, come del resto nella pubblica amministrazione,e che si debba lavorare molto sui problemi
dell'evasione fiscale e del contrabbando che esercitano un efferro negativo quasi maggiore della concorrenza cinese(intesa ovviamente nel quadro della produzione regolare,della non contraffazione).Ugualmente credo che positiva sarebbe un azione volta alla valorizzazione della produzione artigianale attraverso politiche ec.che lo tutelino e spingano verso un ingrandimento del settore.
Vivi complimenti caro Maestro per la strada percorsa e in bocca al lupo per quella che stai intraprendendo!Hai tutto il mio sostegno.
Elisa D'Anna

Anonimo ha detto...

Bonjour , maestro Marco !
Malgré l etiquette " chien mechant" qu il y avait sur la porte de la classe ,nous n'avons pas eu peur de te retrouver, ça nous fait tres plaisir de voir que tu fais des choses aussi interessantes , on te souhaite plein de reussite dans ce que tu as entrepris.
Elisa D ' Anna & Elisa Novelli
Leonardo da Vinci - Paris -

Anonimo ha detto...

Gent.mo Prof.,
continuo ad essere felice della sua candidatura ma desidero rivolgerLe una domanda. Nel malagurato caso di sconfitta Lei darebbe indicazioni di voto per la Iervolino?
Saluti Pietro Ferrara Mirenzi

Anonimo ha detto...

Caro Federico, caro Nicola, sono daccordo con entrambi e cioè che Napoli sia un enorme immondezzaio dovuto in parte all'incuria degli abitanti e che non bisogna mai perdere la speranza che la cose possano cambiare. Per esempio, chi si sarebbe mai aspettato che il divieto di fumo sarebbe stato osservato? Eppure è accaduto anche a Napoli, ed ora tutti, piano piano, ne stanno beneficiando. E se, per caso, qualcuno fuma in un luogo pubblico trova sempre uno pronto a redarguirlo e riportarlo al rispetto non tanto della legge, ma del vivere civile. Ecco è questo al quale si deve abituare il cittadino, al vivere civile. Una volta abituato, non ne potrà più fare a meno e combatterà chiunque lo minacci. Sembra un'utopia, ma non lo è. La colpa viene sempre dall'alto. Se i nostri amministratori non fossero tanto occupati a spartirsi le poltrone, a infilare le mogli nelle giunte regionali o nelle liste per Montecitorio,ad alimentare con i soldi pubblici la catena di consulenze finalizzate unicamente a creare partiti elettorali per garantirsi l'eterna permanenza sulla scena politica, insomma a considerarci alla stregua di polli da spennare o meglio arance da spremere fino all'ultima goccia senza dare niente in cambio, allora, forse si potrà cominciare a ragionare. Sicuramente gli amministratori attuali non accetterebbero mai un passo indietro. E del resto perchè dovrebbero..si sono sistemati così bene..nessuno, capite, nessuno li può minacciare, neanche il Governo centrale. Dal 2001 Regioni, Province e Comuni sono completamente sganciati dallo Stato centrale ed hanno piena autonomia amministrativa. (invito tutti a studiarsi e a farsi spiegare il Titolo V della Costituzione che regola le automie degli enti locali). Antonio Galdo, sul Mattino di oggi, in prima e quinta pagina, lo denuncia in tutta la sua drammaticità. Ed è proprio dal trasferimento dei poteri e della gestione dei soldi pubblici agli enti locali che si deve lo sfascio politico che stiamo subendo. Una classe politica irresponsabile, impreparata ma soprattutto incontrollabile sull'utilizzo dei soldi pubblici degenera inevitabilmente in una politica di vantaggio di pochi a discapito della maggioranza che paga senza avere nulla in cambio. Fa bene Marco a pretendere qualcuno "super partes" che controlli il suo procedere lungo questo cammino così tortuoso perchè il genere umano, senza controllo, perde troppo facilmente la bussola in quanto le tentazioni sono tante, troppe. Non a caso il Governo Norvegese ha assunto un "moralizzatore", tale filosofo Henrik Syse, per vigilare sul rispetto dell'etica nel modo con il quale gli economisti del Fondo petrolifero norvegese investono i 200 miliardi di euro provenienti dagli utili dell'estrazioni petrolifere. Insomma un modo per evitare i concreti pericoli di corruzione, decadenza morale e violazione dei diritti fondamenteli. A tal proposito il
"moralista" dichiara "qui si tratta di una montagna di soldi da gestire per conto dei nostri figli, nipoti e pronipoti! E' un compito che ha bisogno di linee guida, anche etiche. Non si tratta di moralismo, ma di buon senso".
Sapete a quanto ammonta il bilancio del Comune di Napoli?
2 miliardi 977 milioni di euro.
Sapete quanti sono in Lire? Non riesco nemmeno a fare il calcolo.
Comunque sono tanti soldi, troppi forse e hanno fatto impazzire chi si è trovato a gestirli senza che ne dovesse dare conto ad alcuno, tanto meno ai cittadini che sono chiamati solo quando si tratta di mettere mano alla tasca, senza poter pretendere nulla in cambio. Insomma il nostro destino di cittadini è affidato al "buon cuore" di Bassolino, unico, indiscusso, inviolabile, invulnerabile manipolatore delle nostre vite. Si può vivere così?
Io credo che solo un cambio totale della guardia possa avviare un processo di risanamento della dignità di Napoli e dei suoi cittadini. E questo può avvenire solo per mano di un non politico, alla larga da quei giochi di potere che offuscano la mente e distolgono l'attenzione dai problemi reali, che poi, a ben guardare non sarebbero neanche tanto difficili da risolvere.
Continuerò a seguire il blog e a sperare che la mobilitazione civile aumenti intorno alla figura di Marco, di pari passo alla presa di coscienza da parte dei cittadini di tutti i diritti che hanno il dovere di reclamare nei confronti dell'amministrazione pubblica.
In fondo, se noi ci fermiamo a riflettere, tutta questa schiera di consiglieri, assessori, sindaci, governatori, sono tutti nostri dipendenti in quanto svolgono un servizio pubblico come lo spazzino, l'autista di pulmann, il medico della mutua, il poliziotto e così via. Persone queste dalle quali noi pretendiamo un lavoro fatto bene visto che li finanziamo . Invece questi signori credono ,e noi ingenuamente glielo lasciamo credere, di stare al di sopra di noi. Credono e ci fanno credere di fare il massimo per noi ma mentono spudoratamente, smentiti dai fatti. Insomma da "servitori" dello Stato, o meglio delle Regioni o dei Comuni, abbiamo permesso loro di trasformarsi nei nostri aguzzini più subdoli e ipocriti. Quel genere di persona che ti ammazza col sorriso sulle labbra. Solo la presa di coscienza della gestione della cosa pubblica intesa e protesa verso il bene comune (ma non uicamente assistenzialistico), porterà prima di tutto il cittadino a scegliere gli amministratori in base alle competenze e non alle convenienze politiche, e gli amministratori stessi a compiere il loro dovere, portando a termine i compiti per i quali sono stati "assunti".

Anonimo ha detto...

caro maestro, avevo salutato con entusiasmo e speranza (rimane la speranza) la tua candidatura a sindaco ma il fatto che hai sposato la posizione demagogica di Grillo, Zanotelli e Rifondazione comunista; e quella elettoralistica di Bassolino e Iervolino mi ha molto deluso!! va bene la proprietà pubblica dell'acuq e delle reti ma che c'entra la gestione del servizio?
Come dice Lettieri(in una bella intervista a Repubblica) chi metterà i soldi per i lavori di ammodernamento e menutenzione della rete?
L'Arin???
il Comune di Napoli???
non basta il controllo delle qualità e della tariffa da parte del pubblico?
vabenne raccogliere lo scontento(se no perchè una candidatura alternativa?) va bene raccogliere la speranza di rinnovamento delle istituzioni napoletane ma che c'entra il populismo e la demagogia?

Anonimo ha detto...

Sono daccordo anche con Elisa che dice che bisogna partire dal "basso" cioè dalla scuola per insegnare il senso civico, i diritti e i doveri ai cittadini e così via. Avrei dubbi solo sul come convincerli ad avere fiducia nelle istituzioni, non perchè io non creda nelle istituzioni, ma perchè credo che quelle che abbiamo a disposizione siano insufficienti. Diciamo che, per esempio, io rappresento il cittadino medio che paga le tasse, Ici, Irpef, accisa su benzina, maggiorazione su bollo auto, e poi non ho procedimenti penali e godo di salute media tanto da non usufrire al massimo del servizio sanitario. Insomma faccio il mio dovere, non consumo neanche tanto, e verso alla Regione, e al Comune quello che mi chiedono, anche gli arretrati. In cambio, coloro che ricevono i miei contrubiti, dovrebbero lavorare affinchè io possa percorrere strade senza buche, camminare su marciappiedi rifatti e puliti, ritirarmi la sera senza la paura di essere aggredita, insomma vivere dignitosamente.
Se questo dovere non viene compiuto, perchè di un dovere si tratta, a quale istituzione mi posso rivolgere per far valere i miei diritti?

Anonimo ha detto...

E' sicuramente cosa difficile ma giusta e necessaria cercare di "inculcare" attraverso varie azioni il senso civico ai cittadini napoletani e sarà sicuramente cosa da fare immediatamente visto che i benefici di quest'azione si potranno vedere solo a lunghissimo termine. La cosa per me preoccupante ne è un'altra: avete idea che il comune di Napoli ha più "dipendenti" della FIAT? avete idea che dopo pochi giorni che hanno inserito i marcatempo nelle varie sedi centrali e distaccate del comune per avere conto di quando i "dipendenti" entrassero ed uscissero, dette macchinette si sono rotte "inspiegabilmente" e non sono più entrate in funzione? avete idea che molti di questi "dipendenti" non hanno alcuna voglia di legalità e non hanno alcuna voglia di lavorare per migliorare le cose della città, ma hanno voglia solo di migliorare il loro conto in banca?
Insomma (potrei andare avanti citando anche altre istituzioni napoletane) il mio timore è che se una persona onesta puranche seguita da un movimento civico onesto, cerchi di cambiare e MIGLIORARE la macchina istituzionale troverà non una, ma mile difficoltà se non mille trappole sul suo cammino.
....

Anonimo ha detto...

In risposta ad Edvige:quello che dici é pienamente giusto ma é proprio questo il punto:una volta identificato il problema va applicata una soluzione.Le istituzionni sono inefficienti?rendiamole efficienti!! il problema é che manca una rete di controllo efficace,quello che voglio dire é che se l impiegato del comune sapesse che mentre sta prendendo beatamente il suo caffé mentre allo sportello non c é nessun addetto potrebbero arrivare degli agenti del lavoro a controllare se almeno risponde in italiano quando una persona gli rivolge una domanda il suo servizio sarebbe per voglia o per forza migliore!Il vero problema é che però a parlare e soprattutto criticare, sono sempre tutti bravi ma nel momento di agire,di passare ai fatti le persone svaniscono nel nulla!E questo il problema.Certo non é che ottenere dei cambiamenti in questo senso sia facile e rapido ma secondo me é possibile migliorare la situazione ma ciò richiede prima di tutto il rinnovamento della classe amministrativa dall interno:dimostrare a chi ambisce ad un posto nella pubblica amministrazione che il "posto fisso" é fisso per chi se lo sa tenere o meglio:per chi svolge adeguatamente il suo lavoro.Sembrano affermazioni elementari,facili forse anche riduttive ma in fondo chi ha detto che problemi grandi devono per forza avere soluzioni complesse?Soprattutto oggi con il gran potere delegato alle regioni é inutile scaricare a forze maggiori le responsabilità:basta agire in maniera semplice ma efficace!
Come giustamente si faceva notare con la legge sul fumo:non é tanto importante il fatto che una legge esista quanto il fatto di farla rispettare.E questo il flagello di Napoli: la disciplina!Troppe cose succedono perché tanto:"nun succer nient!" e invece no!Via con controlli e sanzioni!Solo allora il napoletano capirà che "fare il furbo" non é poi così tanto da furbi.Ma é inevitabile che se un servizio non funziona o una legge non viene rispettata,nel quadro della mentalità napoletana,e nessuno fa niente, sia dalla parte delle istituzioni sia dalla parte dei cittadini, difficilmente Napoli potrà uscire dal pantano in cui si trova

Anonimo ha detto...

la iervolino che mangia la pizza insieme alla vedova del ragazzo ucciso nella pizzeria, è la chiara espressione di quanto i livelli della campagna elettorale siano molto in basso, già in partenza.
E' stato un ottimo spot a favore di rossi doria. Io avevo ancora qualche dubbio tra il non voto e il maestro, penso che sceglierò di votare.
Da anni ormai in italia non si vota più per qualcuno ma soltanto contro qualcuno. Ho votato prodi e per la iervolino contro la destra ora mi ritrovo a votare contro la iervolino rossi doria.
Così anche a sinistra la politica si è svuotata dei contenuti riducendosi ad un contenitore di larve senza principi, senza capacità di proporre soluzioni, di gente che vive di rendita sul vergognoso paradosso italiano rappresentato da berlusconi.sono indignata e sfiduciata, sarà difficile che la politica riesca a riappropriarsi di quel minimo di decoro che pure prima sembrava scontato e garantito.

Anonimo ha detto...

Caro Federico sono d accordo con te ma é anche vero che nessuna "rivoluzione"(culturale,democratica,ecc) abbia trovato la braccia aperte di fronte a sé anche perché altrimenti non ce ne sarebbe bisogno!Io non dico che é facile ma che si può fare!"Rome wasn't bild in a day" dice la canzone ma da qualche parte avranno pure cominciato...

Anonimo ha detto...

Caro Federico, non conosco Marco personalmente, quindi non so se possiede gli anticorpi necessari per combattere gli attacchi degli antigeni esterni. Sicuramente sta provvedendo a tutte le vaccinazioni del caso per poter affrontare la traversata nella palude piena di insidie della politica campana. Immagino, però, che Marco, non essendo un politico di professione, abbia già, a suo vantaggio, una buona dose di credibilità. Per quanto riguarda le sue capacità e soprattutto la sua idea della gestione del potere, per il momento ci possiamo rifare sintetizzando ciò che dichiara di suo pugno sul blog e ciò che scrivono di lui le persone che lo conoscono. I giudizi in generale mi sembrano positivi e questo è già molto.
Riguardo al fumo, comunque, non si può non ammettere che l'opinione pubblica sia molto più sensibile al divieto. E comunque se io vedo o meglio "sento" qualcuno fumarmi vicino in un posto al chiuso (ma anche all'aperto) basta un'occhiata storta e subito si allontana o spegne la sigaretta. Se ogni cittadino esigesse il rispetto delle regole civili dai propri vicini, forse non tutte le speranze sarebbero perse.

Anonimo ha detto...

Rispondo all'anonimo tra Federico ed Elisa: ti sei accorto solo adesso che la sinistra si è svuotata dei contenuti? Un pò tardi direi. La primavera scorsa ho assistito a Capri ad una tappa della campagna elettorale di Bassolino. Mi aspettavo il classico "noi faremo", "noi miglioreremo", "noi ci impegneremo"
E invece manco più promesse si degna di fare tanto è potente e invulnerabile. E se non fosse stato per quel pagliaccio dell'assessore Di Lello ultimamente che si é "permesso" di dimettersi creando un pò di maretta in giunta regionale, vedremmo Bassolino sui giornali solo per inaugurare mostre (anzi "mostri") di arte moderna, per viaggi a New York e in Cina (con una schiera di traduttori: uno dall'afragolese al napoletano, uno dal napoletano all'italiano e uno dall'italiano al Cinese o all'inglese, altrimenti chi lo capisce!), e per inaugurazioni di di oscenità come "La bocca di Kapoor" all'ingresso di una metropolitana.
Ma non tutto è perduto se anche gli irriducibili nostalgici della vecchia sinistra stanno aprendo gli occhi e si stanno rendendo conto che non possono continuare a votare a sinistra per pura appartenenza ideologica ma devono puntare sulle persone (di destra o di sinistra tanto non c'è differenza). Ricordate Mastella quando stava nello schieramento di destra? Era per caso meno credibile di adesso? Non lo era prima, che stava a destra, e non lo è adesso ,che sta a sinistra. O no?

Anonimo ha detto...

Caro Marco, ma di tutti questi incontri che stai facendo (esperti, giovani, etc...) perchè non rendi parteci anche noi che ti seguiamo sul forum??? o sono ancora una volta incontri privati??? e... noi saremo invitati sempre a conclusioni già tratte??? Ma non dovevamo decidere insieme???
Mister X

Anonimo ha detto...

Mister X ha ragione! avanti, avanti c'è posto, ma dove?

Anonimo ha detto...

ascoltate, il dove potremmo anche deciderlo noi, mica abbiamo per forza la necessità che il buon pastore suoni le campane a raccolta...
potremmo iniziare ad incontrarci e magari Marco poi sarà anche più invogliato ad invitarci...
Ripeto, single della politica, tentiamo di organizzarci... la prima categoria da formare è quella dei cittadini, degli uomini e delle donne, poi vengono tutte le altre categorie...
Per me si potrebbe iniziare così... ciao.

Anonimo ha detto...

questo blog sta già diventando una palla.ma quante chiacchiere.si dice tutto e il contrario di tutto.
è proprio un blog napoletano da parrocchie e parrocchielle.dalla buona fetta di classe dirigente futura ,a chi vuole partire dal basso, c'è chi dice che destra e sinistra sono la stessa cosa, quello che conta sono le persone,la città è allo sfascio.
se continuiamo a scoprire l'acqua calda finiremo per allagarci.
...il maestro guida sapientemente il coro di adepti, li accarezza, chiede aiuto, si affida, ogni tanto dall'alto della sua magnanimità elargisce una nuova perla di saggezza.sempre con molta modestia per evitare che qualcuno si possa dispiacere accorgendosi della sua superiorità(come si scrive nobles obblige?)e senza sbilanciarsi troppo su quello che bisogna fare e su quello che farà, perchè tutto è già deciso.
si sta prendendo la solita piega, napoli per questo non ha futuro. Cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Sergio. Io mi sono messo a scrivere sul blog di Marco per discutere con tutte quelle persone che, finora, avevano assistito incazzate ma ressegnate il decino di questa città. Bene, Marco è stato di stimolo per parlare, discutere, confrontarci. Che adesso lo sia per muoverci, perchè finchè non ci si attiva e si delegano gli altri o, peggio, si aspetta che siano gli altri a muoversi, si fa il gioco di chi adesso contestiamo.

Anonimo ha detto...

Senti Federico, è inutile elencare tutto ciò che non funziona e che non va in questa città, anche se come lo racconti tu è anche divertente. Ognuno di noi, in un modo o in un altro, ha potuto constatare, a proprie spese l'impossibilità di vivere una vita decente e dignitosa. Ciò che serve, a questo punto, è trovare la causa e sradicarla. La causa, e su questo mi pare siamo tutti daccordo, è la cattiva amministrazione di questa città, affidata ad incompetenti pronti a sbranarsi per una poltrona in consiglio. Ora noi cittadini onesti e per bene nulla possiamo fare da soli, se non arrovellarci e mangiarci il fegato, mentre loro, i vip della politica, se ne fregano altamente dei nostri conati di vomito e alla faccia nostra se ne vanno a teatro in pompa magna seduti a fianco di Sophia Loren, o si preparano per la maratona di New York.
A questo punto non ci rimane che sperare che una persona come Marco, uno fuori dalla politica, riesca a minare questo potere incontrastato e tentare il "colpaccio". L'unica cosa che veramente mi preme sapere, e questo Marco lo deve dire subito, è se, in caso di un secondo turno, metterebbe i propri voti a disposizione della Iervolino e della sua coalizione per formare la maggioranza. Se così fosse, non voterei mai e poi mai qualcuno che potrebbe anche lontanamente contribuire alla vittoria di Iervolino&co

Anonimo ha detto...

Anche io sono d'accordo con l'altro Sergio: dobbiamo iniziare ad organizzarci, c'è molto fermento e questo blog lo dimostra chiaramente. Peraltro, sarebbe auspicabile che Marco Rossi Doria ci desse un segnale chiaro su come lui crede sia meglio sostenerlo in questa candidatura. Mi auguro che tutti i commenti di noi "attivisti" lo spronino a chiamarci a raccolta o almeno a dirci come convenga organizzarci. Il "Comitato per Rossi Doria Sindaco" è un embrione che ha tanta voglia di nascere.

Anonimo ha detto...

Ahia che mal di pancia! Perche' dobbiamo crecarci problemi che non esistono ancora ? Ci sarà il ballottaggio e che farà il Prof ? E per esserci il ballottaggio occorre vincere o arrivare secondi ? Ma perche' davvero il problema e' questo ora, adesso ? Allora vogliamo sapere anche chi comporrà la giunta ? I problemi si sono incancreniti e vogliamo fare la rivoluzione ? No a me interessa esserci. A me interessa far sapere che non c'e' un pensiero unico.
E' il Prof che gentilmente si sta prestando per questo compito non lui che sta usando noi. Non possiamo chiedergli di fare oggi quello che abbiamo sfasciato in anni, noi, distruggendoci in discussioni su ciò che e' di sinistra e cio che e' di destra. Se è piu terrorista Israele o la Palestina, se un delinquentuccio a 14 anni deve andare in galera o a casa e se la legittima difesa è di destra o di sinistra. A furia di filosofare si è persa la cognizione della vita, del desiderio umano di vivere bene, come se fosse un peccato, ed invece di trovare noi risposte materiali concrete economiche-scientifiche-laiche abbiamo fatto a gara coi papi a chi era piu buono. E quanto piu si era bravi a filosofare tanto piu abbiamo dato potere a queste persone. Quindi non lamentiamoci se invece di pensare a come tener su un palazzo per anni abbiamo fatto a capelli per stabilire come doveva essere verniciato. Oggi, ora e nel prossimo futuro e' importante esserci, e non devo ricordare proprio a voi che una lunga marcia comincia dal primo passo, e che diamine e' l'ABC del rivoluzionario moderno o no ?
P.S. Non sarà il blog a cambiare le sorti della città, ma questo lo sappiamo tutti, quindi e' inutile lamentarsi come se fosse una delusione parteciparvi. E' uno dei tanti modi per chiarirsi le idee... il resto fatelo sui posti di lavoro e nelle vostre organizzazioni o condomini o famiglie.

Anonimo ha detto...

Marco cerca di rispodere alle nostre domande, per noi è importante!

Anonimo ha detto...

Caro Marco, ho deciso che avrei votato per te appena ho saputo che eri un maestro di strada, e avedno avuto anch'io un'esperienza di volontariato con i minori a rischio proprio nell'ambito del progetto Chance, credo tu conosca il territorio meglio di molti altri, sicuramente meglio della Iervolino, che nel momento stesso in cui ha cercato di minimizzare i problemi della città ha perso il mio voto e soprattutto mi ha fatto sentire presa in giro. Io ho studiato a Bologna, e questo mi ha permesso da un lato di capire cosìè davvero la civiltà, il senso di collettività, la partecipazione alla gestione della città (i parlamenti di quartiere a Bologna sono davvero potenti e attivi), anche se in una città sicuramente più "facile" e ricca di Napoli, dall'altro ho acquisito uno sguardo esterno rispetto alla mia amatissima Napoli,e quello che vedo è terribile. A parte la sporcizia e l'abbandono diffusi, in questi ultimi anni ho visto il fratello adolescente del mio ragazzo e i suoi coetanei rapinati più volte, una mia amica con una pistola puntata alla testa perchè portava il casco nel Cavone, un mio amico a cui hanno rubato la moto tre giorni dopo averla comprata con i soldi faticosamente guadagnati con il suo primo lavoro, mio fratello e la sua band di musicisti picchiati in piazza per puro divertimento, mia cugina rapinata dell'auto sempre con una pistola puntata alla testa, mio cugino derubato dell'autoradio pochi minuti dopo aver lasciato l'auto...e potrei continuare. Non credo, sinceramente, di portare sfiga, anche perchè leggo sul giornale di cose del genere tutti i giorni, e allora mi chiedo, è libertà questa? I media non ne parlano, ma tutti i giovani che frequento, borghesi, studenti universitari, progressisti e di sinistra, TUTTI vedrebbero volentieri a Napoli non un incremento della polizia, ma addirittura l'esercito. E la nostra giovane età ci vorrebbe "naturalmente" ostili a questi tipi di controllo. Ma la situazione è tale che devo sentire un ragazzino di 18 anni dire "Dove andremo a finire?", come potrebbe fare mia nonna. Il fatto che in un clima del genere la solita politica si occupi soltanto delle solite poltrone mi fa venir voglia di scendere in strada e diventare l'estremista che non sono mai stata. Sono d'accordo con chi dice che Napoli ha bisogno del pugno di ferro, della tolleranza zero. Magari in un secondo momento si potrà e dovrà intervenire sulle cause di un tale degrado, ma per ora i napoletani hanno bisogno di tornare a respirare aria un pò più fresca. Ho fiducia nella tua persona perchè le cose possano non dico migliorare subito, ma essere più giuste. Spero ci vedremo presto a uno degli incontri che mi auguro organizzerai.

Anonimo ha detto...

Chi vuole migliorare il mondo è sempre stato considerato un povero pazzo. Abbasso i sani di mente!

Anonimo ha detto...

Ho un solo rammarico, quello di non votare per il Comune di Napoli (abito in provincia).
Un grazie ed un forte incitamento a chi, senza essere "moglio", fratello o cognato,ha osato sfidare i santuari della politica.
fdp