Sono passati venti giorni da quando si è iniziato a raccogliere le firme a sostegno di una mia candidatura a sindaco. Nel frattempo sono arrivate a 900. Ho deciso la candidatura indipendente. Oggi molte persone che hanno promosso quella raccolta di firme hanno dato vita a un’associazione di cittadini con uno statuto e regole associative.
Si tratta di un’associazione che è stata avviata sul piano esclusivamente tecnico e che da domenica comincerà ad avere soci e a poter svolgere la sua attività, a prendere decisioni in modo democratico e partecipato. Si tratta di uno strumento indispensabile per organizzare il dibattito, per raccogliere il consenso e per incanalare i nostri sforzi verso i risultati che vogliamo. Per cambiare.
Sabato prossimo, dalle 10 alle 14 ci potremo finalmente incontrare tutti. L’appuntamento è al cinema Filangieri. Sarà possibile iscriversi all’associazione e io sarò li per conoscerci.
Quello che segue è l’articolo 3 dello statuto, che fissa gli scopi dell’associazione, a mio avviso un buon punto di partenza:
L’Associazione "Decidiamo insieme" riunisce cittadini di Napoli che intendono promuovere una riforma della politica perché ponga al centro gli interessi della città. Cittadini che ripartono dal significato primo della politica e partecipano alla vita della polis. "Decidiamo insieme" non è un’associazione della società civile contro la politica ma una associazione che ha come suo primo obiettivo quello di ridare senso e forza alla politica.
L’Associazione si riconosce nella formula "la città si governa grazie all’attivazione della città stessa" e prende il nome "Decidiamo insieme" perché dà uguale valore alla necessità di governare e quindi di scegliere, come all’utilità di coinvolgere responsabilità diffuse.
L’Associazione ritiene che si debba spezzare la spirale fra un sistema politico autoreferenziale e una società locale passiva. Tale spirale va spezzata anche sul fronte della mancata comunicazione tra le due città in cui Napoli è divisa: una privilegiata ma oggi in crisi di sviluppo e di sicurezza e l’altra da sempre in una situazione di abbandono, esclusione da ogni opportunità e anche essa profondamente insicura
L’Associazione ritiene che i problemi della città siano complessi: non è sempre possibile trovare una soluzione definitiva, o che accontenti tutti. Tutte le soluzioni richiedono procedure, tappe, cantieri di lavoro aperti, controlli costanti dell’andamento dei lavori – sociali, materiali, inerenti alle produzioni, ai mercati, ai servizi, alla offerta di opportunità nuove.
L’Associazione ritiene inoltre che le difficoltà di Napoli siano aggravate da un contesto nazionale ed europeo in via di ridefinizione e valuta con preoccupazione fattori di incertezza come l’assenza di una Costituzione dell’Unione europea e l’insufficiente chiarezza normativa fra compiti comunali, regionali, nazionali e comunitari. Sottolinea come in Italia i primi passi di federalismo tributario abbiano danneggiato le aree più deboli del paese. Per l’associazione "Decidiamo insieme" pertanto Napoli dovrà recuperare un ruolo a livello nazionale e comunitario anche promuovendo un coordinamento delle municipalità per elaborare proposte e partecipare alle decisioni che si renderanno necessarie.
L’Associazione, nella propria organizzazione interna come nell’azione politica, si ispira a principi di coerenza tra mezzi e fini; efficienza; trasparenza; netta separazione tra politiche di indirizzo e di gestione; prevalere del civil service in ogni passaggio della funzione pubblica, che va assolta, come dice l’articolo 54 della Costituzione, con “disciplina e onore”.
L’Associazione interviene su ogni fronte della vita cittadina, compresi i momenti elettorali, in sinergia con altre persone o associazioni, istituzioni e gruppi di cittadini, partiti, con spirito di proposta realistica e sempre di merito, capace di riconoscere quanto di buono è stato fatto, di operare per ogni ulteriore miglioramento, di definire nuove prospettive di sviluppo. Si impegna sul fronte dell’innovazione culturale e metodologica nell’affrontare i problemi della città a confronto con esperienze italiane, europee e mondiali.
L’Associazione assegna importanza allo sviluppo di risorse interne della città, delle sue forze organizzate, delle sue formazioni nascenti e spontanee, delle sue istituzioni; costruisce visioni condivise e programmi fattibili, senza esaltare alcuno strumento; valorizza le esperienze dei napoletani che hanno lasciato la città; dà importanza ai temi del ricambio generazionale e della valorizzazione delle differenze di genere e della maggiore partecipazione delle donne alla vita e alla rappresentanza politica.
L’Associazione si riconosce nella formula "la città si governa grazie all’attivazione della città stessa" e prende il nome "Decidiamo insieme" perché dà uguale valore alla necessità di governare e quindi di scegliere, come all’utilità di coinvolgere responsabilità diffuse.
L’Associazione ritiene che si debba spezzare la spirale fra un sistema politico autoreferenziale e una società locale passiva. Tale spirale va spezzata anche sul fronte della mancata comunicazione tra le due città in cui Napoli è divisa: una privilegiata ma oggi in crisi di sviluppo e di sicurezza e l’altra da sempre in una situazione di abbandono, esclusione da ogni opportunità e anche essa profondamente insicura
L’Associazione ritiene che i problemi della città siano complessi: non è sempre possibile trovare una soluzione definitiva, o che accontenti tutti. Tutte le soluzioni richiedono procedure, tappe, cantieri di lavoro aperti, controlli costanti dell’andamento dei lavori – sociali, materiali, inerenti alle produzioni, ai mercati, ai servizi, alla offerta di opportunità nuove.
L’Associazione ritiene inoltre che le difficoltà di Napoli siano aggravate da un contesto nazionale ed europeo in via di ridefinizione e valuta con preoccupazione fattori di incertezza come l’assenza di una Costituzione dell’Unione europea e l’insufficiente chiarezza normativa fra compiti comunali, regionali, nazionali e comunitari. Sottolinea come in Italia i primi passi di federalismo tributario abbiano danneggiato le aree più deboli del paese. Per l’associazione "Decidiamo insieme" pertanto Napoli dovrà recuperare un ruolo a livello nazionale e comunitario anche promuovendo un coordinamento delle municipalità per elaborare proposte e partecipare alle decisioni che si renderanno necessarie.
L’Associazione, nella propria organizzazione interna come nell’azione politica, si ispira a principi di coerenza tra mezzi e fini; efficienza; trasparenza; netta separazione tra politiche di indirizzo e di gestione; prevalere del civil service in ogni passaggio della funzione pubblica, che va assolta, come dice l’articolo 54 della Costituzione, con “disciplina e onore”.
L’Associazione interviene su ogni fronte della vita cittadina, compresi i momenti elettorali, in sinergia con altre persone o associazioni, istituzioni e gruppi di cittadini, partiti, con spirito di proposta realistica e sempre di merito, capace di riconoscere quanto di buono è stato fatto, di operare per ogni ulteriore miglioramento, di definire nuove prospettive di sviluppo. Si impegna sul fronte dell’innovazione culturale e metodologica nell’affrontare i problemi della città a confronto con esperienze italiane, europee e mondiali.
L’Associazione assegna importanza allo sviluppo di risorse interne della città, delle sue forze organizzate, delle sue formazioni nascenti e spontanee, delle sue istituzioni; costruisce visioni condivise e programmi fattibili, senza esaltare alcuno strumento; valorizza le esperienze dei napoletani che hanno lasciato la città; dà importanza ai temi del ricambio generazionale e della valorizzazione delle differenze di genere e della maggiore partecipazione delle donne alla vita e alla rappresentanza politica.
20 commenti:
Giusto cosi!
stasera Marco mentre tu scrivevi il tuo messaggio a Piazza del Gesù persone comuni e "civili" nonchè pensanti si sono incontrate con dei lenzuoli bianchi con scritte del tipo "decoro" "dignità" per manifestare contro il degrado del centro storico. non eravamo in molti eppure per pochi la politica si è mossa, magicamente i varchi di accesso ai decumani erano vigilati da entrambi i lati e udite udite dopo la sua minirivoluzione di questi giorni c'era l'assessore Oddati che voleva incontrare questi contestatori civili. ha asserito che la responsabilità è della gente che dove c'è civiltà non c'è bisogno di controlli, allora devo dedurre che al comune non c'è civiltà visto che un gran numero di vigili svolgeva il suo servizio lì e non in strada. una signora anziana manteneva fieramente il suo striscione asseriva che forse dei vigili tedeschi sarebbero necessari, almeno loro non perdono tempono a discutere con il trasgressore lo multano e basta. Peccato Marco che non c'eri pensa è venuto anche Malvano che ha segnato i numeri di telefono dei promotori di questa iniziativa forse con l'intento di raccogliere il malcontento. tutti mobilitati in periodo pre-elettorale, alle 10 di sera il centro era stasera un ambiente sicuro e "sostenibile". Ma la ciliegina è stata la presenza di un noto politico della margherita che fino all'anno scorso auspicava un candidato sindaco che non fosse la iervolino che oggi suo malgrado deve appoggiare, il quale ha sottolineato il coraggio dell'assessore che lì raccoglie le richieste dei cittadini, effettivamente più che coraggio direi faccia tosta; al che quando gli ho sottolineato che abbiamo bisogno di un ricambio nominando te come nuovo lui ha fatto spallucce e con fare sornione ha detto: "tanto al ballottaggio sempre la iervolino voterai!" Allora io gli ho risposto che piuttosto voto a destra e lui di rimando: " ma chi Malvano non sai che è un camorrista?!". Vi ho raccontato questa storiella per due considerazioni:
1.Sono schifata non della politica, ma dei politici e dell'ipocrisia!
2. Marco o facciamo "il grande botto" con te sindaco al primo turno o piuttosto l'astensione! Mica hai messo tutto questo in piedi per fare un favore allo stasus quo?!
il presidente della repubblica ha sciolto le camere, berlusconi ha finito di farci vergognare, mi sento leggera dopo 5 anni...ed il maestro ha finalmente delle uscite molto,molto interessanti, ci sarò anch'io sabato prossimo.
quella di rif.
ma è vero, angela, che oddati è stato aggredito?
X ANGELA dal blog di BEPPE GRILLO
" Una sola preoccupazione spinge a costruire programmi nuovi o a modificare quelli che già esistono: la preoccupazione dell'esito delle prossime elezioni. Non appena nella testa di questi giullari del parlamentarismo balena il sospetto che l'amato popolo voglia ribellarsi e sgusciare dalle stanghe del vecchio carro del partito, essi danno una mano di vernice al timone. Allora vengono gli astronomi e gli astrologhi del partito, i cosiddetti esperti e competenti, per lo più vecchi parlamentari che, ricchi di esperienze politiche, rammentano casi analoghi in cui la massa finì col perdere la pazienza, e che sentono avvicinarsi di nuovo una minaccia dello stesso genere. E costoro ricorrono alle vecchie ricette, formano una "commissione", spiegano gli umori del buon popolo, scrutano gli articoli dei giornali e fiutano gli umori delle masse per conoscere che cosa queste vogliano e sperino, e di che cosa abbiano orrore. Ogni gruppo professionale, e perfino ogni ceto d'impiegati viene esattamente studiato, e ne sono indagati i più segreti desideri.
Le commissioni si adunano e rivedono il vecchio programma e ne foggiano le loro convinzioni come il soldato al campo cambia la camicia quando quella vecchia è piena di pidocchi. Nel nuovo programma, è dato a ciascuno il suo. Al contadino la protezione della agricoltura, all'industria quella dei suoi prodotti; il consumatore ottiene la difesa dei suoi acquisti, agli insegnanti vengono aumentati gli stipendi, ai funzionari le pensioni. Lo Stato provvederà generosamente alle vedove e agli orfani, il commercio sarà favorito, le tariffe dei trasporti saranno ribassate, e le imposte, se non verranno abolite, saranno però ridotte.
Talvolta avviene che un ceto di cittadini sia dimenticato o che non si faccia luogo ad una diffusa esigenza popolare. Allora si inserisce in gran fretta nel programma ciò che ancora vi trova posto, fin da quando si possa con buona coscienza sperare di avere colmato l'esercito dei piccoli borghesi e delle rispettive mogli, e di vederlo soddisfatto. Così, bene armati e confidando nel buon Dio e nella incrollabile stupidità degli elettori, si può iniziare la lotta per la riforma dello Stato.
Ogni mattina, il signor rappresentante del popolo si reca alla sede del Parlamento; se non vi entra, almeno si porta fino all'anticamera dove è esposto l'elenco dei presenti. Ivi, pieno di zelo per il servizio della nazione, iscrive il suo nome e, per questi continui debilitanti sforzi, riceve in compenso un ben guadagnato indennizzo.
Dopo quattro anni, o nelle settimane critiche in cui si fa sempre più vicino lo scioglimento della Camera, una spinta irresistibile invade questi signori. Come la larva non può far altro che trasformarsi in maggiolino, così questi bruchi parlamentari lasciano la grande serra comune ed, alati, svolazzano fuori, verso il carro popolo.
Di nuovo parlano agli elettori, raccontano dell'enorme lavoro compiuto e della perfida ostinazione del altri; ma la massa ignorante, talvolta invece di applaudire li copre di parole grossolane, getta loro in faccia grida di odio. Se l'ingratitudine del popolo raggiunge un certo grado, c'è un solo rimedio: bisogna rimettere a nuovo lo splendore del partito, migliorare il programma; la commissione, rinnovata, ritorna in vita e l'imbroglio ricomincia. Data la granitica stupidità della nostra umanità, non c'è da meravigliarsi dell'esito. Guidato dalla sua stampa e abbagliato dal nuovo adescante programma, l'armento proletario e quello borghese ritornano alla stalla comune ed eleggono i loro vecchi ingannatori.
Con ciò, l'uomo del popolo, il candidato dei ceti produttivi, si trasforma un'altra volta nel bruco parlamentare e di nuovo si nutre delle foglie dell'albero statale per mutarsi, dopo altri quattro anni, nella variopinta farfalla ".
bravo bravi
by Cut
Cosa dire: idee buone, argomenti interessanti e tanta volontà di cambiamento. Ci ritroveremo finalmente tutti per dar vita a questo cambiamento che in molti aspettano da tempo in questa città. Buona fortuna.. a tutti noi e facendo attenzione a non farci guastare festa.
Scusa, tanto per sapere ma questo noto politico della margherita proviene dal movimento dei focolari?
se verrà la guerra...markondirondero...se verrà la guerra...markondirondà..sul mare e sulla terra..markondirondero..sul mare e sulla terra ki ci salverà..
...ci salva lo statuto di ki insieme deciderà..ci salva lo statuto ke nessuno rifiuterà!
...Vedrai firmeran tutti...markondirondero...siano belli o siano brutti...markondirondà..fascisti e komunisti..markondirondero...kristiani e qualunquisti...markondirondà.
Scusate, perchè tanto mistero sul nome di questo "noto" politico della margherita ? Mica vi censurano se fornite il nome ?
FDA
Come è bello e rassicurante questo dialogo e questa voglia di concertare programmi per le scelte future!Sembra che Napoli sia divenuta tutto ad un tratto una città anglo sassone dove il rapporto tra cittadini e istituzioni è molto vicino!Non ho mai visto tanta voglia di comunicare e di stare vicino ai problemi della gente:la Iervolino che seduta pazientemente in 10 forum ad ascoltare,a riflettere sembra aver perduto quella autoreferenzialità e quella autocontemplazione che troppi anni di potere l'hanno portata a non ascoltare e non sbagliare mai.
Oddati che con molta solerzia si
precipita in piazza del Gesù ad ascoltare le proteste degli abitanti pronto a dare risposte mai date finora. I vigili urbani che in questi giorni,come per magia, sono stati schiodati dagli uffici per andare in istrada a compiere il servizio per i quali sono pagati: sembra di vivere un bel sogno, ma invece la triste realtà ricomincerà dopo il 9 aprile, se non riusciremo a cambiare squadra, metodi e qualità sostanziale di gestione.Mettiamocela tutta,senza risparmio!
Francesco de Goyzueta
Bene. Ci sarò. Riprendiamoci la città. E' nostra.
VIGILARE!!
Dobbiamo vigilare sui membri della "società civile" che stanno frequentando i "forum" della Iervolino.
Ve ne sono di parecchi che di società civile non hanno nulla, anzi fanno parte di quella pletora di soggetti che hanno beneficiato delle "consulenze" del centro-sinistra, con i risultati che oggi vediamo.
Caro Marco, l'attuale assessore alla manutenzione stradale vive ed è di Benevento. Non c'era nessuno a Napoli che poteva fare un tantino meglio di lui? E' vero che la Iervolino sceglierà altre persone non di Napoli per perpetuare questo degrado? Se è così meglio Malvano.
A proposito delle società civili sarebbe utile sapere come è stato finanziato il progetto Chance. Mi spiego: il maestro ha avuto una bella idea, aveva una onlus adatta all'uopo, ha proposto l'idea al sindaco o magari all'assessore Tecce e gli hanno dato credito per un miliardo l'anno?
O forse ha partecipato a qualche bando?
Il progetto è pure bello ed utile, ma non mi risulta che questo sia mai valso ad ottenere finanziamenti nel regno delle due afragole...
caro amico che vuole per forza fare domande so chance, se pensi di avere risposte sei fuori strada, ti assicuro. il nostro rossi doria parla di statuti e di partecipazione,di chiarezza e di tante cose belle...a patto che non venga preso sul serio.
d'altra parte, scusami, ha anche ragione, perchè tra tanti pagliacci che governano o vogliono governare questa città proprio da lui lo vogliamo?
che ci costa, pagliaccio più, pagliaccio meno!!
quindi non ti accanire, non fare domande, mettiti in fila con gli altri e tutti insieme battiamo le mani.
Il maestro sa districarsi nel pantano della politica senza sporcarsi le mani e se noi gli diamo una mano riuscirà, chi lo sa, anche a camminare sull'acqua.
MI RIFERISCO ALLA PARTE FINALE DELL'INTERESSANTE INTERVENTO DELLA CITTADINA ANGELA LADDOVE DISGUSTATA DALLA IPOCRISIA DI CERTA POLITICA, ESORTA TUTTI NOI A DISERTARE LE URNE SE ROSSI DORIA NON RIESCE AL PRIMO TURNO.
SONO D'ACCORDO COMUNQUE A NON RIDARE FIDUCIA ALLA IERVOLINO CHE HA GIA DIMOSTRATO LA SUA INEFFIC IENZA LEGATA AD UNA SUPPONENZA INSOPPORTABILE,MA SUGGERISCO DI ANDARE A VOTARE AL SECONDO TURNO MA ANNULLANDO LA SCHEDA.TANTO PER ESPRIMERE AI DIRIGENTI DEI PARTITI UNA FORTE PROTESTA PER NON AVER VOLUTO ADERIRE ALLA LEGITTIMA RICHIESTA DELLE PRIMARIE, UNICO E SOLO VALIDO STRUMENTO CHE IL CITTADINO PUO UTILIZZARE PER ESPRIMERE LA SUA VOLONTA'CON LA SCELTA PONDERATA SU UN SINDACO CHE GODRA' DI UN MANDATO IN BIANCO PER 5 LUNGHI ANNI.
in campania e a napoli ancora oggi dopo 30 anni governa un "intellettuale della Magna Grecia"(sic!).dopo 30 anni gestisce fino all'ultimo euro della sanità"i partiti non di soli voti vivono";i fondi per la sanità in campania e a napoli sono i più ingenti in italia...bravo l'intellettuale della Magna Grecia.ok le buone maniere ma bisogna ricordare che l'onorevole Rosa Iervolino è sotto tutela e che dopo 30 anni siamo messi male,per riprenderci dobbiamo avere chiaro chi e come ci ha portato a questo punto.poi parlerei delle forze dell'ordine che decidono di entrare in politica,dei giudici che fino a 4 mesi fa erano in procura ed ora sono pronti a candidarsi in città.....bisognerà che qualcuno in campagna elettorale si occupi del "lavoro sporco"ma assolutamente necessario
c.a. doc.
viva viva il carnevale
con il pepe e con il sale
la tristezza manda via
e ci porta rossidorìaaaaaaa!!!!!!!
VIGILARE!
Sono favorevole alla candidatura di Marco Rossi Doria ad una condizione.
Se ci sarà il ballottaggio dobbiamo annullare la scheda.
Iervolino deve imparare a rispettare maggiormente i napoletani. NIENTENANI E BALERINE IN GIUNTA
Vorrei riproporre a Marco ed ai ns amici suoi 'fan' una mail che tempo fa 'pescai' non so dove navigando in internet e che mi sembra molto attuale ed aderente alla ns situazione politica locale poichè inizia con questa frase:"I politici non dicono più quello che vorrei sentirmi dire" .Faccio quindi seguire due stimoli alla discussione:"quali parole vorresti sentirti dire come cittadino dai politici napoletani e quale politico di Napoli pensi possa dircele ?"...ecco la mail:
".....Lunedì sera ero presente al Teatro Smeraldo. Non sono riuscita a ringraziare Dario Fo e voglio farlo ora.
Voglio ringraziarlo perché non c'era retorica politica e tono da comizio nelle parole che provenivano dal palco.....È da tempo che i politici non dicono più quello che vorrei sentirmi dire e non mi stupisce che siano i comici a fare politica veramente. Del resto il matto, il giullareera l'unico che poteva permettersi il lusso di dire la verità, quella verità contraria agli interesse del potere, che è sotto agli occhi di tutti ma che viene considerata troppo idealista, folle, irrealizzabile e liquidata con un sorriso di compassione.
Io vorrei cominciare ad essere trattata nuovamente come una cittadina che ha il diritto di respirare aria decente, che ha il diritto di vedere i soldi pubblici investiti in cultura, in edilizia popolare, in spazi di aggregazione che siano una valida alternativa ai bar e ai locali che spuntano come funghi......Vorrei avere più diritti delle auto, le uniche che di diritti sembrano averne in questa città che progetta solo parcheggi a scapito del verde pubblico. Vorrei vivere in una città che mi ringrazia con un sorriso perché non ho l'auto e giro sempre in bicicletta. Invece quando arrivo a destinazione (scampando miracolosamente alle auto) devo nascondere la bici come una colpa perché ovunque campeggiano cartelli che diffidano dal legarle ai cancelli.
Vorrei tornare ad essere un essere umano che, come è naturale che sia, si ferma ad aiutare una persona anziana che arranca per strada piena di borse, un vecchio pensionato che fruga nei cestini, una donna che vaga nel traffico con lo sguardo stralunato, la DECINA di persone che ho visto lunedì notte dormire per strada voltato l'angolo del Teatro Smeraldo. Vorrei tornare ad essere un essere umano che si preoccupa se vede un uomo immobile rannicchiato sotto una panchina. Ma non si può perdere mezza giornata ogni giorno, non si può deviare sempre. Il lavoro attende e allora ci si indurisce, ci si abitua, si volta la testa e non si è più esseri umani. Io voglio un Comune che si prenda cura di queste persone, che attivi servizi, che mi faccia sentir parte di una società umana.
Potrei proseguire perché tanta è la frustrazione accumulata in questi anni...
Ma oggi scrivo per ringraziare Dario Fo per la sua discesa in campo e per chiedere a lui e al suo staff di aiutarci ad aiutarlo a vincere le primarie.
Chiedo che sul sito vengano pubblicati dati, numeri, cifre e soluzioni pratiche in modo che il nostro passa parola con amici e conoscenti e associazioni con cui siamo in contatto possa essere convincente.
Raccogliete i nominativi e i contatti delle persone che sono pronte ad impegnarsi in prima persona e "formateci". Troviamo insieme le modalità per informare e sensibilizzare gli elettori del centrosinistra.
Grazie ancora e a presto
Maria Valsecchi".....per ora esprimo già io il mio parere perchè è ovvio che credo che Marco già ci stia dicendo le parole che vogliamo sentire;inoltre penso che sia interessante anche riproporre a Marco ed all'organizzazione gli ultimi due righi della mail della sconosciuta ma vicina al ns. cuore Maria.Ciao a tutti
Ileana www.peepul.it
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