27 ottobre, 2009

North Country 3


Postino che suona in una band. Psicanalista. Tecnico all’Eni che organizza i mantovani nel mondo. Antropologa. Pedagogista. Imprenditore. Rappresentante. Informatico. Altro informatico. Lavoratore in pensione e guida per passione. Gestora di un bed & breakfast. Prof. Farmacista. Sindaco. Operai di fabbrica. Muratori. Impiegati. Di famiglie contadine o cittadine o emigrate.

Persone che lavorano e fanno volontariato. All’Arci. Nel centro di lettura del quartiere. Con gli stranieri di ogni luogo del pianeta. Per mostrare le cose belle delle loro città. Per denunciare misfatti e disastri ambientali.

Persone per le quali si fa politica non per guadagno. Che vogliono un’Italia dove il merito conta. E l’ambiente pure. Che vivono in quartieri dormitorio anche qui. Accanto alle città meravigliose. Che sono solidali. Simpatici. Che s’interrogano. Sui perché. Sui figli. Sul da fare. Sulla crisi e le vie d’uscita possibili, concrete. Su quale politica vale davvero la pena e che perciò questa volta hanno sostenuto Marino, lontano dalla politica stantia.

Persone divertenti, aperte, che cazzeggiano. Simili a tanti di noi che a Napoli abbiamo fatto e facciamo le buone battaglie. Che chiedono delle nostre battaglie e tragedie. Ma che vivono in un tessuto che tiene di più. Fino a quando? – si chiedono. E c’è da chiederselo. Anche nella North County. Che è più civile delle nostre terre, in senso proprio: civic. Da chiederselo onestamente, ora che anche qui la crisi disgrega sempre più i tessuti connettivi. Perciò: c’è da pensare e agire di nuovo – tra Nord e Sud. Tanto.

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