la Questione Meridionale è ancora questione nazionale
Da martedì a oggi ho girato la provincia di Mantova a sostegno della mozione Marino. L’ho fatto parlando del Sud, di Napoli, della crisi economica e sociale da noi. Ma anche del come morde diversamente ma comunque morde a Sud e a Nord. E di come anche a Nord colpisce i più giovani, gli operai, le donne, gli immigrati stranieri e quelli che sono da poco venuti dal Mezzogiorno. Parlando e ascoltando. Con un’attenzione comune alla devastante bancarotta della politica e delle amministrazioni di centro-sinistra a Napoli e nel Mezzogiorno e al come il loro terribile fallimento storico abbia danneggiato anche il molto buono del centro-sinistra al Nord; e al come, al contempo, faccia da monito, da campanello d’allarme per atteggiamenti e metodi di governo che portano alla disfatta.
Nei prossimi giorni racconterò le storie che ho incontrato.
Non mitizzo questa iniziativa di Marino. Ma penso che sia un piccolo, incerto segno di speranza nel deprimente scenario politico. Ed è tale perché è una posizione di decenza e di competenza. Nella situazione in cui si trova il Paese è il caso che si vada a votare per queste primarie e votare Marino.
Intanto solo una prima impressione. Il Pd di Mantova e del Mantovano – nelle persone appartenenti alle tre mozioni che ho potuto incontrare – mi hanno colpito per due ragioni.
La prima: mi hanno chiesto conto del perché ero venuto lì a fare campagna ma poi hanno ascoltato e partecipato di ragionamenti comuni su come il Paese è diviso a metà, sul cosa fare e sul cosa non fare come centro-sinistra. Mi hanno chiesto conto e poi sono stato accolto. Perché la vicenda meridionale – nella percezione di questa parte di società – è ancora questione nazionale.
La seconda: è da tempo che tantissimi in tutto il Nord si chiedono quando il Pd si sbarazzerà dell’ingombro del ceto dirigente fallito nel Mezzogiorno, dei Loiero, dei Bassolino. Che vengono considerati – in area Bersani o Franceschini o Marino e ben oltre – come zavorra intollerabile e pericolosa, che sì porta voti ma voti avvelenati, che hanno fatto perdere credibilità e consenso a Pd e sinistra ovunque nel centro-Nord. Le notizie da Castellamare di Stabia, le vicende della signora Mastella, le indagini ulteriori su Bassolino, il numero incredibile delle tessere sono altrettante coltellate alla fatica della buona politica nelle aree del Paese dove il Pd è in prima linea contro l’onda xenofoba della Lega e il berlusconismo diffuso. Insomma la domanda è: ma com’è che voi onesti del Sud non riuscite a mandarli a casa?
1 commento:
La presenza del napoletano Marco Rossi Doria come Capolista della Mozione Marino a Mantova per l'Assemblea Nazionale del Pd ha una grande significato morale sia per il Pd che per tutti coloro che si riconoscono nei valori democratici di questo paese e nei sacri principi fondativi della Costituzione Italiana. Per tutta la nostra campagna elettorale abbiamo battuto il tasto sulla necessità di affrontare a livello nazionale come PD, l'emergenza democratica che si è determinata nell'Italia del Sud e l'urgente necessità di rinnovare i gruppi dirigenti del centro sinistra di alcune regioni meridionali, oramai compromessi, sia in termini di credibilità che ddi rappresentatività . Il caso Campania appare in tutta la sua gravità emblematico per un Pd che voglia essere il punto di riferimento della riscossa contro un centro destra arrogante e demagogico.A voler guardare i semplici fatti di questi giorni con l'ennesima offesiva giudiziaria nei confronti della Presidente del Consiglio Regionale "Lady Mastella" e nella comprovata infiltrazione di elementi camorristici nel Pd , appare oramai evidente l' incapacità di intervenire per un rinnovamento totale di un gruppo dirigente che ha fallito clamorosamente nella sua missione.
Ne' possiamo più accettare i continui distinguo tra onesti e disonesti,tra militanti veri e militanti infiltrati dalla camorra.Qui occorre intevenire radicalmente,inibendo e allontanando da incarichi politico - isituzionali personaggi ormai non solo compromessi ma anche inadeguati e a questo punto persino dannosi con la loro presenza, all'idea di quel PD pulito e degli onesti che tutti noi vogliamo.Mantova è stata onorata di aver accolto Marco e di averlo candidato all'Assemblea Nazionale del Pd per la Mozione Marino,come rappresentante di quella societa' civile che qualcuno vorrebbe far zittire o, peggio ,far sparire dal contesto -politico istituzionale.Il Nord democratico è con il Sud che combatte e non si piega alle forze antidemocratiche,in nome di una comune appartenenza nazionale e contro la cultura leghista e di destra ,separatista ,classista e non solidale.Daniele Marconcini Coordinatore provinciale del Comitato Mantova con Marino
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