Ringrazio Norberto Gallo per la bella lettera aperta. Dove mi propone di salvare il patrimonio comune di Decidiamo Insieme e di questo anno e passa di faticose battaglie e riflessioni candidandomi contro Bassolino o Iervolino o De Mita nei collegi da loro scelti. Perché altrimenti getto via una speranza. Perché così non si fa nessun Pd e non si affronta - anzi! - la crisi a Napoli e in Campania.
Poi mi guardo in giro e vedo sempre di più che qualcosa si muove fuori dal giro dei partiti. La gente non ne può più.
E ieri Beppe Grillo ha dichiarato che certifica lui le liste civiche future. A che titolo? Noi abbiamo fatto, insieme, una lista civica. Noi non avevamo un duce che diceva se era buona o no. Abbiamo aperto uno spazio sul programma e sui nomi.
Una volta quel modo di fare si chiamava diciannovismo. Bellissime le pagine di Salvemini su ciò. Il sovversivismo della piccola borghesia. Eterno in Italia. E che è l’opposto della deliberazione partecipativa che si affianca alla rappresentanza.
Ma poi hanno anche molte ragioni i grillini e altri. Perché non se ne può davvero più. Ecco il punto. E la politica-politica non pare avere più la cultura, l’autorevolezza, il coraggio e le proposte per uscirne. Bindi, in verità, aveva risposto assai bene a Grillo in una intervista a Repubblica. E anche Bertinotti (a me non sempre simpatico) non aveva detto male. Tagliare subito i privilegi. Rendere rigorosa la politica. Ricambiare ora. Aumentare la partecipazione.
A chi spetta questa battaglia? Spetta a altri da noi? Chi? Quando? La gente fatta come noi sta in campo? Come? O resta sull'Aventino? O aderisce al diciannovismo? O prova a piegarlo in senso meno demagogico?
Questa questione crescerà.
Ritorno alla proposta di Norberto. Sì. Una sfida propositiva su un altro modo di fare politica e di intendere anche il Pd qui a Napoli e in Campania va lanciata. Ora. E se lo si fa candidandosi in collegi dove ci sono i big, francamente, è faticoso e rischioso… ma in fondo perché no?
Domanda a Norberto, a me stesso e “da open space”, per discuterne: dove, a chi, come lanciare il guanto di questo genere di sfida?
12 commenti:
Marco perdonami..ma non capisco affatto la differenza nel modo in cui Decidiamo Insieme ha fatto la sua lista e quello nel quale Grillo intende farlo.
Non capisco perchè parli di duce per indicare una figura che decide...un leder ci vuole..e così come sono organizzati i Grilllini esistono i gruppi e non un leder da solo.
Ho appena letto questo tuo post e nel punto in cui dici che "noi" non avevamo un duce che diceva cosa era buona e cosa no...credimi ho sorriso.
Tutti ..ma tutti tutti quelli che si sono presentati alla sede di decidiamo insieme per offrire la propria candidatura sono stati accettati? E' questo che hai voluto dire? Perchè mi suona così strana questa frase? Aiutami a capire.
Un caro saluto
@ Fede
è evidente che i meetup di Grillo, come altre aggregazioni, possono decidere di fare liste civiche. E di proporre propri candidati sindaci, magari.
Mi pare di capire peraltro, visto il rifiuto "a monte" della politica-partitica, che a queste liste sarebbe poi vietato appoggiare sindaci partitici (ché se no è un po' curioso).
Ma tu, che ti sei pure candidata, non trovi un po' curioso un leader che mette il bollino su liste che poi fanno quasi quello che vogliono, purchè i componenti siano non inquisiti e non partitici?
Chi si è candidato con Decidiamo Insieme sceglieva un insieme di valori, un programma e un candidato sindaco. In una storia che era cominciata (guarda un po') con una richiesta di primarie, negate.
Non con un vaffanculo ai partiti. Per poi fare cosa? un insieme di liste civiche "certificate" da un guru? Il non-partito né di destra né di sinistra?
@ marco
proprio per le ragioni dette nella re a Federica, alla domanda da open space la mia risposta è -- se vuoi faticare e rischiare -- allora: Iervolino.
In fondo, la tua candidatura a sindaco era nata dalle primarie negate.
Ora le primarie ci sono. Anche se si fa di tutto perchè siano semi-finte. Però ci sono. E visto che tu sembri comunque crederci, allora, mi sembrerebbe logico ricominciare da ... tre.
(anche dal 3%, perchè no? :) )
perdonate l'invadenza, ma solo per dire (ancora) che non mi pare utile mescolare il dibattito su Grillo e l'open space su Mrd.
Si fa casino ...
"(...)dove, a chi, come lanciare il guanto di questo genere di sfida?"
è presto detto ..nelle liste nazionali "con rosy bindi". Il problema però se si accetta di partecipare ad una battaglia politica (le primarie) organizzata dai partiti si partecipa per portare quanti più voti alla lista ain cui ci si presenta. Non vale, perdonatemi, in unacompetizione del genere uno scontro con il personaggio della nomenclatura e dell'apparato poichè si perde prima di cominciare. Sciegliere una candidata come la Bindi è già un segno d discontinuitò e contro gli apparati. i giochi si scombinerebbero anche in campania qualora la Bindi arrivasse intorno al 15%. D'altronde i sondaggi danno la Bindi seconda dopo Veltroni, tra il 12 e il 15% in 11 regioni su 12. indovinate un pò dove invece è data circa al 4/5%??
qyui da noi naturalmente!!
io ti vorrei pure appoggiare, e mi piacerebbe pure che la bindi arrivasse al 15 o che vincesse, anche.. ma non voglio entrare nel pd nè appoggiare quel progetto, per i motivi che esposi tempo fa (e che tu hai ben capito). che fare?
per pietro spina:)
guarda che votare alle primsrie non significa iscriversi al PD...e neppure appoggiare quel progetto. però un pd più a sinistra e meno di apparato sarebbe utile al Paese ed anche a coloro che non vogliono appoggiarlo. non ti pare?
io vedo abbastanza interessante unire decidiamo insieme a grillo, si tratta comungue di discontinuità.
Marco (e Luca), ovviamente con la lista della Bindi, visto che sei schierato con lei, nel collegio di uno di questi signori.
Io penso che riproporre la sfida alla Iervolino sarebbe la cosa più divertente, tutto sommato, anche se lei è parecchio scostumata ;-)
Poi vedi tu. Se ti decidi batti un colpo.
Caro Marco, condivido la perplessità del buon Pietro Spina (alias Mastrocecco)e non mi sento di partecipare alle primarie del Pd. Come dice Stamati, votare alle primarie forse non significa aderire al Pd, ma certo significa legittimare il "nuovo" partito e, vedi, non credo che questo sostegno sia meritato, per quanto poco possa valere il mio voto.
Con la lista di Decidiamo Insieme abbiamo provato a combattere molte facce che ritroveremo nel Pd e questa battaglia per me è ancora attuale.
Un caro saluto
Antonio Visconti
antonio visconti ha capito bene quello che volevo dire (e anche chi sono :) non che volessi nascondermi, mi sono solo dimenticato di firmare).
in effetti votare alle primarie significa entrare nel gioco e io non sono uno a cui piace "giocare sporco" , perchè votare solo per spostare l'asse altrui non è una cosa eticamente corretta, a mio avviso. e non mi piace neanche giocare coi giochi degli altri. sarebbe come se in passato si fosse presa la tessera di un partito di maggioranza solo per votare al congresso e cercare di far prevalere una mozione anzichè un'altra, ma restando in realtà coinvolti in altri percorsi. una specie di quello che una volta si chiamava "entrismo" e ne so anch'io qualcosa, ma i motivi erano ben altri e anche i modi.
credo che la bindi soffrirà un po' di questo ragionamento, fatto da quanti, e sono tanti, a "sinistra" simpatizzano per lei ma prima di pensare al pd vogliono vedere cosa succede alla sua sinistra. e sì che tutti costoro auspicano una sua affermazione (vista anche la sua posizione circa gli attuali assetti di alleanze). magari verrà un giorno il tempo di altre scissioni, visto il modo in cui il pd si tiene in piedi con lo sputo. ma per ora resto delle mie posizioni (figuriamoci, io non condivido nemmeno le primarie in generale, come meccanismo di selezione della classe dirigente e non ho votato nemmeno alle precedenti).
piuttosto mi chiedo di cosa parleremo/parleranno nel e sul pd dopo questo voto. chiediamocelo, cosa significherà "militare" nel pd? attendere altre primarie? magari delle sottoprimarie per gli enti locali... e come si farà a mettere bocca nella formazione degli indirizzi politici? ci si deve far nominare "saggi"?
ps. su savonarola-grillo sono d'accordo con marco rossi doria. ora che ha deciso di "scendere in campo" (secondo me nel peggior modo possibile, con un vaff.) si vedrà che un percorso politico non si costruisce solo con gli improperi e la democrazia non è solo una cosa che si critica, è anche una cosa che si fa.
Cara Daniela non trovi strano che la Chiquita metta il bollino blu sulle proprie banane?
Non trovi strano che tante aziende di vario genere si affannino a conqusitarsi certificazioni di qualità ISO qualche numero?
Non trovi starno che per ottenere tali certificazioni si debba sottoporsi al giudizio inflessibile di una qualche autorità che riconosce tale "bollino"????
E non trovi ancora più strano e sospetto che tutti questi bollini siano collezionati solo per invogliare l'opininone pubblica a fidarsi di più e quindi a scegliere un prodotto piuttosto che un altro???????
Grillo ha, come minimo, più di MRD e di "Decidiamo Insieme" una macchina mediatica molto potente e di rilevanza nazionale.
Visto che tutto sommato i "Grillini" combattono contro alcuni dei "Draghi" che infestano anche i nostri sonni, non sarebbe più utile ed intelligente, nonchè di "rottura" rispetto al vecchio, cercare con "loro" l'incontro invece che lo scontro?????
fabrizio
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