Per quanto riguarda questo mio blog è in cantiere una sua trasformazione… Ci penso da tempo. Non so quanto ci metterò a mutarlo ma intendo farlo. Continua, infatti, a essere il blog di un candidato sindaco che nel frattempo è diventato ex-candidato. E io invece faccio e penso molte altre cose sulla scuola, lo sviluppo umano, la nostra città, la democrazia partecipativa. La campagna elettorale è finita da tempo e il carattere individuale di quel che scrivo e faccio mi pare possa stare in questo spazio senza la pretesa di rispondere al movimento o di rappresentarlo… Invece il sito Decidiamo insieme può divenire lo strumento, ben più fluido di quanto ora sia, di pensiero vario e comune del nostro movimento, di organizzazione di attività e lancio di iniziative e proposte a cui volentieri partecipo. Ha fatto bene Daniela a riprendere in mano il nostro sito che spero possa arricchirsi e essere più fruibile. Siamo, insomma, pienamente in una nuova fase della battaglia per la città… e anche il come usare e modificare gli strumenti è all’ordine del giorno.
Non dimentichiamo poi che Decidiamo insieme deve, entro il 2 ottobre, riunire le sue proposte e documenti interni – così come deciso a luglio - e stabilire una data per il suo convegno organizzativo. Invito di nuovo tutti a elaborare e inviare documenti. E intanto è importante notare il fatto che singolarmente e per gruppi continuiamo a partecipare al dibattito in città e sulla città. Il rilancio della presenza è in stretto rapporto con la riorganizzazione interna basata sul libero dibattito e sulle decisioni su cosa fare e con quale nuovo gruppo dirigente.
7 commenti:
ma non te ne sei accorto che sei rimasto tu e quello scombinato di Pantani?
OFF TOPIC
Non riesco a postare sul sito "decidiamo insieme": posta "Napoli (di nuovo perduta) ?"
Wem, puoi provarci tu ? (sotto)
Aggiungo alcuni links ad altre voci che si esprimono su quanto attiene il post (annozero, reazione sindaca etc).
http://tifosidelnapoli.forumfree.net/?t=10877648
http://tifosidelnapoli.forumfree.net/?t=10882992
http://tifosidelnapoli.forumfree.net/?t=10954175
http://sandroruotolo.splinder.com/post/9343453#comment-24687886
http://blog.libero.it/maxsoblog/1661499.html
http://blog.libero.it/maxsoblog/commenti.php?
msgid=1666119&id=11810#comments
http://blog.libero.it/maxsoblog/commenti.php?msgid=1644265&id=11810#comments
ed anche i commenti ai posts su:
http://www.antoniobassolino.it/index.cfm?entryID=451
http://www.antoniobassolino.it/index.cfm?entryID=452
OT per giovanna
Fatto. /Erano finiti nello spam, credo perchè c'erano troppi link e soli)
daniela
GLI AFFARI IN COMUNE DELLE MOGLI ECCELLENTI
Sui suoli di Ponticelli avevano messo gli occhi in tanti, e ognuno aveva i suoi referenti politici in consiglio comunale, ognuno muoveva le "pedine" per influenzare a proprio vantaggio le decisioni urbanistiche del Comune. Si chiama attività di lobbing: niente di illecito, per carità.
Capitava così che gli interessi di Forza Italia e DS coincidessero, e così pure che si trovassero coinvolti nello stesso affare miliardario, assieme al discusso e plurindagato imprenditore casertano Salvatore Capacchione, le ditte che fanno capo a due donne di primo piano: Marilù Faraone Mennella, moglie dell'ex presidente nazionale di Confindustria Antonio D'Amato, e Anna Normale, moglie ex segretario provinciale della Quercia e attuale assessore regionale Andrea Cozzolino.
http://www.napolionline.org/rassegna-stampa/legalita/gli-affari-in-comune-delle-mogli-eccellenti.html
Almeno hanno avuto la decenza di non fare entrare Cozzolino in giunta. Altrimenti sai che conflittone d'interesse
Torna in libertà il vice del boss Misso
Scritto da Anna Amato da il Giornale di Napoli
sabato 30 settembre 2006
Da mercoledì scorso è tornato nella sua abitazione, nel cuore del rione Sanità, sottoposto soltanto agli obblighi della libertà vigilata. Una clamorosa scarcerazione quella di Salvatore Savarese, considerato il braccio destro del padrino detenuto Giuseppe Misso “’o nasone”. Cinquanta anni, “Totore” ha lasciato la colonia agricola in Sardegna nella quale stava scontando un anno di misura di sicurezza e in cui ha letto mesi fa le notizie relative all’ultima inchiesta sul potente clan del rione Sanità. Un’indagine dei carabinieri per cui è ancora latitante il fratello Mario, accusato di associazione camorristica. Salvatore Savarese ha scontato il periodo di colonia agricola inflittagli ed è uscito indenne, con completo proscioglimento, da più di un’indagine sulla cosca: una per omicidio e un’altra sulle attività illecite del gruppo.
È sempre stato molto noto alle forze dell’ordine e negli ambienti criminali per essere uno dei luogotenenti dei Misso-Pirozzi, ma nel 2003 la sua notorietà raggiunse il massimo: il Dap (il dipartimento centrale dell’amministrazione penitenziaria) lo scelse come compagno di Totò Riina nel carcere di Ascoli Piceno per le sei ore di socializzazione previste dalla legge, dopo la fine dell’isolamento per il padrino dei corleonesi.
Insieme con Riina il pregiudicato napoletano trascorreva sei ore al giorno: due di passeggiate nello spazio apposito e quattro per chiacchierare seduti. Una scelta dettata da una convinzione: secondo l’amministrazione penitenziaria si doveva affiancare al capo della Cupola di Cosa Nostra un uomo ritenuto appartenente ad una cosca «non contigua e non in contrasto con quella del boss di Cosa Nostra».
Ma se certamente la seconda circostanza è vera, sulla prima si può quantomeno discutere: analizzando le alleanze camorristiche, il clan Misso-Pirozzi infatti è legato a filo doppio a quello dei Mazzarella, nipoti del defunto padrino Michele Zaza. E tutti sanno (come scrisse nel suo libro Giovanni Falcone e hanno confermato anche moltissimi pentiti) che il “re” del contrabbando di sigarette aveva un posto nella Cupola siciliana. Inoltre tra i camorristi Riina aveva, ed ha, molti amici.
C’è un altro episodio che, suo malgrado, vide protagonista Salvatore Savarese. Il 1 luglio ’99 i killer dei Tolomelli-Vastarella, spalleggiati dall’“Alleanza di Secondigliano”, cercarono di ucciderlo mentre girava in moto in via Fontanelle insieme con quattro guardaspalle. Ci fu un uragano di fuoco con fucili kalashnikov e pistole: rimase ucciso Salvatore Barbuto, 31enne, e feriti lo stesso Savarese, a una coscia, Pasquale Cappuccio, Gennaro Galeota e Salvatore Sequino. I cinque erano disarmati e si erano spinti in territorio avversario per dimostrare la superiorità del loro gruppo. Infatti negli anni successivi i Misso, secondo sia la polizia che i carabinieri, hanno ripreso il controllo totale della zona.
vabbè la notte bianca c’è stata.
lo spot è andato.
e ora? magari ricominciamo a parlare di cose un pochino più interessanti? ( non noi..in generale dico).
per esempio: ai più attenti non sarà sfuggito l’esito di uno degli ultimi consigli comunali(non so..forse l’ultimo?). si parlava dei poteri speciali del sindaco in materia di traffico. a parte le questioni di democrazia che vabbè lasciamostaresenosembrachefacciamosemprelasolitasolfaeccecc… ma il sindaco non ha saputo indicare nel merito, non a noi ma ai consiglieri comunali, i progetti previsti…le idee da attuare…i provvedimenti da mettere in opera…niente.
a milano, dove pure chiedono i poteri speciali, hanno tutto già pronto, chiaro e progettato…poi chiedono i poteri per poter fare prima e senza troppi vincoli..
delle due l’una: o qui ci sono progetti che non si possono conoscere prima nel merito(perchè poi?) oppure semplicemente i progetti non ci sono.
(scusa marco se uso il tuo blog. ripeto un commento fatto su decidiamo insieme. ma se non utilizziamo tutti gli spazi dove "ci leggiamo" come facciamo?..)
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