04 settembre, 2006

Né zitti né scomparsi

Le mie ferie sono finite già da un po’, ma torno qui solo oggi perché il mio computer (o la rete?) non va come dovrebbe. Mi scuso per il ritardo.
In compenso non siamo stati affatto assenti, come movimento D. I., dal dibattito pubblico di fine estate che cade in un momento della vita cittadina in cui da un lato molti esponenti politici si sono cimentati su cosa si potrebbe o vorrebbe fare per Napoli e dall’altro, ahimé, si constata ancora una volta il disastro nel quale siamo chiamati a vivere.
Zitti non siamo stati e non siamo scomparsi nemmeno ad agosto. E vi è un tratto comune ai nostri interventi di cui ci dobbiamo compiacere: parliamo di cose concrete e non in politichese. Personalmente sono intervenuto su Il Mattino sul tema dei bambini rom e della necessità di un approccio che ne salvaguardi i diritti. Abbiamo detto la nostra sui turisti e le altre inerme persone aggredite questa estate in città ponendo la questione della sicurezza in relazione a misure concrete di repressione dello spaccio e alla crescita di occasioni regolari di vita associata e a tutte le ore nei luoghi della città. Oscar Nicolaus ed io abbiamo aperto una discussione su La Repubblica di Napoli intorno alla situazione dei giovani e proponendo un New Deal chiaramente articolato per i nostri ragazzi a cui per ora hanno pubblicamente risposto Ciambriello, Tecce, alcune associazioni e lo stesso Bassolino. Privatemente mi sono sentito con molti operatori del sociale che hanno sostenuto la nostra proposta. Gianfranco Borrelli ha fatto un santo intervento, sempre su La Repubblica, su cosa significa oggi partecipare. Norberto Gallo, sul Corriere del Mezzogiorno, ha duramente e giustamente attaccato gli insopportabili balletti in atto intorno alle municipalità con un elenco puntuale dei fatti intervenuti contro la democrazia decentrata.
Dunque: siamo sempre più convinti che si debba andare avanti. E io personalmente intendo farlo con forza. Poi devo lavorare e ho il mio mestiere.

Sì, è come dice l’amica che scrive il giorno 1 settembre. Ho avuto un incarico a Roma. Come tanti pendolari napoletani, dunque, vado e vengo col treno da Roma. Si tratta di partecipare all’ufficio tecnico del Vice Ministro Mariangela Bastico, ex sindaco di Modena, ex assessore a scuola, formazione e lavoro della regione Emilia-Romagna. Si tratta di un comando: a parità di stipendio da docente si lavora presso gli uffici del Ministro per 36 ore settimanali. Mi sono sempre occupato, sul campo, per 31 anni, di successo e insuccesso formativo e di obbligo scolastico. Ora, insieme ad altri, stiamo cercando di immettere l’esperienza in queste materie al servizio dell’idea di fare andare tutti a una scuola per l’adolescenza, rinnovata, fino a sedici anni, come da programma dell’Unione, come nel resto dell’Europa, cosa non facile, soprattutto dalle parti nostre.
A breve Decidiamo Insieme ha da ripartire come deciso. E, visto il dibattito in corso, sarà anche il caso di prendere posizione sull’antico ripetersi napoletano, con toni oggi davvero sciatti e provinciali, della dicotomia “intervento ordinario o straordinario per rispondere alla crisi della città”. E’ una diatriba che dura dai tempi di Nitti, che ha attraversato la storia del grande risanamento, degli interventi IRI subito dopo la guerra, della cassa per il Mezzogiorno, del post terremoto… Si potrebbe riprendere dal tema: cosa è il piano strategico promesso, dov’è, lo si fa con o lontano dai cittadini? E c’è materia per dibattere – ma a partire dalle cose da fare - su cosa dia senso e carattere a una vera classe dirigente in una grande città in una democrazia di oggi giorno.
A presto.

E, ahimé, sono costretto a ripetere che non capisco e non accetto l’usanza di non aprirsi un proprio blog ma di straparlare su quello altrui di cose proprie.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sembra che siano rimasti zitti e siano scomparsi tutti gli iscritti a seguito della risposta
data dal maestro che ha fatto tante cose in questo agosto rovente e tutte in nome del moviment chiamato ,si fa per dire, decidiamo insieme.Compreso l'incarico ministeriale che è arrivato nel momento sbagliato perchè comunque alimenta diffidenze e congetture legittime.Si respira un'aria di chi è rimasto sott'a botta 'mpressiunato!!

Anonimo ha detto...

accidenti quante cose fatte...
peccato che non se ne è accorto nessuno e che tutto sommato a nessuno gliene è fregato!

Anonimo ha detto...

a proposito dell'incarico:
ma a questo di andare a fare il suo lavoro in classe e come tutti i maestri normali niente, eh?

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DI EXPO
Mentre Milano compatta e blindata spinge sulla candidatura che se ben gestita e supportata da una buona idea è in grado di dare smalto e prospettive ad una città (basti pensare al caso di Genova che con una expo tematica e non universale ha risanato l'area del porto e ridato slancio alla città, per non parlare di Lisbona e di altre città) a Napoli la nostra classe "decidente" e non dirigente, come dice Masullo, si divide si appiccica per gelosie e beghe di bassa cucina.
Continuiamoci a fare del male ....
Saluti
Stefano Consiglio

Anonimo ha detto...

La naturale candidatura è di Marco, che non può non accettare.

Peraltro, altri candidati - del più alto profilo possibile- potrebbero essere espressi dall'Associazione

Anonimo ha detto...

ma chi gestisce i progetti come "Chance"? chi li finanzia? chi li accetta? e quali sono i termini per presentare qualcosa di simile? (chiedo senza polemica)

Anonimo ha detto...

Ma che tristezza.Si potrebbe dire "avevo ragione io" se non fosse un'amara soddisfazione.
Non è qualunquista il detto "i politici sono come i ladri, di giorno si scannano e di notte rubano assieme",è qualunquista questa scellerata politica di tanti come MRD il quale ha soffocato, durante le elezioni, un vero e costruttivo dibattito all'interno del centrosinistra napoletano in nome di un ambizioso progetto personale.
Ha reso un grande servizio alla iervolino ed i suoi amici, adesso un premio gli toccava e lo ha avuto.
Senza polemica, all'amico del post precedente, prova a presentarlo un progetto senza avere gli amici giusti al posto giusto...ma lo fai, o lo sei?
La signora con i conati di vomito.

Anonimo ha detto...

ma i conati di vomito non ti vengono a guardare i tuoi amichetti che si spartiscono torte e tortine???

Anonimo ha detto...

Alla fine doveva accadere ... se il centro sinistra campano è una schifezza è colpa di MRD e di chi lo ha sostenuto. Se è mancato il dibattito interno è colpa di D.I. e di MRD. A me pare che l'unico dibattito interno che il centro sinistra sia in grado di svilupare è sui temi del potere e delle "spartenze". A me pare che da almeno 13 anni il csx non riesca a spaccarsi su posizioni politiche ma solo su mere questioni di potere. Vi prego smentitemi.

Anonimo ha detto...

Che delusione Rossi Doria:ha ragione la signora del conato di vomito ed è una senzazione ormai comune a molti perchè il maestro di scuola è come gli altri politicanti e nei fatti ha solo fatto un'operazione di piccolo potere,peraltro abortito,e alla fine di interesse personale.