27 marzo, 2012

Esquilino

Venerdì scorso ho passato la giornata nel rione Esquilino a Roma. Prima due scuole dell’infanzia: il Celio Azzurro, vivo esempio di integrazione tra culture e provenienze diverse, poi il nido comunale di San Gregorio al Celio. La capitale è piena di nidi, che sono esempio importante di presa in carico educativa, precoce, con modelli pensati soprattutto per l’uso degli spazi e per la cura del tempo disteso e anche di riflessione fatta tra operatori e con i genitori. Due ambienti bellissimi per i più piccoli. Poi all’Istituto di Lingue Orientali dell’Università La Sapienza, dove ho incontrato i superstiti di Hiroshima e di Nagasaki in un’aula magna gremita di studenti. Ho conosciuto il Progetto di Mediazione Sociale attivo nel mercato dell’Esquilino. Si parla con la gente, si cercano soluzioni insieme. Anche in tema di educazione permanente – life long learning: le persone del mondo che arrivano in Italia vogliono spesso ricominciare a studiare, ad apprendere, a imparare nuove professioni, a sapere bene l’italiano, a usare i nuovi media. Poi alla scuola media Di Donato, dove in un’assemblea con insegnanti e genitori ci siamo confrontati sui problemi che abbiamo davanti e su come fare fronte. Tutte realtà aperte al mondo, dove l’impegno civico tende la mano al progetto educativo. Spazi aperti al territorio, esempi positivi dove ci si rimbocca le maniche e a volte si tiene duro. Non ho sentito lamentele, ma tante buone ragioni, quelle sì. E’ questa la cosa più bella della gente di scuola.

Un video sulla scuola Di Donato

Le foto della visita al rione Esquilino 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece sabato scorso ho "sentito" molto l'intervento di una mamma giornalista durante un incontro nazionale a Bologna. Diceva: "Lo stato italiano da 40 anni investe sempre e solo lo 0, 15% del Pil, mentre nel resto d'Europa si investe dal 2 al 2,5%. La privatizzazione selvaggia dei nidi sta avanzando e ha provocato un peggioramento netto della qualità. I controlli delle autorità locali non vengono fatti". Tra l'altro i servizi dei nidi aiuterebbero le donne a ricomporre le loro vite, scisse tra lavoro e cura, ancora di più ora che il welfare è stato pesantemente tagliato. Educatrici e madri sono anni che stanno dicendo che qualcosa non funziona. "Quello che sta succedendo è che la politica non sta rispondendo". In effetti, no, la politica non sta rispondendo.
Maria Cristina Mecenero

luigi ha detto...

basta prese in giro

luigi ha detto...

...da lei sentiamo solo queste

Lucetta Dodi ha detto...

Non so se la politica sta rispondendo. Ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti. Prima di novembre ero certa che non stesse rispondendo. Adesso anche l'incertezza è un dato positivo. Quello che so è che io, come insegnante, faccio tutto il possibile. Davvero, tutto il possibile, e anche di più. Ogni giorno.
Lucetta Dodi