17 gennaio, 2012

Le cose concrete

Prima di tutto grazie. Per le tante idee, critiche, proposte. Si è sviluppata una discussione ricca e anche qualche polemica. E’ comprensibile che si associ quello che scrivo con le tante indiscrezioni che circolano sui provvedimenti in arrivo. Ma questo è e resta il luogo dei pensieri e delle riflessioni personali. Ben venga se alimentano il necessario dibattito sulla scuola.
Voglio però precisare alcune cose. Soprattutto ai tanti che hanno scritto preoccupati. Il ministro Profumo è stato chiaro: per quanto ci compete è finita l’era dei tagli. Ha poi detto delle cose in via ufficiale, alle Commissioni di Camera e Senato. E io sono d’accordo con lui: i soldi per la scuola si chiamano “investimenti”, non “spesa”. E pur in questa situazione difficile si lavora proprio in questa direzione, per trovare tutte le risorse possibili. Lo fa notare ieri Mario Pirani su Repubblica.

E sia chiaro: non sono in arrivo provvedimenti a sorpresa. Stiamo lavorando, come ho spiegato sabato sul Sole 24 Ore, per garantire maggiore autonomia alle scuole, attraverso meno vincoli d’uso per le risorse e maggiore flessibilità organizzativa. E per portare a compimento il Piano Sud sull'edilizia scolastica, l’innovazione digitale e il contrasto alla dispersione.
Giovedì sarò a Napoli proprio per questo, insieme ai ministri Barca e Profumo, al Commissario europeo  per le politiche regionali Hahn e alla mia collega sottosegretario Elena Ugolini.

7 commenti:

maestradeipiccoli ha detto...

Buonasera maestro.
Tiro un sospiro di sollievo nel leggere che la politica dei tagli non è inserita nella lista della vostra ricetta. Negli ultimi anni la scuola primaria ha subito un increscioso attacco che ha demolito un sistema funzionale (pur sempre migliorabile) a sostegno delle esigenze degli alunni (laboratori, gruppi di recupero, attività aggiuntive).
La scomparsa delle ore di compresenza ci ha messo in seria difficoltà, ci siamo sentiti delusi da un ministro che non riusciva a coglierne l'importanza.

Invio il mio plauso per l'impegno che state prendendo con noi tutti (alunni, famiglie e operatori della scuola) circa il miglioramento dell'edilizia scolastica. Ho insegnanto per 9 anni in Lombardia e ora che sono in provincia di Napoli tocco con mano la negliglenza e la conseguente fatiscenza e pericolosità degli istituti, delle piccole aule e degli spazi condivisi quotidianamente.

Mi permetto di fornire uno spunto: pensare all'infanzia, a quello spazio di vita ancora non valorizzato come dovrebbe. Mi piacerebbe che proprio la scuola dei piccoli diventasse obbligatoria. Non per garantire posti di lavoro, ma per consegnare finalmente al nostro paese un'idea di scuola dell'infanzia ricca di professionalità e davvero essenziale per lo sviluppo armonico dei bambini e delle bambine. E penso a quanti restano a casa e perdono anni fondamentali per socializzare, per diventare autonomi con il corpo e con la mente, per imparare il rispetto e per rafforzare tutte quelle abilità che sosterranno il percorso di studi successivo.

Chiedo, infine, di lavorare sulle opportunità di offerta formativa. Ebbene, tra nord e sud ci sono ancora delle distanze (e non perchè gli insegnanti sono fannulloni).

Auguro a voi tutti buon lavoro(di ragione, ma anche di spirito).
Ringrazio lei per la disponibilità che offre in questo spazio. La comunicazione diretta ci aiuta a sentirci meno soli.

Maria B. ha detto...

sono curiosa di sapere cosa ne pensa di questo video: http://www.ted.com/talks/ken_robinson_says_schools_kill_creativity.html

riuscremo mai ad avere una scuola in cui la creativita' ha un ruolo fondamentale nell'istruzione? Una scuola in cui arte e musica non sono le cenerentole ? Lo dice una laureata in matematica ...
Maria B.

Simone ha detto...

Buongiorno, sono uno studente liceale di Roma e vorrei chiederLe se e` possibile attivare anche qui a Roma il progetto formativo denominato BIENNIO INTEGRATO presso gli istituti tecnici/professionali. E` un`innovativa iniziativa didattica attiva ormai da diverso tempo in alcune province italiane ma anche in Emilia Romagna e Piemonte. Per es. la Provincia di Bologna riporta il seguente link in merito al progetto formativo:
http://www.provincia.bologna.it/scuola/Engine/RAServePG.php/P/256811300908
O ancora in un ITIS torinese:
http://www.itispininfarina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=110&Itemid=176

Sara` possibile nel breve termine estenderlo in tutto il territorio nazionale ?
Infine per i licei e` auspicabile che attraverso l`autonomia ogni istituzione abbia concretamente la possibilita` di attivare materie opzionali come citato nell`allegato H del nuovo irdinamento. COsi` ogni studente potrebbe scegliere di arricchire la preparazione studiando Diritto&Economia al primo biennio oppure un approfondimento nella discipina obbligatoria di Matematica applicata all`Informatica o ancora i fondamenti di Biochimica al quinto. Insomma vorrei che prossimamente quasi tutti i licei propongano materie opzionali nell`ambito della loro autonomia.
Grazie per l`attenzione, arrivederci!

Fabio Albanese ha detto...

In relazione agli emendamenti alla Legge milleproroghe in corso di analisi in questi giorni, si precisa che, qualora le proroghe all'inserimento in GAE non fossero estese a tutti i docenti in possesso di abilitazione (ivi compresi, ad esempio, i docenti con abilitazione estera riconosciuta ai sensi della Direttiva 2005/36/CE npn ancora presenti in GAE) sarà presentata immediatamente una denuncia-petizione al Parlamento ed alla Commissione dell'Unione Europea con richiesta di avvio di procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano per violazione della Direttiva 2005/36/CE. L'esclusione dei docenti con qualifica comunitaria, infatti, costituisce palese violazione della citata Direttiva che prevede il medesimo trattamento per le qualifiche conseguite negli Stati Membri dell'Unione Europea rispetto alle qualifiche conseguite in Italia, in virtù del principio di libertà di movimento dei cittadini e dei professionisti comunitari. In tal senso ritengo utile invitare gli estensori degli emendamenti a tenere in debito conto le norme comunitarie.

Anonimo ha detto...

una piccola provocazione, potremmo inserire anche il mio piccolo plesso, prov di ferrara, nel piano per il sud per l'innovazione tecnologica? Abbiamo una Lim, interamente pagata dai genitori, ma non abbiamo il collegamento a internet. Come avere una Ferrari e doverla spingere . Quando il Digital Divide si tocca con mano...

Gaia Colosimo ha detto...

Privo finalmente di orpelli ideologici? Ma lei è lo stesso Marco Rossi Doria che ha scritto quel meraviglioso libro, da me quasi interamente sottolineato, "di mestiere faccio il maestro" ?
Perché, dal mio punto di vista, soprattutto per quanto riguarda i programmi della scuola primaria( D.P.R. 12 febbraio 1985, n 104)non mi sembra che ci fosse nessun orpello....anzi!

Gaia Colosimo ha detto...

Privo finalmente di orpelli ideologici? (mi riferisco all'articolo di Mario Pirani di Repubblica) Ma lei è lo stesso Marco Rossi Doria che ha scritto quel meraviglioso libro, da me quasi interamente sottolineato, "di mestiere faccio il maestro" ?
Perché, dal mio punto di vista, soprattutto per quanto riguarda i programmi della scuola primaria( D.P.R. 12 febbraio 1985, n 104)non mi sembra che ci fosse "alcun" (scusate l'errore)orpello....anzi!