Sanzioni disciplinari come per l’hockey: per punire un’infrazione grave, si va in panchina per un breve tempo in cui accogliere la regola e poi di nuovo in classe, dopo aver riflettuto e svolto qualche attività “riparatrice”. Lunedì il Corriere della Sera ha riportato quello che penso sulle sospensioni degli studenti. Se ne è parlato ben più ampiamente nel convegno della rete Context tenuto a Trento. Martedì Giorgio Israel mi risponde sul Giornale, definendo allarmanti le mie idee e dandomi del “tecno-buonista”. Credo nel ruolo educativo della sanzione, a patto che non sia una scusa comoda per restare a casa a dormire.
Poi in serata a Genova, per parlare con Cesare Moreno e Andrea Ranieri di lotta alla dispersione scolastica. Ho incontrato alcune maestre che qualche settimana fa hanno portato in salvo dall’acqua qualche centinaio di alunni: l’acqua scendeva da un lato dell’edificio, giù per le scale, dal tetto che dava sul lato del fiume in esondazione. Hanno messo i bimbi in fila. Controllato che le altre scale fossero sicure. E sono andati in cima all’ala opposta, ancora sicura. In pochissimi minuti. Sono situazioni complesse. Sono da valutare anche queste.
Gli insegnanti hanno tanti dubbi e poca fiducia nel Governo, ed è su questo che occorre fare subito qualcosa. Primo, cambiare il nostro linguaggio e abbandonare il nostro atteggiamento giudicante.
Davvero, non è facile far scuola tutti i giorni. Il rispetto per chi svolge un ruolo difficile, complesso e prezioso è la precondizione per poter migliorare questo bel lavoro.
Martedì notte ho partecipato a Crash, una trasmissione del canale educativo della Rai: abbiamo discusso di inclusione, integrazione e apprendimento. Su Rai Educational il video; le repliche in TV a partire da Domenica, ore 23 su Rai Storia.
Queste sono alcune fotografie istantanee degli ultimi giorni: tante cose affollano il mio nuovo incarico. Posso soltanto cercare di elencarle in modo breve e un po’ didascalico, quando trovo il tempo. E non dimenticare nessuno. Perché ogni aspetto di questa responsabilità ha la sua importanza.
3 commenti:
Caro Sottosegretario,
su queste tematiche terremo un convegno a Pisa il 26 maggio. Il titolo è TI DO UNA NOTA. Ci terremo se Lei potesse partecipare.
Marco ORSI
resp. Scuole Senza Zaino
mi sembra un'ida condivisibile anche nell'utilizzo pedagogico che si fa nello scautismo del Libro della jungla, dove si afferma che: "una giusta punizione salda ogni debito"
Rimane difficile avere fiducia in un governo (o meglio, in una Istituzione) che sfrutta una categoria di docenti abilitati per 12 anni e non perde occasione per dichiarli, nel contempo, "non idonei" e "non qualificati".
E non perde occasione di far loro pagare di tasca propria il prezzo del riscatto di una abilitazione prima conferita e poi sequestrata, per il benessere delle casse delle varie università.
Rinnovo la richiesta al Maestro Marco di un confronto serio e pacato sulle sorti dei diplomati magistrale.
Fabio
Posta un commento