Chiamasi endorsement politico l’atto di dichiarare pubblicamente il sostegno – personale o di gruppo – a un candidato per una carica elettiva.
Sarò breve e chiaro nel fare il mio piccolo endorsement per le elezioni regionali della Campania. E lo riferirò a persone. Perché sono testimone del fatto che quelle persone che qui indico sono individualmente capaci di non vendere l’anima a partiti e schieramenti.
Per chi - come me - si occupa di lavoro sociale ed educativo, di welfare partecipativo, sviluppo locale e sostegno alle fasce più deboli della nostra popolazione, molto estese, conviene avere in consiglio regionale una persona che viene da lunghi anni nel nostro mondo, che è corretta, che di queste cose se ne intende e che ragiona e opera sul da fare in modo onesto e non provinciale. Un candidato di questo tipo c’è. E’ Sergio D’Angelo.
Per chi pensa che si debba sapere emendare nel concreto la scandalosa incapacità di legiferare del nostro consiglio regionale, c’è qualcuno che l’ha già fatto emendando l’ultima finanziaria campana con proposte serie, che sono passate. Su acqua pubblica, no nucleare, tariffe RC auto che premiano i virtuosi, bonus sulle bollette per i poveri, incentivi alle imprese che assumono davvero. E’ Marco Esposito.
Avvertenza non secondaria. Per chi approva queste mie proposte di candidati ma, per le più diverse ragioni, non crede nel candidato presidente De Luca - che le loro liste indicano, si ricorda che la legge prevede anche il voto disgiunto.
Se, poi, ci sono persone che ritengono di non voler/poter proprio votare per candidati nelle liste IdV o Sel e che si debba votare PD, noto che, nelle nostre condizioni questo ragionamento è purtroppo debole. Perché la lista del Pd non è una bella lista, imbottita – com’è – di esponenti della nomenclatura bassoliniana che ci ha portato a questo disastro. Ma, come è noto, io frequento assai poco e con crescente disaffezione e fatica il PD e solo nella componente di Ignazio Marino. E soprattutto - per ragioni altrettanto note - lo faccio lontano da questi luoghi, “in esilio”, a Mantova. In ogni modo, se qualcuno voterà comunque PD, segnalo il candidato Nino Daniele, persona garbata, buon amministratore e non appartenente alle nomenclature bassoliniane che lo circondano in quella lista.
Sarò breve e chiaro nel fare il mio piccolo endorsement per le elezioni regionali della Campania. E lo riferirò a persone. Perché sono testimone del fatto che quelle persone che qui indico sono individualmente capaci di non vendere l’anima a partiti e schieramenti.
Per chi - come me - si occupa di lavoro sociale ed educativo, di welfare partecipativo, sviluppo locale e sostegno alle fasce più deboli della nostra popolazione, molto estese, conviene avere in consiglio regionale una persona che viene da lunghi anni nel nostro mondo, che è corretta, che di queste cose se ne intende e che ragiona e opera sul da fare in modo onesto e non provinciale. Un candidato di questo tipo c’è. E’ Sergio D’Angelo.
Per chi pensa che si debba sapere emendare nel concreto la scandalosa incapacità di legiferare del nostro consiglio regionale, c’è qualcuno che l’ha già fatto emendando l’ultima finanziaria campana con proposte serie, che sono passate. Su acqua pubblica, no nucleare, tariffe RC auto che premiano i virtuosi, bonus sulle bollette per i poveri, incentivi alle imprese che assumono davvero. E’ Marco Esposito.
Avvertenza non secondaria. Per chi approva queste mie proposte di candidati ma, per le più diverse ragioni, non crede nel candidato presidente De Luca - che le loro liste indicano, si ricorda che la legge prevede anche il voto disgiunto.
Se, poi, ci sono persone che ritengono di non voler/poter proprio votare per candidati nelle liste IdV o Sel e che si debba votare PD, noto che, nelle nostre condizioni questo ragionamento è purtroppo debole. Perché la lista del Pd non è una bella lista, imbottita – com’è – di esponenti della nomenclatura bassoliniana che ci ha portato a questo disastro. Ma, come è noto, io frequento assai poco e con crescente disaffezione e fatica il PD e solo nella componente di Ignazio Marino. E soprattutto - per ragioni altrettanto note - lo faccio lontano da questi luoghi, “in esilio”, a Mantova. In ogni modo, se qualcuno voterà comunque PD, segnalo il candidato Nino Daniele, persona garbata, buon amministratore e non appartenente alle nomenclature bassoliniane che lo circondano in quella lista.
6 commenti:
a tutti quelli che mi hanno sentito l'altra sera al sorriso integrale devo dire che penso che non riesco a non votare. la lista de candidati di destra è troppo brutta.
caroline
ottima persona Sergio D'angelo, insostenibile de luca, nella migliore delle ipotesi sembra di ascoltare rutelli che parla con la ns.inflessione. La mia riflessione cmq verte sulla qualità di noi elettori;l'ettorato che riesce ad essere peggiore della pessima offerta politica
purtroppo oggi al comune mi hanno detto che alle regionali non posso votare...solo al comune e alle europee
@ caroline, vabbè almeno hai la coscienza in pace..
se veramente volete un voto utile: non votate, è utile che il ceto politico si scassi un po'.
se proprio non ce la fate,un voto inutile per una persona utile: di liberto
condivido Sergio D'angelo e aggiungo Igina Di Napoli.
Bello e condivisibile il comizio di De Luca, che a volte ha delle uscite pessime, ma, avendo da tempo smesso la caccia al "più puro dei puri", lo voterò.
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