Fatta salva qualche eccezione per lo più relegata in liste di testimonianza, a differenza di quanto si sbraita sull’essere “nuovi” sono vecchie vecchissime. A sinistra e a destra. Senza contenere né storia né storie.
E sono scalfite e corrose, unte e bisunte. Come una padella da cambiare perché avvelena ormai il cibo e che, però, non si trova il coraggio di buttare via. Ma forse sono io che vedo e leggo male. Perciò: vi prego, andare a leggere ognuno per conto suo, vagliare con cuore sgombero.
Sono disponibili on line anche i rapporti completi sulla povertà (2008 e 2009) e i dati di quella estrema nella nostra come in altre città. Vengono dalla Commissione di indagine sull’esclusione sociale detta commissione povertà.
Sono anche disponibili i dati della Fondazione Agnelli sull’istruzione e il divario Nord/Sud, commentati anche da Scotto di Luzio.
E i dati reali, relativi allo scorso anno ma molto significativi, del Ministero dell’Istruzione sulle insufficienze nel primo quadrimestre e di nuovo sulle differenze tra scuole del Nord e del Sud… (qui in pdf)
… Sud: con un “d” sola – mi raccomando. Quelli che … Sudd con due “dd” di queste cose non si occupano. Sono in campagna elettorale – non distraiamoli, per amor del cielo. Hanno i loro cavalli da spronare e i loro fantini da incoraggiare. Ma quelli che… invece sono del Sud ma non di Sudd possono investire un po’ del loro tempo per capire da quale baratro dobbiamo tirarci fuori. Sarebbe questo un buon primo passo di meridionalismo contemporaneo: pessimismo della ragione innanzitutto. Come fu della storia nobile del meridionalismo…O è troppo?
Ma c’è finalmente una lieve brezza di primavera. Che porta la mente al mare. Agognato. Ma anche su di esso – ahi noi! - c’è da riflettere – ricordate l’anno scorso e le piscine di plastica allestite per i bambini nei Quartieri Spagnoli perché l’inquinamento era oltre ogni limite.
Se non fosse che viene lo scoramento, ci sarebbe da dire “altro che elezioni: al lavoro e alla lotta”.
Ma c’è finalmente una lieve brezza di primavera. Che porta la mente al mare. Agognato. Ma anche su di esso – ahi noi! - c’è da riflettere – ricordate l’anno scorso e le piscine di plastica allestite per i bambini nei Quartieri Spagnoli perché l’inquinamento era oltre ogni limite.
Se non fosse che viene lo scoramento, ci sarebbe da dire “altro che elezioni: al lavoro e alla lotta”.
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