12 marzo, 2008

Presso gli antichi

Venire a Pompei servirà per ricordare a tutti che la Campania non è solo qualche sacchetto di spazzatura, ma un luogo straordinario di civiltà

Questa frase, pronunciata negli scavi di Pompei dall’on. Massimo D’Alema, a avvio di campagna elettorale, lascia stranito ogni privato cittadino che vive in questi luoghi, ne apprezza le beltà ma, al contempo, sente da mesi e mesi il tanfo della monnezza.
Molti hanno notato che è semplice arroganza del potere a far dire tali cose.
Ma non è che, invece, sono le condizioni di vita differenti che fanno percepire diversamente le cose del mondo? Da un po’ me lo chiedo seriamente.

A tal proposito restiamo un attimo presso gli antichi.
Narra Senofonte che il poeta Simonide un giorno si recò alla corte del tiranno Ierone (tiranno, presso gli antichi, non assume il significato moderno ma riguarda chiunque esercitasse sovranità, governo, dominio – come nota Hobbes).
E gli chiese una cosa fondamentale sul rapporto tra chi esercita dominio e chi no:
“Poiché eri un privato cittadino prima di diventare tiranno e poiché hai sperimentato entrambe le condizioni di vita, probabilmente sai meglio di me fino a che punto differiscono quelle del privato cittadino e quelle del tiranno”.
Al che Ierone gli rispose:
“Giacché tu sei ancora un privato cittadino, aiutami a ricordare quali sensazioni si hanno a vivere da privato, così mi sarà molto facile esporti le differenze tra i due modi di vita”.
“Aiutami a ricordare quali sensazioni”… Notevole passaggio.
E allora il Simonide di Senofonte diede inizio ad argomenti più complessi che si intrecciono con quelli di Ierone lungo il ben noto dialogo sulle dolorose necessità e sui privilegi o meno del comandare.
Ma proprio l’avvio della risposta è illuminante per il nostro caso. Risponde infatti Simonide alla richiesta di ricordargli come sono le sensazioni quando si è privati cittadini:
“Ierone, secondo la mia esperienza, con la vista il privato cittadino può godere e affliggersi di ciò che vede, con l’udito di ciò che si ascolta, con l’olfatto degli odori…” Appunto.

Forse è il caso di smettere di indignarsi. E di riprendere dagli antichi il dibattito – arrivato a Machiavelli e ben oltre - sull’alterità e separatezza della politica e su come si percepisce diversamente il mondo tra chi comanda e chi no. E se per forza deve così essere.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente!!!Era ora che riacquistassi senno!!!

Anonimo ha detto...

Rossi Doria, ma la finisce di fare il duro e puro? Lei ha fatto il progetto Chance e non ha lavorato in una classe normale per anni. Poi è andato a Roma a fare il consulente del Ministro. E' stato trombato alle primarie e quando c'era da dire che lei rimaneva a casa ha scritto nei suoi editoriali su Repubblica che voleva il rinnovamento sottintendendo sé stesso candidato.
Ora la smette di scomodare anche gli antichi per giustificare la sua voglia di protagonismo?

e.r. ha detto...

D'Alema sul suo sito riporta un'intervista al Mattino che titola "Aiuto Napoli, l'emergenza passerà".
Come potrebbe passare un influenza, un malanno di stagione. E' una brutta intervista, rassicurante nei toni e molto preoccupante nei contenuti. Non ci sono grossi problemi e se ci sono passeranno da soli o quasi. Bisogna darsi da fare per il turismo. Il mediterraneo crocevia di culture.

Secondo me non si tratta di un diverso modo di vedere il mondo, ma di panzane elettorali piuttosto squallide. Lui sa bene come vivono male i suoi elettori. Ma conviene parlare d'altro. Il dubbio è che la convenienza non sia solo elettorale, tattica, per vincere; ma piuttosto che dietro il partito della minimizzazione ci sia anche il partito degli interessi fortissimi che ha ingoiato i costi monetari della crisi dei rifiuti.

Il riferimento dalemiano è qui:
http://www.massimodalema.it/documenti/dett_dalema.asp?id_doc=2357

Anonimo ha detto...

dai commenti n. 2 e n. 3 (che comunque rispecchiano cio' che ora gira) si evince che ormai siamo tutti risprofondati nelle trincee
costanzo

e.r. ha detto...

Infatti costanzo. E non ti dico che più che in una trincea mi pare di stare altrove.
Più pacatamente, sentir dire "non è solo qualche sacchetto di spazzatura, ma un luogo straordinario di civiltà" va oltre qualsiasi limite. Credo.

clark kent ha detto...

OT....
"Corso elementare di ingiustizia "
il nuovo post di clark kent su

http://www.smclarkkent.blogspot.com

cordialmente
clark

Anonimo ha detto...

caro Marco...
volevamo segnalare
che La discussione che si sta sviluppando sul nostro blog, nella pagina dei commenti al post, sul sondaggio
"si può cambiare Napoli e come?"
è molto interessante e davvero pregnante, sarebbe davvero utile e importante che partecipaste anche voi, lasciando un vostro commento.
Grazie

http://pangeablu.blogspot.com

eddi ha detto...

A proposito di come si percepisce diversamente il mondo, anche tra chi non comanda: a Novara l'amministrazione di centro destra (sindaco leghista eletto con la maggioranza del 60%) ha tappezzato la città con enormi cartelloni che mostrano un cuore con la scritta I love Novara con accanto il disegno di cassonetti, sacchetti e spazzatura varia. Sotto, una frase di Einstein recita: "Un uomo intelligente risolve i problemi. Il genio li evita" (manderò la foto all'elettricista). Alludono o sono io suscettibile? Se la tirano con la differenziata al 70% e intanto pensano a costruire un nuovo termovalorizzatore. La possibilità del riuso e della riduzione dei rifiuti non l'ha ancora presa in considerazione nessuno nè a destra, nè a sinistra. La mia parrucchiera, campana, dice che si vergogna quando l'argomento rifiuti viene fuori e cambia discorso. Alla mia collega, campana pure lei, viene da piangere e dice che vuole votare lega (qui viene a me da piangere). Anche il PD pare voler risolvere il problema a tutto vantaggio dei poteri economici che ci costringono a pagare la spazzatura 3 volte: prima portando a casa dal supermercato una montagna di roba da buttare, poi pagando per smaltirla e infine pagando l'energia prodotta bruciandola.

Anonimo ha detto...

Pompei: l'unico posto in Campania dove il PD può legittimamente dire "Non c'entro niente con quello che è successo" ...
(Vergassola)