Ieri al sole – quello vero – sono stato a lungo fuori da Galassia Guteberg. Ho incontrato tanti amici e amiche. Che a suo tempo ci hanno votato, sostenuto o altri che non lo hanno fatto ma che hanno oggi rispetto per quella stana impresa.
I tempi della ripresa del senso civile e del senso della politica – come dicono le ragioni di Decidiamo Insieme – saranno sempre difficili e lunghi. Strada ardua il “tenere botta”. Non siamo in pochi a pensarlo, a dirlo, a ripetercelo, di fronte al disastro politico-amministrativo che continua e anche dinanzi a questa scadenza elettorale e oltre ancora…
E’ difficile. Ma le persone che raccontano le cose che sanno e che fanno e che restano qui a “tenere botta” sono una risorsa – varia, ricca, intelligente, anche divertente - una riserva strategica della città.
C’è spesso una voce che chiede: “perché non fate di più?”. Rispondo che se il verbo è alla seconda persona plurale, se è l’ennesima richiesta a altri, se è delega, beh non mi piace. Se è alla prima persona plurale - “noi cosa facciamo?” – va meglio. Poi argomento che c’è depressione in giro. E rispondo anche che la mattina la gente come noi va a lavorare e non è ceto politico distaccato a organizzare consenso.
E sì, effettivamente sarebbe bene fare di più e sarebbe bene portare a termine le tante piccole iniziative insieme agli altri che pensano cose simili. Azioni serie, credibili che di volta in volta si pensano e si propongono per nutrire uno spazio pubblico.
Il 3 aprile, per esempio, cerchiamo di esserci in molti, facciamo telefonate, mandiamo sms. E che la voce giri.
C’è anche, però, chi argomenta contro l’idea di riserva civile in altro modo: “Ma se non state nella maniera normale di fare politica, se siete sempre con un piede fuori, non siete niente e non farete niente”. Sarà pur vero anche questo. Ci ho anche provato a entrare. Ma non mi è parso di trovare una agorà di cui poter essere parte con la mia storia, un luogo ampio, aperto dove riuscire a “ridare senso e forza alla politica” . Piuttosto mi è parso che ci fosse una esplicita richiesta di sottomissione e di resa ai modi, al metodo, ai linguaggi di una brutta politica.
Riparlare, anche molte volte, di queste cose, forse sfianca un po’ ma non è inutile. E a tal proposito, l’altro giorno ho trovato una bella frase da uno dei nostri padri fondatori:
“Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare”. (Piero Calamandrei)
1 commento:
Velardi è un filibustiere.
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