Il convegno su (e di) Chance si è fatto lunedì all’Ipia di Ponticelli. E’ andato bene.
Sono stato poi a Bergamo a un affollatissimo convegno di Animazione Sociale sulla cura della cultura dei figli. Interventi davvero ottimi e una partecipazione di tanti giovani docenti ed educatori sociali impegnati fra scuola, extrascuola, famiglia e luoghi informali di incontro. Ieri ho fatto una scappata a Napoli per andare all’incontro dei giovani talenti. Il nome direi che non mi piace. La ricerca presentata era sui caratteri del bullismo nella nostra città e non recava significative novità rispetto a molte ricerche precedenti sullo stesso tema. In compenso i giovani tecnici di settore impegnati in imprese o imprenditori essi stessi o attivi in agenzie nazionali e internazionali e che hanno a cuore Napoli dicevano molte cose sullo sviluppo possibile e l’approccio propositivo che non erano servili verso i potentati e mostravano interesse per l’approccio partecipativo. Ci sono moti impercettibili che dicono che sotto questa cappa non tutto è morto. Forse. Segnali da seguire.
Credo che, dopo l’ennesima figuraccia del consiglio comunale che non ha dibattuto il caso Bagnoli come da ordine del giorno ma ha discusso della Piazza titolata a Craxi, (un argomento sostitutivo di dibattiti scomodi, evidentemente: già fu il tema supplente nel consiglio comunale che doveva soffermarsi sul mai risolto problema del budget delle municipalità) si debba davvero dare un segnale di sana indignazione. Diceva Monica pochi giorni fa che è l’ennesimo segno della crisi della democrazia rappresentativa in città.
Desidererei che vi fosse un segnale: almeno 30 persone indignate a volantinare sotto il prossimo consiglio comunale su Bagnoli. Almeno.
Sto di nuovo a lavorare a Roma. E’ un lavoro sotto traccia e molto tecnico. Fatto spesso con persone brave, che lavorano da anni all’impianto della scuola pubblica. Ma io sento sempre più la distanza tra tale architettura e la vita vera della scuola di ogni giorno. Qualche volta emerge qualcosa a cui guardare per riflettere però. Per esempio il 3 aprile sarà presentato, entro un seminario di lavoro su invito a esperti e associazioni, la proposta di documento di indirizzo per le future indicazione per scuola d’infanzia, scuola primaria e scuola media che sostituiranno quelle della Moratti entro la primavera e che saranno, poi, dibattute dalle scuole nei mesi successivi. E’ un documento culturale o “d’impianto” al quale ho lavorato insieme agli altri della commissione. Seguiranno a breve - si spera - le nuove indicazioni divise per ambiti e aree di discipline e competenze da raggiungere nei diversi livelli della scuola di base. Appena reso pubblico, fornirò il link perché credo che questo documento sia pure un po’ “generale” abbia alcune innovazioni interessanti sia nel linguaggio che nelle priorità che si danno alla nostra scuola pubblica.
5 commenti:
tre segnali + 1
non sottovaluterei l'iniziativa di Arteteka e Kestè (orto della legalità nella piazzetta dell'Orientale), che ho segnalato su decidiamoinsieme.
(e non parlo di Bagnoli perchè ne parlo fin troppo di là)
Mi interesserebbe sapere quali sono le proposte relative all'insegnamento della religione nella scuola dell'obbligo.
Te lo chiedo perché mi sembra un problema da affrontare urgentemente e perché la contingenza politica del momento rende il tema particolarmente delicato.
D'altra parte bisognerà pure cominciare a lavorare per rendere il nostro Paese veramente laico e autonomo dal Vaticano e realmente inserito in una contestualità europea anche da questo punto di vista.
La crisi della democrazia rappresentativa è figlia soprattutto del sistama perverso delle autonomie che, nelle zone ad alta tendenza mafiosa,ha dato spazio agli abusi che tutti sappiamo,e forse qualche volta (ci) ha fatto anche comodo.
E, a proposito di democrazia partecipativa,vorrei aggiungere che la primavera è arrivata il 21 marzo, che nelle scuole ci teniamo pronti a trasformarci, come tanti pokemon, in quello che il governo di turno ci chiede, ma vorremmo sapere per allenarci durante l'estate.
Senza fretta eh!
Non per stressarti,ma dalle parti di roma si parla ogni tanto di tutta questa campagna mediatica sulle porno prof?
Mi devo ritenere al sicuro avendo ormai un'età ed essendo ormai sovrappeso?
O possono dire che proprio ad una certa età...qualche appetito malato...?!?
un tale don Di Noto dice che è tutta colpa del sessantotto, di una rivoluzione che è fallita ecc.
Cioè, è possibile che ci dobbiamo sorbire tutte queste stronzate mentre nella scuola tra un docente ed un alunno c'è un muro imbarazzante del video pornografico quotidiano?
E' possibile che dobbiamo sorbirci la subdola e morbosa posizione della chiesa anche su questo?
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