27 dicembre, 2005

Rimettiamo il mondo sui suoi piedi

Ringrazio Antonio e Norberto per i loro interventi. Non capisco – lo dico in senso autentico e proprio – cosa significa per Norberto che Rosa Russo Iervolino è funzionale…. E, grazie al suo intervento, mi sono reso conto che io stesso ho usato il termine e forse ho sbagliato; la parola “funzionale”, infatti, definisce male un quadro in cui non c’è “un disegno”, ma, piuttosto, quella che ho chiamato una “situazione”. C’è un miscuglio di difese dell’esistente, assenza di programma e di risorse politiche che pensano e trovano accordi su azioni di interesse generale, inadeguatezza degli strumenti di governo, procedure improprie o deboli ma molto consolidate, lontananza dai grandi flussi di pensiero e esperienza a cui, per esempio, Roma, invece, dimostra di sapere accedere, mancata attenzione a ciascuno dei binomi, ricchi di relazione, che sono qui davanti a noi e dei quali non ci si occupa affatto: il binomio tra mercato e impresa, tra mercato e diritti da consolidare ed estendere, tra integrazione sociale degli esclusi e sviluppo locale, tra pietre (cose e spazi della città) e persone, tra processi decisionali e ascolto autentico, ecc. Tutto questo evidenzia che non vi è una testa politica e, dunque, funzionalità a questa testa. Uno dei guai è questo magma statico e senza direzione e l’altro è la confusione litigiosa e superficiale. Le azioni politiche, così, paiono tese esclusivamente alla difesa dell’esistente, e mancano di funzionalità o sono meramente funzionali alla salvaguardia di questa grande debolezza. Lo ripeto anche in modo un tantino ossessivo, lo ammetto: la debolezza della politica si tocca con mano perché non vuole o non sa offrire, a Napoli, oggi, prospettive forti, variegate, innovative, partecipate. E’ di queste cose che proverò a parlare nelle prossime settimane, con o senza possibilità di una candidatura. E a misurare, insieme agli altri, le possibilità di uscita.
Da dove partire? Sento, di sicuro, che bisogna oggi capovolgere lo schema di analisi e di discussione e mettere sui suoi piedi il mondo e ripartire da cosa e come fare per vivere meglio qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Marco, nel mio commento ho scritto che la iervolino è funzionale più di altri alla conservazione dell'esistente; leggo dal dizionario che l'aggettivo "funzionale" significa letteralmente: "che risponde pienamente alle funzioni per cui è stato ideato e costruito".
Ecco... la Iervolino sindaca risponde pienamente alle funzioni per cui è stata ideata e costruita la sua candidatura: conservare il sistema di relazioni e di potere, la stratificazione sociale, i meccanismi economici, in definitiva la città che viviamo tutti i giorni, così com'è.

Anonimo ha detto...

Caro il nostro maestro di strada.... ho letto la tua analisi sul blocco di potere che attanaglia Napoli, condivido la tua analisi ma non ne condivido le conseguenze che ne trai!!!
se tutto ciò che dici è vero come mai ti eri illuso che "quel sistema" ti avrebbe concesso le primarie?
ci sei o ci fai?
vuoi essere coerente e dunque CREDIBILE??
Presenta una TUA lista e candidati a Sindaco!!!
un saluto
e buon anno
clark kent

Anonimo ha detto...

ho seguito il tuo consiglio e sono andato a vedere la classifica. Napoli è nel gruppo di città giudicate come "sufficienti". Magari in altri settori venisse giudicata "sufficiente"!!!!