03 luglio, 2011

Pensare e fare in modi nuovi

In queste settimane sto chiudendo l'anno scolastico insieme ai colleghi e colleghe dei centri della formazione professionale del Trentino. I ragazzi sono immersi in mondi nuovi. Molti adulti continuano a parlare male dei loro modi e stili di apprendimento. Ma in realtà il mondo è cambiato e si apprende in molti e diversi modi da quando imparavamo noi e noi stessi stiamo cambiando tanti approcci al sapere e saper fare, nella vita di ogni giorno. Molti altri docenti si stanno davvero domandando se la scuola può continuare ad essere questa cosa qui fino alla fine di questo secolo?
Le vicende politiche mostrano aria nuova. Ma le facce e il lessico che appare in tv è sempre lo stesso.
C'è bisogno di guardare le cose con occhi dubitativi e inventivi e non affezionarsi più a categorie rassicuranti ma che non tengono. E' complicato.
Nei prossimi giorni andrò a un'iniziativa di Ivan Scalfarotto che si pone analoghe questioni.
E nei mesi prossimi valuterò se è concretamente possibile inventare una prova di scuola pubblica ma non statale, che liberi una crescente volontà di andare oltre i vecchi schemi, troppo duri a morire.

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