18 maggio, 2011

Sostenere De Magistris e…

Ho, insieme a tanti, sostenuto Morcone. Che ha perso. C’è tanta gente niente affatto legata al cattivo centro-sinistra di Napoli che l’ha fatto. L’ho chiamato al telefono Morcone, a urne ancora aperte. Era tranquillo. Torna al suo lavoro. Una persona brava, concreta, equilibrata. Niente a che fare con il ceto politico. Che ora – ci possiamo giurare – lo lascerà da solo. Per salire su un carro, o l’uno o l’altro.
Poi, ha perso il Pd; e ben gli sta. E su questo si dovrà tornare. E tornare ancora.
Ma di valutazioni argomentate su come andava a finire il pd napoletano forse nessuno ne ha fatte, negli ultimi anni, più di chi scrive, sui giornali e qui. Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire, chi è causa del suo mal… ecc.

Soprattutto ha vinto De Magistris. Bene così. E si va avanti. Il doppio turno è bello e serve per questo. De Magistris lo ha fatto usando bene, molto bene, il sentire profondo e indignato della città. Di questo gli va dato merito. La città ha voluto un capo, che desse voce a questo. Era una condizione necessaria. E De Magistris ha avuto ragione politica a sostenerla. “Amma scassà” – così ha gridato al comizio finale. E questo che serve a tanti cittadini e cittadine di Napoli oggi. Che, intanto, hanno bisogno di reagire e uscire dal pantano depressivo nel quale il ceto politico e l’amministrazione Iervolino ci hanno gettato. Perciò: il voto gli dà ragione. E gli consiglia di non apparentarsi con i partiti e di continuare su questa onda. E lo farà. E lo stesso voto dà torto a chi, come me, aveva sostenuto la necessità di una squadra guidata da una personalità sobria e operosa e non trascinante, più che di un capo capace di galvanizzare e ha argomentato che la ripresa di Napoli si fondasse, da subito, sulla ricostruzione più che sulla rabbia. Il voto sancisce, senza ombra di dubbio, che non è così. Avevo usato la metafora del capo-cantiere. Invece il voto dice che la domanda e il bisogno profondo erano quelle del capo-popolo.
E’ un risultato chiaro. Che va accolto. E poi ci sarà il poi… E ci vorrà anche il cantiere e le sue funzioni e un dibattito civico su come fare le cose, quando, con chi, con quali priorità e reperendo come i soldi. Ma questo sarà. E dovranno maturare le condizioni e i convincimenti profondi perché ciò sia.
Ora è evidente che si tratta di sostenere Luigi De Magistris. Darsi da fare. E davvero. Perché questo centro-destra va fermato.

Ho sostenuto anche Fernanda Tuccillo. Riporto qui di seguito alcune parti di quel che ci ha scritto:

Carissime/i,
i dati non sono ancora definitivi ma appare ormai evidente un risultato negativo per la lista nella quale ero candidata. C’è stato un chiaro voto di protesta; non spetta a me analizzare il voto e l’altissima percentuale di astensionismo… C´è un elemento su cui riflettere: lo scarso numero di preferenze espresse per me nei seggi del quartiere. Abbiamo sicuramente sbagliato qualcosa che, al momento, non si riesce a cogliere del tutto. Tuttavia, ripensando agli episodi di malcostume ai quali abbiamo assistito durante i giorni delle elezioni, mi sento di affermare che forse è stato chiesto troppo alla coscienza civica delle mamme del quartiere. La spiegazione del dato negativo potrebbe proprio essere spiegato con l´impossibilità, da parte di molti, a resistere alle pressioni e alle vessazioni cui sono state sottoposti.
E allora si riparte: avevo detto che, se eletta, avrei continuato a fare la preside, figuriamoci ora! Adesso l´impegno di tutti deve essere quello di consentire ai bambini e alle bambine di Napoli, quando saranno adulti, di esprimere il proprio voto in assoluta libertà. Grazie ancora!


Fernanda

6 commenti:

Anonimo ha detto...

forse è l'analisi migliore che hai fatto. è vero, ci voleva un capopolo che dicesse: a norimberga! Ma attenzione: attribuiamo, e giustamente, valore negativo al capopolo. ma qui, non nella testa e nella cultura, temo, di demagis, c'è qualcoa in più: c'è un'emistfero destro che ha a che fare con l'agire. diceva il compagno lenin, se non erro, che c'è il momento dell'agitazione: poche parole per poche cose, slogan insomma; e quello della propaganda, molte parole per poche cose. era questo il momento della prima cosa. è quello che l'opinionismo non ha mai capito; che il concretismo non ha mai capito: che c'è un ciclo di felicità pubblica che prima o poi ritorna (a milano mi parlano di questo), di festa e di gioia.
certo, poi viene il poi e lì sono da ora che il semplificazionismo, il giustizialismo, la riduzione della politica a processi non servirà. penso che l'identificazione negativa, che facilmente aggrega (noi siamo il "non te") è cieca, perchè liberi da bisogna imparare a essere liberi di. capaci di apprendere di nuovo. demagis, meglio se ci sorprende, non è adatto. Ma ha aperto, scassando, uno spazio che supera la sua stessa progettazione della rottura, uno spazio che potrebbe essere irriducibile alle sue strategie. se. se solo si trovassero enegie per l'agire, per tornare a conficcarsi politicamente ognuno nel proprio lavoro, nel proprio pezzo di citta, abitanti. Insomma: il problema non è aspettare demagia se diventa questo o quello. demagis, prima di esserne un intelligente interprete, è il frutto di una stanchezza e della fine di una stagione. non facciamo lo stesso errore di vedere se diventa un capo, noi che pensiamo che i capi non servono a costruire nulla. demagis sarà l'uso che ne faremo. del pd alcun uso da anni ci è dato farne

Anonimo ha detto...

Questa volta credo che Tu abbia sbagliato sia le premesse che le conclusioni...
Riportando quanto scrive la Tuccillo sul voto libero, quasi sembra che quello per De Magistris non lo sia stato...
Ma, mi domando ? Almeno un pó di memoria a breve, Vi ricordate quanto è successo alle primarie del PD ?
Votando e sostenendo il PD e Morcone, persona rispettabile, dove pensate siano finiti i voti degli irriducibili bassoliniani ?
Possibile che non riuscite mai a distinguere il bambino dall'acqua sporca ?
Vi è mai venuto il sospetto che nel PD ci doveva essere un candidato di facciata ?
Come mai queta continua intermittenza fra furbizia e ingenuità ?
A Salerno, un certo Vincenzo De Luca che per primo si schierò contro il blocco bassoliniano fa il sindaco con straordinario consenso e successo, perché Napoli non dovrebbe avere con De Magistris la stessa chance.
BEN VENGANO I CAPIPOPOLO !!! SONO MANNA DAL CIELO !!!

Pietro Spina ha detto...

"A Salerno, un certo Vincenzo De Luca che per primo si schierò contro il blocco bassoliniano fa il sindaco con straordinario consenso e successo, perché Napoli non dovrebbe avere con De Magistris la stessa chance.
BEN VENGANO I CAPIPOPOLO !!! SONO MANNA DAL CIELO !!!"

mi ricorderò di questa frase, come mi ricordo dei compagni che sventolavano le bandiere rosse per l'elezione della iervolino, come mi ricordo degli entusiasmi per l'elezione, illo tempore, del Vicerè Bassolino...
ricordarsi che questo è stato.

ps. ma perchè tanti commenti anonimi?

pirozzi ha detto...

caro spina, il primo era il mio, salvatore pirozzi. il fayyo à che talvolta mi imbrano nella pubblicazione e spesso me li scancellano, i commenti. cmq, x chi mi sa, ero riconoscibilissimo

Pietro Spina ha detto...

infatti avevo sospettato. il primo commento mi piaceva e un po' speravo in un nuovo "ospite".. :)

Anonimo ha detto...

SALERNO É LÌ A TESTIMONIARLO !!! SVEGLIATEVI !!!