01 novembre, 2009

North Country 5

Paradosso sgradevole: alla fine però è andata male, anche se era andata davvero molto bene.
Pare il mondo alla rovescia. Infatti, nonostante la buona battaglia di merito fatta a Mantova nel corso di queste primarie, grazie alle straordinarie persone incontrate e nonostante i più che buoni esiti del voto, l’orrido marchingegno elettorale del Pd mi ha penalizzato.
Ecco come:
Mentre i seggi che vengono presi con quoziente pieno partono tutti dal raggiungimento del quoziente elettorale di collegio (es. metti che per 10 seggi sia mille voti ogni seggio: tu ne prendi tremila guadagni tre seggi), i resti, invece, non seguono la logica di chi si avvicina più a mille (e cioé quella meritocratica del resto più alto) ma si parte con una prima assegnazione dei seggi ai collegi con quattro seggi con i resti e poi via via con i collegi con un più alto numero di seggi. In Lombardia solo due seggi sono stati assegnati pieni mentre gli altri quindici tutti con i resti. La fregatura quindi l'abbiamo presa noi di Mantova e poi Cremona e Milano 3, ultima fascia di assegnazione con sette e sei delegati da assegnare e dunque con i resti (e quindi i voti in assoluto) più alti della Lombardia (!!). Si è fatto ricorso ma è il regolamento che è folle e anti-meritocratico. E senza neanche tutelare bene le minoranze. Infatti vengono dati seggi alle monoranze delle realtà meno significative e dunque meno capaci, potenzialmente, di tenere nel tempo. Ma tant’è.
Così, nonostante che, dopo i collegi di Milano, io sia il più votato (quinto posto su 28 collegi lombardi) sono fuori.

In compenso ieri il Napoli ha vinto, dopo 21 anni, sul campo della Juve. Con una rimonta immensa. Meno male che o’ ciuccio c’è!

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