E’ un po’ di giorni che non mi faccio sentire. Alle volte si è stanchi.
E nei prossimi giorni dirò qualcosa del ‘ritiro della Gelmini’.
Intanto due pensieri su Napoli.
Il primo mi viene dal fatto che una persona senza fissa dimora è morta per strada nella ‘umanissima’ Napoli. Dove non c’è alcuna politica né alcun percorso amministrativo sensato verso i più poveri tra i poveri.
La seconda riguarda l’episodio, raccapricciante, del ferimento grave agli chalet di Mergellina. Terribile. Feriti o uccisi per caso in una grande città… In varie persone molte volte abbiamo scritto articoli di denuncia sulle frequenti sparatorie nei Quartiri Spagnoli o alla Sanità o a San Carlo Arena o a Soccavo o a Scampia ecc. Che mettono in pericolo o feriscono o ammazzano persone che non c’entrano nulla. E mi ha sempre colpito quanto, per tanti, queste sono state cose comunque lontane e ‘altre’ da quel che è la comune metropoli che, invece, abitiamo. Ma appena vi è una sparatoria che ferisce qualcuno fuori dalle periferie o dal chiuso dei ‘ghetti interni’ si grida, all’improvviso, allo scandalo e lo si fa per il fatto che tutta Napoli sarebbe diventata periferia… E, sotto sotto – nell’additare il male nelle periferie in quanto tali e non nella comune metropoli - non si mostra tanto una sacrosanta rabbia contro le specifiche persone criminali che sparano e feriscono in un locale pubblico quanto con tutta la gente di periferia che osa frequentare i luoghi topici di Napoli. Come dire: “tutto ciò accade perché costoro non se ne stanno più in periferia”. E non viene in mente che chi gira in quel modo con le pistole minaccia e opprime ogni giorno migliaia di persone che in quelle periferie abitano.
Queste tristi cose mi colpiscono di più del gran parlare nel pd campano. O del futuro di un ceto politico che, come ho detto in un’intervista a repubblica nazionale, dovrebbe per intanto sgombrare il campo…
… certo, poi resta il problema del dopo. E del dopo, anzi dello star meglio da subito, si parlerà a segnali di fumo il 16 dicembre martedì.
Ma di "Cosa fare e con chi?" si parlerà anche giovedì 18 dicembre alle 18, probabilmente presso la seconda municipalità a piazza Dante (a breve la conferma del luogo) con Zanardi, Policastro, Impegno, Amendola e il sottoscritto. Con dibattitto.
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