20 aprile, 2006

Sessanta persone nuove

E’ il momento chiave della campagna elettorale. Il risultato delle politiche non sta liberando il clima come avevamo sperato. Anzi. Berlusconi ieri sera ha annunciato che sarà capolista di Forza Italia al comune. E’ possibile che Fini e gli altri facciano altrettanto nelle prossime ore. Vogliono fare il tempo supplementare di elezioni di cui invece ieri la Cassazione ha confermato gli esiti positivi, sia pure di misura e che consentirà al centro-sinistra di assumere la responsabilità del governo. Stanno snaturando quella che avrebbe dovuto essere una normale prova democratica per il governo della città. Invece di un voto su come costruire un nuovo governo cittadino ne vogliono fare l’ennesima crociata italiana togliendo spazio al merito dei problemi e delle soluzioni possibili per la nostra vita. Così stiamo per essere invasi da manifesti con mille facce, bigliettini, slogan miracolistici, urli, tutti centrati su Berlusconi sì e Berlusconi no. E per fare questo, hanno messo in campo anche Vito, mister 100.000 preferenze, un signore che ha confessato in un tribunale della Repubblica di avere comprato voti per anni.
In secondo piano andranno le misure concrete e possibili sulla sicurezza, le strade, le fogne, il come curare l’aria e gli spazi urbani, come rilanciare lo sviluppo facendo partire davvero i tanti progetti che esistono e che vanno rimessi in moto in tempi brevi.
Nel centro-sinistra chiamano tutti alla crociata contro la destra, fanno gli appelli ai sentimenti a me o fanno girare la voce che mi sono già accordato per questo e per quello. Tutto non vero e che continuerò a smentire argomentando con pacatezza e decisione. E nessuno nei partiti di centro-sinistra dice pubblicamente ciò che tutti pensano e ripetono in privato e da mesi: la giunta Iervolino ha governato male e Rosa Russo Iervolino è la peggiore candidata possibile perché non se ne può sostenere la continuità davanti a un declino che è percepito in modo chiarissimo da centinaia di migliaia di cittadini, in ogni quartiere, di ogni condizione sociale e di ogni orientamento politico, in primo luogo di centro-sinistra.
Perciò sono sempre più convinto della nostra battaglia. Dobbiamo nutrire la speranza e lavorare per un nuovo e serio governo cittadino. Abbiamo un vero programma, oggi c’è la conferenza stampa sui rifiuti e via via presenteremo proposte innovative e realiste su tutti i temi, tutti. Da sabato 22 aprile al Modernissimo le nostre proposte saranno sottoposte in pubblico alla verifica della libera stampa, come si fa per le elezioni municipali nelle città in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Spagna, negli Stati Uniti. Normale, seria democrazia. La nostra lista per il consiglio comunale è splendida e la presenteremo ben prima della scadenza del 29. E la città potrà scegliere tra 60 candidati onesti, seri, dediti al loro lavoro, all’impegno civile e alla città, appartenenti ad ogni suo quartiere e con una attenzione vera alle donne e ai giovani.
Con calma, forza e dedizione andiamo avanti.

68 commenti:

Anonimo ha detto...

e vai!!!!

Anonimo ha detto...

e se per caso si decidesse di fare qualche manifesto per farlo sapere in giro? o sperate di prendere i voti dalle sette segrete?

Anonimo ha detto...

ma realisticamente quanta possibilita' ha MRD di andare perlomeno al ballottaggio??? ...
e se, come probabile, anzi direi certo non ci arriva, cosa fara' MRD??? sara' all'opposizione?? o che altro.

Anonimo ha detto...

E per le Municipalità? Presenterete dei candidati anche per quelle?

Anonimo ha detto...

premetto che a me ,come un pò a tutti, piace vincere.
mi piace molto di più lottare per quello che ritengo giusto.
riguardo poi al "perdere" lo si può fare in molti modi,principalmente in tre:
1)lottare per qualcosa che si ritiene intimamente sbagliato
2)rinunciare a lottare ed a difendere il propio punto di vista
3)lottare con lealtà ed viso aperto pur sconfitti da forze preponderanti
quindi... rimbocchiamoci le maniche e mettiamocela tutta, poi accada quello che deve noi avremo fatto tutto quello che potevamo
al contrario di tutte quelle centinaia e centinaia di "professionisti" della politica buoni solo ad offrire false mediazioni ed accordi sottobanco
NOI ABBIAMO SOLLEVATO UN PROBLEMA POLITICO A QUESTO SI DOVEVA DARE RISPOSTA.....
INVECE LA REGIONE CAMPANIA E' IN CRISI PER.....DEFINIRE A QUALE PARTITO VA'LA PRESIDENZA DELL'IACP DI AVELLINO!!!!!!!!!!!
Continuando così" passo dopo passo" indovinate in pò dove finiremo.....
ciro.gambelli@fastwebnet.it

Anonimo ha detto...

chi mi sa spiegare la questione delle municipalità??è vero che si stanno prendendo accordi con la sinistra per la presentazione delle liste?se così fosse, non si andrebbe contro i pincipi portanti dell'associazione e della candidatura di MRD?

Anonimo ha detto...

marco stai prendendo accordi con la sinistra napoletana??...non ci credo!

Anonimo ha detto...

io ci credo...c'era da aspettaserlo!la vostra è una finta opposizione...lista civica, senza colore...sono solo balle!...sempre la solita "pastetta"

Anonimo ha detto...

Vai così Marco... ma non dimenticare (e non dimentichiamoci) di farti (farci)ascoltare e vedere da tutti coloro che non c'erano al Filangieri e al Modernissimo nei precedenti incontri.

Anonimo ha detto...

C'E UN GRANDE EQUIVOCO DA PARTE DI QUALCUNO: NON SIAMO AFFATTO UNA LISTA CIVICA E SENZA COLORE.
APPARTENIAMO,SE NON SBAGLIO,ALL'AREA DI CENTROSINISTRA.
NESSUNO DI NOI PENSA E VUOLE ESSERE A- POLITICO E NON DI PARTE.E' BELLO ESSERE FAZIOSO,PARTIGIANO E MILITARE PER UNA VISIONE DELLA SOCIETA' CHE SIA CARATTERIZZATA DA UN CAPITALISMO SOCIALE, DALLA SOLIDARIETA' E DALLA LOTTA ALLA DISUGUAGLIANZA :IN ALTRI TERMINI POSSEDERE FORTE IL SENSO DELL'ALTRUISMO E MOLTO POCO QUELLO DELL'EGOISMO.SONO PERCIO',PENSO, BENE ACCOLTITRA NOI TUTTI COLORO CHE NUTRONO QUESTI SENTIMENTI E CHE SE ANCHE NON LO SANNO, HANNO COMUNQUE, UNA CONCEZIONE E UNA VISIONE DELLA VITA,VISTA DA SINISTRA.

Anonimo ha detto...

il coraggio, oggi, dopo la decisione di berlusconi capolista di forza italia, sarebbe quello di costruire le condizioni per un centrosinistra unito sulla iervolino...se non si riesce a capire questo si è solo malati di un inguaribile e irresponsabile narcisismo...

Anonimo ha detto...

Caro anonimo non scherziamo. Quest'esperienza politica nasce, tra le varie ragioni, in opposizione alla candidatura della Iervolino. E' un atto di arroganza intollerabile imporre alla cittadinanza una candidatura indigeribile, che rappresenta, anche se probabilmente in proporzioni maggiori dei suoi demeriti, il declino napoletano degli ultimi anni. Quest'esperienza nella peggiore delle ipotesi si tradurrà comunque un messaggio chiarissimo: non accettiamo più che decidiate per noi, da questo momento si deve tener conto di quello che pensiamo noi elettori. La democrazia rappresentativa è un'esigenza, che nei limiti del possibile deve tendere sempre alla democrazia diretta.
Tu mi dirai, e se poi vince Malvano? Brrr...e che sarà mai? E' ovvio che tutto vorremmo tranne questo. Ma non si può continuare a utilizzare la paura delle destre come museruola per le voci dissenzienti nell'area del centro-sinistra. Guardare alle altre forze di sinistra, accordarsi e tutto ciò che si vuole, per me non solo è giusto, è produttivo. Ma sulla candidatura della Jervolino non ci sono mezze misure: NO!
Infine, oggi sono stato al dibattito sul welfare; ho molto apprezzato l'intervento di Laino, credo ci abbia fatto fare un'ottima figura. Giusto per segnalarlo

Anonimo ha detto...

ora si tira in ballo berlusconi capolista,senza berlusconi si sarebbe detto:"perchè dividerci propio adesso che abbiamo la vittoria in tasca?"
il problema non è vincere ma cosa fare della "vittoria"
cinque anni fa la jervolino ha vinto, come ha utilizzato il potere in questi cinque anni?
comunque io inviterei l'anonimo che ci accusa di narcisismo ad invitare tutti i partiti del centrosinistra all'unità contro berlusconi,magari usando uno strumento come le "primarie" per misurare tutto il gran consenso che c'è intorno alla jervolino.
noi non siamo a caccia di poltrone ne' vogliamo fare i primi della classe, cerchiamo di rendere manifesto il dissenso forte che c'è nella città verso questa amministrazione ed il suo modo logoro e spartitorio di far "politica"

Anonimo ha detto...

ricordo a me stesso e agli altri che Decidiamo Insieme non nasce come movimento di centro sinistra, ma come recita il suo statuto, come unione dei cittadini che intendono promuovere una riforma della politica

Inoltre, l'Associazione ritiene che si debba spezzare la spirale fraun sistema politico autoreferenziele e una società locale passiva.

Per questo nasce Decidiamo Insieme.

Il narcisismo cinico è di chi ci dice: mi ricandido, tanto voi non contate una mazza, o questa minestra o niente.

E anche a quelli che fanno finta di non capire che con il doppio turno 50+50 fa sempre lo stesso 100, io dico: ma dove vivete, dove vi alzate la mattina, dove camminate per strada, dove lavorate, o peggio, non lavorate?
Se volete tacere rassegnati, tacete. Se volete dire la vostra, c'è chi vi ascolta davvero: ma non è chi si sta giocando la partita a Roma. E' chi la partita, a costo di tutto, se la vuole giocare a Napoli, perché è a Napoli che si muore di immobilità.

Anonimo ha detto...

Si,unione dei cittadini per la riforma della politica,spezzare la spirale autoreferenziale dei partiti che relegano la società in una condizione di passività.E'tutto quello che sta facendo e attuando Rossi Doria ma con una bussola in mano che ci porti comunque verso qualche parte politica chiaramente connotata che per me rimane sempre il centrosinistra con tutto il suo patrimonio di valori ma rivisitato e vissuto con i metodi e i sistemi autenticamente democratici adottati da Decidiamo Insieme.

Anonimo ha detto...

Ma la logica è a favore di MRD. Cosa vengono a fare dei NON napoletani a Napoli in occasione delle amministrative ?
Siamo seri almeno noi, o voi.
E' insostenibile. Se ci dovesse essere poi davvero una maggioranza di napoletani che ormai e' fusa da credere che qulli (Berlusca, Fini etc) vengono qui per fare il sindaco dopo essersi candidati anche alla Presidenza della repubblica be... significa che la maggioranza dei napoletani si merita Masaniello. Cosi come li acclamano li porteranno a Piazza del Carmine. A noi resterà solo da sopravvivere.
Ma farsi prendere dal panico e farsi condizionare dall'ignoranza, be' questo mai.
Andiamo avanti.

Anonimo ha detto...

Ho esagerato dicendo che vengono qui per fare il sindaco.. in realtà sarebbero cosi umili da contentarsi di fare i consiglieri, neanche gli assessori.
Ma su dai, e bisognerebbe farsi condizionare da sta manica di Masanielli ?

Anonimo ha detto...

qualche semplice considerazione per chi continua a sostenere che Rossi Doria fa vincere Malvano:

1) alle elezioni di domenica scorsa il centrosinistra a Napoli è attorno al 56%; nelle liste c'erano candidati Berlusconi, Fini e Casini.
2) con il doppio turno vince solo chi prende più del 50% dei voti, al primo o al secondo turno;

sulla base di queste premesse non è possibile che vinca il candidato del centrodestra, a meno che il candidato del centrosinistra al secondo turno non riesca più ad attrarre il voto che si è già espresso appena una settimana fa.
Indovinate cosa vuol dire in pratica? Che se la Iervolino perdesse al secondo turno contro Malvano avrebbe poco da prendersela con Rossi Doria, che dovrebbe invece addirittura ringraziare per averla portato al ballottaggio.....

PS: sulle municipalità mi pare che ancora tutto taccia dopo l'appello di Marco...

Anonimo ha detto...

La recente tornata elettorale dimostra la scarsissima mobilità elettorale degli italiani e dei napoletani, pochi sono quelli che si spostano da uno schieramento ad un altro. Si vince se si è in grado di costruire un’ampia coalizione (e questa scelta la si paga quando si deve governare) e se si riescono a limitare le astensioni nel proprio bacino di riferimento. Per comprendere cosa succederà nelle elezioni comunali di Napoli bisogna ragionare sui potenziali astenuti.
Nel centrodestra la presenza di Berlusconi e l’effetto recupero potrà portare la coalizione di Malvano a ridimensionare il numero di astensionisti, ma in ogni caso il potenziale della destra a Napoli (228.000) è inferiore a quello della sinistra (328.000).
La vera partita è sulla capacità del centrosinistra di portare alle urne tutti quelli che hanno votato alle ultime elezioni alla Camera (328.000).
Nel centrosinistra il pericolo dell’astensionismo a mio parere è alto, la candidatura Iervolino (che di persona mi sembra molto meglio che nell’orrendo manifesto elettorale) rischia di fare aumentare il numero di astensionisti nel bacino degli elettori del centrosinistra. Alle comunali non si vota più “contro” Berlusconi, ma per la Iervolino (sindaco uscente con alle spalle una consiliatura non proprio brillante - diciamo così!).
Da questo punto di vista la candidatura di Marco Rossi Doria rappresenta un’incredibile opportunità per recuperare voti che altrimenti si trasformerebbero in astensioni o voti nulli. Paradossalmente la presenza di Berlusconi come capolista a Napoli può spingere alcuni elettori dubbiosi a tapparsi il naso e votare di nuovo per la Iervolino.
L’incubo Berlusconi rischia di trasformarsi nel più grande salvagente per il candidato sindaco Iervolino!!! (e ridimensionare il numero di consensi per MRD).
Fuori dal coro

Anonimo ha detto...

convengo e dico che storicamente i "solisti" meritano attenzione :
aggiungo che molto può dipendere da come si presenta l'"affaire" sulle spartenze alle politiche (nel senso che astensionismo + o - dipenderà anche dal tasso di insoddisfazione/frustrazione
a cui noi "colleoni" sapremo essere compatibili)
certo che l'inizio non è dei più brillanti considerato da chi vota a naso tappato da tempo...

Anonimo ha detto...

E' ora di dire la verità, di farla conoscere bene e fino in fondo.
Io presi parte attivamente al movimento che portò alla prima candidatura di Antonio Bassolino a Sindaco di Napoli.
Ricordo che gran parte del movimento di allora, fatto da lavoratori, pensatori, studenti e professori, persone attente all'ambiente e alla salvaguardia della città, e tante tante "persone", si coaugulò prima intorno alla Assise di Palazzo Marigliano, che evitò una speculazione cementificatoria selvaggia di Bagnoli, e poi si trovò concentrata a costruire un "nuovo possibile" dopo gli scempi delle ultime giunte rette non sempre da napoletani.
Erano anni in cui ci si sentiva in grado di cambiare il mondo: nello stesso referendum si riuscì ad abolire una legge che si chiamava, guarda un po', Iervolino-Vassalli, e che puniva con il carcere chi si faceva uno spinello, e si riuscì ad imporre il sistema maggioritario per la elezione delle camere.
I nuovi indaci di quelle amministrative avrebbero avuto dai cittadini più potere, e a Napoli si interruppe la pratica del consociativismo per dare spazio, almeno in apparenza, alla società civile.
Erano con Napoli che rinasceva molti personaggi del mondo della cultura, delle professioni e dell'università. Ricordo tra tutti con piacere Olivero Toscani, che seppe dare forza a quel progetto rendendo il cambiamento in città una cosa "nazionale". Sarebbe bello se tornasse ad aiutarci, portando con se quel respiro liberale e riformista che appartiene a tanti nel mondo visibilissimo dell'entertainment di qualità, quello che le censure berlusconiane hanno praticamente cassato.
La scelta di Bassolino candidato non fu semplicissima, fu quasi imposta in una lugubre riunione a via dei fiorentini, dove erano presenti persone che ora ricoprono cariche qua e là.
Oggi il punto cruciale è che il centrosinistra, definizione “ottocentesca” degli schieramenti politici italiani, non è tutto totalmente soddisfatto del lavoro svolto dalla Sindaca Iervolino in questi ultimi 5 anni. E moltissimi cittadini non sono soddisfatti della caduta culturale e intellettuale determinata dalla distanza creata tra politica e persone. E “decidiamo insieme” segna il cambiamento. Che certo non è il cambiamento di lamentosissimi destroidi speranzosi di riportare i manganelli in giro per “mettere ordine”, buoni per votare il poliziotto Malvano. Ma non si può ignorare che in “decidiamo insieme” vivono trasversalmente più anime, da quelle “borghesi”, quasi perbeniste e conservatrici per timore, fino a aree dei movimenti di dissidenza. Entrambi, insieme ad una ampia area di moderati, vogliono un’altra città, una ltro modo di vivere. Che di certo non è rappresentato dalla trimurti Berlusconi-Fini-Casini, contro cui il nostro movimento, ed il suo leader, ha già saputo esprimersi. Augurandoci che i cittadini napoletani meno dotati di strumenti di analisi sappiano distinguere tra le profferte corruttive che verranno fuori, valore medio 50 euro, e valore del futuro loro e dei loro figli. Così come ci sembra chiarissima l’opposizione “interna” con cui critichiamo la Sindaca ed il suo operato, certo distinguendo tra chi ha lavorato meglio e chi peggio nella sua giunta. E su cui non possiamo immaginare di ritrovare una malafede diffusa tra tutti i suoi assessori. Su alcuni, certamente si.
Ribadisco il mio vecchio punto di vista: la perdita di alcuni uomini e donne decisivi nella gestione della macchina comunale, dettati da opportunità lottizzatici, come nel caso di Marone e Barbieri, ma anche l’isolamento di alcuni dirigenti e addetti esperti, ha creato l’ignobile pantano in cui versa la macchina gestionale comunale.
Dove è mancato in particolare il coraggio della giunta precedente.
Ma ricordate cosa erano prima l’Atan o la municipalizzata del Latte?
Non si può non essere realisti. E quindi, lasciamo pure che prezzolati palesi delatori frequentino questo blog e tante altre esperienze che si stanno costruendo intorno a “decidiamo insieme”.
Quello che conta e che ciascuno, nel suo piccolo o grande mondo, provveda a farsi carico di contribuire al cambiamento. Su cui già stiamo incidendo.
Cominciando a rendere Sabato mattina una giornata di folla e di file per dimostrare con mano che vogliamo qualcosa di nuovo: e non dimenticate di portare un documento di identità e la tessera elettorale, che serve a dimostrare di essere elettori nel comune di Napoli.
Perdonatemi, ancora una volta, la logorrea…

Anonimo ha detto...

ho letto con un certo sgomento l'intervento del filosofo Esposito sulla presentazione di Berlusconi come capolista a Napoli.Concordo sulle sue valutazioni e poichè non si può correre il rischio:primo-di fare vincere Berlusconi-secondo- di fare una campagna elettorale senza possibilità di riuscita per l'arrocco che il popolo del centro sinistra andrebbe a fare sulla Iervolino,si impone una revisione della strategia o almeno una convinta e maggioritaria rimeditazione sul continuare o meno a gareggiare da soli.Purtroppo
dal fondato pericolo di dover rafforzare la Iervolino per difendersi dall'altro pericolo Berlusconi,si potrebbe uscire solo attraverso un atto di grande ed etica responsabilità politica dell'Ulivo e della coalizione che valutino con onestà e nell'interesse della Città, le qualità ,le effettive capacità e il grande valore aggiunto di Rossi Doria e del suo movimento, andando a premiare il meglio della rappresentanza politica e non,come spesso accade,il meno peggio che ha già offerto una pessima prova di se.

Anonimo ha detto...

quando la nave affonda si vede dai topi che scappano

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma io temo che la presenza di Rossi Doria rischi di far vincere Malvano al primo turno. Mettersi fuori non mi sembra il modo migliore per migliorare il centrosinistra. A meno che davvero per Rossi Doria e la sua associazione destra e sinistra siano uguali, ma penso di no. Mi sembra di aver capito che Rossi Doria sia tutto sommato di sinistra. O sbaglio?

Anonimo ha detto...

Il Movimento fondato da Marco Rossi Doria non è nè di destra nè di sinistra, caro anonimo. E la Jervolino o Malvano per noi sono la stessa cosa: espressioni di una politica vecchia e lontana dai bisogni della gente. Tiziana

Anonimo ha detto...

Norberto,

puoi riportare anche i dati di elettori aventi diritto, astensioni-nulle etc. relative a 2001 (polit., comunal.) e 2006 ?

L' "effetto iervolino" menzionato a proposito del 2001-comunali, potrebbe anche contenere in larga parte il voto "d'opinione" di csx, non legato all'establishment e al contatto organizzato sul territorio-ovvero la lista o il candidato.
Intorno al 17% sui 262.818 voti di csx (I turno) -fra i 578.496 votanti del 2001- che si potrebbe in parte defilare alle comunali 2006 o continuare a subire (con quale animo ?) o addirittura in parte spostarsi su cdx, in assenza di alternativa.
Le punte massime nel 2001 in quartieri ceto medio Ch-Pos-S.Ferd. (forch. 22-28) e Vomero-Arenella ( forchetta 21-25) poi Centro antico (Merc, Pend, S. Giu, Mont., Avv. Porto; forchetta 16-23), o Fuorig. Bagn. (forchetta 17-20) e poi giù a precipizio.
In totale 44.000 voti al I turno: che è tra i 35000-50000, calcolati da Norberto come potenziali MRD, mi sembra per altre vie.

In quel caso l'affluenza I turno era 68% con un buon 7% di nonvalide-bianche, sparite poi (-32000) al II.

Raschiando, raschiando il cdx -con i triunviri- a quanto può arrivare al I turno (+aumenta l'affluenza+devi sudare per mantener/diminuire la forchetta delle politiche) ?

Anonimo ha detto...

credo che la signora TIziana parli piuttosto a titolo personale.
Vero è che l'associazione decidiamo insieme non è apparentata con nessuno degli schieramenti elettorali attualmente in campo a Napoli. si è schierata contro il governo di centrodestra e contro Berlusconi. ha fatto e farà molte proposte politiche. essere di destra o sinistra per alcuni non significa nulla. per quelli che invece danno ancora un significato alle categorie suddette, non rsta che giudicare l'albero dai frutti...

Anonimo ha detto...

Caro anonimo ultimo, "mettersi fuori non mi sembra il miglior modo per migliorare il centrosinistra", scrivi. Puoi dirmi quale miglioramento hai notato nel centrosinistra a Napoli prodottosi "dal di dentro"? Non si fa più politica, non ci si confronta, sono solo potentati e camarille. Altrimenti, perché non hanno proposto qualcosa di innovativo? Che so: una lista unitaria aperta e frutto di una grande consultazione pubblica, un metodo di verifica a tempo di un programma concordato, una cosa qualsiasi! Per non tornare sulle primarie ... A tutti voi "dal di dentro": non sentitevi traditori se non votate la iervolino, sarete quelli che salveranno il centrosinistra (se di centrosinistra vi sentite)e soprattutto la città da costoro che non riescono ormai a imboccare un'altra strada!!!!
FORZA MARCO, SENZA PAURA!!!

Anonimo ha detto...

Ma dai non diciamo cose giusto per soddisfare l'incoscio desiderio di un mondo stupendo... ma che non esiste almeno qui.
MRD non e' ne di destra ne di sinistra. Ma che vuol dire ? Che non ha una idea ? Che ci stiamo andando dietro per fare i bravi che stanno una spanna piu in alto degli sporchi politici ?
Allora come sempre rimandiamo a sto benedetto programma poi ognuno stabilirà se e' di destra o di sinistra. E se uno non si sente nè di sinistra nè di destra e dovesse scoprire che il MRD si trova d'accordo con cose proposte dalla sinistra o dalla destra sarà un suo problema capirci qualcosa.
Magari non andrà piu a votare e ci farà gran piacere a non inquinare il voto

Anonimo ha detto...

Dire che "decidiamo insieme" non è nè di destra nè di sinistra significa poco. Stiamo a discutere se è il caso o meno di appoggiare la Iervolino, ma nessuno pensa di appoggiare Malvano. O sbaglio? Dunque poche chiacchiere. Quest'associazione non è ideologizzata nè strutturata come un partito di sinistra, è molto più eterogeneo ecc. ecc., ma la cultura di riferimento è chiaramente individuabile nella sinistra (riformista, aggiungerei). Non mi sembra di essere lontano dal vero.
Poi, sul discorso se si favorisce o meno Malvano, mi sono già espresso. Basta con l'usare la paura delle destre per far tacere chi dissente a sinistra. La Iervolino è e rimane impresentabile. E se dovesse vincere Malvano, solo i più faciloni potranno dare la colpa a Rossi Doria; perchè la colpa sarebbe tutta della Iervolino e di chi ha voluto imporre questa candidatura ai cittadini napoletani.

Anonimo ha detto...

Un suggerimento per il programma di decidiamo insieme, fonti energetiche alternative, fotovoltaico e solare incentivi a chi li vuole installare

Anonimo ha detto...

Forse stanno venendo fuori un po' di equivoci. Lo dico dopo aver letto vari interventi, compreso quello di Mario Mastrocecco che mi risponde. Io mi ero fatta l'idea, fin qui, che il Movimento fondato da Marco Rossi Doria non fosse nè di destra nè di sinistra, e questo mi convinceva. Ho ricavato quest'opinione dal fatto che pur essendosi schierato contro il governo Berlusconi Marco Rossi Doria non ha valutato la possibilità di costruire un percorso all'interno della sinistra napoletana, ma ha giustamente dichiarato la sua candidatura indipendentemente da tutto e tutti. Se questo fosse un movimento di sinistra, oltre a non averer più il sostegno mio e della mia famiglia, allora porterebbe acqua a quel mulino (quello della sinistra) Ce ne sarebbero stati i modi e le opportunità, anche ultimamente i comunisti di rifondazione avevano fatto una proposta più che accettabile. Quello che io ho capito, e che condivido, è l'estraneità sia alla destra che alla sinistra, e il tentativo di costruire un movimento di centro più vicino ai cittadini e ai loro bisogni. Perchè Rossi Doria non ci spiega bene la sua idea? Tiziana

Anonimo ha detto...

Abbiamo assistito alla conferenza stampa di Rossi Doria al Modernissimo e le sue dichiarazioni, l'analisi sullo stato della città e quanto si potrà fare, sono state musica per le orecchie di tutti i presenti.
Abbiamo ascoltato quanto intende portare avanti su vari temi caldi come la sicurezza con una presenza più incisiva e determinante del Sindaco nell'orientare le misure di prevenzione e repressione,il rispetto del piano regolatore,l'intelligente dotazione di vari piccoli impianti per fare compost disseminati nei quartieri e come affrontare in modo complessivo e organico il problema dei rifiuti; ma quello che ha colpito di più la mia fantasia di imprenditore è la Sua concezione di utilizzo delle risorse umane del Comune,di come farle diventare operose, renderle motivate e rispondenti ai compiti assegnati loro.Lo scandalo degli stipendi d'oro sono la punta dell'iceberg del malessere e del malcostume dell'ente pubblico e la volontà di Marco è di metterci rimedio stimolando la premialità di guppo in funzione degli obbiettivi che si raggiungono,eliminando le consulenze inutili che sono una duplicazione di spese e una mortificazione per chi vuole lavorare onestamente e averne soddisfazione.
E' una musica nuova anche perchè quanto Rossi Doria dimostra ed esprime , e chi lo ascolta lo percepisce, è da Lui profondamente sentito ne è intimamente convinto,e senza mai un attacco o una demonizzazione dell'avversario e di quanto è stato fatto precedentemente.
La soddisfazione,perciò stamane,è stata immensa e lascia ben sperare per il futuro.

Anonimo ha detto...

Io non capisco il problema. E' la parola "sinistra" a dare fastidio? Non mi sembra il caso di togliere il proprio sostegno ad una candidatura per questo. Esistono i programmi, esistono le storie personali, mi sembrano più interessanti. Poi, ma davvero un movimento può essere talmente trasversale da non avere un'identità? Una cosa è non essere ideologizzati, una cosa è essere aperti al confronto con l'avversario, una cosa è non avere un'identità culturale e politica riconoscibile. La proposta di rifondazione era interessante? Non è stata cestinata mi sembra, si è aperto un ragionamento. Dubito sarebbe successa la stessa cosa se una proposta fosse venuta da alleanza nazionale. D'altra parte, se sono i partiti di sinistra a riconoscerci come interlocutori, e non quelli di destra, una ragione ci sarà. Se poi vogliamo raccontare che quest'associazione è equidistante tra i due poli, mi sembra una goffa manovra propagandistica. Almeno questo è quanto penso io

Anonimo ha detto...

...appunto nazarin..è quanto pensi tu...e fortunatamente non corrisponde a "quanto pensa Marco".
Marco è un uomo libero e tale deve rimanere.
Grazie

Anonimo ha detto...

Leggiamo su La Repubblica un'inaudito attacco offensivo della Iervolino a Decidiamo Insieme insinuando un modo sporco di acquisire voti.Poichè l'accusa è volgare e coinvolge tutti ritengo sia doveroso per il nostro buon nome e mio respingerla con sdegno alla mittente che si permette di sparare alzo zero contro un movimento politico che ha solo il demerito di contestare civilmente l'operato(?) di 5 anni di gestione che hanno sfasciato Napoli e di indicare un modo nuovo ed efficiente di fare politica.Se i suoi relatori presenti ieri le avessero riferito bene,avrebbe preso atto che Rossi Doria oltre a non aver demonizzato i precedenti amministratori del Comune ha solo indicato quanto della precedente amministrazione avrebbe salvato e quanto avrebbe cambiato come si fa in una competizione civile. Oltre ad aver invitato le Istituzioni e la Magistratura a vigilare sul pericolo,di Laurina memoria,di mercanteggiamento del voto ma senza accusare alcuno. Purtroppo l'isterismo permaloso del Sindaco esce sempre fuori, unito anche a una spocchiosa presunzione di sentirsi l'unta del Signore in terra partenopea.Di questi Santoni da strapazzo non abbiamo che farne e di uno ce ne siamo liberati.Questa donna ha la capacità in un momento così difficile per la Città di spaccare,di dividere di essere sensibile solo alle false lusinghe,di non capire e non di unire. Ne prendano rapidamente atto Bassolino,de Mita e gli altri responsabili, ne traggano le conseguenze prima che sia troppo tardi altrimenti le responsabilità politiche che si assumono saranno molto pesanti per i danni che Napoli potrà subire ancora.
Francesco e Angioletta de Goyzueta

Anonimo ha detto...

Destra, sinistra, sopra e sotto!

Se vogliamo davvero VINCERE e cambiare qualcosa in questa città, visto che il programma c'è, le forze pure, gli obiettivi raggiungibili con uno sforzo collettivo, la smetterei con le polemiche e comincerei a lavorare per arrivare a convincere "gli altri" quelli ancora affezionati "ai partitoni" (e "agli amichetti di quartiere", aggiungerei io)come mi diceva Marco ieri.
Io comincio a crederci.

Alver

Anonimo ha detto...

Non e' una polemica sterile parlar di destra e sinistra di sopra e di sotto.
E poiche' questo blog non e' nè "decidiamo insieme" nè il QG di MRD ne qui si vota per decidere le "politiche" prossime future un po di "chi son io e chi sei tu" non guasta.
E' vero che esistono persone che ancora oggi dicono "odio la democrazia" intendendo Democrazia Cristiana come ancora a tanti non va giu, gli si strozza il gargarozza, gli viene il panico a dover ammettere che i "Comunisti" gli hanno regalato una democrazia abbastanza "vera" insieme a cattolici e democratici, e che nulla hanno a che fare con gulag etc. etc.
Insistere con questi concetti di destra e sinistra con la puzza al naswo come se si stesse un palmo sopra gli altri, lasciatemi sfogare ne ho piene le p... io credo che chi ha ancora di questi problemi si facesse un bell'abbonamento da qualche psicoterapeuta perche' deve averne davvero (di problemi) e certo non di natura politica.
Allora il fatto di avere la mente libera non significa non avere un orientamento di destra o di sinistra.
Allora e' la stessa cosa abolire gli albi professionali o no ? E' la stessa cosa fare di Napoli una città duty free o una città di studi e ricerca ?
E' la stessa cosa licenziare un dipendente (anche pubblico ci si augurerebbe) come si fa quotidianamente nel privato per giustificato motivo o licenziarlo senza motivo ?
E' la stessa cosa spendere soldi nostri per fare un porto turistico o commerciale. Ma gia', troviamo un punto di equilibrio, una via di mezzo. Facciamo una amministrazione senza colore, equidistante... cosi continuano a vincere i pescicane, e cadrà da sola in pochi mesi.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, non volevo essere antipatico, ma ho l'impressione che tu abbia le idee confuse sia sul Mrco Rossi Doria-pensiero, sia sul concetto di libertà in generale. Non entro nel merito di una polemica sui "massimi sistemi", ma tant'è

Anonimo ha detto...

Le elezioni politiche ci hanno confermato che essere di destra e di sinistra non è la stessa cosa, se non altro, per una questione di stile. Se poi vogliamo mettere da parte le ideologie e votare per le persone, mi chiedo come si può votare per una persona che sarebbe incandidabile in qualsiasi altra democrazia compiuta e civile.
Se poi vogliamo mettere da parte le ideologie, perchè dovrei votare per MRDoria?
Il suo programma è zeppo di cose scontate, mi sembra il manuale del buon sindaco, la sua vita mi sembra la parabola del buon samaritano.
Beato lui che ha pariato tanto insegnando a San francisco, a Nairobi, Parigi ecc.
Che combinazione, è l'unico che ha la fortuna di pariare aggratis in mezzo mondo.
Dal 1996 è maestro di strada a spese del comune di Napoli., cioè da quando a Napoli c'è l'amministrazione Bassolino- Iervolino.
Quindi per le politiche sociali Bassolino prima e la Iervolino poi sono stati molto attenti ed efficienti, infatti hanno dato tanta fiducia e tanti soldi ad un professionista premiato da Unicef, Onu,e Unione Europea.
Che combianzione anche questa; nella scuola nessuno si è accorto di tanta dedizione, anzi...
E poi mi chiedo,visto che in questi ultimi dieci anni di amministrazione di sinistra gli è andata proprio bene, perchè è così incazzato con la Iervolino e con Bassolino?Anche con la Incostante e la Furfaro, mi sembra, ha sempre avuto ottimi rapporti,allora che cosa c'è che non va?
Capisco chi è incazzato perchè a Napoli , e non solo, si va avanti se appartieni alle solite, note parrocchie, ma MRD che nelle parrocchie ci è sempre stato, ed anche molto bene, che cacchio vuole, ci vuole sfottere? oltre al danno, anche la beffa?

Anonimo ha detto...

Il problema è che a furia di essere votato qualcuno perde la testa........e proprio non ce la fa a non mostrare quello che, spesso e in varie salse, è diventato IL VERO PROBLEMA DELLE DEMOCRAZIE RAPPRESENTATIVE:
il ritorno ad un ancien regime di privilegi per vari singoli o gruppi, che raggiunta una posizione invertono le parti e giocano al Re Sole.

Sig.ra iervolino, io credo che essendo lei stata votata dal 1973 ad oggi SIA TEMPO DI SMETTERE.
Io lo farò al primo e - se dovesse arrivarci- anche al secondo turno Napoli-2006 e lo farò assai, assai convinta.

E si ricordi che LEI è IN SCADENZA; non è lei che decide cosa debbono volere o pensare o valutare i cittadini, ma deve- e dovrà - solo prendere atto di cosa questi pensano di quello che lei pensa, dice, fa, ha fatto e promette di fare.

Anonimo ha detto...

scusate ma i 60 nomi, e i sessanta curricola (che credo interessino non poco), presentati da che leggo ieri, quando verranno caricati sul web?
e la intervista dei 4 giornalisti perchè non viene essa stessa caricata?

insomma sono 3 mesi che aspettiamo qualcosa di concreto...

Anonimo ha detto...

Ma quanto siete spocchiosi, voi Rossidoriani! Vi osservo a distanza da tempo su pressione di alcuni miei cari amici che hanno preso un abbaglio per la vostra associazione. Ebbene: non mi avete convinto prima, meno che mai mi convincete adesso. Ma chi vi credete di essere, l'esercito dei Maghi Zurlì? Ebbene, di fronte a cotanto sapere m'inchino e mi scappello. Largo a tutti voi, per carità, ma sapete che vi dico? Scontenta sì, ma mi avete persuaso: torno a votare la Iervolino, le voglio dare un'altra chance (Rossi Doria ne ha già avuto una bella grande di Chance, e non mi pare ne abbia fatto un uso speciale)

Anonimo ha detto...

Cara veramente sinistra,
e scusami se il “di” lo ometto volontariamente. Quando parli del mago zurlì, intendi forse dire che progettare di migliorare le cose ti appare come sempre utopico e quindi ti rassegni, sembra a naso turato, a rivotare ciecamente la Iervolino?

Mi auguro che i tuoi amici riescano a “salvarti” e a farti comprendere quante e di quale qualità siano le persone che stanno creando le condizioni per una sonora punizione a chi ha ritenuto, ora e nei cinque anni trascorsi, di non dovere farsi pieno carico dell’insieme di responsabilità che le competevano, spesso anche con una spocchia, questa reale, che forse la rende leggermente cieca rispetto alla realtà che la circonda.

Se avesse avuto il coraggio di fare un passo indietro, la nostra Sindaca avrebbe tratto vantaggio per se e per altri. Ma così non è accaduto.

E quindi arriva Marco, non da solo, però. Pensa a quanti hanno firmato il manifesto, e pensa a quanti partecipano alla vita associativa, e pensa, fruga, nelle loro qualità e nelle loro esperienze. Mi torna in mente Garibaldi e l’avventura dei Mille.

Idioti con casacca rossa? Può essere. Spocchiosi e presuntosi? Può essere.

Sai, capita sempre che il proprio desiderare il meglio, quando si trasforma in lotta per conquistarlo, appaia terrificante agli occhi di chi preferisce la pace dei sensi, come sembra tu preferisca.

Posso, senza alcuna falsa umiltà, invitarti ad occuparti di contenuti sia qua che sul forum di decidiamoinsieme.it, in modo che si possa risvegliare in te quella parte viva che, credimi, ancora ti appartiene?

Anonimo ha detto...

Mi viene da piangere a pensare che ho "condiviso" la sinistra con tanti che non hanno piu pudore. Ma constinuero' a ritenermi (presuntuosamente forse) di sinistra come negli ultimi.. decenni ? Mamma come passa il tempo, ma gli infantilisti di sinistra ci sono ancora e ci saranno sempre, come c'erano gia' al tempo del buon Lenin.
Come si fa a dare del presuntuoso ad un MRD quando un Tecce, un Oddati, una intera giunta (tanto la Rosetta non merita piu neanche di essere citata) dagli inceneritori, all'uso dei vigili, al cimitero, al piano regolatore, all'abusivismo.... e via discorrendo non ha mai detto una sola parola di critica,non si e' mai dimesso, ci ha dato dei coglioni come un Berlusconi di turno ?
A quelli di destra direi state attenti, forse state sbagliando ad infilarvi in questioni che non potrete controllare. A molti di sinistra consiglierei di rileggersi i fondamentali.

Anonimo ha detto...

Confermo: spocchiosissimi, autoincensanti e, aggiungo ora, con pericolosa tendenza all'insulto (vedi l'attributo di "sinistra" in luogo di "di sinistra"). Naturalmente è vero, tra di voi ci sono tante persone stupende, entusiaste, per bene e animate da sincera voglia di fare, indotte dalle parole del novello Pifferaio Magico a cercare una soluzione per Napoli altrove che non nell'attuale assetto di Palazzo San Giacomo. Li capisco, ma non condivido il luogo, e spero si salveranno loro - e non io - da soli da quest'impeto salvifico e punitivo che, partendo dai Rossidoriani, sta per inondare la città, cambiandola come si dice? Da così a così.

Ps: Però toglietevi prima la casacca rossa, non a tutti voi si addice, o sbaglio?

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
non vogliamo consegnare la città al centrodestra.
Dopo il 10 aprile (e la rimonta berlusconiana)sono cambiati i panorami e le condizioni.
Non possiamo permetterci di arrivare divisi ad una nuova battaglia.
E' per questo che in tanti abbiamo deciso di non sostenere più "decidiamo insieme" e la tua candidatura a sindaco.
Sono gli ultimi giorni di chance. Tenta un riavvicinamento in extremis al centrosinistra.
E non farti ingannare dai sondaggi di due mesi fa... Allora avevi il 10%. Ora non più. Medita.

Anonimo ha detto...

allora, seguo con interesse l'attività di Marco Rossi Doria e personalmente mi sono fatto l'idea che difficilmente, anzi credo sia proprio impossibile che possa arrivare al ballottaggio, ma un buon risultato del suo movimento e della sua candidatura potrebbe portare la destra e la sinistra ad una riflessione sui rispettivi candidati.
Sono un elettore di sinistra, ma credo che le amministrative debbano incentrarsi molto di più sulle persone che sull'appartenenza politica, nel caso di Napoli Iervolino e Malvano sono facce diverse della stessa inettitudine, della stessa corsa al potere che si traduce poi in inedia rispetto ai problemi di Napoli.
Voterò Marco al primo turno perchè voglio che le persone prevalgano sui partiti, al ballottaggio non credo riuscirò a votare per la Iervolino, non la si vede, non la si sente, non c'è, non c'è mai stata.
Qui mi pare che molti sappiano solo criticare, qui c'è uno che si mette in gioco, che si impegna, che quanto meno ci prova, tanto di cappello.
Marco io ci sono.

Anonimo ha detto...

Eccomi qua... sono uno di quei fessacchiotti di sinistra che crede che sia un bene che Rossi Doria sia candidato sindaco alternativo alla Iervolino.
Perchè non è Rossi Doria che mette a rischio la vittoria del centrosinistra, ma Rosa Russo Iervolino.
Poche storie: vince chi convince la maggioranza assoluta dei votanti. La Iervolino non convince, non convince neanche me che penso che se anche non votassi malvano né al primo né al secondo turno, non voterei per lei. Per quale motivo dovrei farlo? Per avere altri cinque anni di passione? magari convinto che poteva essere peggio soltanto perché rosetta ha il bollino doc della sinistra? Magari dimenticando la Iervolino-Vassalli o la ministra della pubblica Istruzione?
Smettiamola con questa ipocrisia e proviamo a liberare napoli dalla cappa dei partiti di centrosinistra, umiliante per i cittadini offensiva per gli elettori di sinistra.
PS: naturalmente si può dissentire, meglio se lo si fa argomentando e non insultando...

Anonimo ha detto...

Poichè nella democrazia è importante il metodo, anche prima dei contenuti, sarebbe utile che il comitato d’indirizzo valuti l’integrazione del patto dei candidati -già formulato attraverso i “criteri di formazione delle liste” -con misure ulteriori ed esplicite, in particolare l’impegno a rendere:

- pubblicamente visibile e accessibile il proprio operato in maniera continuativa (via internet)

- altrettanto pubblicamente visibile e accessibile l'operato degli organi o uffici cui afferiranno

- disponibili in maniera circostanziata notizie sensibili e di pubblico interesse riguardanti risorse, bilanci, attori e interventi oggetto delle attività per le quali dovessero risultare eletti

Per migliorare la qualità della politica e indirizzarla ad una maggiore sostenibilità, bisogna infatti renderla VISIBILE perchè il monitoraggio costante esercitato dai cittadini è la maggiore garanzia contro la tentazione della “privatizzazione” degli uffici.

Anonimo ha detto...

Abbiamo detto fino alla noia che portare avanti Rossi Doria con il suo progetto politico e il modo nuovo di governare è per noi fondamentale e rappresenta l'unico motivo per andare a votare,almeno per me.Al punto in cui siamo e con gli eventi che incalzano,non ultimo l'ennesima discesa in campo di Berlusconi,la preoccupazione di tutte le persone responsabili è arginare questo pericolo e fare fronte comune.Ma non deve essere un alibi e l'ennesimo salvagente un salvagente per chi non ha il senso della misura,il senso della realtà e pensa anch'essa di essere unta dal Signore,piuttosto una forte consapevolezza per l'Unione che l'apporto di Rossi Doria sia il valore aggiunto e prezioso per il salto di qualità e per un reale cambiamento.
Allora va da se che il programma di Decidiamo Insieme o la parte più significativa di esso sia fatto proprio dalla coalizione di centrosinistra e che Marco Rossi Doria abbia il ruolo di Vice per portare avanti con autorevolezza e determinazione, e senza l'ostracismo e i condizionamenti dei partiti, scelte e processi politici e modelli di comportamento innovativi nei rapporti con la cittadinanza e i suoi bisogni reali.

Anonimo ha detto...

vorrei chiedere agli amici di sinistra duri e puri due cose: 1) se casomai una giunta di sinistra governa male cosa fate? 2) vi è vagamente chiara la differenza fra sistema elettorale a uno e a due turni?

Anonimo ha detto...

alla domanda del precedente interventore: Avere Rossi Doria in squadra DEVE essere scomodo per chiunque ha la responsabilità di guidarla proprio perchè egli NON è subalterno a nessun partito ma risponde solo e veramente ai suoi elettori.Perciò se nella conduzione della sindacatura Egli si accorge che le cose non vanno o non si rispettano i patti e gli accordi di programma ,può e deve tranquillamente dimettersi e denunziare i fatti all'opinione pubblica.

Anonimo ha detto...

nomi,
curricula,
fatti - non parole.

grazie

Anonimo ha detto...

SESSANTA PERSONE NUOVE; O LAVATE CON PERLANA?

Anonimo ha detto...

Anche se non intervengo sempre sono un costante lettore degli interventi nel blog. Ho registrato un cambiamento di umori, speranze, entusiasmo che sta contagiando un pò tutti. Inoltre, sono in aumento gli interventi anonimi. Premettendo che l'anonimato è legittimo e che sia doveroso dare risposta a tutti i dubbi e le domande legittime, mi chiedo perchè sia un fenomeno crescente.Pur ribadendo il mio appoggio e il mio voto alla candidatura di Rossi Doria desidero sottolineare alcuni punti di perplessità. Con l'avvicinarsi del voto si moltiplicano le voci incontrollate sull'atteggiamento del Professore Rossi Doria nei confronti del centro sinistra e sulla sua possibile partecipazione al governo del Comune con il Sindaco Iervolino. A questo proposito vorrei sentire una parola chiara e definitiva da Rossi Doria. In particolare vorrei sapere se Rossi Doria intende accettare un'alleanza con il centro sinistra; che indicazioni di voto darà in caso, che non mi auguro e non auspico, di ballottaggio tra Malvano,la Iervolino, il voto libero, l'indicazione di non voto.
In relazione al dibattito su Destra e Sinistra e la fine delle ideologie penso che una riflessione e una maggiore attenzione all'etica dei comportamenti potrebbe fornirci un prezioso aiuto.
Saluti
Pietro Ferrara Mirenzi

Anonimo ha detto...

Non se ne può più di tutti questi interventi pieni di insulti. Voglio rispondere con la mia esperienza. Ho 52 anni, sono stata iscritta al pci-ds dal 1972 ed ho sempre votato a sinistra (ds). Per la prima volta quest'anno ho votato un'altra formazione perche' ho trovato insopportabile il modo in cui sono state fatte le liste. E non voterò la Iervolino perchè ritengo abbia amministrato male la città e perchè la considero persona arrogante e poco attenta. Avrei voluto le primarie; avremmo scelto un candidato che sarebbe stato poi votato da tutti. Era l'impegno preso innanzitutto dai ds. Non è stato fatto. E poiche' siamo cittadini e non sudditi, andiamo in un'altra direzione che consideriamo più democratica. Ringrazio RossiDoria per essersi candidato ed avermi offerto un'alternativa democrativa. Credo che gli insultatori di professione dovrebbero imparare qualcosa da chi decide liberamente di impegnarsi per la città.
Il degrado di Napoli è sotto gli occhi di chiunque voglia vederlo. Sono tredici anni che siamo al governo della città, non possiamo addebitarlo ad altri.
Non capisco il livore ed il malanimo di tutti quelli che non riconoscono alle persone come quelle di Decidiamo Insieme i più elementari diritti della democrazia.
Un'ultima cosa e mi scuso della lunghezza e della confusione: molti di noi non dipendono dalla politica. Forse questo ci rende più liberi. Io, per esempio, lavoro per un'azienda privata e, sinceramente, non ho nulla da guadagnare nè da perdere.
Viviana

Anonimo ha detto...

Cara Viviana ti do ragione.
Aggiungo che come al solito sembra che i peggiori avversari della sinistra siano ancora e sempre nella sinistra. Alla destra se non fosse arrogante basterebbe aspettare e ridere dell'autodistruzione della sinistra che grazie solo a persone libere nella mente come te ha qualche speranza. Ma per quanto ancora ?
Aggiungo, e questo e' un pensiero mio personale, l'ultimo esempio e' ancora una picconata di sinistra del compagno Bertinotti che ha ancora nostalgia della CGIL. Lasciasse fare il mestiere di sindacalista a Epifani che lo fa egregiamente e facesse una volta tanto il politico, soprattitto quando aspira a ruoli istituzionali. Sembra il fratello della Iervolino.
Continuiamo a picconare, puri e duri di sinistra, a Roma, a Napoli e dovunque nel mondo, purchè non sia mai che siamo chiamati a governare un paese, cioè milioni di persone e non di voti.

Anonimo ha detto...

Ogni tanto mi collego al vostro blog, per vedere che aria tira e considerare la possibilità di dare il mio voto al maestro di strada piuttosto che ad altri. Non credo che lo farò, però, pur non avendo ancora scelto l'alternativa (può darsi che sarà la stessa Iervolino). Mi sembra che, nonostante i bei proclami di tanta bella gente che si fa vanto di stare nella vostra nuova e variegata comunità (a proposito, una curiosità: come mai tanti psicoterapeuti, psicanalisti, psicologi + imprenditori e architetti e così via? Boh!) alcune cose balzano agli occhi:

a) le critiche vi danno l'orticaria;

b)mi ha stupito leggere (più di una volta) che chi dissente sul blog viene tacciato da prezzolato della Iervolino & C. (lo giuro: sono un cittadino qualsiasi non collegato a nessun partito, nessun candidato, nessun assessore!);

c)non può non cogliersi tra gli associati una certa supponenza, una sentimento di superiorità "a pelo d'acqua"(la stessa se non maggiore di quella rimproverata alla classe dirigente napoletana del centrosinistra). Decisamente fastidiosa;

d) Nessuno dice su questo blog che se il sindaco Iervolino si è ricandidata dobbiamo ringraziare il solito De Mita: è lui che ha posto il veto alle primarie, perchè voleva imporre un candidato sindaco della Margherita (Villari), perchè la testa gli diceva così. E siccome i ricatti sono sempre insopportabili qualcuno giustamente ha preferito, piuttosto che farsi ricattare, ricandidare la Iervolino;

d) Napoli è ridotta male e occorre dare una sterzata, d'accordo, ma è orribile e snob (e qualcuno ripassi l'etimologia di tale aggettivo) non riconoscere nemmeno le cose buone fatte finora anche da questa amministrazione. Il fatto è che nessuno ricorda com'era Napoli ante Bassolino-Iervolino. Oggi, ad esempio, Napoli era piena di turisti! Ogni volta che li incontro mi stupisco ancora, solo qualche anno fa erano mosche bianche! Il problema è che al peggio ci si abitua, ma anche al bene ci si abitua, tanto da non vederlo più!;

e) Duri e puri di sinistra vi picconano? E perchè, le vostre picconate, di destra, di sinistra, di presenzialisti e quant'altro sono ammesse e le altre no? E chi lo dice?

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
anch'io, pur apprezzandoti, non ti voterò sin dal primo turno contrariamente a quanto avevo inizialmente intenzione di fare.
Non vogliamo consegnare la città al nemico.
E figuriamoci con Berlusconi disceso in terra a capeggiare la lista...
Non possiamo permetterci di essere disuniti.
Un ultimo appello. Trova l'accordo con il centrosinistra.

Anonimo ha detto...

Io non credo che lei possa realmente ambire ad arrivare al secondo turno; pochi sanno che è candidato, chi è e cosa pensa MRD... Penso che la sua candidatura serva solo, suo malgrado, a tentare di favorire l'elezione di Malvano, cosa che per Napoli sarebbe una tragedia, e ce ne accorgeremo nel malaugurato caso in cui ciò accadesse...
In realtà, al massimo la sua presenza renderà possibile il ballottaggio, evitando la scontata riconferma dell'avv. Iervolino al primo turno.
Rosetta ha combattuto le iniquità sociali e l'ingovernabilità storica di una città ottenendo indiscutibili risultati, scontrandosi con un governo nazionale che ha tentato di AFFOSSARE le città governate dall'opposizione (in particolare la roma veltroniana e la napoli iervoliniana).
Farà meglio con un governo amico, quello di Prodi.
I problemi di Napoli non si rislvono con uno o due mandati, ma si gestiscono con civiltà e spirito democratico, cosa che la Iervolino ha dimostrato di saper fare.
Se non dovesse essere rieletta al primo turno, dando ovviamente per scontato che lei MRD al secondo turno non potrà esserci, mi auguro almeno che voglia dare indicazione in favore di Rosetta. Altrimenti, visto che la sua lista si definisce di sinistra, mi sembrerebbe di sentire la famosa barzelletta del marito che per fare dispetto alla moglie decise di evirarsi...

Anonimo ha detto...

Ma insomma finiamola con tutte queste esagerazioni! Ma dove lo vedete questo buongoverno della Iervolino? Ma il governo Berlusconi era contro solo con noi? Siamo l'unica citta'grande che e' stata amministrata dal centrosinistra con un governo di centrodestra? E Roma? E Torino? Ma dove viviamo? Bassolino e' stato un buon sindaco (solo nella prima parte), e Marone era molto più capace della Iervolino. E poi: cosa aveva mai Villari che non andava? La Margherita fa parte della coalizione e Villari fara' il sottosegretario. Ed e' stato votato nella lista dell'Ulivo, anche da quelli che voteranno la Iervolino. Quindi fatemi la cortesia di non esagerare. E per dirla tutta, ma se malauguratamente dovesse vincere Malvano, cos'è? la fine del mondo? 5 anni e si vota di nuovo. E' la democrazia, bellezza! Si governa, ci si sottopone al giudizio degli elettori. Si vince e si perde. Non finisce il mondo. Può essere un disastro? Cioe'? Più traffico? Più spazzatura? Più che? Per favore ditemelo con chiarezza, vorrei sapere in quale inferno mi andrò a trovare votando Rossi Doria.
Viviana

Anonimo ha detto...

Mi permetto, sine nobilitate, nella mia palese volgarità, di evidenziare come si stiano addensando tanti interventi che si possono raggruppare in due posizioni:

a) quelli che avrebbero votato Marco Rossi Doria, ma che ora si preoccupano della discesa in campo del goleador (mancato) Silvio Berlusconi, e che voteranno ora Iervolino e ora Malvano
b) quelli che si preoccupano di ricevere da MRD una autodefinizione certa, una sorta di certificato di garanzia ideologica, in barba anche alle strategie, come se avvolti da buonismo dovessimo anche apparire un po’ stupidi

A me sembra che queste argomentazioni, insieme alla ricerca di altre “verità”, come i retroscena di imposizioni DS e vendette trasversali demitiane, siano proprio gli argomenti che hanno creato quella stanchezza, quella distanza dalla pollitica (ribadisco la doppia elle) che genera i mostri di cui è piena Napoli.

La città che presenta numeri incommensurabili di sequestri di motorini per guida senza casco.
La città in cui non funziona alcuno sportello per nessun tipo di cittadino, affidati per fortuna al coraggio e alla caparbietà di dirigenti e impiegati comunali che preferiscono misurarsi con la propria dignità
La città che ha sprecato la gioia e l’entusiasmo che ci ha animato durante il simulacro di rinascimento in cui credavamo di essere.
La città che ancora non sa e non conosce con esattezza cosa si agita nei progetti cementiferi a oriente e a occidente
La città che non esce più di casa e si sente “invasa” invece che “integrata” se la metro arriva fino a Secondigliano

E tutto per colpa di pochi delinquenti che spadroneggiano anche per merito di quell’ex questore che rientra dalla porta di servizio di una candidatura con la Cdl, apparentemente per dimostrare la solita forza dei manganelli, e invece simbolo di una assenza di candidati nel centrodestra, passando per i Lauro che vanno da se stessi a se stessi e ad altri candidati sindaci che forse necessitano di meglio garantirsi la semplice poltrona consiliare.

Ma veramente ci si immagina che questa vicenda, quella di decidiamo insieme, sia una blanda improvvisazione di cittadini stanchi? Non è forse, invece, il sintomo di una voglia di esserci, nel governo della propria città, di significare il proprio disagio verso il pericolo di altri cinque anni di inedia letale?

Veramente non si comprende che rappresentiamo la rabbia e la stanchezza di una popolazione, fatta di professionisti e operai, imprenditori e commercianti, inoccupati e studenti, sfiniti dalla assenza di attenzione alle reali, quotidiane, semplici esigenze cittadine?

Certo, si deve riconoscerlo, all’interno di un insieme di persone che si collocano nelle ideologie e nei valori che appartengono a chi immagina di schierarsi in un ambito “riformista e moderato” della sinistra, ma anche insieme a tante, tante persone che si riconoscono in valori storicamente da sempre appartenenti alla destra, riformisti anche loro ma con precisi distinguo culturali dagli altri.

Ebbene, la verità è che queste persone stanno insieme per Napoli, all’interno della eterogeneità dei firmatari del manifesto, degli iscritti e dei votanti.

A me, che sono notoriamente radicale (mi dicono di sinistra), molto vicino a tante persone che ritengo valide nei DS come in Rifondazione, amico di tante persone civilissime e intelligenti di Alleanza nazionale, mi viene da ricordare i dubbi sul futuro politico dei conflitti ideologici analizzati da tempo da Marcello Veneziani, (Scandalo! Scandalo! E’ uno di destra!). E che allo stesso tempo non riesco a negare il tanto di positivo fatto da Antonio Bassolino per Napoli e la Regione. Forse circondato da tempo da orde selvagge di persone fidate a cui ha detto troppi si e troppo spesso. Sono innegabili anche tanti suoi errori, ma non riesco a non cancellare dalla memoria il fatto che smise di essere ministro del lavoro subito dopo un gravissimo omicidio terrorista.

E, sinceramente, porto con me la fortissima sensazione che il bipolarismo da seconda repubblica sia superato dai fatti. In un momento in cui sembra ovvio a tutti che i termini di distinguo si fondano ormai sulle cose che ciascuno si pone di realizzare, ottenere, creare.

All’interno di un senso civico che ponga la lotta alla malavita organizzata come punto definitivamente prioritario della questione meridionale. Per cominciare a creare quella rivoluzione che estirpi la mafia. Che parte da Napoli, per allargarsi lentamente a nord a est e a sud della città.

Verso Roma, verso Bari, irraggiungibile e lontana quanto Reggio Calabria o Palermo.

SE vogliamo una città sicura, protetta dalla speculazione edilizia ma capace di rinnovare il proprio territorio, con progetti per l’occupazione e per la tutela delle fasce deboli (o debolificate) della popolazione, SE chiediamo di esaltare la solidarietà umana caratteristica della nostra cittadinanza, oppressa da pochi violenti imbecilli o da pochi noti delinquenti, SE pensiamo che questo sia il momento in cui dobbiamo apparire (ed essere) forti e uniti contro ogni ulteriore aggressione delle oligarchie locali e dei palesi patti di spartizione non belligerante tra governo e opposizione, SE pensiamo che a Scampia invece di abbattere le vele, svuotate, si sarebbero potute ristrutturare e fornire dei sottoservizi mai realizzati, SE immaginiamo che il rapporto con la provincia andrebbe gestito e non subito, SE immaginiamo che la città possa esprimere un proprio welfare e una propria vocazione imprenditoriale, SE desideriamo che i turisti non ci usino come aeroporto, porto, interporto, hub, per andare a Sorrento, Capri o Ischia, ma che invece si fermino, passeggino, conoscano, frughino, convivano, spendano in città, SE chiediamo maggiore trasparenza amministrativa e maggiore rispetto nel rapporto cittadini-istituzioni, SE chiediamo che i quartieri spagnoli siano vivibili quanto posillipo, ponticelli quanto il vomero, SE chiediamo tutto questo, e non solo questo (riconosco la mia totale inadeguatezza), CHE COSA SIAMO: DI DESTRA O DI SINISTRA?

Candidare, sostenere e votare Marco Rossi Doria a Sindaco non è un giochetto tra amici, è un veemente progetto che passa per la seria, molto seria possibilità di incidere definitivamente e a lungo sul futuro della nostra città, del nostro modo di vivere. Se si manifesterà il coraggio di ciascuno nel partecipare con forza, ora più che mai, a questa grande differenza.

Che è talmente forte della propria speranza, da comprendere perfettamente come la candidatura di Berlusconi a consigliere comunale, non Sindaco, si badi bene, è una banalissima farsa utile solo a giochetti di tensione politica nazionale, che non solo non ci appartengono, ma possono e devono offendere la sensibilità di quelle tante persone di destra capaci di cogliere il portato della nostra proposta.

Che, è vero, si presenta certamente con il vestito di un coraggio riformista e con l’abito dell’alto senso civico da sempre usati come manifesti di sinistra.

Ma tutti noi sappiamo di far parte di quella stessa emozione sociale che ben si presta ad essere simboleggiata dal movimento “decidiamo insieme”, nemico del basso berlusconismo dei creduloni e degli interessati, poverini, illusi dal mito del bravo imprenditore, anche un po’ furbetto e condonante.

E questa emozione sociale, questa passione dettata anche dallo scoramento non è certo un “partito” o una “ideologia”, è più simile alle maniche rimboccate davanti ad un fiume che straripa, alla diga che crolla. Maniche che si rimboccano con il coraggio del cuore, del guardarsi con stima reciproca anche se talvolta distanti ideologicamente, ma uniti dal desiderio non di affrontare una emergenza, ma dal desiderio potente di superarla definitivamente.

Tutti, per decidere insieme.

Anonimo ha detto...

Leggo con piacere e in buona parte condivido gli interventi di Viviana. In particolare:
1) La Iervolino è invotabile. Punto e basta. Il bilancio dei suoi 5 anni, chiacchiere a parte, è nella migliore delle ipotesi negativo. Ci vogliono ragioni più fondate che un "non cedere al ricatto di De Mita" per ricandidare un sindaco scadente e inviso all'elettorato
2) Basta con questi allarmismi. L'elezione di Malvano sarebbe un fatto negativo, ma nessuna tragedia. E in ogni caso sarebbe imputabile alla discutibilità dell'amministrazione Iervolino, certo non all'ingresso sulla scena di MRD
3) Anche a livello di opportunità politica, decidere di sostenere la Iervolino farebbe perdere a MRD moltissimi consensi. Il mio in primis, ma non solo quello. Al secondo turno è un altro discorso

Avrei ancora da aggiungere, ma è tardissimo. Buona Festa di Liberazione (sperando che su questo blog la festeggino tutti)

Anonimo ha detto...

Ma che parole meravigliose, che interventi patriottici, che prosa ispirata! Giunti alla fine di siffatti comizi poetici ci si accorge che i nostri occhi traboccano di lacrime di commozione, e il petto di noi napoletani più indegni, che non possono confidare nel dono di una fede così ferrea (oh, meschini!), si gonfia di orgoglio di fronte a tanto ardore.
Napoletani, in piedi sull'attenti e mano al cuore! Se non fosse che oggi è il giorno della Liberazione, che induce ad ascoltare belle musiche custodite nei nostri cuori e tramandateci dai nostri padri e nonni, di fronte a versi così toccanti mi verrebbe da trovare una bella colonna sonora di sottofondo. Tralasciando Via col vento (la salvezza di Napoli rimanda alla salvezza di Tara ma purtroppo se n'è già appropriato Vespa), ci starebbe alla grande l'Aida, non trovate?

Anonimo ha detto...

Caro indegno,
in un filmetto americano che si chiama "Il mistero dei tempalri", con Nicolas Cage, ad un certo punto del film si leggono alcuni versi della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti. E una battuta del film riguarda il fatto che ai giorni nostri non si parla più con il sentimento delle idee.

Qualche volta capita ancora, invece.

Esistono ancora tante persone che sono convinte si poter cambiare lo stato di cose, forse anche con piccoli passi.

E l'Aida, a cui ti rifai, mi ricorda i piccoli passi di un popolo che ancora sopporta, con infinita pazienza, che gli si facciano saltare per aria i propri figli, usando altri giovani figli colpevoli solo della propria ignoranza.

Per quanto mi riguarda, sono conoscibile, mi firmo, puoi clickare sul mio nome e trovare ciò che normalmente scrivo.

E puoi criticarmi per la mia incoerenza, per la mia inadeguatezza, puoi non essere daccordo con me, certo, ma non puoi fare nulla contro la mia sincerità.

Se serve, possiamo approfondire quanto vuoi.

Anonimo ha detto...

vorrei leggere interventi più brevi, grazie. non c'è nulla di così importante che non possa esser detto in dieci righe.

Anonimo ha detto...

1+1=2

Chi c'era sa come andarono le cose.
Nel corso dell'assemblea del Modernissimo, il signor Oliviero affermo' che se si va da soli, si va da soli e basta "altrimenti ho sbagliato scelta per la seconda volta". Dopo un po' di discussione, si voto' e si scelse di andare da soli o con chi voleva apparentarsi con l'associazione, ma comunque con il simbolo "decidiamoinsieme". La presidente disse: "Si e' votato cosi', ma e' evidente che c'e' bisogno di altra discussione, quindi ne riparleremo". Dopo di cio' il documento programmatico pubblicato sul sito dell'associazione riportava genericamente, al punto 7: "Il comitato d'indirizzo promuove altresì la presentazione di liste nelle municipalità, che appoggeranno presidenti scelti localmente e autonomi dagli altri schieramenti".

Politicamente il signor Oliviero non e' uno sprovveduto, viene da un partito in cui non si parla per parlare. Fa parte del comitato esecutivo dell'associazione. Nel vecchio PCI, uno non si alzava e diceva la sua ad un giornale. Figuriamoci se poi era un dirigente. Ora e' candidato al consiglio comunale di Napoli, se ha rilasciato quella intervista al "Mattino" e' difficile credere che sia veramente a titolo personale, ma se e' cosi', allora questa volta non ha sbagliato scelta, almeno per lui.

Se invece non e' cosi', allora vuol dire che e' stato un gesto concordato. Parla uno vicino al capo per non far compromettere il leader, lancia un messaggio e si aspetta per vedere cosa succede. Intanto qualcuno ha chiamato
e sono cominciati gli incontri. In questo caso, la scelta l'abbiamo sbagliata
tutti noi. Stanchi delle politiche decise da pochi vertici in cui si entra per cooptazione e lontani dalle esigenze dei cittadini, ci troviamo con le stesse cose. Mentre guardiamo le persone in viso, le loro mani sono finite sotto il tavolo.