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25 gennaio, 2012

Contenuti, contenitori e vasi comunicanti

Altri 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica sono stati sbloccati il 20 Gennaio dal CIPE. Una parte sarà destinata alla ristrutturazione delle scuole in tutta Italia, un’altra di circa 100 milioni alla costruzione di edifici nuovi. Ne parla diffusamente il ministro Profumo sul Sole 24 Ore.
Innovare gli spazi: aperti, flessibili, efficienti da un punto di vista energetico. Al servizio di tutta la cittadinanza. Come dice lo stesso ministro Profumo, scuole come luoghi civici. E’ da tanti anni che sono convinto che una “rivoluzione” degli spazi sia fondamentale per innovare anche metodi ed approcci educativi e pedagogici. Per aprirsi al mondo anche fisicamente alla comunità, al territorio, alla vita circostante. E del resto ci sono state esperienze positive di scuole aperte, un repertorio di buone pratiche da cui ripartire.
Edifici e tecnologia, quindi. Perché la digitalizzazione può favorire un abbattimento dei costi e del peso sulle spalle di ragazzi e famiglie. Ma soprattutto perché il contenuto è più importante del supporto: e noi abbiamo bisogno di spezzare la verticalità dei concetti e delle discipline. Ne parla Alain Touraine oggi su Repubblica. E mi cita Elena Favilli in un bell’articolo in cui descrive gli insegnanti come dei dj, a cui si richiede di “mixare” e ricomporre in forme nuove gli apprendimenti di sempre.
Come racconto ad America Oggi, non si tratta di sogni irrealizzabili ma di un sano “pensiero positivo”, che si affida alle tante risorse, energie ed entusiasmi presenti nella scuola. Nonostante tutto.