Sono giorni intensi, tanto lavoro e tanti chilometri da fare. Sono partito giovedì alla volta di Milano, per una visita all’Istituto Comprensivo Ciresola di Milano, dove si sperimenta l'insegnamento bilingue fin dalla prima elementare, e per un seminario sull’autonomia scolastica. Un processo da portare a compimento anche con l’attuazione della riforma del Titolo V.
Poi Trieste, Risiera di San Sabba: un posto terribile in cui i ragazzi delle scuole del Friuli Venezia Giulia ammutoliscono e ascoltano attenti le testimonianze di due ragazze di allora, deportate a Bergen- Belsen.
A Benevento invece si parla di innovazione e Mezzogiorno. A Napoli incontro i ragazzi del Movimento Studenti di Azione Cattolica. Preparatissimi, mi interrogano su questioni complesse, che stanno a cuore a tutti noi.
Nel frattempo, ci sono i dati impressionanti contenuti nella prima relazione annuale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: 2 milioni di bambini poveri, 653 mila in povertà assoluta. L’appello del neoeletto Garante per l’infanzia non può essere ignorato e si lavora per risposte rapide e concrete.
Come quelle contenute nel “Piano rom”, dove si parla di piccole borse di studio e percorsi di alternanza scuola-lavoro per le donne rom che hanno precocemente abbandonato gli studi.
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