In un clima segnato da stanche ripetizioni il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, continua a "parlare in mezzo".
E uscente sì. Ma proprio non riesce a non far acide polemiche. O inutili o dannose.
Una donna della sua età e cultura e esperienza avrebbe potuto uscire di scena con un gesto faticoso ma alto. L’uscita dalle cose è importante. E lei, con la città messa com’è, avrebbe potuto provare, almeno in parte, a fare un sobrio bilancio dei suoi dieci anni. Dati. Cose fatte. Cose non fatte. Ragioni. E se non riconoscere torti, almeno dare voce a qualche santo dubbio o assumersi un pochettino pochettino qualche parte di questa storia che ci pesa addosso. La sua parte – sia chiaro – non quella di tutti. Perché non si pretende che dica “io parlo per tutti e rispondo in solido in quanto sindaco”, da buon capitano del vascello civile. Nell’italietta povera di spirito e angusta nel pensare, queste cose qui non appaiono proprio più all’orizzonte…
Ma evidentemente non ne è capace. Né politicamente – similmente a tutti coloro che sono stati a governare la città. E neanche personalmente. Il che è la cosa più triste. Andarsene così, senza parole pacate e vere. Triste, triste…
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