Sono più affezionato alle cose che si muovono in città tra le persone, per esempio la manifestazione di domani 4 giugno, (riunione oggi al Damm) in risposta alla pazzesca sparatoria di Montesanto e alla uccisione di Petru Birladeanu, ma qui mi tocca occuparsi di politica tra virgolette.
Le elezioni in questa città da tempo immemorabile si svolgono anche all’ombra dell’offerta (e, dunque, anche della domanda) di servigi atti a conquistare voti da parte di portatori di pacchetti dei medesimi come ancora una volta ha ieri denunciato Norberto Gallo.
Le democrazie sono creature imperfette. E Napoli è stato un laboratorio per lo studio di tali imperfezioni, fino a ispirare dei classici in materia.
E’ difficile dover constatare quanto sta messa male la politica in Italia e a Napoli e al contempo pensare che è bene provarci e riprovarci a migliorare la politica. Confesso che spesso penso che non ci sia molto da fare. Eppure davvero non mi sono molto congeniali quelli che dicono che fa tutto shifo comunque. Per esempio mi ha infastidito l’ultima sortita dell’assessore Velardi che, dalla sua posizione nella giunta Bassolino, invoca una politica “più interessante e più coinvolgente” un po’ contro tutto e tutti, posti su un unico piano.
Sì, la politica sta proprio messa malissimo in questo Paese. Ma non è vero che tutto sta sullo stesso piano. E mi ostino a pensare che – nel mondo imperfetto – le prime cose “interessanti e coinvolgenti” sono i piccoli segni di democrazia “meno imperfetta” che si muovono in una città come la nostra, in un Paese come l’Italia.
Insomma, proprio perché è una campagna elettorale brutta e deprimente, forse assume maggiore importanza la denuncia di Norberto. E forse acquista più valore il fatto che Gino Nicolais parla senza demagogia dello stato della provincia o del programma realistico che sta portando in giro – come ha fatto lunedì nell’incontro ad Ercolano a cui ho partecipato – davanti a un pubblico non fatto di ceto politico ma di insegnanti e giovani. E forse c’è da dare credito a Tommaso Sodano per una campagna elettorale pulita e di merito.
La foto è di delpax, il riferimento a Kandinsky.
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