Si torna a parlare delle elezioni… si avvicinano le provinciali di Napoli.
E subito c’è chi si scandalizza per i primi boatos sul possibile candidato del PdL.
E subito c’è chi teme che vinca la destra, chi guarda al nulla della politica con occhio disilluso…
E, interrogato, anche io ho detto la mia, ricordando, timidamente, che quasi tutti, a destra e a sinistra, si erano detti a favore almeno del ridimensionamento delle province.
Avete udito in giro domande pertinenti su questo tema? Come ridurle le province? O perché, eventualmente, non ridurle? Quale il risparmio? Come ri-integrare il personale altrove e dove? Cos’è la tanto nominata città metropolitana che dovrebbe e potrebbe sostituirle? Come funzionerebbe in generale e nel nostro caso? Niente. Non è tema delle elezioni… provinciali.
Ma, più banalmente, c’è forse un dibattito sull’operato del presidente uscente Di Palma? Ha per caso egli – o un partito della sua coalizione di centro-sinistra o dell’opposizione di centro-destra - mostrato un consuntivo politico e amministrativo sulle cose fatte e non fatte? Si è forse il presidente, alla fine del suo mandato, degnato di “dare anima e argomento”, pubblicamente, ai bilanci di questi cinque anni? Nemmeno per sogno. Ognuno tace. E lui per ora si occupa di difendere il suo posto e di contrastare anche le eventuali primarie per la designazione di un candidato di centro-sinistra. Niente altro.
Così, per l’ennesima volta, si profila una lunga campagna elettorale nella quale è tutto centrato solo su persone e equilibri tra e nei partiti. Nel chiuso di quel mondo separato. I temi istituzionali sono cancellati dal dibattito. Il normale bilancio di un corso amministrativo è cosa sconosciuta. E, ben oltre, la vita e la società così come si svolgono realmente nei territori delle province e della nostra provincia sono assenti da ogni attenzione. La vita e la società? “Quisquilie, pinzellacchere…”
Eppure le belle province e l’insieme del Mezzogiorno avrebbero di che riflettere in materia di vita e di società. Avrebbero…
Allora ho pensato di mostravi queste slide - preparate insieme al mio amico elettricista - che descrivono alcune cose significative della vita e della società napoletane e meridionali. Perché è di queste “quisquilie” che piacerebbe poter parlare. In una democrazia.
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