06 luglio, 2013

Primo mese

Il primo mese del nuovo mandato da Sottosegretario è passato, tra appuntamenti fissi per il mondo della scuola e qualche prima novità.
Tra gli appuntamenti fissi, la fine dell’anno scolastico e gli esami di maturità. I temi della maturità a me sono piaciuti perché portavano dentro il mondo per come è e alle grandi questioni aperte per le nuove generazioni. Ho proposto una riflessione sulle bocciature, intervistato sul tema da Panorama, che tenga insieme il patto educativo tra il ragazzo e gli insegnanti e la scelta finale del collegio docenti. Che deve essere per il ragazzo comprensibile. Occorre comunque e sempre sottrarsi a semplificazioni e generalizzazioni quando ci si confronta sui temi educativi.
Molto grave, invece, l’episodio di Nola, dove la guardia di finanza è intervenuta durante lo svolgimento dell’esame di Stato in un sospetto “diplomificio”. Durante lo scorso mandato mi ero personalmente impegnato per il varo di nuove norme restrittive, ma tutto si era fermato in Parlamento. Il Ministro Carrozza ha annunciato  di voler subito riprendere questo percorso: mi sembra cosa buona e giusta, utile a colpire cose inaccettabili e anche a difendere il senso di un sistema pubblico integrato tra scuole statali e scuole paritarie.
Ho avuto modo di partecipare a nome del Governo al dibattito nell’aula della Camera al gran completo attorno alle mozioni di tutti i gruppi parlamentari sulle risorse per la scuola. Da allora sto parlando, nel merito delle cose da fare per la scuola nelle condizioni date, con parlamentari di tutti i gruppi. Comunque quello è stato un momento di forte unità nazionale e di confronto vero sulle priorità, a partire dalle linee programmatiche già presentate dal Ministro Carrozza. Ho espresso la mia soddisfazione per questa unità di intenti, che trovo importante e non scontata. Insomma, finalmente tutto il Parlamento della Repubblica concorda che i soldi per la scuola sono investimenti in sviluppo e coesione del Paese.

Ora occorre mettere insieme un po’ di risorse attorno ad alcune priorità realizzabili in poco tempo.
Mi pare un’ottima notizia che l’Unione Europea abbia dato il via libera ad un po’ di investimenti per la crescita: ritengo che l’edilizia scolastica possa pienamente rientrare tra queste priorità. Serve molto alle scuole e alla messa in sicurezza, dà lavoro alle imprese.
Ma servirà anche -  più prima che poi! -  capire quante risorse si possono mettere sulla qualità dell’istruzione e sul diritto allo studio. Anche questo è investimento in sviluppo, al pari delle misure già varate per sostenere l’occupazione dei giovani. Va bene affrontare l’emergenza, ma le politiche per i giovani devono diventare mainstreaming: pervadere l’agenda politica del Paese, dall’istruzione, al welfare allo sviluppo economico.
Vanno bene i primi passi, aiutano. Ma non bastano, non bastano più.
I primi cento giorni del Governo saranno un primo momento per capire se si riesce davvero ad andare in questa direzione.

29 commenti:

Maria Rosaria Costa ha detto...

L'edilizia scolastica è una delle grandi priorità della nostra scuola: la maggior parte degli edifici, tanto per utilizzare un eufemismo, non sono a norma! Ma anche restituire un diritto violato è una priorità. Il diritto di tutti i docenti di Quota 96. Ormai Quota100(quasi tutti) Basta con i balletti dei numeri: un diritto è un diritto! Grazie,Marco.

PAOLO BATTIMIELLO ha detto...

PAOLO

Paolo Battimiello ha detto...

CERCARE RISORSE PER LA SCUOLA E' COSA BUONA E GIUSTA, ALQUANTO COMPLICATO IN QUESTO PERIODO. MA PURTROPPO NON C'E' ALCUNE RELAZIONE DI CAUSA EFFETTO TRA QUANTITÀ' INVESTIMENTI E QUALITÀ': IN QUESTO SENSO SAREBBE INFATTI NECESSARIA UNA RIFLESSIONE SULL'EFFICACIA DEI FINANZIAMENTI DEI FONDI STRUTTURALI, SIA PON CHE FESR.
LA SCUOLA HA BISOGNO, PER NON VIVERE SOLO IN PERENNE ATTESA DI FINANZIAMENTI, DI SCELTE CORAGGIOSE ANCHE SUL PIANO DELLA SUA ORGANIZZAZIONE, NELLA VALORIZZAZIONE DEI SUOI QUADRI E DELLE SUE ESPERIENZE MIGLIORI. PROPONGO DI SPERIMENTARE IN ALCUNE SCUOLE UN CONCETTO DIVERSO MA VERO DI AUTONOMIA SCOLASTICA. PROPONGO CHE NEL BREVISSIMO TEMPO SI INCONTRINO TUTTE LE FORZE INTERESSATE ALLA VITA DELLA SCUOLA (GOVERNO, SINDACATI, ASSOCIAZIONI,ETC.) PER ELABORARE UNA PROPOSTA DI ATTRIBUZIONE AD ALCUNE SCUOLE DI UN'AUTONOMIA FUNZIONALE, CON ASSUNZIONE DIRETTA DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DELLA RESPONSABILITÀ' DEI RISULTATI DELLA SUA SCUOLA RAPPORTATI AL CONTESTO IN CUI LA SCUOLA OPERA, ASSEGNANDO A QUELLA SCUOLA PIENA LIBERTÀ' DI RECLUTAMENTO ED UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE, UN'ASSEGNAZIONE DI UNA RISORSA FINANZIARIA CERTA ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO, UNA DEFINIZIONE CONDIVISA DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE CON UN PIANO DI CRESCITA E DI MIGLIORAMENTO MONITORATO E CERTIFICATO.
E' NECESSARIO FARE SCELTE CHE DIMOSTRINO FIDUCIA NEGLI OPERATORI DELLA SCUOLA.
GRAZIE

Paolo Battimiello ha detto...

FORMAZIONE

PROPONGO DI DEDICARE UNA SETTIMANA, DAL LUNEDI' AL VENERDÌ', DURANTE L'ANNO SCOLASTICO, ALLA FORMAZIONE DOCENTI.
IN CIASCUNA SCUOLA, IN ORARIO MATTUTINO COINCIDENTE CON L'ORARIO DI SERVIZIO DOCENTE, PER ESEMPIO 3/4 ORE AL GIORNO, LE LEZIONI VENGONO SOSPESE PERCHE' LA SCUOLA "RIFLETTE SUI SUOI COMPITI, SULLA SUA ORGANIZZAZIONE, SULLE SUE MODALITÀ' E SULLE NECESSITA' EDUCATIVE E DIDATTICHE, SU CIO' CHE BENE PERCORRERE PER IL SUCCESSO FORMATIVO DEI SUOI ALUNNI.
E' UN SEGNALE IMPORTANTE FARLO DURANTE L'ANNO SCOLASTICO, PER ESEMPIO LA SECONDA O TERZA SETTIMANA DI OTTOBRE. DAREBBE IL SEGNALE ALL'ESTERNO DI QUANTO LA SCUOLA RITENGA FONDAMENTALE DIALOGARE, I DOCENTI LO FAREBBERO NEL LORO ORARIO DI SERVIZIO E QUINDI NON SAREBBE UN ULTERIORE AGGRAVIO, SAREBBE UN MOMENTO IMPORTANTE COLLEGIALE SU TEMATICHE CONCRETE VENUTE FUORI DURANTE IL PRIMO MESE DI SCUOLA. ALLA FORMAZIONE INFATTI POTREBBERO, A SCELTA DELLA SCUOLA, PARTECIPARE PEDAGOGISTI, PSICOLOGI, ESPERTI DI DIDATTICA, ETC.
PER RISPETTARE I TEMPI TOTALI DEI GIORNI DI SCUOLA SI PUO' FAR COMINCIARE L'ANNO SCOLASTICO UNA SETTIMANA PRIMA O FARLO TERMINARE UNA SETTIMANA DOPO, COSI' COME GIA' ACCADE IN ALTRE REGIONI.
Grazie!!!

Anonimo ha detto...

..e rispondere alla commissione europea sul diploma abilitante? quando?????

Anonimo ha detto...

cosa intende lei per abilitazione specifica all'insegnamento?

Anonimo ha detto...

Cosa intendete per abilitazione specifica in Italia?

Marco ha detto...

Paolo grazie per il contributo. Ci sono molte scuole che dedicano i primi giorni di Settembre esattamente a questo, alcuni addirittura in montagna e posti ameni e preparano i temi e i gruppi di lavoro nell'ultimo collegio docenti di giugno. L'autonomia scolastica contiene sempre un'opportunità e un rischio insieme. Forse poi c'è un altro tema, che riguarda un sistema di controllo delle pratiche.. è il famoso tema della valutazione delle scuole.

Fabio Albanese ha detto...

Diploma Magistrale: in risposta all’articolo pubblicato su Avvenire

http://www.fabioalbanese.it/sito/index.php/diploma-magistrale-in-risposta-allarticolo-pubblicato-su-avvenire/

Fabio Albanese ha detto...

Egregio Rossi Doria, sarebbe così gentile da spiegare perché, nella risposta all'interrogazione presentata oggi, Lei avrebbe sostenuto (leggo dagli Atti pubblicati nel sito della Camera) che:
"Questa impostazione è peraltro confermata dal decreto ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 che, all'articolo 15, comma 16, prevede per coloro che sono in possesso del diploma di scuola magistrale e di maturità magistrale un percorso formativo speciale utile per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria." quando, al contrario tali corsi sono finalizzati "esclusivamente all'acquisizione di titolo valido all'inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto" ? Non era stato messo al corrente che il testo del DM 249/10 era stato modificato dal Decreto 81/2013 ?
Inoltre, come mai ha affermato che: "possono esercitare la professione di docente in qualità di supplenti", omettendo di ricordare che possono insegnare a tempo indeterminato nella scuola paritaria, in quanto in possesso di titoli che rispondono ai requisiti previsti dall'art. 1 comma 4 lettera g) ("abilitazione all'insegnamento") così come riportato all'art. 15 comma 16-ter ? Non era stato messo al corrente che il testo del DM 249/10 era stato modificato dal Decreto 81/2013 ?
Quanto alla dichiarazione di conformità, essa dovrà necessariamente indicare proprio quanto sopra riportato, ovvero il valore abilitante permanente intrinseco al titolo stesso ed il fatto che il titolo, in quanto qualifica completa, permette di esercitare la professione a tempo indeterminato nelle scuole paritarie e partecipare ai concorsi per il ruolo nella scuola statale.
Mi dia retta, per una volta. E' l'unica strada per evitare la procedura d'infrazione.

Anonimo ha detto...

DPR 323/98 art.15 comma 7.
DM 249/10 art 15 comma 16-ter.
Nella risposta alle interrogazioni si è per caso dimenticato di citare i suddetti decreti?

Anonimo ha detto...

Nessuno le ha chiesto la differenza tra ruolo e abilitazione...pretendiamo che riconosca la nostra ABILITAZIONE senza giri di parole. Inoltre le fonti normative vanno citate in maniera completa!

Anonimo ha detto...

Quanta ignoranza e arroganza, caro il mio maestro di strada, come lei stesso si definisce...forse lei non sa nemmeno le cose che dice, proprio perché dall'alto della sua poltrona si fa scrivere i discorsi...discorsi che le fanno fare una gran figura del C....cmq non sa nemmeno ciò che l'aspetta...da settembre saremo anche in tv...e avremo modo di mostrare a tutto il paese la sua e vostra ignoranza...che Morfeo la prenda in un abbraccio lungo, soffocante e molto profondo!

Anonimo ha detto...

I diplomati magistrali ante 2002 sono abilitati per legge e quindi non devono conseguire nessun ulteriore titolo abilitante, vengono assunti a tempo indeterminato nelle scuole paritarie e vanno inseriti nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto...vorrei finalmente sentir pronunciare queste parole e vederle scritte nero su bianco! Dopo tanti anni di ingiustizie sarebbe ora di far chiarezza, no?!

Anonimo ha detto...

spero tanto che risponda al sig Fabio Albanese, perchè tutto cio' me lo chiedo anche io!! le normative ci sono, peccato che una parte sono state omesse nella risposta alla interrogazione. il diploma magistrale ante 2002 è abilitante!

Flos Rosae ha detto...

Leggendo l'interrogazione, di getto mi viene da pensare: 1) non sono citate sufficienti leggi che ci attestano il valore abilitante del diploma magistrale 2) se è vero che la L n. 249 del 2010 recita: "si prevede... un percorso formativo speciale utile per il conseguimento dell'abilitazione..." è pure vero anche che tale L. è stata sostiutita dal DM n. 81 del 25-03-2013 firmata dal ministro uscente Profumo. Poi è subentrata la n. 58 alias il TFA che annulla la n. 81. Tuttavia, la professionalità di un docente rimane intatta perchè anche se il Governo continua a sfornare Leggi che destabilizza il lavoratore diplomato, ciò che è sancito per legge non può essere retroattivo. Il diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 è abilitante e non può essere messo in discussione. Rimango sempre dell'idea che i Pas sono una truffa legalizzata e se è vero che i diplomati sono abilitati, non c'è bisogno di formarli perchè basta dieci e più anni di servizio prestato per dire che siamo formati ed abilitati all'insegnamento (qualcuno si è pure laureato nel frattempo, come me, ma senza la possibilità di riconoscerne nè il valore nè la crescita professionale). Rimane sempre un senso di profonda gratitudine per tutto il lavoro e l'impegno da Lei fino ad oggi messo a favore dei diplomati :)

Fabio Alabnese ha detto...

Ricordo che il giorno 5 agosto 2013 scadranno i trenta giorni dalla mia richiesta di accesso agli atti per conoscere quanto trasmesso dal MIUR all'U.E.
Il giorno successivo, se non avrò ricevuto quanto richiesto, presenterò esposto all'Ispettorato per la Funzione Pubblica unitamente alla richiesta risarcitoria prevista dall'art. 2-bis della L. 241/90.
Sono invece già scaaduti i termini per quanto riguarda la richiesta di dichiarazione di conformità, e dovreste aver già ricevuto il sollecito da parte dell'Ispettorato unitamente alla diffida ad adempiere.
Preciso che intendo far valere la diffida nei termini stabiliti dalla Legge, anche in questo caso, in tempi brevissimi.
Oggi ho informato la Commissione Europea che il MIUR non ha ancora ottemperato al suo dovere di rilasciare la dichiarazione di conformità. Inviata in copia all'Ispettorato e al Dipartimento per le Politiche Comunitarie.
Forse non sono stato ancora abbastanza chiaro sul fatto che io ESIGO la dichiarazione di conformità dalla quale risulti la piena qualifica che mi consente, in Italia, di svolgere la professione in modo stabile.
Ogni altra forma o giro di parole non potrà che accuire il contenzioso in atto. Così come ogni altro temporeggiare inutile.
Buon fine settimana.

Anonimo ha detto...

Basta siamo stufi di aspettare I diplomati magistrali ante 2002 sono abilitati per legge, le normative ci sono e vanno rispettate,la partita e' aperta da troppi anni.Restituite i diritti che avete violato questi docenti devono stare in seconda fascia delle G.I.

DIPLOMA MAGISTRALE ha detto...

"Ciò significa che l'ordinamento riconosce il diploma di scuola magistrale e di maturità magistrale quali titoli validi ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento del personale docente nella scuola materna e nella scuola elementare, ma non ha mai considerato gli stessi come titoli sufficienti per l'assunzione che deve ovviamente conseguire a un pubblico concorso." Allora perché alcuni comuni non permettono la partecipazione ai concorsi nella scuola materna ?

Anonimo ha detto...

Bene...continuate a prendere in giro i diplomati magistrali...Noi non dobbiamo fare nessun Pas perchè siamo già abilitati...

Anonimo ha detto...

Cosa vi spinge a continuare a ignorate e/o violare norme di legge intenzionalmente?

Anonimo ha detto...

Egregio Rossi Doria...oggi ho scoperto che sul mio Diploma secondo lei dovrebbe esserci scritto DIPLOMA DI ABILITAZIONE MAGISTRALE...ALLE SUPPLENZE!Ma per favore!!!!!!!! io mi chiedo fino a quando continuerà far finta di nulla...perchè Lei lo sa benissimo! Non ci sono storie: il Diploma è Abilitante! pretendiamo che riconosca la nostra ABILITAZIONE senza tanti giri di parole. Vede...fino a poco tempo fa potevete contare sulla nostra non conoscenza dei fatti...oramai, purtroppo per Lei non è più così. Agiremo in tutti i modi possibili perchè legalmente noi siamo dalla parte della ragione! Marzia

Lidia Milazzo ha detto...

Egregio Rossi Doria, mi chiedo come mai lei si rifiuti di riconoscere i nostri diritti che sono sanciti per legge, usando giri di parole che sinceramente... Quando si definisce un titolo abilitante,è impossibile definirlo tale solo per funzioni che ci convengono. La legge parla molto chiaro. Sono anni che vengo definita non abilitata. Noi abbiamo conseguito al termine del corso di studi un diploma che ci ha permesso fino ad ora d'insegnare e lo abbiamo fatto da ABILITATI ALL' INSEGNAMENTO SENZA SE E SENZA MA.

Anonimo ha detto...

la sua risposta di ieri sul diploma magistrale. Per giustificare una legge mai applicata ovvero che il diploma magistrale è titolo abilitante all'insegnamento, è partito con una giustificazione che parte da prima della riforma Gentile. Capisco l'imbarazzo nell'ammettere una ingiustizia perpetrata per più di un decennio, ma la II fascia d'istituto ci aspetta di diritto. Quindi PAS sono inutili. Semmai bisogna diversificare i percorsi tra Primaria e Secondaria, prevedendo per i primi delle modalità di selezione. Concorso ordinario, riservato, corso concorso ; quello che più vi aggradava. Avete deciso di intraprendere l'unica via che riempie le casse delle Università e svuota quelle dei precari. Che questo non sia un Paese per giovani lo sapevamo , ma che lo Stato facesse f ci facesse pagare

Unknown ha detto...

Cosa vuol dire valore abilitante per le supplenze? Quando mi sono iscritta al liceo psico socio pedagogico dell'ist. Magistrale nessuno informò nè a me nè ai miei genitori che c'era una differenza tra abilitazione per le supplenze ed abilitazione specifica per l'insegnamento. Noi diplomati magistrale entro il 2002 siamo consapevoli che senza concorso non possiamo entrare di ruolo ma dobbiamo essere inseriti in II fascia d'istituto!!!!!!

Manuela M. ha detto...

Le leggi sono retroattive solo quando vanno a ledere un diritto del cittadino?! Il diploma magistrale conseguito entro il 2001 era titolo abilitante!!Allora mandiamo all'università e ai pas anche tutti i docenti di ruolo nello Stato che insegnano da decenni solo con questo titolo!!

michela malusa ha detto...

Cosa vi spinge a continuare a ignorate e violare norme di legge intenzionalmente? Ormai lo sapete benissimo anche Voi che il diploma di maturità magistrale ante 2002 è abilitante all'insegnamento e non alle supplenze, perchè volete condannare insegnanti che hanno insegnanti lavorato saltuariamente nella scuola in tutti questi anni e magari non hanno i giorni e i soldi che volete voi a restare in terza fascia, abbiamo gli stessi diritti delle laureate dopo il 2002 quindi abbiamo diritto alla seconda fascia!!! perchè non ci date una risposta a norma di legge??? anche l'Europa ci da ragione!!!!!!!

Carlo Càssola ha detto...

"Finalmente tutto il Parlamento della Repubblica concorda che i soldi per la scuola sono investimenti in sviluppo e coesione del Paese."
Queste parole vacue suonano come una presa in giro nel giorno in cui il governo ha deciso di bloccare per tutto il 2014 il nostro contratto.
"Questo spazio è dedicato ai temi dell'istruzione pubblica, dei diritti dei più deboli".
I più deboli siamo noi insegnanti, senza nessun potere contrattuale, ridotti alla fame (sì, alla fame) mentre lei e il ministro continuate pure a prenderci in giro con discorsi vani sull'importanza degli investimenti nella scuola.

Anonimo ha detto...

  Maria COSCIA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, che non chiarisce il quesito posto nella sua interrogazione. Ritiene necessario approfondire bene chi ha il diploma per accedere alle graduatorie delle singole istituzioni scolastiche, ribadendo l'esigenza che il Governo si faccia carico di una situazione che si trascina da numerosi anni.

  Maria MARZANA (M5S), replicando, si dichiara molto insoddisfatta della risposta resa dal Governo, in quanto il sottosegretario ROSSI DORIA riconosce il valore abilitante del diploma magistrale ma non mette in discussione la partecipazione dei diplomati magistrale ai nuovi PAS. Si tratta di una contraddizione che è urgente sanare. Osserva, in particolare, come il comma 16, dell'articolo 15, nella nuova formulazione, a seguito delle modifiche al decreto ministeriale n. 249 del 2010, dispone l'attivazione di percorsi formativi finalizzati esclusivamente all'acquisizione di titolo valido all'inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto destinati ai diplomati magistrale entro l'anno 2001/02 secondo il decreto ministeriale 10 marzo 1997. Tali soggetti sono in possesso di un titolo abilitante all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria ai sensi del decreto legislativo n. 297 del 1994 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 1998. Sottolinea come, di fatto, il passaggio dalla prima formulazione del comma 16, articolo 15, «conseguire l'abilitazione» alla seconda formulazone «acquisire titolo di accesso», risulta essere un voluto annacquamento normativo, poiché si tratta di terminologie giuridiche già in capo a questi docenti. Ritiene, d'altra parte, che il decreto dirigenziale n. 58 del 2013 crea ulteriore confusione laddove propone nuovamente, per gli insegnanti in possesso del diploma di maturità magistrale, l'attivazione di corsi finalizzati al «conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento». Ritiene anzi assurdo e soprattutto ingiustificato attivare un corso per ri-abilitarsi: questi docenti infatti vengono da diversi anni assunti dal Ministero per assicurare il funzionamento ordinario del servizio scolastico. Si deduce che il corso risponde solo alla logica di far cassa e saranno molti gli aspiranti candidati che si indebiteranno pur di conseguire nuovamente la già posseduta «abilitazione».
  Rileva altresì come le modifiche confermano la disparità di trattamento e una discriminazione in ambito europeo e per le quali l'Italia rischia una sanzione. È
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accertato infatti che il MIUR ha riconosciuto a diversi cittadini qualifiche professionali per l'insegnamento – conseguite in altri Stati membri dell'Unione europea, in particolare in Romania, equiparabili al diploma di maturità magistrale – e ai quali è stato consentito l'accesso alle graduatorie permanenti/ad esaurimento. I diplomati magistrale, dunque «reclusi forzatamente» in terza fascia delle graduatorie d'istituto, con la pubblicazione delle modifiche al decreto ministeriale n. 249 del 2010, continuano a vedere cancellati diritti già acquisiti. Ribadisce quindi la propria insoddisfazione principalmente perché sarebbe opportuna l'abrogazione dei commi 16 e 16-bis dell'articolo 15 in quanto applicati a personale già in possesso di abilitazione, in virtù della quale si dovrebbe provvedere all'inserimento in seconda fascia di istituto senza sostenere un ulteriore corso; l'inserimento in seconda fascia non consente l'immissione in ruolo, la quale è prevista per i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento; il concorso non ha mai avuto funzione di abilitazione, la quale è connessa al diploma, ma costituisce una procedura per l'arruolamento nelle scuole statali. http://www.camera.it/leg17/824?tipo=C&anno=2013&mese=08&giorno=02&view&commissione=07&pagina#data.20130802.com07.bollettino.sede00010.tit00020