18 ottobre, 2012

Innovazione e stabilità


Troveremo una soluzione diversa per la legge di stabilità. Perché la scuola, in questo momento, non ha bisogno di perdere posti di lavoro. Anzi, in alcune zone del Paese siamo sottodimensionati di fronte all'aumento di alunni, anche stranieri. E c’è la necessità di un orario più pieno, per coprire almeno una parte del pomeriggio.
Ho spiegato il mio punto di vista sulla proposta contenuta nella legge di stabilità sull'aumento dell’orario dei docenti a 24 ore settimanali in un’intervista su Il Messaggero.
La scuola viene da anni difficili e non ha bisogno di stravolgimenti. Ha bisogno di un giro di boa che la porti fuori dalle secche finanziarie e che stabilizzi progressivamente il personale. E ha tanto bisogno di innovazione. Su questo il Ministro Profumo ha pienamente ragione.
Penso che il modello delle scuole elementari possa essere esteso alle secondarie: una parte dell’orario da contratto deve essere previsto per la programmazione didattica, per i rapporti con le famiglie, per i collegi, per il lavoro di recupero delle carenze formative e di promozione delle eccellenze, anche scomponendo le classi e lavorando per gruppi. Questa discussione è importante e va affrontata. In Europa siamo gli unici a far coincidere l’orario di lavoro con le ore di didattica curricolare in classe. Un modello che può essere superato attraverso un grande dibattito nazionale. Che deve guardare, però, anche al tema della retribuzione, che può essere differenziata introducendo forme di carriera per gli insegnanti. Possiamo pensare di superare il patto “poche ore e bassi salari”.
Ci vuole un grande patto nazionale per la scuola che sappia riparare e innovare, pensando alla qualità della didattica e all'apprendimento assicurato a ciascun bambino e ragazzo.

Qui la risposta del Ministro Giarda a un'interrogazione parlamentare sul tema dell'aumento dell'orario

50 commenti:

Speranza ha detto...

Ci si chiedeva appunto se fosse dovessero sparire le ore di programmazione della scuola primaria. Questo post e l'intervista ci rassicurano.
Chiamate gli insegnanti a fare proposte, rendeteci protagonisti dei futuri cambiamenti. Abbiamo le nostre idee e proposte.
Solo due domande: 1)
quando finalmente si parlerà di riforma della scuola secondaria di primo grado, che è il vero anello debole del sistema scolastico italiano?
2) Cosa di pensa di fare per gli alunnni disabili? Ho un alunno con la sindrome di down che frequenta 30 ore, la presenza dell'insegnante di sostegno nella classe è di 11 ore. Le altre 19, 19! ore è in classe con le insegnanti curricolari. Vorrei avere i poteri magici, ma se seguo lui non seguo la classe o viceversa. Ne usciamo morte, frustrate e deluse e la qualità dell'insegnamento è pessima. Si vuole tornare alle classi differenziali? Non è il caso di un singolo bambino, ma del rapporto insegnanti di sostegno e alunni disabili. Se diamo ad uno l'altro rimane senza. La coperta è sempre troppo corta!

Nervioso ha detto...

Brivido terrore raccapriccio.

P.s.Sicuramente non é lunghissimo. Ma verrá giudicato eccessivamente veemente? Chi vivrá vedrá ( e io mi sento davvero poco bene...)

Anonimo ha detto...

Mi scusi, ma Lei dice sul serio? Cosa significa "maggiore flessibilità", "orario pomeridiano", ecc.? Che ci date degli uffici dove poter correggere? Se è questo, allora va bene, altrimenti iniziate a pensare come retribuire le centinaia - forse migliaia - di ore che gli insegnanti di discipline che prevedono prove scritte obbligatorie nella misura di minimo tre a quadrimestre devono essere GIUSTAMENTE retribuiti OLTRE lo stipendio base. Volete allinearvi all'Europa? Leggetevi la lettera della Brillante e studiate come fanno in Danimarca. E smettiamola pure con questo ricevimento genitori: solo in Italia (in questo, non guardiamo all'Europa?) la presenza delle famiglie è continua, asfissiante, fino a inibire il docente che non abbia l'animo necessario di mandare al diavolo il genitore permissivo, fino ai continui ricorsi, ecc.
Volete un maggior tempo a scuola? Alzate gli stipendi, allineatevi pure all'Europa in questo caso, forza!
Dopo anni e anni di campagne collettive per demolire la figura e la professionalità del docente, ancora non vi basta.
E proprio Lei, Rossi-Doria, se vuole mantenere il Suo ruolo con un minimo di decenza, dica prima cosa fanno e quanto lo fanno, i docenti, imponga rispetto per la categoria; solo dopo, molto dopo, si aprano i dibattiti.

Francesca

eva maio ha detto...

Intanto si continua a dare carrette di soldi alle private... mentre la scuola pubblica tira la carretta come un somaro.
E lei sostiene tutto ciò ?
E non s'indigna?
E resta lì al suo posto?

Baronciani Rossano ha detto...

una parte dell’orario da contratto deve essere previsto per la programmazione didattica, per i rapporti con le famiglie, per i collegi, per il lavoro di recupero delle carenze formative e di promozione delle eccellenze, anche scomponendo le classi e lavorando per gruppi.

È già adesso così... Ci sono 40 + 40 ore all'anno (scolastico) dedicate alle cose che dice lei.

ettore gelpi ha detto...

caro marco,
l'idea sostitutiva alle 24 ore potrebbe essere nella realizzazione di un sistema duale per l'istruzione tecnica e quella professionale.
L'implementazione del sistema (tipico dell'area tedesca, dove vi partecipano metà degli studenti delle superiori) vede l'ingresso nel settore vocational delle aziende, a carico delle quali e presso le quali avverrebbe la formazione degli alunni per metà della settimana, secondo standard e programmi a cura delle aziende stesse. Così nel settore tecnico-professionale non si lamenterebbero più del mismacth tra competenze richieste e competenze effettive in uscita. I docenti dell'area di indirizzo anzichè lavorare presso la scuola lavorerebbero come docenti presso le aziende, pagati dalle aziende, sebbene alle dipendenza organica dello Stato.
Il risparmio è pari a quello ricercato, con un notevole guadagno in efficacia.

Anonimo ha detto...

Salve,

Sono una docente di lingua spagnola presso una scuola media secondaria di I grado.
Devo dire che l'idea del 'non più classi ma gruppi' come viene fatto nel resto delle scuole europee, sul modello anglosassone, è una bella idea.
Ma siamo sicuri che le scuole italiane possano accogliere questa soluzione?
Sono stata in Inghilterra, Irlanda, Norvegia e ho visto istituti scolastici che noi possiamo solo sognare. quelle si, che si possono chiamare SCUOLE. Sono dotate di tutto e sono l'immagine stessa dell'efficienza in tutto e per tutto: aule informatiche, biblioteche, laboratori, mensa e quant'altro...

Massimiliano Malgieri ha detto...

Si vergogni. State portando una categoria intera alla disperazione. Ritirate la norma, altrimenti non si discute proprio di niente. Si vergogni.

Chiara ha detto...

Poche ore, bassi salari?
Guardi che in Europa, come dice Lei, fanno meno ore forntali di noi, sia alla sculla elementare che alle superiori secondarie. Alle medie invece siamo indietro di 0,1 ore dalla media. Perché continuate a propagandare (perché è propaganda visto che non è reale) la storia che gli insegnanti italiani prendono poco perché fanno poche ore?
Negli altri Paesi gli insegnanti fanno meno ore di noi e prendono stipendi doppi dei nostri. Si legga le statistiche, sono reperibili in rete. In Francia fanno 14 ore frontali alle superiori. Questo perché il ruolo sociale dell'insegnante viene valutato giustamente, non viene continuamente delegittimato. E una cosa...le ore dedicate a programmazioni e altro già ci sono, mi meraviglia che Lei non lo sappia, e sono obbligatorie.

Anonimo ha detto...

per me lei deve solo vergognarsi a rappresentare questo Ministro che mortifica in questo modo la professione insegnante! Dalla sua professionalità francamente mi sarei aspettata ben altro!

Chiara ha detto...

Vi invito a leggere la statistica sull'orario dei docenti in Europa.

Ecco il link:

http://lascuolaonline.blogspot.it/2012/10/questi-sono-gli-orari-dei-proff-in.html

Anonimo ha detto...

IL problema è che avete fatto del CCNL carta straccia...queste cose sono già previste...dite come stanno le cose e non prendeteci in giro dovete fare cassa...

ART. 26 – ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO

Chiara ha detto...

primaria . Inf. sec. Sup.
Bulgaria 12 15 14
Polonia 14 14 14
Estonia 16 16 15
Rep. Ceca 17 17 16
Slovenia 17 17 15
Danimarca 18 20 19
Grecia 18 16 14
Austria 18 17 17
Romania 18 18 18
Slovacchia 18 18 18
Finlandia 18 16 15
Cipro 19 18 18
media UE 19,6 18,1 16,3
Germania 20 18 18
Ungheria 20 20 20
Belgio 21 19 18
Lettonia 21 21 21
Lituania 21 18 18
Lussemburgo 21 18 18
Irlanda 22 22 22
Italia 22 18 18
Francia 24 17 14
Spagna 25 19 19
Portogallo 25 22 22
Malta 26 20 20


Dove sarebbero le poche ore che facciamo?
Perché non la finite di delegittimare il nostro lavoro facendoci passare per nullafacenti? E queste sono solo le ore di lezione, tutto il resto delle riunioni e collegi vari non viene conteggiato. Come mai non vi uniformate all'europa nell'assunzione dei precari dopo 3 anni di insegnamento, invece di decidere per il loro licenziamento in blocco grazie a questa legge?

Anonimo ha detto...

<>
Bene, ma io ho trovato veramente vergognoso e poco serio che il ministro Profumo all'uscita di questa norma facesse interviste sulla necessità di adeguarsi all'Europa (e siamo già allineati come orario frontale settimanale), disinteressandosi del fatto che questo avrebbe significato per gli insegnanti di ruolo lo stravolgimento della loro didattica (sei ore in più possono corrispondere a tre classi in più,anche 80 studenti in più...)e la perdita di lavoro per decine di migliaia di precari delle graduatorie ad esaurimento (gli stessi che aveva rassicurato poche settimane prima al momento della presentazione del concorso).
E' forse necessario fermarsi sulla scuola per qualche tempo, non le pare?

Carlo ha detto...

Il patto "poche ore, bassi salari" esiste solo nella fantasia sua e in quella del ministro. Noi facciamo MOLTISSIME ore a BASSISSIMO salario. Io lavoro mediamente 40 ore alla settimana, a volte di più. Tutte le attività connesse con la funzione docente sono già previste dal contratto, come facenti parte della "funzione docente". Quindi l'unica cosa da rivedere è il nostro stipendio da fame. Il resto sono chiacchiere offensive, che a quanto sembra sono l'unica cosa che sapete fare.

villavillekulle ha detto...

Caro Marco, sono un'insegnante di lettere della secondaria inferiore, precaria, già inserita nelle GaE in seguito al diploma SSIS.
Sono d'accordo: è necessario aprire una discussione seria sull'orario e dunque sul contratto degli insegnanti.
Ciò che chiedo a chi ha degli incarichi di responsabilità all'interno del Ministero è di non fare "boutades", magari attraverso i giornali, prima che questa discussione sia avvenuta. Il discorso delle 24 ore frontali ci ha sconvolti, tutti. Non tanto perché non si ha volgia di lavorare: al contrario... chi oggi non lavora, continuerà semplicemente a non lavorare; chi lavora, sarà gravemente penalizzato e la qualità del suo lavoro ne risentirà (dunque ne risentiranno tutti, anche i ragazzi e le loro famiglie).
Si trattava quindi di articolare una proposta sensata, che toccasse possibilmente le seguenti questioni:
1. In italia il rapporto insegnante-alunni è il più alto d'europa. Se ci fossero meno insegnanti, più qualificati?
2. Quale reclutamento? Teniamo aperti quali canali? Quanti tipi di concorso prevedete?
3. Tfa a numero chiuso, d'accordo, che immettano sul mercato del lavoro i numeri che servono, senza sbagliarsi di troppo. Una domanda, però: perché i tfa sono così costosi? Pensate che sia giusto farli pagare a carissimo prezzo (retrospettivamente, vale anche per le SSIS)?
4. Che sia il caso di istituire un albo dei docenti? Bel problema, in tempi di possibile erosione del valore legale del titolo di studio...
5. Quale decisione prendere a proposito della chiamata diretta dei dirigenti?.
6. 24 ore d'insegnamento NON tutte frontali e ADEGUATAMENTE retribuite, come accade nel resto d'Europa. Anche più di 24, certo. Io, attualmente, lavoro circa 40 ore alla settimana, ma non se ne accorge nessuno.
7. Formazione gratuita degli insegnanti, per eludere lo scandalo dei diplomifici e dei vari "consorzi".
8. Quale modello di insegnamento-apprendimento abbiamo in mente, in Italia? Chi comincia qualcosa di buono, se lo vede annullare dal governo successivo. E avanti così, per generazioni. A causa di questo fare e disfare continuo, il clima tra colleghi, con i dirigenti e con i ragazzi si sta deteriorando. Sappiatelo (ma so che lei, Marco Rossi Doria, queste cose le ha toccate con mano, perché nelle "peggio scuole" ci ha lavorato tanto e bene).
Per favore, meditate (meditiamo, se volete avere a che fare anche con noi...) e non date questi temi in pasto alla stampa. L'opinione pubblica è massimalista, di questi tempi soprattutto. Non riduciamo tutto alla solita guerra fra poveri.

Dino ha detto...

Poche ore,bassi salari?magari!!il fatto è che manco questa è una veritá...le nostre ore di lavoro non possono essere catalogate come semplici ore di lavoro impiegatizio...soprattutto se ci riferiamo a quelle scuole situate nelle cosiddette aree '"difficili" che sono tantissime e in crescita...ma lo sa il ministro che i docenti sul posto di lavoro non hanno manco il tempo di andare al wc?tagliate altrove...funzioni strumentali,progetti e progettini,esoneri e altro ancora...

villavillekulle ha detto...

Ehm, aggiungo che il mio blog non è affatto "villavillekulle" ma "villavillekulles.wordpress.com". Google deve aver memorizzato il mio account per vie traverse.

dany ha detto...

Da recenti statistiche è emerso che il sistema scolastico danese è il migliore in Europa. Questa eccellenza deriva prima di tutto da una concezione molto moderna dell'istruzione, che è comunque piuttosto diversa da quella dei Paesi europei di matrice latina come l'Italia.
La Danimarca spende circa il 6,7 del suo PIL per l'istruzione, e le cifre riguardanti il raggiungimento dei titoli di studio di livello superiore sono molto elevate. Inoltre, il Paese ha una lunga e onorata tradizione culturale, che in questo periodo storico si esplica anche attraverso un notevole numero di scambi internazionali, sia a livello accademico sia a livello di scuole. In Danimarca i colleghi danesi lavorando al pari di quelli italiani 18 ore alla settimana, per un anno scolastico di 200 giorni, percepiscono uno stipendio medio di 3.000 euro, mentre come tutti sanno in Italia, lo stipendio medio di un insegnante è di poco inferiore alla metà di quello danese.
Dai dettami della legge di stabilità sappiamo inoltre che tale retribuzione rimarrà bloccata fino al 2017. Ma l’informazione che potrebbe far invidiare migliaia di docenti italiani è il fatto che i colleghi danesi quando hanno compiti da correggere, inviano una copia in un ufficio a Copenaghen, che calcola il tempo medio di correzione per il numero di alunni e computa, su quelle basi, un compenso aggiuntivo allo stipendio base.
Fatta questa comparazione molto indicativa, si può desumere su come i nostri governanti considerino la categoria professionale degli insegnanti e l’intero comparto dell’istruzione nazionale. E’necessario che l’intero comparto dei docenti italiani prenda coscienza della sua posizione contrattuale all’interno del contesto europeo.

Anonimo ha detto...

Un side effect positivo di questa vergognosa proposta e' che tutti gli insegnanti si sono resi conto che lavorano in media piu' dei propri colleghi degli altri paesi europei, ma ricevono uno stipendio inferiore. A proposito, il ministro Profumo aveva promesso che a gennaio 2012 sarebbero stati pagati gli scatti di anzianita' maturati nel 2011, una promessa non mantenuta. Non mi risulta che siano stati bloccati gli acquisti dei caccia militari, 100 milioni ognuno, prima tagliate queste inutili spese militari, poi avete da tagliare i vostri stipendi, prima di toccare quelli da 1300 euro al mese.

Franco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Franco ha detto...

Buon giorno.
Innanzitutto grazie per lo spazio concesso e per la possibilità di utilizzarlo.
Volevo farle presente alcuni aspetti del lavoro di noi docenti, ma leggendo i commenti dei miei colleghi ammetto che le questioni sono già state ben espresse.
Solo un punto non è stato sollevato: il perchè!
Il perchè un ministro della repubblica, che conosce (o dovrebbe conoscere) le questioni qui' così ben esplicitate, se ne esce con una "boutade" di così infima lega. Una provocazione? Se si... perchè? Oppure c'e' la volontà di spostare l'educazione dal pubblico al privato (in tal caso si spiegherebbero i 280 ml a lui indirizzato), ledendo però il dettato costituzionale... Oppure il ministro pensa che i docenti siano dei "fannulloni", espressione cara a precedenti "ministri (?!), e dunque da trattare "con più bastone che carota"? O ancora, peggio tra il peggio, che l'istruzione "non da da mangiare".. altra espressione di nobili rappresentanti dell'Italia? Perchè dunque? Vuole avere la cortesia di spiegarlo al volgo elettore ?

Grazie

Francesco Contalbi

Anonimo ha detto...

Eh, sì!
Quando si ha idea della realtà delle cose tutto viene più semplice!

Ma lei lo immagina cosa vuol dire 24 ore in classi professionali? Ragazzi con giudice tutelare, che stanno a scuola solo per evitare la visita dei carabinieri e che fanno della violenza la normale dialettica.

Il modello è la scuola elementare?
Certo...e io gli faccio fare girotondo!

E poi, più chiarezza e meno blog. Non è serio.

marco ha detto...

Molto di quello che lei dice non è vero. In primo luogo l'idea che l'orario degli insegnanti della secondaria comprenda soltanto le ore di insegnamento. Come lei dovrebbe sapere, dal momento che almeno dal 2006, quando faceva parte dello staff del viceministro Bastico, si occupa di scuola con importanti responsabilità istituzionali, il nostro contratto di lavoro prevede e quantifica tutta una serie di attività (dai consigli di classe agli incontri con i genitori ai collegi docenti). Tutto questo è retribuito con le tabelle stipendiali ordinariei, mentre altre attività sono considerate aggiuntive e pagate a parte. Restano fuori da qualsiasi quantificazione correzione degli elaborati e partecipazione agli scrutini, che sono considerate inerenti in modo assoluto la funzione docente e quindi un obbligo di servizio non quantificato e di nuovo già retribuito con la paga-base.Anche il riferimento al modello della primaria è menzognero: i colleghi passarono da 24 ore di lezione a 22+2 e quindi la sua interpretazione non ha alcun fondamento.

Capisco l'arrampicarsi sugli specchi per trovare giustificazioni alla politica del bastone del suo superiore gerarchico e il bisogno di mantenersi aperti spazi per un futuro "cursus honorum" - tornare in strada non deve essere una prospettiva piacevole - ma offendere il buon senso e la pazienza di chi la legge è inaccettabile, sul piano politico, etico e deontologico.

Anonimo ha detto...

Condivido molti dei commenti che ho letto su questo blog; mentre noon condivido assolutamente nulla di quanto ha dichiarato il sottosegretario M. Rossi Doria. Intanto, già da quel dì avrebbe dovuto presentare le sue dimissioni irrevocabili, perchè siamo stfi di ministri indecenti e incompetenti. Il ministro Profumo di scuola non sa un bel nulla e Rossi Doria, o finge di non sapere, o proprio non sa. Lascio a voi decidere quele delle due opzioni scegliere. Pongo una domanda a tutti coloro che hanno commentato: come mai, nel ministero dell'istruzione, non abbiamo tra i dirigenti, neppure un insegnante, ma solo una pletora di funzionari che di sistema scolastico non conoscon neppure l'abc? Però questi signori vengono lautamente stipendiati, con centinaia di migliaia di euro annui, per finire di distruggere la scuola. La prima grande riforma da realizzare consiste nel rendere accessibili i ruoli dirigenziali ministeriali ai docenti, ripristinare il sistema ispettivo con nuovi compiti, cancellare l'Invalsi, costoso e inutile, oltre che ulteriore carrozzone parastatale rubadenari ed eliminare la figura del dirigente scolastico, a favore dell'elezione di un coordinatore didattico in seno al collegio dei docenti, mentre i compiti d'inidirizzo e gestione finanziaria andrabbero attribuiti ad un efficiente servizio amministrativo sotto la responsabilità del dsga. Queste sono alcune idee, che ritengo ci porterebbero a risparmiare parecchio, utilizzando i fondi recuperati per meglio retribuire il corpo docente e amministrativo. Ovviamente gli uffici centrali del ministero andrebbero sottoposti ad una dieta drastica e gli emolumenti mensili decurtati, per le qualifiche dirigenziali, a massimo 2500 euro al mese; mentre gli uffici scolastici regionali andrebbero aboliti con cessazione del relativo ruolo dirigenziale, il personale là dislocato trasferito agli ex-usp, ora AT. Potrei elencare tante altre ipotesi... Mi meraviglio che Rossi Doria non proponga nulla di simile o magari di meglio: non ho la presunzione di avere le soluzioni apprpriate, ma almeno propongo qualcosa, senza inutile retorica. In Italia siamo vissuti di vuota ed altisonante retorica e oggi i risultati si vedono. Poche ciance Rossi Doria, dia le dimissioni, perchè ne va della sua credibilità. E' un consiglio da amico e collega.

Antonio

Unknown ha detto...

Il modello organizzativo della scuola primaria è orrendo e velleitario. Molto spesso i ragazzi che arrivano alle superiori non hanno nemmeno i prerequisiti e alle superiori dobbiamo perdere settimane nel tentativo di fornirglieli. La scuola ha bisogno di concretezza: poche cose, fatte bene. Caro Rossi Doria, ci pagherete almeno le penne e le matite? Ci fornirete di computer, che mi sono rotto di usare il mio? Ci darete la carta igienica nei bagni? Siete una manica di ridicoli.

Dino ha detto...

Il modello elementare era da imitare quando c'erano i moduli introdotti da una legge che finalmente si occupava della scuola in modo serio.ora l'elementare è tornata a 50 anni fa con la maestra unica...per quanto riguarda le ore...è vero che lì hanno 22 ore settimanali ma è vero anche che quasi tutti i docenti hanno una sola classe e questo vuol dire tanto...

Angela ha detto...

Ma poi,perchè dare ancora soldi alle private quando giá chiedono alle famiglie rette mensili altissime integrate nel corso dell'anno da ulteriori quote per riscaldamento,acquisto di materiale didattico..e altro ancora.forse perche' si vuole in italia una scuola non più pubblica,statale ma Privata?insomma è sempre e solo una questine di soldi.le stesse motivazioni che hanno portato all'abolizione dei moduli nella scuola primaria fiore all'occhiello del sistema scolastico italiano,abolizione tra l'altro voluta da una ministra che con la scuola era come il cavolo a merenda...

Redazione ha detto...

Guardi che è gia così, lo prevede il Contratto.
Per i collegi dei docenti, utili alla programmazione didattica, sono previste 40 ore, lo stesso vale per i rapporti con le famiglie, altre 40 ore che sistematicamente si sforano e non vengono mai pagate.

Il consiglio che mi sento di darle è di piantarla di perdere posizioni e di impuntarvi affinchè la scuola e l'Istruzione siano nuovamente finanziate e non tagliate!

prof ha detto...

Donatella

gisueppesportelli ha detto...

24 Ore No grazie !

Caro sottosegretario Rossi Doria Lei ha rilasciato sul suo Blog una dichiarazione in merito alle 24 ore che il personale docente dovrebbe svolgere.

Dalla lettura del testo si evincono alcuni particolari inquietanti che Le vorrei far notare:

Non conosce  le misure per la scuola che intende adottare il Governo Monti della quale Lei fa parte, in quanto le 24 ore

sono destinate alla didattica curriculare ovvero alle ore in classe non alla programmazione, alle riunioni, ai consigli di classe, ai rapporti con le famiglie.

Lei Sig.r sottosegretario dimentica che tutti questi impegni sono già svolti come da contratto da tutti i docenti ITALIANI; tant'è

che nel nostro contratto sono previste 40+40 ore a quadrimestre al di fuori degli scrutini, degli esami di idoneità, dell'ora di ricevimento che diamo alle famiglie

per le attività menzionate da Lei nel suo Blog.

La invito pertanto se Vuole a seguire un ragionamento.

Considerato che le ore nell'anno scolastico sono 80 per le riunioni collegiali (al di fuori di scrutini, esami, valutazioni); se noi  sommiamo per mero ragionamento aritmetico ad esse le

33 ore di ricevimento alle famiglie, e a queste  sommiamo alle ore degli scrutini che sono almeno 10 a quadrimestre arriviamdo a 20 ore annuali otteniamo la seguente formula;

Totale ore extra docente = 80 ore riunioni collegiali+33 ore ricevimento +20 ore scrutini =133 ore circa volendo arrotondare per difetto.

Detto questo abbiamo 133: 33 settimane e otteniamo 4.03 ore settimanali che sommate alle 18 di didattica fanno 22,03 ore in complessivo.

Inoltre quando Lei parla della scuola elementare come modello da adottare ancora una volta Lei dimentica come funziona la scuola secondaria approfonditamente; infatti

il docente di scuola secondaria deve preparare e correggere i compiti in classe, e considerato che in un quadrimestre se ne svolgono almeno 2, con una media di

60 alunni  a docente (volendo essere generosi) e ipotizzando 20 minuti a compito otteniamo come tempo di lavoro:

Totale ore lavoro correzione e preparazione compiti = 60 alunni per 2 compiti per 2 quadrimestri per 20 minuti uguale  4800 minuti di lavoro che rapportato in ore sono 80 ore all'anno per

correzione compiti.

Queste ulteriori ore 80 annue  diviso 33 settimane = 2,42 ore a settimana che i docenti dedicano alla correzione e preparazione compiti.

La somma di 4,03+2,42 ore complessive ottenute da questo ragionamento elementare portano ad un risultato di 6,45 ore in più a settimana che aggiunte
alle nostre 18 ore settimanali trascorse in classe sono 24,45 ore settimanali di lavoro.

Ecco Sig.r Sottosegretario forse tutto quello che dico merita un approfondimento, che a mio avviso è doveroso questo per 2 ragioni:

La prima che si dia al pubblico che legge le giuste informazioni; la seconda che si facciano valutazioni sulle ore svolte dai docenti e che le 6,45 ore ottenute da un semplice calcolo
non sono retribuite.

Mi fermo qui e la saluto Cordialmente

Prof. Giuseppe Sportelli

P.S. la fonte da dove reperire la Sua dichiarazione

prof ha detto...

Donatella
Vorrei tanto che lei fosse coerente con quanto affermato. Scoprirebbe che noi LAVORIAMO quando:
-partecipiamo al collegio docenti
-partecipiamo ai consigli di classe
-coordiniamo una classe
-facciamo i verbali
-programmiamo nelle riunioni per materia
-programmiamo nelle riunioni per asse disciplinare
-scriviamo progetti, contattiamo esperti, organizziamo gli interventi, monitoriamo il percorso e valutiamo i risultati
-prepariamo le verifiche
-correggiamo le verifiche
-partecipiamo alle riunioni delle commissioni (le devo elencare?)
-partecipiamo al consiglio d'Istituto
-riceviamo i genitori
-partecipiamo agli open day
-predisponiamo il materiale sulle piattaforme
-organizziamo e partecipiamo alle lezioni sul posto
-organizziamo e partecipiamo ai viaggi d'istruzione
-partecipiamo a corsi di aggiornamento (a nostre spese)
-correggiamo le prove INVALSI
Vogliamo contare le ore?

Faber ha detto...

Collega Rossi Doria, vogliamo spendere una parola anche sul modo in cui le 24h ci sono state inflitte? Calate dall'alto nottetempo tra giovedì 11 e venerdì 12 ottobre a mo' di blitz dei corpi speciali, con il comandante in capo ing. Profumo che fino a qualche ora prima negava sfacciatamente bollando la notizia come gossip ("Il Paese non deve lavorare sul gossip. Sulle ore di lavoro degli insegnanti non c'è ancora nulla"; ecco il link: http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=29318).
E poi la presa in giro della compensazione con 15 gg di ferie da fruire, udite udite, d'estate e a Natale, quando cioè già oggi non si lavora perché le scuole sono chiuse.
Via un po' di serietà, non ci si rapporta a 1 MLN di insegnanti in questi termini, specie per provvedimenti di questo peso.
Le assicuro che per altra via si sarebbe tranquillamente riusciti ad aprire la discussione, ma così ci siamo sentiti umiliati e calpestati, tanto che qualcuno ha affermato che neanche se aveste proposto in questa maniera la RIDUZIONE di 6h a parità di stipendio avremmo potuto accettare.

Carlo ha detto...

Se lei, signor Sottosegretario, e il suo Ministro, aveste un po' di dignità, vi sareste già dimessi. Nel nostro paese la dignità è spesso calpestata. Date il buon esempio, dichiarando: l'errore che abbiamo fatto è stato davvero imperdonabile, l'unico gesto possibile a questo punto è dimetterci. Ma fatelo oggi!

Elisabetta ha detto...

Vorrei sapere perchè si continuano a tollerare ancora, nella scuola, docenti che svolgono il doppio lavoro come liberi professionisti, i quali gestiscono studi (ingegneri, commercialisti) etc con svariati dipendenti...Non sarebbe il caso di limitare questa pratica??

angelo ha detto...

speriamo il suo intervento impedisca il funerale della già malconcia e moribonda scuola pubblica!!! esistono in questo paese sprechi vergognosi...si attingano i fondi necessari con tagli oculati, che riducano le spese inutili....la scuola va sostenuta....è nella scuola la nostra speranza per il futuro

Paolo Fasce ha detto...

Sono completamente d'accordo col Sottosegretario Rossi Doria quando dice che il modello è la scuola primaria. In tempi non sospetti, il Comitato Precari Liguri della Scuola ha avanzato quella proposta come emerge da questo documento (integrato da successivi che, se ci fosse la disponibilità del Sottosegretario, avremmo voglia di esporgli: http://precariliguria.blog.kataweb.it/2009/07/23/sfida-sul-merito-e-4/

Francesco ha detto...

Ma lei di mestiere non faceva il maestro?
Ho ritenuto la sua nomina a sottosegretario una buona notizia, ma adesso non capisco.
Se proprio si vuole discutere dell'orario dei docenti si faccia pure (i bravi insegnanti sono abituati a discutere), ma prima si parli di risorse. Quanto costerà pagare le ore in più ai docenti? L'Italia si può permettere una tale cifra? O si vuole piuttosto ulteriormente abbassare lo stipendio agli insegnanti?
Lei che parla con il Ministro può spiegare all'Onorevole Ministro cos’è la scuola e può pregarLo di non usare parole come generosità, autostima legate alla professione docente.
Confido in Lei.

francesco.

Cirano ha detto...

la sua storia insegna che per seguire i ragazzi, è necessario creare con loro una relazione educativa significativa.
Insegno italiano e latino in un liceo classico della piana di Gioia Tauro, lei è certo che con 8-9 classi e 150 studenti io riuscirò a seguirli come la mia coscienza m'impone??!!

Stefano Rovinetti Brazzi ha detto...

Faccio presente al sottosegretario che l'onere per l'organizzazione dell'attività didattica in un liceo è ben più gravoso che alla scuola elementare.Oltre alla correzione di compiti ormai complessi c'è un'attività di lettura e scrittura che è indispensabile e richiede tempo: se si deve essere in grado di suggerire testi, letture critiche ecc. agli studenti, che sempre rivolgono domande di questo genere, non c'è niente da fare, bisogna sapere dove mettere le mani, e questo richiede tempo, molto tempo. Aggiungo che le critiche di solito rivolte alla scuola italiana sono spesso pretestuose. Ho avuto numerose esperienze di scambio con scuole estere, ma vi assicuro che pochi tengono il passo con i nostri liceali. Si riconoscerà, spero, che il merito è anche nostro e che non è eticamente lecito scaricare sui docenti la responsabilità di una politica folle nei confronti dei giovani, dettata dalle pretese di chi vuole mano d'opera intellettualmente qualificata in cambio di un salario da fame. Avete mai visto un vostro bravo studente del liceo, ormai laureato in biotecnologie, lavorare al bancone dei salumi al supermercato? Io sì.

Stella Perrone ha detto...

Egregio Sig. Rossi-Doria,
sono semplicemente esterrefatta, incredula, incapace di capire quale logica accompagni le riforme della scuola italiana!
"Dovremmo avvicinarci al modello delle elementari"..e perché mai? ..perché è l'unico che conosciamo?? E' l'unico che funziona? ..o forse perché è l'unico pretesto per chiamare RIFORMA della SCUOLA l'n-esimo scempio, l'n-esimo taglio??
Le riforme negli ultimi anni sono state solo lo specchio di uno stato alla deriva, capace solo di tagliare rispondendo alle esigenze del Ministro delle Finanze.
Lei pensa davvero che gli insegnanti della scuola superiore facciano SOLO 18 ore???
Mi stupisce che un esponente della scuola sia così ..mal informato...

Insegno dal 1988 nella scuola superiore, in ruolo da tale data, nessun anno di precariato, 3 anni di lavoro precedenti in un centro di ricerca, due abilitazioni all'insegnamento (Informatica e Matematica)
Insegno in un Professionale e PER SCELTA ho sempre insegnato in Istituti professionali, perché il valore del mio intervento formativo fosse più utile verso un'utenza poco propensa alla scuola e alla cultura, da motivare ogni giorno con impegno e nuove strategie di apprendimento.

18 ore in classe per Lei corrispondono a 18 ore di lavoro per un docente della scuola superiore??
Se così fosse il docente sarebbe un genio oppure semplicemente qualcuno che fa meno della metà del lavoro realmente richiesto!

Ha presente quelle attività quali: preparazione delle lezioni e delle verifiche, correzione degli elaborati (con 5 classi e 25 alunni per classe), riunioni collegiali, attenzione alla proprio aggiornamento professionale (per un docente di discipline tecniche un OBBLIGO ..non una scelta), incontri con le famiglie, tempo dedicato alla preparazione dell'esame di stato, alla didattica per competenze, alle prove Invalsi, alla preparazione di nuovi e più attuali ambienti di apprendimento, ... ecc???
Quelle sopra elencate sono solo ..un assaggio che rappresenta un onere per TUTTI i DOCENTI

Poi, come sa, ..tra noi, ...ci sono quelli come me ..che hanno ancora un po' di entusiasmo e passione per il proprio lavoro, ..allora si può aggiungere qualcosa di più:

- attenzione all'uso delle nuove tecnologie, lezioni sempre innovative tramite l'utilizzo di LIM, spazi web, blog, laboratori interattivi di apprendimento personalmente gestiti, costante confronto in un gruppo di lavoro, l'Associazione Dschola, che da anni si occupa di ricerca nel campo delle ICT al servizio delle scuole del territorio piemontese (www.dschola.it e www.associazionedschola.it);
- attenzione alla condivisione delle risorse e del sapere ..quindi organizzazione di momenti formativi per per TUTTI i colleghi del territorio (ho condotto più di 1000 ore di formazione adulti sulle nuove tecnologie)
- gestione di spazi web di istituto per migliorare l'apprendimento e la comunicazione in genere con il tutto personale e con i nostri stakeholder ...(spazi sempre autogestiti e mantenuti aggiornati costantemente)
- attività di collaborazione con il DS, di RSGQ e Accreditamento
- attenzione alla partecipazione ai bandi (concorsi, progetti, gare..) attraverso un impegno costante nella ideazione di progetti che portino risorse all'Istituto
- attività costante di aggiornamento professionale

Il costo in termini di tempo per svolgere tutte le attività sopra elencate..non è quantificabile ..posso solo dirLe che il mio pc si spegne ..in genere all'1 di notte!

La nostra, l'IPSIA Castigliano di ASTI , è una scuola che funziona ...funziona ..perché un GRUPPO di docenti ...non conosce il significato di "18 ore alla settimana": ha entusiasmo, competenze, spirito di iniziativa, attenzione all'innovazione e alla ricerca e soprattutto ..non si risparmia mai!
Io credo che si possa riformare, giudicare, modellare ...solo ciò che realmente si conosce o si abbia voglia di conoscere

Uno sfogo di docente dal mio blog: http://matepenso.blogspot.it/p/pensieri.html
Ringrazio per l'attenzione

Anonimo ha detto...

Non si può trasformare la scuola in un meccanismo infernale (perché di questo si tratta), su cui si interviene a colpi di risparmio di milioni di euro, costringendo la didattica ad interventi frammentati, insignificanti, in tempi e spazi sempre più angusti e soffocanti, a fronte di classi sempre più numerose assegnate ad un singolo docente (un’insegnante di lingue denuncia a Repubblica: “avrò 12 classi e 300 alunni. Assurdo”), che si troverà a trattare anche discipline diverse tra loro, fino a scoppiare, trasformandosi in un affannato riempicarte per dare voti senza avere avuto il tempo di sviluppare discorsi significativi ed intrecciare significativi rapporti con i suoi alunni.

Il guaio della scuola secondaria è il profilerare delle discipline, il loro scollamento tra loro, la mancanza di lavoro collegiale ben impostato e guidato, la mancanza di continuità del lavoro didattico per la precarizzazione del personale docente, ed il provvedimento previsto nella legge di stabilità aggrava tutto questo.
Tale provvedimento fa nascere il sospetto che laddove si decide sulla scuola non si abbia idea di cosa a scuola si fa e di cosa significhi insegnare; la preghiamo, sottosegretario, di ricordarlo a chi prende decisioni inopportune e gravemente nocive.

Gianni ha detto...

Con 18 ore lavoriamo con 9 classi e 250 allievi. Con 24 ore passeremo a 12 classi e 330 allievi. Pura follia e qualita' Dell' insegnamento azzerata. Passiamo le giornate a preparare e a correggere lavori individualizzati,compiti e verifiche. Altro che 24 ore !!!! Signor Viceministro lavori per la scuola e non contro.

Anonimo ha detto...

nadia
ribadisco. Facciamo già molte più ore delle 18 frontali. Ma mi stupisco di un ex maestro di strada, che lascerà a casa soprattutto le donne che vengono dalla sua regione!!!

Vincenzo Bitti ha detto...

La pacatezza, la capacità e l'intelligenza di porre le questioni da parte di Rossidoria è rassicurante, in sintesi, da quello che ha scritto, si tratta di riconoscere la complessità del lavoro dell'insegnante, andando certamente oltre le diciotto ore "in classe" andando oltre.. dunque. Ben venga, ma non mi sembra sia stata posta in questi termini.

Come e' stato presentato dal governo, l'aumento dell'orario appare come una rozza, anzi rozzissima norma per fare cassa il più presto possibile, è stata percepita dal mondo insegnante come una norma vendicativa nei confronti di una categoria accusata, da chi non sa nulla di scuola e formazione, di "lavorare poco". - Gli insegnanti si beati loro lavorano diciotto ore a settimana!! -


Cominciamo a fare confronti di orario con altre categorie di lavoratori intellettuali : professori e ricercatori universitari e ... quante ore di insegnamento obbligatorio hanno di didattica?? Ma non vogliamo paragonarci a tante eccelse menti!

Altra misitificazione è quella contro i precari. La vulgata che sta dilagando è che masse di incompetenti siano entrati senza concorso o selezione alcuna nel bengodi scolastico senza averne alcun titolo!!

Chi ha creato il precariato? chi lo ha chiamato a lavorare a scuola? Le scuole in difficoltà, senza personale. Mi spiegate come avrebbero potuto altri professori coprire centinaia di migliaia di cattedre complete.. con qualche ora in più' sul loro orario. Il tappare buchi e' pratica quotidiana in ogni scuola.

Se non si fanno concorsi per decenni, se non si programma per tempo di chi e' la colpa? dei precari che hanno tappato i grandi buchi del sistema?

Prima di parlare di qualsiasi cambiamento ponete mente all'adeguamento economico. Quella dei professori e' ormai una categoria di "nuovi poveri" anzi vecchi, poi si potrà parlare di tutto il resto. Intanto avete regalato 223 milioni alle scuole private con l'ultima legge di stabilità!! Complimenti...

Salvatore Murgia ha detto...

Signor Rossi Doria, non si nasconda dietro un dito. Se davvero la pensa così diversamente, si dimetta. Le 24 ore sono saltate fuori in una legge finaziaria. Ora lei ci mette le glosse didattiche e pedagogiche.
La presa per il culo è tale che nessuna persona decente si presterebbe a un gioco simile.

eva ha detto...


Le argomentazioni di Rossi Doria a me pare siano pacatamente ipocrite.

Anonimo ha detto...

Che pena caro Marco Rossi Doria. Domani farò a pezzi il tuo libro, che tanto mi aveva entusiasmato. Sei un vero servo del sistema. d'altra parte già il tuo nome è tutto un programma! Noi discendenti dei servi della gleba non abbiamo mai osato pensare di fare i "maestri di strada", abbiamo onestamente vinto i nostri concorsi e abbiamo ritenuto di poter stare dalla parte degli ultimi, operando un reale cambiamento nel modo di fare scuola. Bene, siamo sconfitti. Ma l'aver creduto a gente come te mi da più dolore della sconfitta prevedibile.

panta rei ha detto...

Egr. sottosegretario, ma Lei dice sul serio?
Io vorrei adeguarmi ai professori universitari che hanno 60-70 ore ANNUE di lezione frontale mentre noi ne abbiamo solo 70- 72 MENSILI oppure vorrei adeguarmi alla Danimarca, dove alle superiori non esistono i ricevimenti dei genitori nè esiste l'obbligo di sorveglianza durante gli intervalli ( più di uno nell'arco della mattina perchè in 10 minuti come è possibile che 600 o più alunni possano usufruire dei bagni che sono in numero limitato e spesso mal funzionanti) , l' ingresso e l'uscita mentre i docenti delle superiori sono costretti a sorvegliare gli alunni ai sensi del CCNL (cioè il contratto di lavoro che al momento esiste sempre ma il ministro non lo sa perchè l'ha trasformato in carta straccia per non dire di peggio). Perché ciò non accade in Danimarca? La Danimarca è un paese civile e le regole vengono rispettate e la scuola è il luogo per mettere in pratica le norme di convivenza civile mentre i nostri alunni non sono i grado di essere autonomi e responsabili? Hanno bisogno di sorveglianti dai 13-14 anni fino a 19 anni?
E questo non è assurdo? Perché si sbandiera sempre l'adeguamento all'Europa? E allora cominciamo dall'esempio della Danimarca!
Egr. sottosegretario perchè nel mio istituto si devono chiudere a chiave le porte delle aule quando gli studenti vanno in laboratorio o in palestra?
Perchè i miei alunni devono rientrare in classe sudati, puzzolenti dopo aver fatto un'ora di Ed. Fisica senza la possibilità di fare una sacrosanta doccia rispettando le norme igieniche basilari?
Perchè i miei alunni devono ciondolare in un bar vicino alla scuola e mangiare qualcosa alla meglio a loro spese se devono rientrare a scuola nel pomeriggio? E lo stesso vale anche per noi insegnanti!!!
Perchè i miei alunni devono stare in un'aula polverosa, scolorita, scrostata, brutta e le sue dimensioni non rispettano le norme vigenti di questo Stato?
Perchè devo insegnare loro educazione alla cittadinanza e alla Costituzione se le istituzioni scolastiche disattendono le leggi dello stato? Il modo migliore di insegnare la Costituzione secondo me è metterla in pratica ma......
Avrei tanti altri perchè ma mi fermo qui. E poiché sono una insegnante concludo così: Flores non herba - res non verba! Questo ci si aspetterebbe da tecnici al governo e non falsità né discorsi vuoti sul miglioramento della qualità dell'insegnamento né sperpero di denaro per l'acquisto di tablet o per spot che mostrano una scuola che non esiste! E poi i tecnici non avevano detto che con i registri online ci sarebbe stato un risparmio? Io questa non l'ho proprio capita: nel mio istituto si dovrebbe spendere meno comprando 70 tablet invece di 70 registri in cartaceo? Mi dica dove si possono comprare a prezzi così stracciati i tablet così anch'io vedrò di acquistarne uno se riuscirò a fine mese a mettere da parte qualcosa dal mio stipendio esagerato.
Egr. sottosegretario mi può spiegare?
Ora la lascio perchè devo correggere le verifiche che ormai avevo già programmato perchè da ingenua fino ad ora ho creduto che fosse importante risparmiare tempo per le lezioni, per le attività di laboratorio ecc. visto che per l'insegnamento delle scienze ci sono solo 2 ore alla settimana. Ora mi sento come quello che ha ricevuto pugni nello stomaco e quindi non c'è che una risposta: basta!!!

panta rei ha detto...

Egr. sottosegretario, ma Lei dice sul serio?
Io vorrei adeguarmi ai professori universitari che hanno 60-70 ore ANNUE di lezione frontale mentre noi ne abbiamo solo 70- 72 MENSILI oppure vorrei adeguarmi alla Danimarca, dove alle superiori non esistono i ricevimenti dei genitori nè esiste l'obbligo di sorveglianza durante gli intervalli ( più di uno nell'arco della mattina perchè in 10 minuti come è possibile che 600 o più alunni possano usufruire dei bagni che sono in numero limitato e spesso mal funzionanti) , l' ingresso e l'uscita mentre i docenti delle superiori sono costretti a sorvegliare gli alunni ai sensi del CCNL (cioè il contratto di lavoro che al momento esiste sempre ma il ministro non lo sa perchè l'ha trasformato in carta straccia per non dire di peggio). Perché ciò non accade in Danimarca? La Danimarca è un paese civile e le regole vengono rispettate e la scuola è il luogo per mettere in pratica le norme di convivenza civile mentre i nostri alunni non sono i grado di essere autonomi e responsabili? Hanno bisogno di sorveglianti dai 13-14 anni fino a 19 anni?
E questo non è assurdo? Perché si sbandiera sempre l'adeguamento all'Europa? E allora cominciamo dall'esempio della Danimarca!
Egr. sottosegretario perchè nel mio istituto si devono chiudere a chiave le porte delle aule quando gli studenti vanno in laboratorio o in palestra?
Perchè i miei alunni devono rientrare in classe sudati, puzzolenti dopo aver fatto un'ora di Ed. Fisica senza la possibilità di fare una sacrosanta doccia rispettando le norme igieniche basilari?
Perchè i miei alunni devono ciondolare in un bar vicino alla scuola e mangiare qualcosa alla meglio a loro spese se devono rientrare a scuola nel pomeriggio? E lo stesso vale anche per noi insegnanti!!!
Perchè i miei alunni devono stare in un'aula polverosa, scolorita, scrostata, brutta e le sue dimensioni non rispettano le norme vigenti di questo Stato?
Perchè devo insegnare loro educazione alla cittadinanza e alla Costituzione se le istituzioni scolastiche disattendono le leggi dello stato? Il modo migliore di insegnare la Costituzione secondo me è metterla in pratica ma......
Avrei tanti altri perchè ma mi fermo qui. E poiché sono una insegnante concludo così: Flores non herba - res non verba! Questo ci si aspetterebbe da tecnici al governo e non falsità né discorsi vuoti sul miglioramento della qualità dell'insegnamento né sperpero di denaro per l'acquisto di tablet o per spot che mostrano una scuola che non esiste! E poi i tecnici non avevano detto che con i registri online ci sarebbe stato un risparmio? Io questa non l'ho proprio capita: nel mio istituto si dovrebbe spendere meno comprando 70 tablet invece di 70 registri in cartaceo? Mi dica dove si possono comprare a prezzi così stracciati i tablet così anch'io vedrò di acquistarne uno se riuscirò a fine mese a mettere da parte qualcosa dal mio stipendio esagerato.
Egr. sottosegretario mi può spiegare?
Ora la lascio perchè devo correggere le verifiche che ormai avevo già programmato perchè da ingenua fino ad ora ho creduto che fosse importante risparmiare tempo per le lezioni, per le attività di laboratorio ecc. visto che per l'insegnamento delle scienze ci sono solo 2 ore alla settimana. Ora mi sento come quello che ha ricevuto pugni nello stomaco e quindi non c'è che una risposta: basta!!!