30 agosto, 2012

Importanti novità


Il Consiglio dei Ministri del 24 Agosto ha approvato il decreto di regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) e ha dato il via libera ai nuovi concorsi per il reclutamento dei docenti. Attorno a entrambe le tematiche ferve il dibattito e sento di dover contribuire con qualche pensiero.
Ritengo che dotare il nostro sistema-scuola, dopo 15 anni di parole e sperimentazioni, di metodi e strutture permanenti di valutazione sia cosa indispensabile per poter analizzare punti di debolezza, punti di forza e impatto delle scelte centrali e periferiche sugli apprendimenti dei ragazzi. E’ un passo che l’Europa ci chiede da tempo, perché garantisce alla nostra scuola di potersi confrontare- che non significa necessariamente o soltanto competere- con altri sistemi di altri paesi.
Mi rende particolarmente felice che nel decreto sia presente la parola “Autovalutazione”: non solo test standardizzati, quindi. Anche e soprattutto responsabilità degli insegnanti, trattati come conviene e cioè da professionisti riflessivi capaci di valutare il proprio lavoro. Quella cosa che già in migliaia applicano ogni giorno insieme alla ricerca, nel proprio lavoro quotidiano in classe e con i colleghi. Curiosità, voglia di sperimentare, di confrontare metodi diversi, di riflettere in modo cooperativo e collegiale sull’andamento e sui risultati. E’ questa la famosa cultura della valutazione di cui si è discusso ultimamente anche su questo blog.
Secondo punto, il reclutamento. Noi ereditiamo una situazione tremenda e intricatissima, frutto di molti anni in cui si è implementato il precariato attraverso il sistema delle graduatorie. Causando danni gravissimi alla scuola, agli studenti e a migliaia di persone intrappolate nei contratti a termine per anni, persino per decenni. Il Ministro Profumo ha voluto fare un primo passo, particolarmente significativo dato il momento di pesante difficoltà finanziaria del Paese. Mentre quest’anno - come negli ultimi anni - i posti liberati dal turn over sono stati coperti al 100% prendendo i docenti dalle graduatorie, dal prossimo anno decidiamo di tornare alla Costituzione, che prevede il concorso pubblico, e alla legge (n. 124/99) che prevede il 50% dei posti a chi sta nelle graduatorie e l’altro 50% attraverso il concorso. Metà dei posti disponibili, dunque, verranno banditi in una gara concorsuale aperta a tutti gli abilitati all’insegnamento.
L’altra metà dei posti, invece, continuerà a essere coperta attraverso lo scorrimento delle graduatorie. Anche i docenti precari, dunque, potranno partecipare al concorso. Se non vogliamo rassegnarci a parlare di una “generazione perduta”, dobbiamo tutelare coloro che in questi anni hanno insegnato e che aspettano da troppo tempo la stabilizzazione. Ma se vogliamo scongiurare il rischio di ritrovarci con più “generazioni perdute”, dobbiamo tenere insieme a queste potenti ragioni anche la speranza di chi, abilitato di recente o nel prossimo futuro, desidera insegnare. L’esperienza a scuola conta. Ma conta tanto anche la mescolanza di esperienze e generazioni diverse. Conta anche l’energia e l’entusiasmo di chi entra in classe per la prima volta.
Non è un sistema perfetto, ma è una scelta importante, che indirizza il sistema verso l’esaurimento delle graduatorie e verso concorsi regolari ogni due anni. Concorsi in cui si vince oppure si perde. Senza code, con possibilità di riprovarci, perché torna la stagione dei concorsi frequenti.
 Ora tutto il nostro sforzo si concentra sulla costruzione di prove rigorose e ben fatte, capaci di valutare non soltanto la preparazione nelle discipline, ma anche la capacità didattica e pedagogica dei candidati. Cose normali, insomma. Che troppe volte e per troppo tempo sono sembrate a tutti noi impossibili o straordinarie.

28 commenti:

Barbara ha detto...

Visto che anche il PD ha capito e confermato per iscritto che i diplomati magistrali ante 2002 sono abilitati a tutti gli effetti, perché lei non ha ancora risposto a questa semplice domanda?
Non ci è chiaro per quale motivo il Ministro nell'intervento alla festa del PD abbia affermato che al concorso potranno partecipare coloro che hanno conseguito l'abilitazione nonché coloro che hanno conseguito i titoli di diploma magistrale nei corsi iniziati entro il 1997-98 e conclusi entro il 2001-02.

Dobbiamo cogliere questa affermazione nel senso che questi ultimi, ad avviso del Ministro, non rientrano a pieno titolo nella categoria degli abilitati ?
Perché la distinzione tra "abilitati" e "diplomati magistrale", quasi una "categoria a parte" ?

Siamo certi che le SS.VV. siano pienamente a conoscenza delle norme stabilite dall'art. 197 comma 1 del D.Lgs. 297/94 e dall'art. 15 comma 7 del DPR 323/1998 che sanciscono in modo chiaro che il diploma è titolo che abilita in modo permanente all'insegnamento nella scuola elementare, oltre a costituire titolo di ammissione, in via permanente, ai concorsi.

Del resto, lo stesso ex Ministro Luigi Berlinguer in una nota del 1997 (peraltro, come noto, depositata agli atti dei numerosi ricorsi presentati presso il TAR) affermava che il titolo avrebbe conservato per sempre il suo valore abilitante.

Poiché le parole sono importanti, soprattutto nel linguaggio giuridico, ci permettiamo, quindi, di chiedere, pubblicamente, che Codesto Ministero affermi, in modo inequivocabile, il valore abilitante permanente del titolo così come espressamente dichiarato dalla normativa vigente.

Distinti saluti.

Anonimo ha detto...

Gentile sottosegretario, i diplomati magistrali se non saranno ammessi al concorso CHIARAMENTE come ABILITATI ALL'INSEGNAMENTO non sanno cosa farsene di questa propaganda mediatica e politica! Ritirate i tagli, aumentate i posti a concorso, preparate prove degne ed oggettive, (NO quiz denigranti!). Iniziate a rispettare la legge e pertanto a restituire ai diplomati magistrali il loro titolo abilitante dunque le GRADUATORIE AD ESAURIMENTO! 13 anni in una graduatoria che non ci appartiene mi sembrano già abbastanza. Distinti saluti.

Luisa G. ha detto...

Visto che anche il PD ha capito e confermato per iscritto che i diplomati magistrali ante 2002 sono abilitati a tutti gli effetti, perché lei non ha ancora risposto a questa semplice domanda?
Non ci è chiaro per quale motivo il Ministro nell'intervento alla festa del PD abbia affermato che al concorso potranno partecipare coloro che hanno conseguito l'abilitazione nonché coloro che hanno conseguito i titoli di diploma magistrale nei corsi iniziati entro il 1997-98 e conclusi entro il 2001-02.

Dobbiamo cogliere questa affermazione nel senso che questi ultimi, ad avviso del Ministro, non rientrano a pieno titolo nella categoria degli abilitati ?
Perché la distinzione tra "abilitati" e "diplomati magistrale", quasi una "categoria a parte" ?

Siamo certi che le SS.VV. siano pienamente a conoscenza delle norme stabilite dall'art. 197 comma 1 del D.Lgs. 297/94 e dall'art. 15 comma 7 del DPR 323/1998 che sanciscono in modo chiaro che il diploma è titolo che abilita in modo permanente all'insegnamento nella scuola elementare, oltre a costituire titolo di ammissione, in via permanente, ai concorsi.

Del resto, lo stesso ex Ministro Luigi Berlinguer in una nota del 1997 (peraltro, come noto, depositata agli atti dei numerosi ricorsi presentati presso il TAR) affermava che il titolo avrebbe conservato per sempre il suo valore abilitante.

Poiché le parole sono importanti, soprattutto nel linguaggio giuridico, ci permettiamo, quindi, di chiedere, pubblicamente, che Codesto Ministero affermi, in modo inequivocabile, il valore abilitante permanente del titolo così come espressamente dichiarato dalla normativa vigente.

Distinti saluti.

f.vivaldi ha detto...

Gentile Maestro Marco Rossi-Doria,
il gruppo fb Insegnanti Diploma Magistrale Abilitante la invita ad entrare nel merito della questione dell'abilitazione dei diplomati magistrale...e a dirci se è sua intenzione seguire la Legge, ammettendo quindi la nostra abilitazione o se invece preferisce scegliere, come del resto ha fatto il Miur negli ultimi 13 anni e come hanno fatto le maggiori sigle sindacali e i partitit politici, di andare contro la Legge.
Ci faccia sapere per tempo e pubblicamente cosa intende fare...grazie


Carmela ha detto...

Gentile sottosegretario, i DIPLOMATI MAGISTRALI parteciparanno al concorso SOLO se sarà chiarita la questione ABILITAZIONE.
Distinti saluti Carmela V.

Romina V ha detto...

Il diploma è abilitante e lo è sempre stato, ora si deve finalmente eseguire la legge!!!!

Daniele p. ha detto...

Maestro Marco Rossi-Doria, come considera i diplomati magistarle (entro 2002)?...Abilitati come dice la legge.....o dis-abilitati come dicono i FUORILEGGE?

Masàla ha detto...

Qualcuno mi deve spiegare perchè con il mio Diploma posso tappare i buchi che mi offrono le Graduatorie di Istituto, magari lavorando per un anno intero con una classe e non posso avere il mio posto di ruolo con il quale svolgerei le stesse identiche mansioni! Sottosegretario mi risponde?

Fabio ha detto...

Riferimenti normativi che sanciscono il valore di abilitazione permanente all'insegnamento del diploma di maturità magistrale NONCHE' il diritto di chi lo possiede di partecipare ai concorsi a cattedra:

D.Lgs. 297/1994 (testo unico sulla scuola), art. 197 comma 1:
“A conclusione degli studi svolti nel ginnasio-liceo classico, nel liceo scientifico, nel liceo artistico, nell’istituto tecnico e nell’istituto magistrale si sostiene un esame di maturità, che e esame di Stato e si svolge in unica sessione annuale. Il titolo conseguito nell’esame di maturità a conclusione dei corsi di studio dell’istituto tecnico e dell’istituto magistrale abilita, rispettivamente, all’esercizio della professione ed all’insegnamento nella scuola elementare; restano ferme le particolari disposizioni recate da leggi speciali.”

D.P.R. 323/1998, art. 15 comma 7:
“I titoli conseguiti nell’esame di Stato a conclusione dei corsi di studio dell’istituto magistrale iniziati entro l’anno scolastico 1997/98 conservano in via permanente l’attuale valore legale e abilitante all’insegnamento nella scuola elementare. Essi consentono di partecipare ai concorsi per titoli ed esami a posti di insegnante nella scuola materna e nella scuola elementare.”

In sintesi, il diploma di maturità magistrale, se conseguito entro il 2002, abilita in modo permanente all'insegnamento. Chi afferma i contrario, tenuto conto che è fatto obbligo per chiunque di rispettare e far rispettare le citate leggi, afferma il falso.
Ricordo che, a maggior ragione, secondo il codice penale, vi è obbligo di rispettare e far rispettare le Leggi a chi occupa un pubblico ufficio.

Anonimo ha detto...

Gentile Sottosegretario Rossi Doria, invito lei e il Ministero che rappresenta, a riconoscere pubblicamente il diploma magistrale ante 2002 titolo abilitante all'insegnamento.
Lei che è un Maestro, per primo dovrebbe capire e sostenere le richieste dei diplomati magistrali che si son visti negare un diritto acquisito per legge. Speriamo fortemente in un suo deciso e risolutivo intervento. Cordiali saluti.

Fabio ha detto...

Peraltro, se si arrivasse a mettere in dubbio il valore di abilitazione all'insegnamento del diploma magistrale, tenuto conto che nessun concorso o passaggio grazie ai 360 giorni di servizio ha mai costituito "abilitazione", non esiteremo a chiedere alla magistratura sulla base di quale "abilitazione" siano stati immessi in ruolo finora i docenti (anche quelli in pensione) che hanno lavorato o lavorano nella scuola statale italiana., nonché su quali presupposti giuridici fossero autorizzati a compiere atti aventi valore legale, come firmare registri e pagelle, partecipare a scrutini e collegi docenti, promuovere o bocciare alunni, ecc.

Anonimo ha detto...

Gentile maestro, chi più di lei può capire quanto significhi per un insegnante in possesso del diploma magistrale vedersi riconosciuta l'ABILITAZIONE, diritto che per anni è stato passato sotto silenzio? La scuola italiana fino ad oggi si è retta anche sulle loro forze e penso sia giusto dare ai possessori del diploma magistrale questo sacrosanto riconoscimento. Grazie per l'attenzione.

Filomena ha detto...

gentilmente può rispondere alla seguente domanda: perchè noi diplomati magistrale siamo buoni per le sostituzioni e nonostante si svolga un lavoro cosi delicato non possiamo avere ''la tranquillità'' di poter accedere un ruolo più che sudato? non è una fantastica posizione stazionare nel limbo ingiustamente

Marco Velasco ha detto...

anche io maestro di "frontiera" mi unisco al coro di tutti i miei colleghi/e postandole la chiara normativa di legge che afferma inconfutabilmente il valore pienamente abilitante del ns. Diploma Magistrale e che purtroppo per insipienza, distrazione e malafede è stato confinato a solo titolo di "tappabuchi".
Le chiedo soprattutto come uomo di stato e poi come collega di onorare la ns. costituzione, le ns. leggi e la ns. Repubblica...
D.Lgs. 297/1994 (testo unico sulla scuola), art. 197 comma 1:
“A conclusione degli studi svolti nel ginnasio-liceo classico, nel liceo scientifico, nel liceo artistico, nell’istituto tecnico e nell’istituto magistrale si sostiene un esame di maturità, che e esame di Stato e si svolge in unica sessione annuale. Il titolo conseguito nell’esame di maturità a conclusione dei corsi di studio dell’istituto tecnico e dell’istituto magistrale abilita, rispettivamente, all’esercizio della professione ed all’insegnamento nella scuola elementare; restano ferme le particolari disposizioni recate da leggi speciali.”

D.P.R. 323/1998, art. 15 comma 7:
“I titoli conseguiti nell’esame di Stato a conclusione dei corsi di studio dell’istituto magistrale iniziati entro l’anno scolastico 1997/98 conservano in via permanente l’attuale valore legale e abilitante all’insegnamento nella scuola elementare. Essi consentono di partecipare ai concorsi per titoli ed esami a posti di insegnante nella scuola materna e nella scuola elementare.”
Grazie.

GIULIA BERTELLI ha detto...

Caro collega,mi permettero' di darti del TU anche se sei ormai sottosegretario poichè anche tu sei un diplomato ABILITATO delle scuole magistrali, anche se dell'indirizzo infanzia
Sono a conoscenza della tua storia di maestro di strada, basata sull'inclusione e di questo ti parlero'.
Nella nostra azione educativa, noi che perseguiamo tutti i principi della pedagogia speciale, non potremmo mai prendere un individuo ed escluderlo, emarginarlo e praticare quel senso della morte che lo estrapola dal convivere civile
Se accettassimo che altri lo facesse, saremmo conniventi.
Accettare quindi che individui nel pieno diritto,I DIPLOMATI MAGISTRALI,vengano ignorati NELLA GIUSTA AFFERMAZIONE DEI PRINCIPI CHE SALVAGUARDANO LA LORO SOPRAVVIVENZA LAVORATIVA, NON E' ALTRO CHE PRATICARE QUANTO DESCRITTO SOPRA.
Ignorare un problema e non porre termine ad un'ingiustizia decennale non lascera' certo segni di onore ma strascichi di vilta'.
F.to
Maestra Giulia Bertelli

Marina R. ha detto...

Gentile sottosegretario, continuo a domandarmi come puó il maestro Rossi-Doria accettare e continuare a tacere davanti alla indegna situazione dei diplomati italiani. Sono sicura che darà il suo contributo alla nostra causa. La ringrazio fiduciosa.

Anonimo ha detto...

Gentile Sottosegretario Rossi Doria,continuiamo a mettere in dubbio la validità permanente del Diploma Magistrale conseguito entro il 2002?Continuiamo a glissare in modo piuttosto buffo l'"errore"(chiamiamolo così per eleganza) del Miur di non riconoscere tale titolo secondo normativa scritta?Le parole a volte sono polisemiche, ma in uno STATO DI DIRITTO, come lei ben sa,non si dovrebbe tacitamente ignorare la legge, o interpretarla a proprio piacimento. Cito da una fonte a caso,"Repubblica.it", giusto per rinfrescare le idee: "Nello Stato di diritto lo Stato è tenuto ad osservare le leggi non meno dei cittadini, cui viene riconosciuto il diritto di agire nei suoi confronti, qualora dovesse ledere un loro diritto o un loro interesse, attraverso gli strumenti apprestati dalla giustizia amministrativa. Stato di diritto è, insieme a Stato costituzionale e Stato rappresentativo, una caratteristica della quasi totalità degli Stati moderni". A rigor di logica, qualcosa non torna... A questo punto,il Miur, mette anche a me il dubbio che tutti i registri, pagelle, permessi e documentazione di ogni sorta da me firmati in quanto ABILITATA all'insegnamento, siano non validi? Risponda pubblicamente alla questione,anche perchè i diplomati magistrali se non saranno ammessi al concorso CHIARAMENTE come ABILITATI ALL'INSEGNAMENTO, faranno valere semplicemente lo stato di diritto. Cordiali saluti, Carmen Rossetti.

Anonimo ha detto...

Gentilissimo maestro Rossi Doria,
innanzitutto sono molto contenta di rivolgermi ad una persona che conosce
dal vivo il mondo della scuola e dell'insegnamento considerando le sue esperienze avrei molte cose da chiederle ma mi soffermo sulla questione che mi più mi preme in questo momento: la questione di noi diplomati magistrali. In particolare,vorrei parlarle di coloro che essendosi diplomati degli ultimi anni di vita di questo corso di studi non hanno avuto le opportunità che meritavano per sfruttare al meglio questo titolo. Sono contenta della notizia di questo concorso e non solo mi sembra giusto che noi diplomati abbiamo la possibilità di partecipare ma credo che ci spetti di più dato che in tutti questi anni siamo stati relegati alla terza fascia, ovvero, alla serie c della scuola in maniera immeritata. Io, insomma, mi auspico che non tocchi sempre a noi fare le supplenze più disagiate solo per rimanere in questo settore e che per tutti noi il ruolo non sia solo un sogno irraggiungibile ma spero diventi una possibilità concreta, le chiedo di darci una mano,di sostenere la nostra situazione e di aiutarci ad avere dopo tanta gavetta il lavoro che meritiamo.
Sonia

Anonimo ha detto...

Gentile Sottosegretario nonchè collega Marco Rossi Doria, alla luce delle ultime dichiarazioni del Signor Ministro, vorrei gentilmente sapere che valore ha il Diploma Magistrale da me conseguito nel lontano 1994. Sono o non sono abilitato? Posso o non posso lavorare nella scuola? Quali iniziative intende prendere questo Governo per far luce sulla situazione dei Diplomati del Magistrale? Convinto di ricevere una sua risposta le porgo i più cordiali saluti.

Insegnante diplomato Romano Maurizio

Letizia ha detto...

Salve,
mi stavo chiedendo, come altri migliaia di miei colleghi, come e quando il Ministero e voi funzionari avete intenzione di fare chiarezza una volta per tutte sulla situazione dei diplomati magistrali.
Siamo insegnanti, maestri proprio come lei.
Saluti e ringrazio per "l'eventuale" disponibilità nel risponderci.
Letizia

giuseppe veronica ha detto...

ancora una volta, a proposito della valutazione, torna l'ipse dixit dell'epoca: ce lo chiede l'Europa. Con questa trista parola d'ordine è cominciato l'attacco al welfare e alla dignità del lavoro, e vedremo dove si andrà a finire.
L'agenzia di rating della scuola non servirà a niente, se non a sostenere, cospicuamente, il reddito di qualche trombone ben introdotto. Ecco dove vanno a finire le scarse risorse della scuola.
Prima di valutarci dateci almeno i gessi per scrivere alla lavagna.

Anonimo ha detto...

Spero di cuore che si faccia luce il piu presto possibile sulla questione riguardante l'abilitazione del Diploma Magistrale pre-2002. Sono molte le "voci" che ci danno ragione (la LEGGE in primis, e ora finalmente anche il PD, Max Bruschi...) ma ancora non è stato fatto nulla e siamo di fatto relegati in 3 fascia di istituto ingiustamente. Mi auguro che questo concorso non sia il solito specchietto per le allodole...ma solo l'inizio di un percorso di riconoscimento per chi, come me, ha conseguito tale diploma dopo anni di sacrifici...con l'intento di fare il suo lavoro: insegnare. Grazie. Ivana S.

Anonimo ha detto...

Come si fa a dire che questo concorso è per i giovani? Questo concorso è per chi si è laureato /diplomato da tanto tempo e per chi ha l'abilitazione ed è già inserito nelel GM e nelle GaE. Insomma si bandisce un concorso con vecchie normative e, in definitiva, si cambierebbe solo la prova concorsuale! Dove sta la novità?! Spenderete solo tanti soldi INUTILMENTE perchè andrete a valutare chi ha già superato concorsi, prove, è stato già valutato e da anni lavora nelle scuole. Chi andrete a valutare non è entrato di ruolo non per sua incapacità ma solo per via dei numerosi tagli alla scuola.Una riforma dell'istruzione è utile e reale se è orizzontale, partecipata. Occorre attivamente coinvolgere nella discussione i docenti precari e non, gli studenti medi e universitari, gli amministrativi. Il Ministro Profumo si rifiuta di dialogare con i precari, con gli studenti...questo cosa vuol dire? Calare scelte dall'alto?!

V.P. ha detto...

dall'intervista all'Unità di oggi:

«.... nella scuola spendiamo più della Germania» ?!

mi sembra una balla COLOSSALE!!

isabel archer ha detto...

ciò che volevo dirle risulterebbe troppo lungo e noioso.
le consiglio soltanto di ripensare seriamente all'ipotesi proposta dal DL95/12 relativo alla proposta del passaggio di docenti inidonei verso i profili ATA.
non trasformate una manovra economica in un sopruso.
e non voglio citare il mio caso per evitare facili commozioni. dico solo che obbligare un dipendente pubblico perfino laureato e con notevoli competenze come me a lasciare il lavoro che sta svolgendo egregiamente (venga a controllare quando vuole) è equiparabile a un licenziamento senza giusta causa.

Anonimo ha detto...

http://www.orizzontescuola.it/node/25800

Ho letto queste bozze. 50 min per 50 domande su un testo, informatica e logica.

Mi sembra offensivo, riduttivo, avvilente. Dopo anni passati ad insegnare, e dopo aver sostenuto per anni la necessità di superare le Gae, di arrivare ad una valutazione di merito severa e pregnante, dopo essermi speso per arricchire le mie capacità professionali, ora mi mettete di fronte a quiz e domandine.

Un concorso lo accetto senz'altro, ma questo concorso è un incubo ad occhi aperti. Un delirio.

Che disgusto.

U

isabel archer ha detto...

Alla sua gentile attenzione

In qualità di docenti di scuola primaria del 1Circolo di Modena colleghi dell'insegnante Franca Bertacchini dichiarata inidonea per patologia uditiva, riteniamo
di manifestare il nostro dissenso
relativo al passaggio dei docenti inidonei verso i profili ATA norma prevista dal DL 95/12 (spending review).

La docente in questione in possesso di diploma magistrale e laurea in pedagogia ha seguito inoltre a sue spese un master (2006/7) presso l'università Roma Tre "Letteratura ed editoria per ragazzi" al fine di aggiornare le competenza acquisite sul campo nell'attività di gestione della ns Biblioteca scolastica della quale si occupa fin dal 1999.

Grazie a questa figura la biblioteca ha assunto un ruolo attivo e partecipativo alle attività didattiche presenti nel plesso e nel Circolo.
Elenco delle attività effettuate DAL 1999 ad oggi:

libri in gioco (fiera del libro di Torino)
libranch'io (evento promosso dal comune di Modena biennale)
ottobre piovono libri (dall'inizio della manifestazione)
maggio dei libri 2011-2012
settimana della lettura ( interamente ideato da F.B on line sul sito Gold) e vincitore di un finanziamento
sognalibro (vincitore di una edizione)
attività di recupero con alunni in difficoltà e bambini extracomunitari
laboratori di promozione alla lettura con tutte le classi
laboratori di L2
Inoltre il comitato genitori e la Banca Popolare dell'Emilia Romagna hanno deciso di finanziare la ristrutturazione della biblioteca nel 2010 consapevoli della sua valenza qualitativa .
L’ assenza di questa docente che si occupa della biblioteca con un monte ore di circa 1400h. annuali, avrà come risultato una diminuzione delle proposte di qualità relative alla tanto conclamata "promozione alla lettura" di cui il Ministero P.I. e tantissime altre agenzie culturali sottolineano l'importanza.

Chiediamo pertanto a chi di dovere di riflettere attentamente prima di eliminare tout court situazioni di qualità già presenti nella scuola pubblica che invece andrebbero salvaguardate e potenziate.

Distinti saluti
Insegnanti delle scuole primarie Buon Pastore, Don Milani, Pisano, Montecuccoli del 1Circolo di Modena

Anonimo ha detto...

L’esame di Stato che si svolge al termine delle Scuole di specializzazionedi cui alla legge 19 novembre 1990 n. 341, successivamente disciplinato dal decreto del 26 maggio 1998 del Ministro dell’università e della ricerca
scientifica e tecnologica emanato di concerto con il Ministro della pubblica istruzione ha, ai sensi dell’art. 1,comma 6-ter, del decreto legge 28 agosto 2000 n. 240, convertito con modificazioni dalla legge 27 ottobre
2000 n.306, VALORE DI PROVA CONCORSUALE ai fini dell’inserimento nelle graduatorie permanenti previste dall’art. 401 del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297, come sostituito dall’art. 1, comma 6, della legge 3 maggio 1999 n. 124, e consta di una prova scritta e di un colloquio”.