
Non ho più voglia di interpretazioni e commenti. Sono troppo indignato. E ferito.
Come persona e come cittadino. Perché individuo una tragica linea che, nella nostra città, va dall’offesa intollerabile a una madre e una donna della Costa D’Avorio di nome Kante e a suo figlio Abou, a una indecorosa rivolta contro una bambina Rom di nove anni, al pestaggio di un ragazzo nero al centro della città, all’attacco ai lavoratori neri nel Casertano, al pogrom contro i campi Rom di Ponticelli e all’orribile manifesto che lo anticipò – sì anche quello.
Perché qui è tempo di serbare memoria lunga e non scordarsene neanche una. E di ripartire dalle fondamenta, dall’aurora: il rispetto dei diritti fondamentali delle persone.
E c’è somma urgenza di una riparazione e di un segnale civile.
Perciò: il sindaco dia la cittadinanza onoraria di Napoli al piccolo Abou. Subito.
Update: come fa notare d.l., è un'occasione per farsi sentire. E' stato aperto un gruppo su FB . Ma si può anche inviare una semplice email al sindaco (sindaco(chiocciola)comune.napoli.it). Sarebbe bello sommergere di richieste la cassetta della posta di Rosetta.
La foto viene da qui.
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