tag:blogger.com,1999:blog-19976127.post8928342799654506989..comments2024-01-10T06:42:47.912+01:00Comments on Marco Rossi-Doria: Quando la scuola si fermaUnknownnoreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-19976127.post-5887704508179414812015-05-11T06:38:21.573+02:002015-05-11T06:38:21.573+02:00Da dove ripartire? Da tre cose.
1) immettere sub...Da dove ripartire? Da tre cose. <br />1) immettere subito in ruolo i docenti precari accettando i passaggi concordati in Parlamento per riuscirci; <br />2) ricollocare il dirigente scolastico entro un sistema comunitario di decisioni e un sistema di coerenze per il quale si valutano e autovalutano ragazzi, scuole, docenti, dirigenti. <br />3) ri-partire dai ragazzi, da come immaginano la scuola che li fa apprendere di più e meglio, scoprire comunità, imparare a fare e ad essere. <br /><br />Sono i tre punti da cui propone di ripartire Marco Rossi Doria. <br />Sono d'accordo, ma con una piccola correzione di rotta che il terzo diventi il primo, è il primo l'ultimo. <br />E questo per una ragione molto semplice, che la questione seria della scuola e' che risponda ai ragazzi, ma non come dice Rossi Doria, a come immaginano la scuola, bensì al bisogno di conoscenza e di educazione che hanno. <br />Qui sta la questione seria, di ripartire da quello che la scuola è', dal bisogno a cui risponde e che spesso è' stato tradito e non casualmente ma perché si e' introdotta una concezione che non c'entra nulla con la scuola, ne deturpa la natura. Oggi si parte da quello che si ha da comunicare e da come lo si deve comunicare e gli studenti sono considerati scatole vuote dentro cui si mettono in modo forzoso delle cianfrusaglie che non servono più con l'aggiunta di regole che organizzano la compressione dei materiali inutili. Invece gli studenti non sono scatole vuote, perché sono pieni di domande, portano dentro un bisogno che ribolle e che chiede di essere preso in considerazione. <br />La questione seria della scuola oggi è' culturale, eminentemente culturale, bisogna decidere se ripartire da ciò che già si sa e dalle regole per trasmetterlo oppure se da quella domanda di infinito che caratterizza il cuore di ogni ragazzo, da quel bisogno di uno sguardo che incombe positivamente in ogni ora di lezione. <br />Bisogna decidere se ripartire dalla trasmissione del sapere o dall'educazione! <br />Io riparto ogni giorno da un bisogno e questo pone una questione quanto mai seria che come suggeriva don Giussani per rispondere ad un problema non si deve analizzare il problema, vedere tutte le soluzioni, ma bisogna costruire un soggetto. Qui sta la questione seria della scuola, che c'è' per costruire un soggetto, per farlo crescere, per farlo diventare capace di affrontare la realtà. <br />Bisogna e al più presto che la scuola torni ad essere quello per cui è' nata, ritrovi la sua natura, riprenda il suo compito, torni ad essere scuola, luogo in cui ognuno ritrovi la verità di se'. <br />Da questo si può ripartire! <br />E allora<br />- rimettiamo al centro l'educazione <br />- ridiamo alla comunità scolastica il suo orizzonte, per cui ridefiniamo la funzione del Dirigente Scolastico in funzione della comunità. Il Dirigente deve servire la comunità e non comprimerla nelle sue regole o in quelle dell'amministrazione, deve valorizzare ciò che nasce dentro la scuola e non ergersi a terminale di tutto, per cui non cade foglia che il Dirigente non voglia. Ci vuole una immagine nuova del Dirigente, deve diventare autonomo, perché così abbia tutti gli strumenti per servire la comunità scolastica. <br />- immettiamo subito in ruolo i precari, ok, però attenzione perché la modalità di questa immissione stravolge il metodo del lavoro. Qui si devono immettere degli insegnanti in ruolo a priori, indipendentemente dal fatto che vi sia bisogno. Così si torna allo stato assistenziale, mentre il metodo che tira le fila del lavoro, e' che il lavoro risponde ad un bisogno. Con queste immissioni in ruolo si rischia di stravolgerlo, con la conseguenza pericolosa che vi potrebbero essere dentro la scuola degli insegnanti cui non si sa cosa far fare! <br />Grazie per l'attenzione <br />Gianni MereghettiAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17955626214012150174noreply@blogger.com