tag:blogger.com,1999:blog-19976127.post6105894800181151526..comments2024-01-10T06:42:47.912+01:00Comments on Marco Rossi-Doria: PassaggioUnknownnoreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-19976127.post-70712536171862518492011-11-14T12:01:50.774+01:002011-11-14T12:01:50.774+01:00L'inadeguatezza di cui pure tu parli, caro mar...L'inadeguatezza di cui pure tu parli, caro marco, secondo me non riguarda solo quella parte "sporca" e parassitaria della borghesia italiana, ma anche "noi". anche una larga parte di borghesia (che forse è anch'essa parassitaria ma non si percepisce come tale) che è sempre stata antiberlusconista, ma vive anch'essa in santuari, magari più piccoli e con fumi d'incenso che fanno tanto "etnico", magari all'ombra di amministrazioni di sinistra, di potentati universitari, di giornali antiberlusca, di case editrici e cinematografiche, di "conventicole" (cito il grande Virzì) più o meno potenti ma comunque influenti. Questa parte forse non ha nulla a che fare con l'illegalità, ha comunque molto da perdere da una rifondazione radicale del modello attuale e, siccome non lo vuole ammettere, perchè contrasta con i valori che professa, preferisce disegnare l'uomo nero contro cui sbraitare.<br />Forse quello che dico è poco lucido, perché sono davvero avvelenato contro questa decadenza della sinistra italiana perchè essa mi priva della speranza che la politica possa migliorare le mie condizioni di vita. E tra l'altro, trovo davvero pericoloso l'accanimento contro il Berlusconi tramontante, poichè la storia insegna che l'umiliazione dei vinti non è mai una buona cosa per i vincitori. Quelli che fanno finta che B. sia stato un dittatore, dimenticano che egli ha tutt'ora una base di consenso (è il secondo partito, stando ai sondaggi) non irrilevante e ci sono tante persone che lo hanno sostenuto, che magari sono anche deluse, ma se continuiamo a chiamarle imbecilli e a farle passare per amiche del diavolo, invece che portarle dalla nostra parte, rafforziamo in loro velleità di rivincita. Credo che personaggi come Di Pietro o Scalfari abbiano questo come obiettivo politico, per perpetuare lo scontro manicheo e perpetuare se stessi. ma io spero che forze più importanti scendano in campo. Penso che una grande forza politica di sinistra debba porsi l'obiettivo di lanciare un programma politico a livello continentale, parlare ai popoli d'Europa e dire loro "questa crisi ci dice che dobbiamo cambiare il nostro modello di sviluppo, non possiamo uscirne massacrando i paesi più deboli, perchè dopo arriverà il turno anche di quelli più grandi e nessuno si salverà". Dobbiamo rilanciare l'idea di un governo federale europeo, intanto riprendendo, a livello europeo, il controllo politico della situazione: frenare il libero mercato, riprendere il controllo delle banche. Chiedere ad Obama, finchè c'è, di fare insieme un'operazione di ridefinizione delle regole per sottomettere la grande finanza al controllo politico, una nuova Bretton Woods, se volete.Poi, nel dettaglio, parliamo pure di patrimoniale e quello che dici tu mi pare ragionevole (tranne le primarie per legge). Ma senza una visione globale complessiva, non si può fare. Monti non lo può fare, perchè non ha consenso politico, è solo un notaio del potere economico e spero che non sia stato chiamato a fare l'esecutore testamentario.Pietro Spinahttps://www.blogger.com/profile/16989276776015952212noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19976127.post-31293111101570506412011-11-14T12:01:29.345+01:002011-11-14T12:01:29.345+01:00Ciao Marco, leggo sempre con piacere quello che sc...Ciao Marco, leggo sempre con piacere quello che scrivi. Sono d'accordo con te su molte cose, ma sono anche molto preoccupato, forse più preoccupato di te, per questo commissariamento e per l'abdicazione della sinistra a svolgere un ruolo politico, il che, in questa fase, significa che il nostro Paese ha rinunciato alla politica. E la politica, per quello che ne so io, è l'unica arma che ha chi non ha il potere economico. Io non festeggio nulla oggi, perchè si festeggia quando si ottiene un risultato che ci fa stare meglio, essendo obiettivo della politica quello di creare migliori condizioni di vita. Paragonare le dimissioni di B. alla liberazione dal nazifascismo è un'aberrazione tale che potrebbe spiegarsi solo con la demenza se non fosse invece il risultato di linee politiche coscientemente perseguite da anni. Se è vero che B. che ha cavalcato la personalizzazione e la spettacolarizzazione della politica, è vero pure che l'antiberlusconismo militante ha talmente bisogno di questa personalizzazione che la pretende con rabbia. Le scene dell'altra sera mi hanno ricordato quello che giustamente diceva di noi Churcill, che facciamo le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. E mentre i Greci vanno in piazza prendendo posizione sulle ricette per uscire dalla crisi e in Spagna si preparano alle elezioni su questi temi, noi preferiamo fare finta di aver cacciato un Bhen Ali o un Gheddafi, facciamo finta di credere di aver cacciato un dittatore. Dopo aver fatto finta di credere che fossimo un paese non libero adesso facciamo finta di non accorgerci che abbiamo chiamato un commissario europeo,con un programma deciso altrove, a governarci non volendo assumerci la responsabilità di fare politica per decidere il nostro futuro.Pietro Spinahttps://www.blogger.com/profile/16989276776015952212noreply@blogger.com