18 luglio, 2006

Crisi democratica e dintorni

Sì, Norberto: tutti i dati che qui ricordi - con relativi siti, che invito tutti a visitare - e non solo la terribile e ripetuta evidenza dei cumuli di immondizia per strada di questi giorni, ci dicono di una grave mancanza di diritti umani e civili a Napoli e di una autentica emergenza democratica. Proprio così. Perché sono assenti o del tutto insufficienti i poteri di controllo da parte di cittadini, stampa, istituzioni che dovrebbero assumere i compiti di garanzia e di terzietà. E così è per le condizioni di vita dei diversamente abili. E così è per l'assenza scandalosa di discussione su formazione, lavoro, destino dei giovani esclusi precocemente e in così gran numero a Napoli. E così è per la possibilità di partecipare agli indirizzi urbanistici e alle scelte strategiche: che fine ha fatto il famigerato piano strategico, con chi si confronta, ora che è passato un anno da quando se ne è annunciata la prima bozza? Altro che sviluppo locale sostenibile e partecipativo! Ha ragione Giovanna: "in effetti, siamo vittime di un cattivo dispiego dei mezzi che la democrazia ha (o deve avere) a propria disposizione; ergo, è una crisi democratica".
E' da questa "constatazione dell'emergenza democratica", della quasi impossibilità di dirlo, di svelarlo appieno che si deve partire. E' un primo grande tema per un movimento come il nostro.
Sono una persona riformista e moderata. Ma qui ci vuole indignazione e opposizione fermissima. Non è, non sarà facile. Come coniugare la "ponderatezza civile" propria di ogni costruzione e di ogni processo partecipativo e che deve farsi precisa e propositiva con l'indignazione che pure va raccolta? Come dare voce e senso costruttivo costante all'indignazione? Ed è questo complesso compito democratico un secondo grande tema.
Le campagne civili devono anche sapersi relazionare con i fischi benedetti che hanno salutato la allegra comparsata di sindaco e presidenti di regione e provincia alla festa di Cannavaro e della coppa del mondo in piazza Plebiscito. Non possono limitarsi alla insofferenza delle parti "protette e avvertite" della città. Anzi: devono investire soprattutto le periferie e chi sta peggio e assumere un'anima di impegno sociale. E' un terzo tema su cui lavorare.
Per quanto riguarda la questione sollevata da Danilo, confermo che mi sono astenuto. A mio modo di vedere, il vero problema è che il comitato esecutivo non ha formalmente oggi i poteri di prendere posizione poiché lo statuto ne prevede una mera funzione di esecuzione, appunto, di decisioni prese dal comitato di indirizzo e, anche per questo, ha avuto un profilo debole politicamente e che certamente va superato con uno statuto nuovo che dia forza a un organismo con delega politica esplicita, più forte ma snello, capace di trainare ed essere presente e che la commissione per la modifica dello statuto dovrà proporre. Nelle more è, piuttosto, valsa la buona volontà o l'iniziativa dell'uno o dell'altro di farsi sentire pubblicamente su temi ed eventi essendosi informalmente confrontati. In particolare io ho cercato, sulla stampa, di dire cose che ci rappresentassero - credo - in modo sostanzialmente equilibrato. Dopo il cambio di statuto auspico che ci sia una direzione collegiale del movimento che possa assumere posizione, anche se penso che il come ciò avvenga debba essere oggetto di profondo dibattito perché il modello-partito, in merito, è ben diverso dal modello movimento civico e, comunque, ci vuole un sano spazio per le differenziazioni tra posizioni. E intanto proviamo ad andare avanti così: sono qui e sono pronto a farlo e così penso anche il presidente.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

non esiste nessuna questione sollevata da Danilo, era una precisazione dovuta.

A mio modo di vedere, il vero problema è che l'Associazione non prende posizioni per questo si è DECISO che nelle more queste vengano prese da MRD e dal C.E. evitando di affidarsi alla buona volontà e ai confronti informali.

Mi tocca ricordare che esiste perfino un precedente: all'incontro con la Direzione del PRC partecipò il C.E. perchè non vi era tempo di riunire il Comitato di Indirizzo.

Mi auguro vengano rispettate le decisioni assunte, qui si con la buona volontà, anche per rispetto del tempo e dell'inteliggenza delle persone.

Danilo Risi

Anonimo ha detto...

Io penso che il segno distintivo di questo movimento sia stato almeno per me, non tanto la democrazia partecipata,il metodo nuovo di coinvolgere la gente a fare politica,i tavoli tematici,i forum,ecc quanto il fatto che finalmente usciva allo scoperto e risorgeva un animo diverso della città che chiedeva risposte sul piano dell'onestà e della verità ad antiche domande di sviluppo e progresso civile .L'aria che ho respirata era diversa dal solito e ci si sentiva tutti chiamati ad una grande occasione,che era l'inizio di una nuova era di cambiamento con Rossi Doria che capeggiava un esperimento che si basava principalmente sulla questione morale e una rinnovata responsabilità sociale di una parte della società napoletana che dava voce forte a questa istanza.
La base antropologica, culturale e spirituale c'era tutta e bisognava solo darle collante, senso e motivazioni forti con un intelligente e concreto confronto con la politica e intendo non solo con i singoli programmi interni ma pensavo all'incontro con le altre culture e storie politiche diverse in un dialogo serrato e costruttivo con intenti comuni e in un'area comune.Tutto quello che Rossi Doria giustamente sostiene essere la politica cioè la " facilitazione di processi complessi" che è invece totalmente mancata; mi dispiace doverlo ammettere ma non è stata fatta alcuna elaborazione degli errori se non la loro enunciazione frettolosa perchè aleggiava un infantile narcisismo mentre oggi isolati e privi di contatti significativi che diano forza comunicativa ed informativa del nostro movimento alla gente, ci si dibatte a trovare assetti gestionali interni con procedure e burocratici interventi che mi ricordano molto i governi delle società azionarie o più semplicemente dei circoli dove alla fine l'assemblea si occupa solo di indicare la strategia e approvare il bilancio mentre il consiglio di amministrazione governa e si occupa del raggiungimento degli obbiettivi sociali,eventualmente con la occupazione per qualcuno di qualche poltroncina senza importanza. Perciò la grande novità molto esaltata e che era il leit motiv di un modo diverso di interpretare la democrazia, cade oggi nei vecchi schemi mentre la grande connotazione che sostanzialmente avrebbe distinto effettivamente la nostra compagine che poteva essere di stimolo e provocazione virtuosa alle altre formazioni politica, alludo a quella morale ed etica che già 90anni fa Nitti e dopo Saraceno intravedevano come il problema dei problemi di Napoli,non è stata assolutamente considerata e valorizzata.E quando pensavo a Porta e Oddati alludevo all'apertura all'esterno proprio di questo grande patrimonio che si era ricostruito sull'onda di una volontà di rinnovamento delle istituzioni e del giusto rapporto che esse potevano avere con una società virtuosa e operosa che voleva migliorare e progredire,con un processo che iniziava a livello nazionale e finiva a Napoli.Ma sembra che l'incantesimo,la speranza e i sogni come al solito capita a questa città,si siano infranti ancora una volta.Peccato davvero.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/index.html

PROTESTA A NAPOLI
Foto dei disabili
sui sacchi della spazzatura
GALLERIA DI IMMAGINI

una drammatica fusione simbolica di temi del post

Anonimo ha detto...

http://www.fromisraeltolebanon.info/


Prendere o non prendere posizioni su quanto accade in città e/o nel mondo?
Ad ognuno di voi la vostra personale risposta.
Ma andando a vedere questo sito (con le foto che esso contiene),l'orrore e la condanna per quanto sta accadendo al popolo libanese sarà comune a noi tutti..immagino

Anonimo ha detto...

Anche se il mio commento non è pertinente con il post di Marco Rossi Doria ritengo necessario fare qualche osservazione sul commento di Federica. La condanna per la violenza è come quella per la guerra: tutti sono contro la violenza, tutti sono contro la guerra. Ma poi la violenza e le guerre continuano ad esserci. Il punto, purtroppo, non è semplicemente essere contro la violenza ma cercare di capire qual è la posta in gioco. Le immagini delle sofferenze di Libanesi ed Israeliani non sono diverse da quelle, ad esempio, dei tedeschi bombardati dagli Inglesi nel corso della seconda guerra mondiale: i morti tedeschi durante i bombardamenti di Dresda e Colonia (nel corso dei quali furono usati anche ordigni incendiari) furono svariate centinaia di migliaia. Se si pensa che la bomba atomica su Hiroschima uccise 250.000 persone ci si rende conto di come i bombardamenti sulle città tedesche siano stati devastanti. Eppure nessuno si sognerebbe di considerare quegli episodi al di fuori del contesto più ampio del II conflitto mondiale che, fortunatamente, non fu vinto dalle forze dell'Asse alla cui sconfitta contribuirono anche quei bombardamenti. Israele si è ritirato dal Libano nel 2000 e da Gaza lo scorso anno: perchè è proprio da lì che partono gli attacchi di organizzazioni terroriste appoggiate, finanziate e armate da un Paese, l'Iran, il cui presidente non nasconde l'intenzione di cancellare Israele, nega l'Olocausto e vuole dotarsi della bomba atomica? Credo che, potendoci permettere di dissertare e criticare dalle nostre tranquille case in Europa ciò che accade a qualche migliaio di chilometri da noi sarebbe il caso di riflettere anche su questi elementi e non soltanto su quelli proposti sempre dalle stesse campane. Verrebbe da titolare, a proposito dei 700 missili lanciati da Hezbollah verso Israele, e che hanno fatto meno morti delle bombe sul Libano solo grazie all'organizzazione di difesa civile israeliana: "Prove di distruzione di uno Stato".

Anonimo ha detto...

E' una mia impressione o Coppin e Pantani hanno un attegiamento distaccato rispetto alla questione Libano_Israeliana? Permettetemi questa domanda magari anche inutile ma ho letto i vostri interventi ed assolutamente non ho capito il tono delle vostre risposte. Coppin ha esordito dicendo che non si può dire di essere contro la guerra perchè in un certo qual modo (ho capito bene?) si rischia di dire una banalità? Santa pace che osservazione! Pantani invece ci ha ricordato che anche Israele ha diritto all'esistenza. Bhè! Insisto sulla questione..faccio la fotografa...sono giorni che guardo queste immagini e rabbrividisco per l'orrore e la violenza...e non capisco come si fa a non prendere una posizione in merito a quanto accade. Lo stesso Bush (che vi ricordo è palesemente filoisraeliano)ha detto che Israele dovrebbe difendersi ma non in questo modo...come dire.."eccessivo". E voi, invece, perchè state qui a mettere solo i puntini sulle i? Daniele se siamo diventati un movimento civico dovremmo anche prendere posizione rispetto a quello che accade..o no? Ma magari mi rendo conto che la mia posizione è solo molto diversa dalla vostra...tutto qui.

Anonimo ha detto...

Ha ragione Federica: diversamente da quanto ho fatto in un'altra occasione a proposito di un commento di Danilo Risi sulla questione mediorientale, mi sono soffermato sul commento credendo che la mia posizione fosse chiara per cui la chiarisco adesso. Credo che si stia realizzando, sotto gli occhi del mondo intero e nella consapevolezza di molte Cancellerie, un disegno che prevede la distruzione di Israele testando la capacità dei razzi di Hezbollah e di Hamas di minarne il morale e quella dei missili a media gittata forniti dall'Iran ad Hezbollah di colpire le città Israeliane con la prospettiva di armarne, in futuro, le testate con ordigni nucleari. Quindi, essendo in gioco l'esistenza di Israele credo che questi abbia il diritto di attaccare Hezbollah e tutte le infrastrutture che questa organizzazione potrebbe utilizzare. Le dure immagini di questi giorni non devono distogliere le coscienze da un pericolo ben più grave così come le immagini dei duri bombardamenti alleati sulla Germania nazista non distolsero le coscienze mondiali dall'obiettivo di annientare Hitler. Questa è la mia posizione. Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Anonimo ha detto...

A proposito dell'insegnamento dell'odio, degli errori commessi dagli europei dall'ONU e delle tante inesattezze circolanti sul Medio Oriente invito alla lettura del documento: "I bambini palestinesi e la scuola dell'odio" sul link "Commissione Israele" del sito
http://www.beneberith-italia.org/frame_riflessioni.html

Anonimo ha detto...

Amici, inserisco questo commento-sfogo perchè non se ne può più. Sono stato in attesa dopo le elezioni sperando che qualcosa cambiasse. La Jervolino è stata eletta già da un bel po' e cosa s'è mosso? Niente! E mo' l'elezione, e mo' 'o mese agosto, po' vene Natale e cca nun cagne maie niente.
La situazione viabilità è drammatica. Non c'è un vigile nelle zone critiche neanche a volerlo pagare di persona. Ognuno fa quel che vuole, contro mano, non si usa più la cintura, il casco, bambini di latte portati sui motorini etc... Ad un incidente dove un amico aveva ragione la pratica è stata chiusa "mostrandogli" la pistola... che fare... fuggire? Inizio a perdere un po' di speranza.
Vorrei dire a tutte quelle persone che durante la campagna elettorale hanno rotto i maroni perchè non votavamo la Jervolino, adesso dove sono? Non vengono più nel blog a dire cosa NON fa la signora? Giusto per Pantani: HAI RAGIONE BASTA CU 'E FESTE! Tentano di apparare con le immagini passate in televisione tutti i guai che abbiamo.
Vorrei una speranza... Perchè devo abbandonare la mia città?

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa a Marco e a voi se non è pertinente al post.

Anonimo ha detto...

Ma le altre regioni dove la buttano la monnezza? Possibile che solo noi abbiamo il problema da decenni che non si risolve? AIZATE LA MONNEZZA!!!
METTETE I VIGILI IN STRADA! FATE RISPETTARE LE LEGGI E LE REGOLE!

Anonimo ha detto...

RIFIUTI: CAMERA; SI' UNANIME PER COMMISSIONE INCHIESTA
(ANSA) - ROMA, 6 lug - L'Aula della Camera ha approvato pressoché all'unanimita' (439 voti a favore e un astenuto) la proposta di legge per l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il testo ora passa al Senato. (ANSA) RED
06/07/2006 14:30

Oh uahoooooo !

Allora avremo una legge istitutiva della NUOVA Commissione d'inchiesta parlamentare sui rifiuti:

Legge n° DATA ???? /07/2006 - XV Legislatura

Analogamente abbiamo avuto leggi che hanno isituito Commissioni fotocopia:

Legge n° 97 10/04/1997-XIII Legislatura
Legge n° 184 14/06/1999- XIII Legislatura

Legge n° 399 31/10/2001-XIV Legislatura


Sono quindi passati 9 ANNI DALL'INIZIO di queste "attività parlamentari d'indagine 'ncopp 'a munnezza"

Risultato:
Ue' onore' 'cca nuie simm summers' !
'o volete capi', sì o no ?
STOP PLAYING Poirot !


Scopo dichiarato delle commissioni:


LEGGE 10 APRILE 1997, N. 97

"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta
sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse"

Art. 1
Istituzione e funzioni della Commissione

1. E' istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse con il compito di:

a) verificare l’attuazione delle normative vigenti e le eventuali inadempienze da parte dei soggetti pubblici e privati destinatari delle stesse;
b) verificare i comportamenti della pubblica amministrazione centrale e periferica, al fine di accertare la congruità degli atti e la coerenza con la normativa vigente;
c) verificare le modalità di gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti da parte degli enti locali e i relativi sistemi di affidamento;
d) svolgere indagini atte a far luce sul ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni che lo gestiscono, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata, con specifico riferimento alle associazioni di cui agli articoli 416 e 416-bis del codice penale;
e) individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti ed altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti tra le diverse regioni del Paese e verso altre nazioni;
f) proporre soluzioni legislative e amministrative ritenute necessarie per rendere più coordinata e incisiva l’iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali e per rimuovere le disfunzioni accertate;
g) riferire al Parlamento al termine dei suoi lavori e ogniqualvolta ne ravvisi la necessità.

2. La Commissione conclude i propri lavori entro due anni dalla data della sua costituzione e presenta al Parlamento la relazione finale entro i successivi sessanta giorni.

3. La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.


Nè, ma 'ndo stann' 'ste:
"soluzioni legislative e amministrative ritenute necessarie per rendere più coordinata e incisiva l’iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali e per rimuovere le disfunzioni accertate;"

Nuie ne vedimm' sulament' una:

'A SOLUZIONE FINALE - GENOCIDE of CAMPANIANS -

altro che ceneri di Pompei;

tra duemila anni: milioni di corpi ritrovati sommersi 'da munnezza' !

saremo famosi.

Anonimo ha detto...

ma manco l'hanno chiuso a sti' dduje???

Anonimo ha detto...

Pur non capendone (monnezza), è utile informarsi.

Ma QUALUNQUE soluzione tecnica, richiede una VOLONTA' e un PIANO politico per risolvere l'intreccio criminale connesso all' "affare rifiuti".


Comunque, dabbasso una nota tecnica.


Stop all'emergenza rifiuti con l'ossidoriduzione


Ricercatori italiani hanno messo a punto un nuovo processo che in pochi secondi trasforma i rifiuti organici in un materiale stabilizzato, non putrescibile e utilizzabile in vari settori

I rifiuti urbani potrebbero non rappresentare più un problema ambientale: l'ossidodistruzione una tecnologia ormai ampiamente collaudata, è pronta per la sua applicazione industriale,dopo anni di ricerca applicata e di test analitici che hanno confermato il raggiungimento degli obiettivi prefissati: trasformare tutte le frazioni di rifiuto, in materiale non più putrescibile, biostabilizzato o polixano espanso. La produzione delle macchine del processo di ossidodistruzione brevettato da Maurizio Di Giovanni, è curata in esclusiva da EcoEnergy Ricerche, mentre la distribuzione è stata affidata alle più importanti aziende del settore rifiuti.

Per poter concretamente far verificare a tecnici ed amministratori pubblici e privati oltre che alla stampa, la validità del processo è stata allestita un'unità mobile Polimass rifiuti (nella foto), predisposta per la trasformazione di tutte le frazioni di rifiuto: umido da raccolta differenziata, rifiuto ospedaliero, rifiuti solidi assimilabili agli urbani (legno, plastica, tessuti, gomma ecc ). L'unità è attrezzata, anche per il trattamento di materiale a rischio BSE (residui pericolisi di macellazione) validato dal Consiglio Superiore della Sanità.

Il processo d'ossidodistruzione prevede un pretrattamento di riduzione volumetrica dei rifiuti che ne diminuisce il volume iniziale da tre a quattro volte. La linea di pretrattamento fisicoeffettua il frazionamento e la raffinazione dei rifiuti e si sviluppa per una lunghezza di circa 40 metri. La raffinazione dei rifiuti, oltre a ridurre il volume, favorisce l'azione dei reagenti contenendo il costo del processo. I rifiuti raffinati, affluiscono automaticamente ad un reattore, lungo fino 12 metri, all'interno del quale, sono attivati da reagenti ossidativi per la biostabilizzazione e da reagenti di trimerizzazione per la trasformazione nel polimero polixano espanso. Il tempo d'attraversamento del reattore è mediamente di 120 secondi ed è impiegato per la biostabilizzazione dei rifiuti. L'attivazione avviene in due fasi, nella prima il rifiuto attraversa il bagno della miscela ossidante Oxitrimer (perossido d'idrogeno, acido citrico, acetico, enzimi ed additivi stabilizzanti e catalizzanti ), nella seconda fase il rifiuto attraversa una zona dove è localizzato il catalizzatore di ossidazione. L'ossidazione determina la depolimerizzazione istantanea delle sostanze organiche umide presenti nei rifiuti, in particolare libera le molecole d'acqua, che così possono facilmente evaporare. La frazione organica umida in tale fase subisce una completa trasformazione, tanto da renderla irriconoscibile.

Il trattamento di ossidodistruzione del rifiuto organico nella fase di biostabilizzazione, determina oltre alla depolimerizzazione anche la rottura delle membrane di virus, microrganismi e batteri patogeni, oltre a distruggere la germinazione nei semi presenti. I metalli pesanti ossidati, in presenza di catalizzatori, precipitano sotto forma di sali non più solubili, pertanto non possono inquinare falde acquifere o terreno. Il tempo totale di trasformazione del rifiuto in polixano espanso non supera i 10 minuti. In pochi minuti, con un processo ecologico, il rifiuto è trasformato in polixano espanso, isolante termoacustico, ponendo fine a qualsiasi problema ambientale. Qualsiasi frazione di rifiuto può inoltre essere trasformato grazie al processo di ossidodistruzione, in polixano economico, solo polimerizzato e non espanso, con riduzione rilevante del volume iniziale fino a cinque volte. Il polixano non espanso essendo inerte, può essere impiegato per bonifiche ambientali. Il polixano espanso è un materiale isolante termoacustico con un mercato potenziale, di 30 milioni di metri cubi, in ognuno dei maggiori paesi europei.
08 luglio 2003
http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2003/07_luglio/07/Polixano.shtml


Dal punto di vista politico, un commento:

Le garanzie costituzionali alle autonomie locali, non possono essere più considerate tali laddove sono preda e fagocitate da interessi economici criminali.
Tale contraddizione è sotto gli occhi di tutti e va affrontata.

Infatti, laddove queste sono contemplate per evitare l'ingerenza invasiva dello Stato nelle autonome scelte delle comunità locali, sono divenute un'arma per NEMICI dell'uno e degli altri.

Un governo e un Parlamento, che non affrontano questo nodo e le sue responsabilità, sono di fatto non democratici: tradiscono con l'inazione i presupposti del patto sociale.

Non è più tollerabile che la PROPAGANDA camorrista, decida - mobilitando l'ignoranza popolare - contro quello che scienza, buonsenso e buongoverno prescrivono: la munnezza si ricicla.

NESSUN GRANDE PROGETTO ha senso laddove non si ripristina la normalità di condizioni e dialettica democratica, che non può non tenere conto dei contesti specifici e dei risultati ottenuti.

L'interesse dei cittadini è che la munnezza non sia più qualcosa di cui si debba parlare.

Anonimo ha detto...

Gli amici di Beppe Grillo di Napoli!
No all'indulto!! Tutti in Piazza Carità.
martedì, luglio 25, 5:00 PM
Tutte le associazioni e persone che condividono questo no
all'indulto sono invitate a partecipare.

Anonimo ha detto...

Ritorno alla questione rifiuti, per segnalare una incongruenza politica di fondo nell'attuale leadership campana.

Non vi è giorno che non sentiamo parole spese sul futuro della città e della regione.
Parola chiave: società della conoscenza.
Bypassare il sottosviluppo secolare, puntando sui prodotti di conoscenze avanzate. Nuovo sviluppo, nuova identità.
Tutti ne hanno la bocca piena.

Ora delle due l'una: l'avanzamento delle frontiere della conoscenza è riconosciuta come fattore indispensabile di sviluppo ?
Se sì, perchè non si sfruttano quelle a disposizione per garantire lo sviluppo possibile ?
Se la scienza e sua figlia, la tecnologia, hanno studiato e analizzato il problema smaltimento RSU in tutti i vari aspetti, economici, scienze di base e sviluppo tecnologico, impatto su salute, ambiente e società, perchè tutto ciò è dismesso dalla politica ?

E' sufficientemente chiaro che l'impiego di bassa tecnologia - quale quello dispiegato in Campania con le scelte di discariche, export di prodotti grezzi, rinuncia al differenziato etc. - non ha alcun valore predicibile da alcuna conoscenza a nostra disposizione; ergo, le scelte politiche sono mosse da motivazioni in contrasto col valore delle conoscenze a disposizione, o meglio in loro dispregio.

Quindi - laddove si esaltano valori in maniera propagandistica - si privilegiano, nell'ambito proprio ed esclusivo della pubblica amministrazione, scelte di prassi opposta: il trionfo dell'ignoranza.

Poichè non possiamo credere che - per quanto lacunosi nei propri curricula di studi - i nostri politici e amministratori coltivino la propria ignoranza, non possiamo che optare per l'ipotesi che operino in malafede.

Aggiungere il dolo nella maxi-causa.

Anonimo ha detto...

Seguo sporadicamente il blog è mi colpisce sempre più la raffica dei soliloqui di alcuni e di altri che hanno cercato di esprimere metodologie e di procedure di coordinamento con altre formazioni politiche ai quali,mi pare, non è stata data alcuna risposta.Ognuno segue un proprio ragionamento avulso dalle problematiche poste da altri senza che si crei un dibattito a più voci su un argomento di interesse comune.Mi sembra che l'associazione viva un momento confusionario e schizofrenico ed esprima difficoltà di vario genere che denotano una crisi che prelude ad una sua perdita di senso a seguito a scelte politiche sbagliate e di strategie che hanno fatto perdere in molti l'entusiasmo e la voglia di continuare a crederci.Penso che con il caldo di agosto il movimento si scioglierà come neve al sole.

Anonimo ha detto...

x scipio

nè, ma non credi di essere affetto da un pò di megalomania ?

ti interessa parlarne ?

Anonimo ha detto...

paolopantani, ma il tuo e pressochè un monologo.
Ci sei quasi solo tu su questo blog

Anonimo ha detto...

ASIA: un organico di 2300 persone di cui 50% ereditata dal Comune (informatizzazione zero, italiano meno0, e parlo degli impiegati con tutto il rispetto di quelli che almeno la sacchetta se la alzano)10% dalle vecchie ditte degli anni 90 (e questi molti se la sudano la giornata. Ed il resto? Volete proprio saperlo? il 40% raccomandato!!!
Ingegneri inetti che non sanno fare niente, persone pagate a scaldare le sedie. Ognuno c'h ail suo santo al comune... Bonsignore? Non muove 1 euro se non chiama il sindaco. Ma dove vogliamo andare... per favore... chiudete tutti i blog dell'argomento... Un'azienda politica che non fa niente. SPRECA SOLO I SOLDI PUBBLICI.

Anonimo ha detto...

fai qualcosa per la tua città: spara a un pantani...

Anonimo ha detto...

La cosa che non sopporto è chi viene nel blog per sparare su Pantani o per criticare. La critica può essere anche accettata ma dar giù ad uno che esprime assiduamente mi sembra una volgarità. Entrando anche come anonimi... Dico: ma stateve 'a casa!

Anonimo ha detto...

A proposito di "munnezza", ambiente e democrazia, l'ARPAC si prepara ad assumere, senza concorso, 230 LSU. Sarebbe interessante comprendere in base a quali criteri avverrà questa "infornata" di assunti senza alcuna competenza ambientale in una struttura tecnica che dovrebbe della preparazione la sua caratteristica essenziale. E, soprattutto, con quali soldi verranno pagati questi 230?