23 giugno, 2006

Investimenti, occupazione, salute. Il bisogno di nuove politiche

Dice bene Nunzio Rovito il 20 giugno. E’ vero che l’Irap punitiva a causa degli sfori di spesa sanitaria interesserà, in prima istanza, le imprese, gli artigiani, i commercianti e i liberi professionisti. E ho seguito con interesse la proposta di Dario Scalella di pagare quanto dovuto sulla base dell'aliquota ordinaria e non di quella punitiva. Ma ho anche grande stima di Padoa Schioppa e vedo che la regione Liguria sta risparmiando e non sarà punita perché lì è stata decisa una linea esattamente opposta a quella campana e che vede una diminuzione dei posti letto in ospedale a fronte di una seria politica di assistenza diffusa e domiciliare che fa risparmiare, punta sulla prevenzione e umanizzazione della medicina di base anziché sul perenne gigantismo ospedaliero da noi privilegiato. In altri termini, capisco bene la provocazione di Dario che prende atto delle dichiarazioni tranquillizzanti dell'assessore Montemarano e del presidente Bassolino che assicurano il rispetto per il 2006 dei limiti di spesa oltre i quali scattano le nuove aliquote, ma, in termini di politica della salute, penso che dobbiamo avere un atteggiamento ben più severo. L’aumento dei posti letto in ospedale in Campania, in assenza di altre politiche per la medicina di base, ha prodotto l’effetto paradosso che l’aspettativa di vita per i campani è più bassa che altrove (siamo la regione con la più bassa aspettativa di vita: 75,4 anni per gli uomini contro la media nazionale di 76,7 anni e 81,2 per le donne contro l’82,7 nazionale). Tornerò su questo tema perché si deve contrastare l’idea che per la salute si debba spendere solo in questo modo “ospedalizzante”…
Sono molto contento, comunque, che si parli di politiche pubbliche e di economia, cavalli di battaglia della nostra campagna e che vanno ripresi. Mi riprometto, anzi, di fare un intervento per il forum di Decidiamo insieme quanto prima anche per aiutare a“trovare le procedure idonee per dare senso alla voglia di fare” anche su temi di questo tipo – come suggerisce Nunzio. E ricordo che i nudi dati purtroppo sono in linea più con le preoccupazioni di Napolitano che con l’ottimismo peloso di certo centro-sinistra. Infatti l’economia campana dell’ultimo anno, secondo i dati Bankitalia vede il Pil, nella nostra regione, o in diminuzione del 1,9% (dati Svimez) o in lievissima e insufficientissima crescita dello 0’2% (dati Unioncamere). L’occupazione cala ancora – di circa il 2% - e il lavoro si fa ancor più precario (i lavoratori a tempo indeterminato diminuiscono del 1,5% mentre quelli a tempo determinato aumentano del 2%). Gli investimenti fissi lordi pure calano e passano, dal 2004 al 2005, da 3,6 al 2,2 %. Tirano i settori sostenuti da finanziamenti pubblici quali le costruzioni, aiutate da fondi Por. E le esportazioni soprattutto nel comparto agro alimentare. Sono in ascesa le attività del porto di Napoli che vede un costante aumento dei container perché ormai è aperto un solido traffico merci soprattutto con Cina e oriente. Il turismo non decolla strutturalmente: abbiamo 3,4 giorni di presenza turistica ogni abitante campano contro i 9 o 10 di Toscana ed Emilia Romagna mentre aumenta la crocieristica.
Insomma mancano – eccome! – le politiche intelligenti e di lungo respiro, accorte al budget, che premiano lo sviluppo sostenibile e determinano occupazione più stabile. Possiamo tranquillamente farci promotori di opposizione seria e propositiva.
E oggi pomeriggio per via Toledo e poi in piazza Plebiscito volantiniamo per il No al referendum.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ANDIAMO IL PIU' POSSIBILE A VOTARE NO

Anonimo ha detto...

Marco
Non ci conosciamo ma apprezzo molto la tua tenacia...
va benissimo occuparsi degli ospedali ma secondo me la salute delle persone passa anche attraverso il miglioramento della qualità della vita...Stare bene, coltivare le proprie passioni..Penso non solo agli anziani e ai bambini ma a tutti...Proprio a tutti...
Allora la proposta è:
Perchè non si parte con un censimento di tutte le strutture private e pubbliche potenzialmente utilizzabili come teatri o cineforum di quartiere o sale da ballo o da Sceneggiata amatoriale atelier per pittori della domenica o Guarrattelle del martedì?Insomma un censimento per lo sviluppo della Cultura Popolare(teatro popolare, cinema popolare,musica popolare etc etc) lo sai an anche tu che ce ne sono tante in condizioni pietose ma dal grande potenziale . Hai visto lo stato in cui versa la bellissima struttura del cinema felix alla sanità o quello dello storico teatro delle sceneggiate di Forcella?
Migliorare la qualità della vita dei cittadini non significa anche occuparsi delle risorse culturali attualmente (umane e non) in disuso o inoccupate? O vogliamo riempire sempre più la città di Supermercati al posto degli ex cinema come dietro Piazza Dante ex Cinema Roxy o a via depretis? Sono tanti gli spazi recuperabili in tal senso nella nostra città non solo albergo dei Poveri e palazzo Roccella ...e Lo dico proprio perchè il post originale parla di investimenti, occupazione e perchè no di salute....
Partiamo con Un censimento.... abbiamo ancora un sogno o vale il detto di Eduardo: "Fuitevenne!"? ...
babbaluck.org

Anonimo ha detto...

COSA L'AMMINISTRAZIONE PUO' FARE PER LA SALUTE

La prima cosa che una amministrazione dovrebbe fare, a tutela della salute dei propri cittadini, è evitare quei danni alla stessa dovute ai vari travasi di bile che si verificano nell'anno solare a causa degli sconquassi che bisogna osservare e subire (e dovuti in larga parte a cattiva amministrazione e/o governo).
Sebbene non esistano statistiche a riguardo c'è da scommettere che gli stessi attacchi sono più frequenti proprio in quei cittadini che maggiormente ed indefessamente aderiscono o cercano di aderire al codice di buona cittadinanza; lavorano, pagano le tasse, intrattengono decenti rapporti con i propri simili, non abusano delle opportunità della solidarietà sociale (incluso servizio sanitario) etc., pagano i parcheggi e le multe, mandano i figli a scuola, si acciaccano nelle buche, fendono il traffico e respirano l'inquinamento generati anche per futilità, scavalcano i mucchi di spazzatura anche senza liane d'appoggio, fanno la fila all'esattoria imbarbarita dalle pratiche dei nuovi sceriffi, denunciano gli scippi et similia, si recano alle urne aggratis, ascoltano i rimbrotti del sindaco uscente, etc.etc. ED INFINE, NONOSTANTE UN FEGATO TANTO, PAGANO CON SIGNORILITA' GLI AUMENTI IRAP/IRPEF/ETALTER CHE PIOVONO DAL CIELO, GOVERNO LADRO !