11 aprile, 2006

E stata una lunga nottata


E non è finita. A questo punto aspetto domani per vedere come rafforzare una campagna elettorale che si annuncia molto complicata. Ma mai come ora acquista più senso un’idea nuova e più partecipativa della politica.
A volte fermarsi e riflettere con calma fa bene e può ridare slancio.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

il "caimano" ha perso per pochi spiccioli, ma ha perso!
Bisogna muoversi per far crollare il castello di cartepesta che ha costruito usando i soldi come colla! Togliergli spazio quartiere per quartiere, municipalità per municipalità.
L'assemblea ha detto "Non apparentiamoci"
E' invece evidente che "dobbiamo apparentarci" e cercare di non fargli prendere neppure un seggio, neanche il più insignificante!
Togliamo alla camorra quest'altro "business"!
franco

Anonimo ha detto...

hanno arrestato anche provenzano...
adesso anche la mafia è senza capo.
in Italia pericoloso momento di vuoto istituzionale.

Anonimo ha detto...

Nonostante 'Ulivo e la coalizione a Napoli si siano difesi bene,Forza Italia ha rimontato moltissimo e si è rafforzata.
Come sul piano nazionale,senza trionfalismi e vittimismi,il centro sinistra comunque è andato bene perchè è Berlusconi che ha perso tutto il suo reale vantaggio che avrebbe dovuto accumulare e rafforzare se avesse ben governato,così a Napoli è stato sprecato, per gravi errori di gestione sia regionale che comunale, il grande vantaggio su Forza Italia.Mi è già capitato di dire,ma desidero ripeterlo in questa sede,che tra centro sinistra e centro destra è in atto una pericolosa omologazione di comportamenti e di stili che non rispondono più a
valori etici o ad azioni politiche di alto profilo che fanno la differenza,per cui la gente non fa più distinzioni e allora sceglie sul piano del tornaconto personale.Questo è molto grave perchè sgretola la tenuta civile e sociale della città e allora più che mai Rossi Doria deve essere il nuovo e il diverso perchè portatore di valori e principi che non tramontano e che si propone da solo perchè non si deve confondere con la logora politica di vecchio stampo.
Comunque alla luce dei nuovi eventi, e nel solo interesse della Città, è da tutto da rivedere e ridiscutere.

Anonimo ha detto...

E' una giornata memorabile e al cardiopalma.Alla fine abbiamo vinto,l'Italia è governabile,speriamo bene,in concordia e serenità.
Una augurio forte a tutti noi.

Anonimo ha detto...

complimenti per l'ottimismo !

a parte i tempi lunghi(pare che l'incarico debba venire dal nuovo capo dello stato)questa gentaccia non sembra così facilmente liquidabile...

Anonimo ha detto...

Sono contento, perchè vedo uno spiraglio di luce dopo una nottata d'inferno. Ma siamo cauti, non c'è da essere troppo soddisfatti, anzi. Per quanto riguarda il primo intervento di Franco, se l'assemblea ha deliberato di "non apparentarsi", non si può non tenerne conto. D'altra parte "decidiamo insieme"; e poi non commettiamo l'errore di individuare anche adesso in Berlusconi il grande nemico per sconfiggere il quale ogni alleanza è lecita. A Napoli abbiamo problemi con il centro-sinistra, e sono problemi grossi.
Hanno arrestato Provenzano, due mazzate in un giorno solo per Forza Italia...è una battuta, niente querele please...

Anonimo ha detto...

Ora più che mai va messa a fuoco l'analisi e la conseguente prassi.

Possiamo concordare che forse a ben guardare proprio LA NOSTRA COSTITUZIONE non ci indichi la via ?

"Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."


A Napoli questo principio fondamentale ha informato l'agire politico ?

Cosa la Repubblica ha fatto ed intende fare per "rimuovere" gli ostacoli che qui pesano come macigni ?

Eppoi, abbiamo almeno il coraggio di nominarli questi "ostacoli" o ci conviene di farli persistere ?

Ricordiamo che la Repubblica siamo noi.

Anonimo ha detto...

Comunque il nano ha fatto un'altro miracolo, ha moltiplicato le teste di ca..o

Anonimo ha detto...

L'assemblea ha detto "Non apparentiamoci"

franco o francooooooo...

Anonimo ha detto...

come previsto più nulla è come prima,adesso è molto semplice individuare i colpevoli del disastro campano è più facile perchè le urne hanno punito de mita bassolino e mastella,la candidatura della iervolino ormai è ridicola non vincerebbe nemmeno se corresse da sola ,noi quindi abbiamo una grossa responsabilità e un compito molto arduo,far comprendere che così come è il c.sinistra in campania è un disastro,disastro per il vivere quotidiano dei cittadini e per altri mille motivi;poi dobbiamo ricordare ai napoletani chi sono malvano bocchino martusciello,e si, perchè accecati dall'inettitudine dei tristi funzionari di partito,i cittadini napoletani quasi rivalutano la schifezza,politica,che c'è a destra .ora bisogna dire,caro marco,cosa intendiamo fare per la sicurezza per la salute per la mobilità.3 cose chiare e dirette,poi cosa intendiamo fare per riaggregare un tessuto sociale..dilaniato,non mi viene un termine più adatto,ma questo solo dopo aver dato 3 messaggi semplici chiari diretti:salute,sicurezza,mobilità.
possimo farcela o adesso o mai più!!!
c.amante

Anonimo ha detto...

le recenti elezioni ci costringono ad una revisione generale della nostra azione politica.
per fare questo e per farci partecipare tuti al dibattito ed alle decisioni sarebbe necessario che ci fossero forniti una serie di informazioni:
quale analisi facciamo sullo stato dei partiti al governo della città
quale dei partiti all'opposizione
quali sono i punti principali del nostro programma
la nostra associazione su quanti membri conta
quanti associati fanno una qualsiasi attività di propaganda politica
qual'è o s' immagina sia la percentuale di conoscenza dei cittadini napoletani della proposta di marco sindaco
qual'è o s'immagina sia la percentuale di coloro che sanno che marco sia candidato a sindaco
su questi dati e naturalmente su altri che a me al momento sfuggono si potrebbe definire assieme quale è l'obiettivo realisticamente raggiungibile ,magari in una prossima assemblea nella quale dovremmo essere chiamati tutti a partecipare ma dandoci degli strumenti adatti anche a poter decidere

Anonimo ha detto...

forza rossi-doria! qua rischiamo di ritrovarci di nuovo la iervolino o peggio, malvano. farò di tutto per pubblicizzare e sostenere la tua candidatura, sei la persona giusta al momento giusto

Anonimo ha detto...

Finchè non si insedierà il nuovo governo, io non sarò tranquilla, ci sono troppe cose strane, i ritardi nei risultati, i risultati ballerini e gli errori grossolani nelle previsioni.Le schede nella spazzatura e la revisione di tutti i voti(hai voglia a dire formalità ordinarie)e il presidente della repubblica che parla di tempi lunghi da rispettare e berlusconi che non riconosce una maggioranza risicata ed oggi si ricorda della concordia e del Paese che lui ha sapientemente spaccato in due, e vuole una maggioranza larga in un messaggio che mi sembrava più una minaccia che una apertura democratica. Non se ne vuole andare, non vuole e non può perdere il controllo della situazione.Io penso che questo sia il momento più difficile e pericoloso della democrazia. Non abbassiamo la guardia, troppe cose non quadrano.Non ci distraiamo a Pasqua e ricordiamoci la chiusura del CAIMANO del film di Moretti.Il film in sè non mi è piaciuto, ma teniamone conto.

Anonimo ha detto...

...e domani sera ci troviamo pure il caimano a matrix altro che...

Anonimo ha detto...

Cercate di non dimenticare che il 50% degli italiani ha votato "il caimano"...e mi pare che si tratti anche della percentuale più produttiva del paese. Quindi mi limiterei con le offese e mi concentrerei sul problema più importante, che è quello "nostrano"
e che si è ingigantito nel tempo anche a causa di una "certa" ideologia che ha portato a votare a sinistra col "naso tappato", le
"orecchie otturate", gli "occhi chiusi" e Dio lo sa cos'altro, e che ha provocato lo sfacelo che ci circonda. Riprendiamo in mano un pò di senso civico e cerchiamo di votare questa volta per la persona gista!

Anonimo ha detto...

Io concordo con ORIC

Vanno valutate le forze e gli obiettivi possibili.

Il valore aggiunto di decidiamoinsieme consite nel patrimonio di società civile che si mobilita e che si associa su principi e obiettivi comuni.

Rappresenta quello di cui sono tutti a caccia ormai: il rapporto col territorio (ovvero la capacità di intercettarlo)e la possibilità di espanderlo.

Forse il primo passo per misurarsi è una sorta di Manifesto per Napoli per definire principi. obiettivi e strumenti fondamentali e richiedere la sottoscrizione.

E' anche una buona opportunità di diffusione, ma soprattuto aiuta a convergere su punti condivisi e irrinunciabili.

(p.s. Penso che l'art. 3 della costituzione contenga già tutte le linee guida)

Anonimo ha detto...

Il sollievo di tutti per un risultato elettorale che appariva scontato fino a qualche settimana fa ma che sembrava insperabile la sera di lunedì, non deve però farci trascurare alcune "lezioni" di questa campagna elettorale. Concordo con chi ha ricordato che il 50 % degli Italiani ha votato per Berlusconi: da tempo ripeto che la borghesia di sinistra, di cui tutti coloro che aderiscono a "decidiamo insieme" fanno più o meno parte, è solo una parte della popolazione. C'è una fetta consistente della borghesia costituita da professionisti, piccoli imprenditori, commercianti, che vive del proprio lavoro, non naviga nell'oro e viene ancora considerata da una certa sinistra come il "nemico di classe". A causa di questo tabù non si presta attenzione anche ai bisogni di questa parte consistente della popolazione e si è rischiato di perdere le elezioni. Un'altro blocco sociale trascurato dalla sinistra è rappresentato da quello che un tempo veniva definito sottoproletariato, presente soprattutto nelle periferie e nelle zone degradate, che rappresenta il "bacino" a cui attinge la malavita organizzata. Non intendo fare valutazioni "buoniste", anche perché molte di queste persone delinquono solo perché così ottengono guadagni più facili e consistenti. Ma ci sono anche tante persone che, forse, meriterebbero un pò più di attenzione.
E' a queste persone che si dovrebbe riuscire a parlare per avere qualche possibilità di cambiare in meglio la città. Ma per "parlare a tutti" è necessario un linguaggio comprensibile per "tutti", non soltanto nel senso della semplicità di linguaggio ma anche in quello della semplicità del "messaggio" politico. Questa è l'altra "lezione" della campagna elettorale: la scarsa chiarezza del centro sinistra su temi che una buona parte del Paese considera più vicini ed importanti, come il fisco ed i risparmi, dell'Irak o dei PACS, ha determinato paure e diffidenza in tanti elettori che, pur consapevoli dell'inaffidabilità delle menzognere promesse di Berlusconi, ha considerato il voto alla Cdl come il male minore.
Sarebbe il caso che scendessimo tutti dal piedistallo sul quale ci siamo messi e cominciassimo a capire che, in fondo, in città, rappresentiamo lo 0,1 % dei Napoletani. E' un appello che faccio a tutti, compreso Marco Rossi Doria, perché dal linguaggio adottato in alcuni documenti programmatici mi sembra che si stia scivolando verso una retorica parolaia, molto, anzi, troppo ricca di politichese e azindalismo, probabilmente condizionata e veicolata da soggetti esclusi più che dai partiti, da quei luoghi di sottopotere (Università, Enti di ricerca e formazione) che fanno da sempre della contiguità con alcuni partiti il loro unico "merito", e che cercano un successo personale piuttosto che il miglioramento della città.

Anonimo ha detto...

concordo con questo intervento di Daniele Coppin.
Vorrei solo aggiunere che vi è un'altra coategoria sociale oltre a quelle che lui richiama (piccola borghesia di destra e sottoproletariato) che dovrebbe essere la più grande, ma che da unpo' di tempo non è più di moda richiamare: il proletariato. è chiaro che in gran parte (anche se forse non in maggior parte) ha votato per il "caimano" (io uso questo termine per sfottere moretti e morettiani, non berlusconi). cioè quello che per molti è un personaggio ripugnante e invotabile perchè si sottrae ai processi ecc..ec.. per altri, per molti altri che lavorano per vivere e pagano gli affitti (invece di riscuoterli) è una speranza. forse un po' labile, un po' parolaia, non tanto credibile, ma almeno una speranza. e noi come vorremmo taglieregli questi consensi a berlusconi? rassicurando quelli che guadagnano 500 mila euro all'anno che non aumenteremo l'ici?? sarebbe questa la speranza che porta la sinistra?
a chi stenta ad arrivare alla fine del mese abbiamo detto che i ricchi sono solo quelli che hanno parecchi milioni di euro all'anno e che non toccheremo i "risparmi" (di chi ce li ha). però grazie a noi, anche i gay potranno convivere con un contrattino (sempre se Ruini non alza troppo la voce) e forse potremmo andarcene dall'Irak, un giorno o l'altro. di fronte a queste irresistibili prospettive, che accendono le speranze e scaldano gli animi, come si poteva mai votare per il "caimano"?

Anonimo ha detto...

Azz..e dopo gli interventi di Daniele Coppin e Mario Mastrocecco cosa aggiungere? Hanno detto tutto e lo hanno detto bene.
Se la necessità di una comunicazione chiara e accessibile alle diverse realtà sociali, come segnalato da Coppin, è una priorità, dobbiamo anche chiederci un'altra cosa: perchè fino ad ora non lo è stata? Anche quando si comunica spontaneamente, è presente in realtà un'intenzionalità. Se ci si rivolge ad un bambino, istintivamente, senza starci troppo a pensare, adottiamo un linguaggio a lui comprensibile.
A chi ci siamo rivolti fino ad oggi? In questa associaizone, forse si tende a peccare di autoreferenzialità, e in quest'ottica io interpreterei il modello comunicativo adottato fino ad oggi. Io continuo a ritenere prioritario, se vogliamo "sopravvivere alle elezioni" come soggetto politico, un dibattito e un lavoro da cui possa emergere un'identità di questa associazione. Un'identità politica e culturale. Non è che ci si possa basare soltanto sul fatto di essere partecipativi

Anonimo ha detto...

Salve on. Rossi Doria. ma perchè non si unisce alla lista della Iervolino? E' consapevole che, con questa spaccatura, c'è il rischio di consegnare Napoli in mano al centrodestra?
Mimmo