01 febbraio, 2006

Un giro a piazza Dante


Ieri sono stato a Piazza Dante. Ho girato e basta, parlando con le persone che incontravo.
Ho chiesto agli amici di Beppe Grillo se vogliono me come loro dipendente e se sono disposti a controllare i miei conti durante la campagna elettorale amministrativa per Napoli. Mi hanno risposto che ne parleranno ma hanno anche detto che deve valere per tutti i candidati e non per uno solo. Ho detto loro di provare a iniziare con me. Penso sempre che buono è meglio di ottimo. Vedremo come risponderanno. Se non lo vorranno fare, dovrò trovare qualcun altro: perché credo davvero nel controllo da parte di organismi indipendenti e severi. Serve a tutti; serve a me per mantenere i miei proponimenti.
Sono contento per questo risultato sull’acqua; ma resto guardingo: le elezioni sono vicine, il movimento è forte e… una spa può presto uscir fuori ammantata di pubblico che pubblico non è. E poi sono preoccupato sempre per il carattere nominale delle cose che non corrisponde a quello reale. L’acqua che arriva, per esempio, a casa mia, è pubblica ma per farcela arrivare la devo tirare su io con un motore fino al 5° piano di un normale palazzo dei Quartieri Spagnoli e così pure la signora del quarto e del sesto piano e le persone dei palazzi accanto ecc. Una volta tirata su, con la bolletta enel che ovviamente sale, l’acqua deve stare in un serbatoio e ciò significa che devo comprare per forza acqua privata minerale per bere. Allora: acqua pubblica e anche acquedotto pubblico efficace ovunque e per tutti!
Non ho risposto alle note di Mastella e di Rifondazione. Mi hanno irritato. Ma ho tenuto il punto, come ripromessomi almeno da un mese. E così, l’altro ieri, cara amica che vota rifondazione, ho anche chiamato Tecce sul suo cellulare e gli ho chiesto di fare una bella campagna di merito evitando proclami e comunicati fondati su interpretazioni e sospetti. Gli ho proposto di vedersi a un bar e parlarne, magari anche con qualche giornalista presente, in modo divertente. Ho deciso che farò ogni volta io, in modo leale e diretto, il primo passo. Tecce mi sembrava propenso a farlo. Speriamo. Svelenire la politica non è una questione di bon ton. Pare che il prof. Masullo abbia detto che faccio troppo il buono. Non è così. Per fare quello che sto cercando di fare, credo si debba forzare la politica ad uscire dal gridato, dalla demonizzazione delle differenze e dalla scostumatezza. E’ un grande compito politico, per rispetto ai nostri problemi quotidiani che vanno affrontati.
Dobbiamo creare momenti di confronto di merito. Daniele Sepe e io ci siamo fermati in piazza e vedremo se è possibile fare un momento di musica che rifletta su musica, teatro, strada. I giuristi democratici e tante altre persone vogliono organizzare una grande riflessione cittadina su sicurezza e opportunità. La redazione napoletana de Il Manifesto vuole organizzare una sorta di question time con me: domande a raffica e mie risposte… O non ancora risposte. Gli amici esperti di aria, gas e polveri li sento oggi su cosa fare realisticamente per la salute in città: chiederò anche a loro di organizzare una riflessione corale, informativa e che spinga verso proposte. Gli esperti sui rifiuti che ho ri-incontrato ieri pomeriggio li sentirò a breve per una iniziativa pubblica di proposte possibili, anche alternative, sulle quali ragionare insieme: che ne facciamo della nostra mondezza? Vedo un primo gruppo di ragazzi sabato sulla questione giovani. Non voglio proprio fare quello che “organizza i giovani…” Non va. Proveremo ad esplorare un’altra soluzione, aperta, non già data, libera di muoversi da sola, anche lontano da me.
E poi “decidere insieme” e fare un grande forum cittadino sulla partecipazione: cos’è, come si integra con la rappresentanza, quali forme diversificate può assumere?
Le primarie? Non sono più all’ordine del giorno. Sono candidato a sindaco. Parliamo di cosa e come fare. Andiamo avanti: avanti c’è posto.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

OK, avevo lungamente commentato sul post precedente mentre mettevi questo, e non ripeto.
Proverò a capire se anche gli urbanisti e gli architetti democratici sono capaci di concepire un momento di discussione di merito su cose territoriali, come i magistrati ...
però sarebbe utile poter entrare in contatto anche con i firmatari che uno/a non conosce direttamente

a presto, spero

Anonimo ha detto...

INTELLETTUALI RICCI E INTELLETTUALI VOLPE

“La volpe sa molte cose ma il riccio ne sa una grande”, scriveva il poeta greco Archiloco. Sir Isaiah Berlin ne ricavò un criterio con cui classificare gli scrittori, i pensatori e gli uomini in generale. Ci sono quelli che come la volpe si disperdono in molte idee, talvolta pure contraddittorie, e quelli che come il riccio hanno una sola idea dominante che ispira tutto il loro lavoro intellettuale. Isaiah Berlin parlava di John Rawls, il più importante filosofo della politica del Novecento. Mi chiedo e lo chiederei anche a Marco Rossi Doria, che è uno che ha letto Isaiah Berlin, se a Napoli in questo momento, con il grande dispiegamento di intellettuali, ci sono più volpi o più ricci e poi cosa si intende oggi per intellettuale, visto che nelle liste che hanno preso posizione – pure nella sua- si spazia dal docente universitario al cantante, passando tra diverse categorie intermedie che vanno genericamente dal professionista: architetto, ingegnere, medico, avvocato, fino all’artista, genericamente confuso con l’uomo di spettacolo: attore, regista, cantante appunto. Una volta gli intellettuali avevano il compito di essere da stimolo o da pungolo o da critica al potere: i famosi maitres a penser o gli engagè , e i termini francesi dimostrano che questa era una tradizione consolidata specialmente in questo paese Penso a nomi come Sartre, Foucault e in Italia a Pasolini o a nomi di altra tradizione: Bertrand Russel che sfilava a ottanta e passa anni con i pacifisti o a Noam Chomsky. Altri contesti, altri tempi, altri nomi e che nomi, ma soprattutto l’idea che un pensatore, un filosofo – perché queste erano le categorie dominanti- si ergesse in consapevole e aristocratica solitudine, forte solo della autorità che gli conferiva il sapere che rappresentava e non l’appartenere a corporazioni, ordini professionali o ad altre categorie sociali. Questi intellettuali forse erano ricci e non volpi, secondo Archiloco e Isaiah Berlin , questi intellettuali responsabilmente denunciavano e si esponevano, non per la mera visibilità delle consorterie di appartenenza o per dar lustro a questa o quella parte politica, non per fare le” mosche cocchiere”, ma per profondo senso di eticità e di giustizia sociale. L’intellettuale, il pensatore, il filosofo – le categorie che lavorano con le idee e con la scrittura e non il guazzabuglio che invece si vede nelle liste di accompagnamento – dovrebbe stare sempre con un piede fuori dal posto in cui sta, dovrebbe cioè essere sempre un testimone scomodo per il potere . A Napoli invece, mai come in questo momento, ogni candidato acclude una sua lista di nomi illustri e non , anche quei candidati che fino ad oggi ne avevano fatto volentieri a meno e i politici aprono le porte delle loro federazioni per accogliere il contributo fattivo di questi intellettuali: saranno più ricci o più volpi quelli che accorrono al richiamo delle sirene? Vista la fine che fanno i ricci sulle nostre strade, penso che i più siano volpi.


FRANCO CUOMO*

*Docente di Sociologia dei processi comunicativi e culturali Seconda Università di Napoli (SUN)

Anonimo ha detto...

dicono che la sua libertà si è fermata laddove son piovuti copiosi i fondi da enti pubblici... la leggenda del maestro di strada tende un tantino ad affievolirsi... ha da dire qualcosa in merito?

Cordialmente
Paolo

Anonimo ha detto...

Bravo Marco! Niente primarie e avanti così!

Anonimo ha detto...

Mi ha sorpreso molto la tua candidatura, dopo le tue esternazioni e simpatie verso una sfera del pensiero liberale.Avevo erroneamente creduto che tu preferissi ormai impegnarti in una dimensione più personale (crescita interiore, studio, lavoro sociale), invece meraviglia delle meraviglie, ti butti nel marasma "politico" - e le virgolette sono d'obbligo - napoletano , candidantoti nientemeno che a Sindaco. Ci vuole molto coraggio indubbiamente, soprattutto considerando che cosa c'è in giro per i palazzi istituzionali. Sei contro questo centro destra??? Naturalmente si. Sei per il centro sinistra, per le riunioni "aperte" volute dalla Incostante, per i trasformismi diessini?????? Come puoi pensare di dialogare con tutto questo? E non sarebber più giusto e più onesto smetterla di raccontare la favola del maestro di strada e parlare del maestro maestro, laddove il primo, quello di strada fa ormai parte di un establishement istituzionale rigidamente stretto da maglie di contributi pubblici. E Isaiah Berlin??? E sono proprio necessari il tweed, le cravatte, il velluto, così bon ton e così rassicurante neapolitan-british????

Franco Cuomo

Anonimo ha detto...

"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sono partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai

...

Ma il BOLG ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione ...

MARCO ROSSI DORIA
sindaco di Napoli

Bravo Marco avanti cosi'

Un fraterno abbraccio

Anonimo ha detto...

Non sono un esperto di niente, e davvero ne hai bisogno. Son cosi inesperto che non ho capito neanche se Franco Cuomo del precedente post voleva davvero postare qui o nel blog del suo psicoterapeuta, anche lui come tutti noi avra' i suoi problemi.
Pero (battuta vecchia) anche s enon so fare un uovo (solo una gallina sa farlo) so dire se mi piace o no. Continua così!
Non si deve per forza e sempre vincere ma osare si!

Anonimo ha detto...

Mannaggia la fretta... meno male che tu sei molto piu cauto ed accorto... il post "Non sono un esperto di niente.." era mio.
A rileggervi

Anonimo ha detto...

Non sono sicuro che tu sia il Franco Cuomo che conosco, ma spero proprio di no

Anonimo ha detto...

come molti di noi parlo, e faccio una campagna elettorale direi quasi privata, per ora. poi mi attacco al blog e vi leggo, e mi fa piacere. c`è da fare anche altro? intanto mi metterei in contatto con daniela per vedere questa questione del "momento di discussione sulle cose del territorio".
sono chiara (cara), architetto, libero professionista, consumata dall`accademia; quello che della mia esperienza vorrei offrire al confronto è l`aspetto relativo alla progettazione partecipata. resto in ascolto. chiara
mariachiara.baldassarre@fastwebnet.it

Anonimo ha detto...

allora, questo è il blog di marcorossi doria ossia un luogo dove egli ci invita ad aderire, a discutere ed anche proporre...
è una scatola con fessura e noi vi imbuchiamo una letterina o due al giorno... marco, ogni giorno o quasi ci regala alcune considerazioni...poi lavora...poi va in giro per sentire...per incontrare...per chiedere...
Lui contatta e parla con persone ma in particolare con persone che hanno delle valenze intelletuali, artistiche, sociali... oppure con gruppi che già hanno una sorta di organizzazione e presenza in città...
Tanti di noi in questo blog dichiarano di aver voglia e di essere pronti e disposizione per incontrare marco...
tanti di noi siamo dei single della politica ossia non legati a gruppi associazioni organizzazioni etc.
Tanti di noi, dal punto di vista politico, non sono...
tanti di noi, come dice pier, non sono esperti di niente...
L'invito di marco ancora non ci arriva...
Allora, se tra voi c'è chi è d'accordo, io proporrei di incominciare ad organizzarci da noi, senza ancora attendere.... stabilire un incontro, un primo incontro in un qualsiasi luogo, coperto o scoperto...
Nel caso la mia mail è narser@tin.it

Anonimo ha detto...

Caro Marco
vorrei cominciare a capirci qualcosa.
1)Hai già pensato a qualcosa per il nome e il simbolo della lista?
2) ci sono liste che si apparenteranno con la tua?
3)la lista sarà presente anche per le elezioni dei consigli circoscrizionali;
Ciao
Anna

Anonimo ha detto...

con tutti i problemi,enormi,che napoli ha non ci metteremo certo a fare la politica delle "cofecchie".discutiamo di cosa fare e come, non perdiamo tempo utile.vorrei entrare in contatto con tutti i medici che hanno aderito potrebbe essere importante coordinarci,vediamo moltissime persone tutti i giorni ed è importante incontrarci per dare messaggi semplici e univoci.martelliamo
ciro amante

Anonimo ha detto...

Sarò noioso visto che non riesco a a non passar di qui piu volte al di! Ho detto che non sono esperto di niente ed e' vero ma dimenticavo che su una cosa sono espertissimo... le sconfitte.
Una delle cause e' dovuta alla "voglia di fare" che come la gatta che andava di pressa...
Sono convinto che anche il Prof. la sente questa "pressa" leggendo il blog e son sicuro che freme piu di altri, sa di aver risvegliato voglie sopite dalla notte dei tempi oltre che stimolato nuove voglie giovani.
Son sicuro che accoglierà tutte le disponibilità, quelle degli esperti professionisti che leggo in tanti come quelli che non sanno "il resto di niente" come il sottoscritto e che al massimo inonderà internet di agitprop mailando un centinaio di persone come si sta attrezzando a fare.
Prof... cmq non ti sentire spintonato... fa tutto coi tempi giusti che sai... comunque vada mi (ci) hai gia dato una grande soddisfazione: quella di sentirci ancora vivi. A prop. ho orecchiato di irriducibili che non rinunceranno mai a votare le liste storiche ... pero' conoscendo il meccanismo elettorale stanno facendo un pensierino sul nome del Sindaco. Poi vada come deve andare.

Anonimo ha detto...

Ok. tutto bello. siamo tutti entusiasti di questo vento di riscossa che sta scuotendo i corpi e le coscienze dei poveri ed esasperati napoletani "onesti", come il buon Antonio era solito definirci. Ma abbiamo almeno una vaga idea di come realizzare tutte queste belle parole?
Napoli è città difficile in cui ogni problema anche quello più banale ed apparentemente di facile soluzine diventa una montagna insormontabile tanto da finire con l'essere accettato come l'unica soluzione possibile. Per esempio, alcune forme di malcostume e di inciviltà che sono spesso tra le cause della pessima qualità di vita in città, diventano alla lunga parte integrante del nostro abituale comportamento. Come se, per utilizzare un'espressione evoluzionistica darwiniana, la pressione esercitata dalla natura circostante inducesse per forza di cose a modificare i nostri atteggiamenti e modi di fare per adattarci ad un ambiente civilmente "ostile". E' la legge della sopravvivenza!
Dopo un'apparente periodo di "rinascimento" che ci ha illusi tutti, nessuno escluso, siamo ripiombati nell'oblio piu' profondo dove anche le più banali regole del vievere comune vengono quotidianamente trasgedite. E' la politica che si è abusivamente e cinicamente "riappropiata" di quel ruolo "fine a se stesso" che aveva portato la città alla sfacelo totale negli anni amministrati da DC e PSI. Totalemente sordi ai problemi della cittadinanza e sensibili solo a quelli relativi alla spartizione dei posti chiave del potere, i nostri amministratori, e parlo in particolare di quelli che ci avevano "illuso" nei anni passati, si sono ormai "calati le braghe" davanti ai mastini della vecchia guardia (non napoletani). Ormai è passato il tempo delle scelte coraggiose e delle prese di posizione apparentememte inpopolari ma, come spesso accade, finalizzate al miglioramento del viver comune.
Infine, credo di assolvere il nostro attuale, ma non ancora per molto, ed onesto sindaco
che ha fatto quello che poteva nell'ambito di una scena politica di cui forse era più "esecutore" che "attore protagonista". Comunque la decisione più saggia, quella suggerita dall'inconscio, è sempre la prima. Era più dignitoso che non cedesse alle lusighe "politiche" di ripresentarsi anche perchè sarà costretta ad assistere ad una sonora sconfittà elettorale, almeno così si spera!!!!
Firmato: un esule "per lavoro" della splendida città della sirena partenope.

Anonimo ha detto...

Marco condivido la posizione intuitiva di Pier!
Prenditi il tempo che ti serve, senti e studia il campo, agisci lucidamente come sai fare. D'altra parte conosco il tuo modo di lavorare -riflessivo e concludente-e so anche che se e quando avrai bisogno realmente di ulteriore e maggiormente concreto aiuto lo chiederai senza esitazione alcuna.
Insomma !
P.S: ma mi è sfuggito qualcosa o il tuo manifesto non c'è nel blog? che ne dici di metterlo bene in vista?

Anonimo ha detto...

Leggo veleno puro anche a proposito di chance.siccome tanti entrano nel merito mi risulta come offesa che gli unici a non parlare siano i docenti.Per questo, siccome oltre a votare rifondazione, mi pregio anche di insegnare in una scuola di un quartiere difficile ho deciso di dire la mia.
NELLE LINEE GENERALI IL PROGETTO CHANCE è il progetto di tutti quelli che nella scuola lavorano con passione . Siccome sono stata troppo buona per i miei gusti dico subito che col tempo il progetto si è lasciato travolgere da mille "chance" e dal narcisismo di qualcuno ma in sostanza non ha perso l'idea base tutta impostata sulla relazione. Rifondazione ha fatto bene a finanziare questo e tutti i progetti che riguardano la dispersione scolastica.Nella scuola il progetto ha sollevato molti malumori, questi riguardano una sana invidia per i privilegiati maestri di strada che hanno a disposizione tante risorse. Detta brutalmente, alla fine, loro sono bravi ed hanno tanti riconoscimenti,e noi che nella scuola facciamo i salti mortali anche per fare qualche fotocopia, lavoriamo tanto SENZA alcun riconoscimento e con risultati spesso frustanti. ma questo non dipende da chance.
Conosco qualche insegnante di chance, qualcuno mi sta proprio sulle palle e ritengo che stia lì perchè chissà dove vuole arrivare, qualcuno mi sta davvero simpatico, ha la mia stima e credo che lavori con vera passione.In tutti i casi nessun docente di chance prende altro dallo stipendio di insegnante di ruolo, forse un poco di incentivazione,ma poco a fronte del tempo che dedicano al progetto, (secondo me molto tempo è sprecato, farebbero bene ad andare al cinema o a fare qualcosa di più divertente, ma questi sono fatti loro).A parer mio sono esagerati i soldi che spendono per le consulenze di psicologi e psicanalisti e, in generale, per i docenti universitari che curano la formazione ed anche per i seminari ecc, ma devo anche riconoscere che intorno al progetto si muovono e lavorano tanti giovani freschi e puliti,studenti universitari e laureati alla prima esperienza di lavoro, e non è poco questo, oggi qui a napoli.Le notizie che riguardano rossi doria sono le seguenti:dice un sacco di male parole però quando vuole parla molto,anzi troppo bene.Al di là delle mie riserve che riguardano la sfera professionale e non hanno a che fare con la persona direi:teniamolo d'occhio e diamo a tutti noi, più che a lui, questa possibilità, sarebbe troppo avvilente non votare,vediamo come si muove e poi decidiamo all'ultimo momento, anche a pelle, se votarlo o no.Ogni tanto diamogli qualche dritta soprattutto se si lascia prendere un poco la mano e aspettiamo...

Anonimo ha detto...

E va bene anonimo sopra di me, le parole spese per parlarci un pò del progetto Chance ed il richiamo a noi insegnanti di chance mi hanno colpito, e forte!
1) perchè, avendo postato il mio commento, credevo di leggerlo come ultimo ed invece c'era il tuo.
2) perchè ci siamo e mi sembrava "brutto" farci riconoscere, comunque credo anche che ciascuno di noi, pur stimando moltissimo Marco, abbia poi il diritto di poter votare per chi crede anche se non è il mio caso
3) perchè stamattina, ancora una volta, ho saputo che i fondi dell'anno scorso non sono ancora stati accreditati alla scuola ed i nostri ragazzi non hanno le paghette da mesi. Ci contavano da Natale ed ora "siamo sotto S. Valentino ed a ridosso di Pasqua" come mi diceva un'alunna che è appena rientrata da uno stage presso un'azienda di Reggio Emilia con risultati eccellenti. La stessa alunna oggi mi ha lasciato dicendo: "professorè nun pozzo sta 'ncuollo a mia madre, me servon 'e sorde e aggia faticà!"
Senza rancore e, anzi, forse grazie, ma può bastare?

Anonimo ha detto...

Infatti, ti ho visto in Piazza Dante (neanche ci conosciamo e uso il tu, sono situazioni che ancora m'imbarazzano!). Sono stato molto infastidito da chi, forte del nome di un padre piú famoso, sicuramente colpito direttamente dalla violenza di questa cittá, salito sul palco, ha aggredito snocciolando i grani dello sfaldamento sociale di Napoli e proponendo facili collegamenti tra gli innegabili disagi e dei nomi ai quali non credo se ne possa attribuire la totale responsabilitá, anzi, colpa.
Servono meno urla accattivanti.
Io ne venivo da un incontro in cui avrei dovuto ricevere persone che vorrebbero affrontare in modo diverso il perscorso della separazione e divorzio - é un servizio gratuito - ma nessuno si é presentato, allora abbiamo lavorato alla stesura di un progetto sulla legalitá: grande difficoltá per trovare da quale punto partire!
Spero di sapere dell'incontro con i giuristi democratici.

Anonimo ha detto...

Sono andato al forum della Iervolino sullo sviluppo. Era un forum di "ascolto" nel senso che la sindaca non parlava. Parlavano invece una lunga scia di persone che conosco, alcuni anche amici, ma che credo abbiano avuto modo e avranno modo di parlare spesso con questo e con altri sindaci. L'obbiettivo, a parte un paio di interventi, di cui segnalo quello "grande" e "pratico" di Santangelo, sembrava quello del contarsi e del costringere a farlo pubblicamente.
In fondo erano tutti li, più o meno intenti a dare il proprio sostegno o, taluno, ad illuminare la sala del proprio narcisismo.
Unica soddisfazione, il Sindaco ha taciuto sempre, tranne che durante il mio intervento stremato da una attesa dovuta solo alla mia presenza non istituzionale, poiché ero giunto, puntualmente, tra i primi. Ma l'ascolto era di più riservato ai "Presidenti" di ogni che là presenti.

Poi leggo che una parte degli intellettuali stanno con la sindaca e una parte con Rossi Doria. La negazione del pensiero della destra non ci fa bene, le diamo così la chance di essere l'unica forza "sociale" o "popolare".

Per spingere sulle primarie la sinistra pare sia giunta alle circa cinque candidature a Sindaco. Bella roba. Forse la partita volge al termine. Anche perché per riuscire nella battaglia elettorale occorrono necessariamente "esperti" delle tecnicality a cui si va incontro, pena la scomparsa totale o la figuraccia. E gli "esperti" forse sono quelli che poi manovrano le cose, come i manager nelle grandi aziende (coop comprese...). E questi manager della politica, esperti, sono pure amici tra loro, senza un di quà e un di là.

L'altra voce che gira è che anche questa storia, questa ipotetica lista, serva ad evitare un'altra dispersione, quella elettorale in luogo di quella scolastica. Perché tanti di sinistra avrebbero disertato le urne se l'ipotesi fosse stata solo quella della Iervolino.

Sono un po' preoccupato, disilluso. Spero che ci si incontri, non in mega assemblee ma in club di sostegno, in cui si condivida una serie di istanze omogenee. Anche perché non credo che ognuno di noi possa mettersi li a dare ricette su tutto: sicurezza, occupazione, sviluppo, partecipazione, ecc.

Possiamo solo immaginare di fare da "esperti" ognuno nelle proprie competenze e specialità. Ma forse sogno, inutilmente anche.

Il posto che c'é avanti mi piace poco, è proprio al "posto" a cui non punto, e ho paura che il buon Rossi Doria possa farcela solo se circondato da "postaioli".

Bah! Come al solito, scusate per il fastidio.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Sergio. Se Maometto non va alla montagna... Incontriamoci e organizziamoci. Non vorrei che, dopo tanti nobili propositi, dopo la disponibilità non solo di Marco ma anche di molti di noi a rimettersi in discussione per dare il proprio contributo alla ripresa di questa città, l'iniziativa intrapresa da Marco fosse "deviata" da chi, fino a ieri, è stato "contiguo" a quei politici di cui contestiamo l'operato e che si autoproclamano esperti di questo o di quello. Qualcuno è forse preoccupato di perdere le sostanziose ed elitarie consulenze o vuole procurarsene di nuove appoggiando Marco? Spero di non assistere al solito scambio di favori, poltrone, consulenze. Non vorrei che si ripetesse la storia di Masaniello che da avversario del potere finì con l'essere assorbito dalle logiche.

Anonimo ha detto...

le primarie ,forse erano un traguardo migliore, ma.....
che elezioni siano, però candidarsi significa anche darsi untraguardo da raggiungere.
dal mio punto di vista ne esiste uno solo: NON FAR VINCERE LA JERVOLINO AL PRIMO TURNO.
sui motivi mi dilungherò in seguito ,mi preme piuttosto dare un consiglio: bisogna attaccare la giunta su tutto il mal fatto,sperando di raccogliere il forte disagio della città.
i programmi, le teorie, la costruzione ecc. ecc. sono cose ottime , ma forse un poco troppo ....
caro marco, hai fatto una scommessa,e con te tanti di noi ,bene picchia duro ,qua si tratta di sottrarre voti alla più grossa ed efficiente macchina di "consenso" politico-affaristica-malavitosa.